Bibliografia

giovedì 7 luglio 2011

Cosa Guida Più in Alto la Disoccupazione?

"[...] Io penso, invece, che a suscitare una autentica rivoluzione sociale, di cui la maggior parte della gente è inconsapevole, siano stati l'aspirapolvere e, soprattutto, la lavatrice. Questa rivoluzione ha toccato davvero tutti: uomini e - soprattutto - donne. Tutti pertanto dovrebbero sapere di quanta libertà siano debitori all'invenzione di queste macchine, libertà che, in alcuni casi, non esisteva affatto." ~ Karl Popper, La filosofia politica. Il problema della pace perpetua.
Oggi descriviamo uno dei processi microeconomici più importanti che guidano gli investimenti in un mercato non ostacolato: la sostituzione ed il riallocamento della forza lavoro. In più l'articolo da una bella pedata nel deretano al "paradosso Keynesiano" dei risparmi.
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di Patrick Barron


[Un file audio MP3 di questo articolo, narrato da Keith Hocker, è disponibile per il download.]


Ci sono alcuni miti economici che riappaiono continuamente e possono condurre ad agitazioni sociali e ad errori del governo, a meno che non vengano riconosciuti e confutati con uan certa prepotenza. L'effetto Ricardo é uno di questi. Coniato circa 200 anni fa e basato sulle osservazioni di un economista inglese David Ricardo (1772-1823), questo termine descrive il fenomeno in base a cui il lavoro é sostituito dai macchinari ed occasionalmente viceversa. Un esempio dell'agitazione sociale che può fare seguito ad un fraintendimento della normale — e benefica! — azione dell'effetto Ricardo é il movimento Luddista del primo novecento, in cui i lavoratori distrussero i macchinari industriali guidati dalla paura che le macchine stessero causando quello che ora é erroneamente chiamata "disoccupazione tecnologica" nelle fabbriche tessili.



Gli Americani a Raccogliere il Cotone e gli Indiani a Scavare le Fosse

Kevin D. Williamson ha espresso questa paura nel suo articolo sul National Review del 2 maggio, intitolato "A Nation of Sharecroppers". Ha sottolineato che 150 anni fa raccogliere il cotone era un lavoro da schiavi; 50 anni fa era un lavoro per la classe operaia rurale; ed ora é un lavoro per un manipolo di imprenditori molto ricchi che guidano macchinari mostruosi di raccolta di cotone.

Cosa é successo agli schiavi ed alla classe operaia rurale? Sono stati condotti tutti all'indigenza? Ovviamente no. Tuttavia Mr. Williamson si preoccupa che i lavoratori poveri d'America, che secondo lui non potrebbero essere qualificati per il numero crescente di lavori in un'economia con nuove informazioni, saranno condotti all'assistenzialismo accanto all'attuale sottoproletariato dipendente dal welfare. Non fornisce risposte e conclude il suo saggio lamentandosi che:

«un ventunenne di media intelligenza con un'istruzione superiore ed un pò di apprendistato [...] i suoi interessi principali saranno il sedativo dell'assistenzialismo oppure lo stimolo dell'anarchia morale del sottoproletariato, e non ci possiamo permettere più nessuno di entrambi.»


Uno dei miei studenti d'economia ha viaggiato in India durante il break di primavera di quest'anno. Quando è tornata in classe, le chiesi se aveva qualche osservazione da fare sull'economia indiana da un punto di vista Austriaco. Pensò per un momento e poi disse che gli indiani sembravano essere molto inefficienti. Per esempio, invece di usare un escavatore per scavare le buche o costruire le fondamenta, gli imprenditori indiani usavano dozzine di uomini con pale e picconi. La trovai una splendida osservazione e la classe discusse sulle possibili ragioni di questo fenomeno, che poteva andare dalle regolamentazioni del governo all'occupazione in aumento all'ovvia eccedenza di lavoro manuale a basso costo. I miei studenti si preoccupavano che gli imprenditori indiani potessero essere più saggi, comprare escavatori e forzare molti indiani della classe operaia alla disoccupazione.

All'altro capo del dibattito ci sono i sindacati che giustificano gli scioperi per paghe maggiori, sostenendo che simili azioni incoraggiano praticamente gli imprenditori ad investire in accrescimenti produttivi del capitale, il che aumenta la produttività del lavoro ed i saggi salariali. Sostengono di essere più lungimiranti delle compagnie che impiegano i loro membri. Tutti fraintendono quello che Ricardo osservò.



Cause Benigne e Maligne dell'Effetto Ricardo

Ludwig von Mises spiega l'effetto Ricardo iniziando da pagina 767 del suo capolavoro, l'Azione Umana. Mises spiega che i macchinari sostituiscono gli uomini solo quando il mercato conduce il costo del lavoro più in alto. I costi del lavoro sono in crescita perchè l'investimento di capitale sta rendendo l'operaio più produttivo. Per rimanere in affari, l'imprenditore deve investire in beni capitali per stimolare la produttività del lavoro anche nella sua industria. Farà ciò quando il capitale sarà sufficientemente disponibile.

