Bibliografia

lunedì 25 luglio 2011

La Tragedia dell'Immigrazione

Un argomento trattato con lucido ragionamento senza strapparsi i capelli per far vedere che siamo tutti "più buoni" e dobbiamo espiare i nostri "peccati" fantasiosi. Rimanendo un attimo più vicini ai nostri lidi, vediamo come i colonialisti abbiano manipolato le menti degli africani (e non solo) che ormai pensano da "accattoni" e ritengono normale la situazione di fame, miseria e disperazione che invece è stata creata ad hoc dai colonialisti e viene, come ci ricorda nel video James Shikwati, perpetuata dallo spirito "amorevole" che manda soldi propri o rubati dalle tasse, il tutto coronato dalle spudorate bugie di utili idioti dello stampo di Bono. Insomma, un ottimo stratagemma per continuare ad avere lo Stato come punto di riferimento e sostentamento, fino alla prossima ondata di immigrati con "sorprendente" coincidenza temporale con bolle immobiliari.
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di Llewellyn H. Rockwell, Jr.


Ecco il problema. Se si da un lavoro al governo, anche uno che pare giustificato in astratto, userà il proprio potere per combinare un casino. Ciò è vero in una moltitudine di aree dal welfare alla guerra, ma è anche vero nell'area complicata dell'immigrazione.

Considerate quanto segue. I proprietari di Chuy's Mesquite Broiler a Phoenix e di altre 13 ubicazioni negli Stati occidentali sono stati rapiti dai loro popolari ristoranti e sbattuti in galera. A ciò seguirà un processo ed una certa bancarotta personale. Potrebbero affrontare 80 anni di prigione. Nel raid la "Difesa Nazionale" ha rubato i loro computer, i loro conti e di dati sugli impiegati e se n'è andata – proprio come una banda di ladri. La sola differenza è che questi energumeni operano sotto la copertura della legge.

E che male avrebbero fatto questi ristoranti? Stavano avvelenando la popolazione, stavano rubando i portafogli dei clienti, stavano mettendo in piedi una cospirazione segreta, stavano mandando droni predator contro le persone che odiavano, o cosa? Rinchiudere qualcuno a vita è una sentenza scioccante, quindi sicuramente la punizione deve essere bilanciata al crimine. Gli squilibrati che sparano uccidendo a caso prendono molto meno.

Quello che si presume abbiano fatto è aver ingaggiato persone che non avrebbero compilato a dovere i moduli burocratici. Tutto qui. Niente di più. E' stato fatto in nome delle leggi sull'immigrazione e su un maggior rigore verso gli illegali. I lavoratori stessi vengono lasciati in pace. I loro benefattori – ed i benefattori della società – sono coloro presi di mira dalle tattiche dello Stato di polizia.

Il governo sta rompendo un'intera serie di connesioni di lavoro volontarie che sono progettate a fornire alle persone buon cibo. Parliamo chiaro: malgrado molte persone sono contrarie all'immigrazione illegale, essa non ha niente a che vedere con coloro che vanno a lavorare e conducono una vita onesta facendo cose come lavorare nei ristoranti. Il problema con l'immigrazione illegale è connesso ad altri problemi che fanno impazzire le persone, come il welfare, partecipare ad atti criminali e richiedere servizi di sostegno finanziati con le tasse.

Le persone che trovano lavoro o altre cose da fare nel settore commericale sono un encomiabile aspetto dell'immigrazione, legale o illegale. Infatti ci sono milioni di lavori in questo paese che semplicemente non verrebero fatti all'attuale prezzo senza immigrazione, e ciò è vero per una vasta gamma di industrie dall'edile all'orticultura. Gli americani autoctoni si reputano troppo superiori per accettare questi lavori al prezzo di mercato.

Ed è un fatto vero che il governo, dato il potere che ha nell'imporre leggi sull'immigrazione, vuole essere più severo, non rastrellando tutti i lavoratori, il che sarebbe una cosa davvero terribile, ma perseguendo criminalmente i proprietari stessi delle attività, le persone che non solo forniscono lavori ma che forniscono anche del buon cibo alla gente. L'intera cosa mi fa inorridire.

Ma l'utilitarista avrà un'obiezione. Si, queste tattiche sono barbare, col risultato che sono deplorevoli per proprietari e per coloro a cui piace mangiare fuori, ma almeno aiutano a risolvere i problemi della nostra nazione con l'immigrazione illegale.

Davvero? Se i datori di lavoro sono spaventati del carcere a vita, non assumeranno. E ciò lascerà a datori di lavoro marginali il compito di fornire un lavoro. Questi includono il mercato della droga, traffici clandestini, mercati neri, prostituzione ed altre cose del lato più squallido della vita.

Oppure il risultato potrebbe essere nessuna assunzione, il che vuol dire darsi al crimine. In altre parole, questi sforzi tentano di frenare la parte migliore dell'immigrazione e di esaltare quella peggiore. Per tutto questo possiamo ringraziare il governo.

Provate a pensare al problema in termini del rischio che si corre a provare l'immigrazione illegale. Nessuno dall'altro lato del confine, affrontando una recinzione permeabile, pensa: correrò il rischio solo a condizione che potrò andare a lavorare da Chuy’s Mesquite Broiler.

No, correranno il rischio comunque. In modo da eliminare ogni possibile opportunità di lavoro per gli immigrati, l'amministrazione Obama dovrà incarcerare e terrorizzare un gran numero di persone, distruggendo la maggior parte della vita commerciale del paese. Questo è un piano catastrofico che equivale ad un cruciale attacco alla libertà ed alla nazionalizzazione dell'industria dei servizi (dovrei aggiungere che preferisco l'immigrazione illegale a quella legale, dal momento che abbiamo fin troppi cittadini capaci di votare sulla proprietà di altre persone e troppe poche persone che vogliono lavorare duro per vivere).

Proprio come George Bush usò la guardia nazionale come scusa per fare a brandelli la Carta dei Diritti, l'amministrazione Obama sta usando l'immigrazione illegale come scusa per raggiungere il sogno socialista di portare le relazioni datore di lavoro/impiegato interamente sotto il controllo del governo. E' una forma di micro-nazionalizzazione.

E perché? Qui l'ideologia socialista gioca un importante ed anche l'ideologia autoritaria anti-mercato, il protezionismo. Ma se si guarda più da vicino, si scoprirà che la mano di Obama è affiliata ai grandi sindacati che operano dietro le quinte. Non è che loro sono contro gli immigrati. I sindacati odiano qualsiasi impiegato che lavora per l'attuale salario di mercato. Visto che il loro potere e la loro influenza continua a diminuire, se non a Washington, stanno ricorrendo a tattiche sempre più disperate per puntellare il loro cartello traballante.

Si nota, quindi, che questo severo provvedimento non ha niente a che fare col nazionalismo o col razzismo o col mettere al sicuro i confini o qualsiasi altra cosa. Si tratta solo di rinforzare il potere dello Stato e dei suoi sindacati sull'economia americana, e rendere il resto di noi più povero.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


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