Bibliografia

venerdì 22 luglio 2011

I Maldestri Guru dei Bond

Il debito come credo sia ovvio è un fardello immenso che mai sarà ripagato. Una spada di Damocle che penzola sugli Stati in ricordo della loro inutilità ai fini della prosperità ed un distorsore della realtà economica attraverso le loro agenzie. Ma soprattutto vivono della "carità" dei privati, che raggirati da promesse (la moneta con cui paga i suoi debiti lo Stato) "investono" nel debito del governo consentendo a questi parassiti di tirare avanti la carretta ancora per un pò. Non c'è da sorprendersi poi che in un balzo di sanità mentale e comprensione del proprio destino economico si rendono conto della reale cazzata che hanno commesso. Allora non c'è da sorprendersi che le agenzie di rating dicano che il debito di Grecia ed Italia sia spazzatura, poiché tale è. Ma come il loro anche quello delle altre nazioni. Non comprate i bond del governo.
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di Stephen Mauzy


Se la parola "ironico" non si applica ai guru che invitano ad investire in bond, allora non si applica a nessuno. I precedenti protetti di George Soros Stanley Druckenmiller e Jeffrey Gundlach fondatore di Doubleline Capital hanno avvertito che la spesa del governo degli Stati Uniti è insostenibile ai livelli attuali e che il deficit in rigonfiamento incrementa le probabilità del default.

Bill Gross, il manager del più grande fondo di bond — il Total Return Fund da 243$ miliardi della PIMCO — annunciò a marzo che avrebbe venduto tutti i titoli del Tesoro degli Stati Uniti e poi sollevò l'allarme, ed anche alcune sopracciglia, con la sua dichiarazione secondo cui il default del Tesoro per il suo debito non era al di fuori del reame delle cose possibili. Ma a quanto pare il default è al di fuori del reame delle cose possibili: Gross, incapace di resistere all'attrattiva dei prezzi dei titoli del Tesoro statunitensi in salita, ha aggiunto debito del Tesoro degli Stati Uniti ai possedimenti della PIMCO.

Ironicamente, dove i guru che invitano ad investire nei bond del governo pensano che il governo prenda il denaro per rincorrere i deficit astronomici? Il governo lo prende da coloro che investono in bond del governo.

Se non fosse per il debito del Tesoro degli Stati Uniti non ci sarebbe alcun deficit fiscale degli Stati Uniti, non ci sarebbe nemmeno una crescita insostenibile della Previdenza Sociale, dell'Assistenza Sanitaria e nella spesa sanitaria, non ci sarebbe nemmeno alcuna crescita insostenibile della spesa militare. Tasse ed inflazione non possono aumentare più di così, altrimenti i cittadini possono iniziare ad adirarsi. Si, la Federal Reserve potrebbe pienamente finanziare il Tesoro, ma ciò sarebbe un grande imbroglio inflazionistico. Il debito è il più furtivo, e pertanto, la più bieca delle espropriazioni.

I compratori privati del debito del governo sono i veri nemici. Essi danno legittimità allo spreco, quindi qualsiasi scuotimento di dito e qualsiasi rimprovero che proviene dalle signorinelle che acquistano bond dovrebbe essere accolto con un inarcamento di sopracciglia ed occhi, non con servilismo come quello dei media. L'ipocrosia è fin torppo ovvia.

L'acquisto di debito del governo evoca (come per magia) mille scusanti, però prive di convinzione: i titoli hanno un basso rischio e pertanto sono preziosi per gli investitori avversi al rischio. I titoli del debito del governo degli Stati Uniti sono imperfettamente correlati con altri asset, quindi posseggono un rischio ridotto.

Un investitore del debito del governo potrebbe replicare che non tutta la spesa del governo è rovinosa; al contrario, molta della spesa del governo è costituita da investimenti e benefici per i posteri. Dopo tutto, quella autostrada costruita oggi durerà almeno una generazione o due. Così invece di piazzare l'intero carico dell'investimento del capitale sulla generazione presente, visto che ne beneficerebbero anche le generazioni future, lasciamo che le generazioni future portino la loro "giusta" parte di costi.

C'è una sorta di logica rassicurante nell'argomento, finché non si comprende che è basata sulla sdegnosa dottrina del controllo dei morti sui vivi e dei viventi che controllano quelli che non esistono.

Peggio, "l'investimento di capitale" del governo è una finzione, un'ambiguo eufemismo. Un bond acquistato da un emettitore privato permette all'emettitore di acquistare l'attrezzatura con cui aumentare la produzione dei prodotti e servizi che il mercato desidera (segnalati dalla volontà di operare liberi scambi). L'interesse pagato al possessore del bond è generato dalla produzione incrementata resa possibile dal prestito.