Vediamo ora che l'apparente eccesso di occupazione di indiani non qualificati é un sintomo di mancanza di capitale. L'accumulazione di capitale é il risultato di un incremento nei risparmi. O gli indiani stessi devono risparmiare di più oppure l'India deve permettere investimenti di capitali esteri, che rappresentano i risparmi "non-indiani" investiti nell'economia indiana.

Come spiega Mises, un paese in via di sviluppo ha pieno accesso alla conoscenza tecnologica. E' la mancanza di capitale che impedisce la sua applicazione. Quando il capitale diviene più abbondante, sia per i risparmi interni incrementati o per gli investimenti esteri, la produttività del lavoro sarà migliorata. Poi l'operaio avrà una possibilità tra le molte allettanti, impieghi alternativi con paga più alta. In un sistema di libero mercato, l'effetto Ricardo é benigno ed innovativo. E' proprio un'osservazione interessante.

Tuttavia l'effetto Ricardo diviene maligno quando il costo del lavoro aumenta, non a causa di una migliorata produttività dell'operaio, ma a causa di forze non di mercato. Le regolamentazioni del governo come le leggi sul salario minimo, la polizza contro gli infortuni, le tasse sulla previdenza sociale, benefici alle famiglie, ecc. conducono i costi più in alto. Le agitazioni sindacali hanno lo stesso effetto maligno.

E questi sono solo i costi "visti", come direbbe Bastiat. Ci sono anche costi "non visti", come il costo del difendersi da accuse di "errata terminazione dell'impiego" — un nuovo diritto inventato dal governo per un lavoro specifico. Sparito per sempre, apparentemente, é il concetto di impiego secondo la volontà, in base a cui — in assenza di un contratto d'impiego — i lavori sono "posseduti" dai datori di lavoro (perchè li creano loro), e sono "offerti" e ritirati a loro volontà.

Per l'imprenditore, l'ambiente di lavoro pare lo stesso sia se é determinato da un benigno o maligno effetto Ricardo; per esempio, il costo del lavoro sta aumentando ed egli deve investire (se se lo può permettere) in beni capitali che migliorano la produttività. Visto che negli ultimi anni non c'é stato alcun incremento nell'accumulo di capitale, molti imprenditori non sono stati in grado di investire e dovranno chiudere bottega. Anche se rimangono in attività, i lavoratori che sono rimpiazzati da macchinari più produttivi affornteranno un ambiente del lavoro completamente differente da uno in cui i maggiori costi del lavoro sono guidati da miglioramenti economici nella produttività del lavoro. I lavoratori non saranno attirati altrove da lavori allettanti e con una maggiore paga.



Lavori Sicuri con Paga Più Alta — Nei Filoni della Regolamentazione e del Welfare

Inoltre non é per niente chiaro come elevando la produttività di bassa qualità dei lavoratori — un risultato che Mr. Williamson si augura, ma teme non possa essere raggiunto — si ridurrebbe la disoccupazione per coloro sul gradino più basso della scala salariale. Il governo stesso ha bisogno dei disoccupati in modo da perpetuare il suo impero di regolamentazione del lavoro, che rifornisce con paghe alte e posti di lavoro sicuri. Che farebbero tutti quegi avvocati del lavoro, giudici, investigatori, assicuratori ed archivisti se il paese facesse a brandelli tutte le leggi sul lavoro? E cosa accadrebbe a tutti gli amministratori del welfare ed assistenti sociali se tutti gli uomini fossero forzati ad essere responsabili e ad avere fiducia in se stessi, perchè il governo rifiuterebbe di schiavizzare i suoi cittadini per fornire loro sostentamento?

E' più probabile che il governo farà quello che ha fatto sin dalla Grande Depressione — continuare ad aumentare il lavoro regolamentato ed alzare l'asticella del welfare per fornire a se stesso una regolare quantità di dipendenti dallo stato assistenziale, truffatori e fannulloni per difenderlo nei suoi tribunali illegali. Dopo tutto, la natura umana non é cambiata. C'é un disincentivo a lavorare, il quale può essere incoraggiato dai pagamenti del governo, e quest'ultimo ha una capacità infinita di razionalizzare e propagandare i suoi interventi predatori ed arrivisti.

Quindi, qual'é la risposta a questo maligno effetto Ricardo dei giorni nostri? Come al solito, scacciare il governo dal libero mercato — fare ciò non includerebbe solo eliminare le costose leggi sul lavoro, ma anche eliminare l'intera attività del welfare. L'idea che la nostra nazione abbia milioni di persone che non possono badare a se stesse e devono passare la vita sulle spalle degli altri o morire di fame, é una fallacia. Tutti i lavoratori volenterosi possono trovare impieghi remunerativi, competere e prosperare senza alcun programma o politica del governo. E non devono raccogliere il cotone a mano o scavare buche con picconi e pale.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


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