Il governo, al contrario, spende — è tutto quello che riesce a fare. L'investimento del governo non genera alcun profitto — e per la maggior parte sono perdite quando si considerano i costi di opportunità. Come è pagato l'interesse? Non dai profitti, ma dalle tasse, alle quali il possessore del bond contribuisce in parte — una parte incrementata dal costo degli oneri sul debito. In effetti il possessore del bond sta ripagando se stesso. Questo non è un investimento.

"Siamo in debito con noi stessi" è il più stupido solipsismo. Non è così semplice e nemmeno preciso. Più di 4,4$ triliardi di debito del Tesoro degli Stati Uniti sono posseduti da stranieri e 2$ triliardi sono posseduti dai governi di Cina e Giappone. Si, i pagamenti degli interessi fluiranno verso possessori esteri, che comprano debito del Tesoro degli Stati Uniti non come una favore agli Stati Uniti ma come uno strumento per manipolare le loro valute in modo da giocare al vecchio gioco mercantilista. Nonostante ciò, quei pagamenti ritorneranno al paese emettitore attraverso investimenti o consumazione della sua produzione interna.

Detto ciò, non potremmo mai essere debitori di noi stessi in ogni modo, anche se tutto il debito del Tesoro degli Stati Uniti fosse posseduto dai cittadini degli Stati Uniti. Gli Stati Uniti non sono una cosa o una persona che può muovere denaro da una tasca ad un'altra.

Entrambi i compratori — interni ed esteri — indeboliscono i diritti di proprietà nel paese sovrano che emette il debito. Quando "C" — un cittadino — acquista il debito da "G" — il governo — G rifila una rivendicazione sulla proprietà di C e su quella di ogni altro cittadino in modo da ripagare C. La rivendicazione sulla proprietà non è diversa se "F" — lo straniero — acquista il debito: C ed i suoi compatrioti sono nei guai. Entrambe le rivendicazioni per il debito indeboliscono i diritti di proprietà permettendo al governo di invadere ulteriormente la proprietà privata con il suo pegno. Le rivendicazioni sono rivendicazioni, che siano tasse o prestiti. E' la vostra passività.

Il costo di opportunità — la cosa per cui gli Stati Uniti e le altre nazioni debitrici hanno rinunciato a ricchezza e prosperità — è il più grande spreco e la più grande tragedia. Il debito del governo ha attratto fondi da investimenti privati che avrebbero prodotto beni e servizi richiesti effettivamente dal mercato, non beni e servizi ruffianeggiati e creati da duttili politici col supporto dei loro servili economisti e degli elettori in cerca di rendita.

Commerciare il debito del governo vale meno di zero. La maggior parte dei money manager commerciano il debito del governo per scommettere sulla direzione dell'inflazione, con l'aspettativa che i tassi d'interesse aumenteranno o diminuiranno rispetto ai loro pronostici sull'inflazione. Se ci si aspetta che l'inflazione aumenti, si rimarrà short nei bond del governo; se ci si aspetta il contrario, si andrà long (la maggior parte dei money manager non hanno familiarità con il fulcro Austriaco della preferenza temporale). Il denaro che avrebbe migliorato la società se fosse stato prestato — dopo un'analisi approfondita — alle aziende private, è incanalato nel mercato dei bond del governo per scommettere sulla possibilità inflazionistica del QE II. Simultaneamente, questo denaro è "investito" per finanziare le abitudini farmaceutiche dei vecchi, l'atroce istruzione dei ragazzini ed armamenti per perpetrare un confronto inutile.

Con i loro portafogli pieni di bond del governo, le istituzioni finanziarie ed i guru dei bond sono comprensibilmente nervosi. Dovrebbero esserlo e se le meriterebbero. Sono, in effetti, il partner minore del governo. L'interesse personale obbliga conformità. Un ripido calo dei prezzi nel debito del governo farebbe traballare fino al midollo i grandi sovvenzionamenti, i governi esteri ed i centri finanziari del mondo. Così sia; nessuno deve a qualcun'altro una presunta sicurezza contro il default.

Per coloro liberi da possedimenti del governo, il default — anche se fosse una remota possibilità — sarebbe una catarsi: una purga forzata dalla sovrabbondante corruzione del governo. Anche se un default non è prossimo, dovremmo accogliere le buone notizie secondo cui ci sono pochi acquirenti privati del debito del governo degli Stati Uniti. Non ci sarebbe migliore notizia per nessun compratore.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


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