Bibliografia

domenica 31 luglio 2011

Sulla Strada del Default del Governo

«In passato l’aumento del debito è stata una routine. Fin dal 1950 il Congresso l’ha sempre passato e i presidenti lo hanno firmato. Reagan lo ha fatto 18 volte. George W. Bush lo ha fatto sette volte. Ora dobbiamo farlo noi entro il 2 agosto, fate pressione sul Congresso.» ~ Zombama
Sta bluffando, il tetto del debito sarà innalzato; quello che vuole ottenere qui è solo favore elettorale davanti gli elettori, rompere le promesse per un politico è altamente dannoso. Inutile dire che, contrariamente a quanto dice Zombama, un default sarebbe salutare per gli USA dato che hanno contratto fin troppi prestiti. Sarà doloroso il post-default, ma calciare il barattolo non farà altro che aumentarlo. Ma soprattutto spazzerebbe via quelle entità-zombie sempre in cerca di carne fresca (denaro facile).
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di Gary North


Un grande default è dietro di noi. La gente è ignara di ciò. Se leggerete questo articolo non ne sarete più ignari.

La facilità con cui questo default ha avuto luogo dovrebbe servire come avvertimento: ci saranno default aggiuntivi e più grandi. Ancora una volta, la gente non lo comprende. Quello principale sarà quello della Previdenza Sociale. Il programma è ora in rosso: è più il deanro che esce che quello che entra. Ma la maggior parte delle persone ancora non riesce a credere che il programma andrà davvero a gambe all'aria. Ecco perché ho fatto un video su questo argomento.

Cosa? Davvero il governo romperebbe le sue promesse sul pensionamento? Ovvio. E' stato già fatto. Sopportatemi. Avete bisogno di sapere come si svolge il gioco a Washington.

Legalmente, il governo federale è ad un mese dalla bancarotta. Il governo, sotto la direzione del segretario del Tesoro Geithner, sta prendendo in prestito denaro dai fondi pensione degli impiegati federali per mantenere le porte aperte.

E' un trucco contabile. Primo, il governo federale finanzia i fondi pensione col denaro. Secondo, i fondi comprano bond del Tesoro. Terzo, il governo spende immediatamente il denaro. E' come la Previdenza Sociale, il cui Trust Fund è una pila di IOU del governo.

A metà maggio, il governo è unilateralmente andato in default su quegli IOU dei fondi pensione federali. Questa azione ha spazzato via gli obblighi dai libri. Ciò a sua volta ha permesso al governo di operare legalmente. Perché il suo debito totale è ora più basso rispetto a quello prima del default.

Ecco un'analisi del Federal Times. Ci sono due fondi coinvolti: il Civil Service Retirement and Disability Fund ed il Thrift Savings Plan's Government Securities Investment Fund, conosciuto come G Fund.

«Entrambi hanno investimenti in bond del governo, il che conta come prendere in prestito nonostante il tetto del debito nazionale. Sotto la strategia del Dipartimento del Tesoro, il governo mantiene il possesso dei due fondi con quei bond. Per il periodo che andrà da metà maggio fino al 2 agosto, si suppone che vengano liberati 214$ miliardi rispetto al tetto del debito, permettendo così al governo di prendere in prestito una quantità simile di denaro da altre fonti per continuare a pagare i suoi conti.

"I pensionati federali e gli impiegati non saranno toccati da queste azioni", ha scritto Geithner in una lettera ai legislatori questa settimana. Per legge, questi conti devono infine essere raggruppati. Il dipartimento prese "misure straordinarie" simili nel 2002, 2003, 2004 e 2006; ogni volta il G Fund ed il CSRDF vennero accomunati con gli interessi arretrati, una volta che il tetto fu innalzato.»


Nessuno sta usando la lettera con la D: default, questo è quello che in realtà è la procedura. Ciò è andato avanti così spesso che nessuno a Washington batte ciglio. E' il solito business. Il governo finge che gli IOU che sono stati presentati ai fondi in cambio del denaro reale sono stati spazzati via dai libri. Questa è la solvenza, secondo Washington.

La gente non lo capisce. Non capisce neanche che il Trust Fund della Previdenza Sociale è una pila di IOU del governo. Anche peggio, questi IOU non sono conteggiati come on-budget. Sono off-budget.

Quello che rende i due fondi pensione federali diversi dalla Previdenza Sociale è che loro sono on-budget; di conseguenza, cancellandoli dai libri, il governo ha schivato il proiettile del tetto del debito.

Naturalmente, i nuovi pagamenti saranno posticipati. Ciò vuol dire che il governo sta spendendo denaro dovuto ai fondi senza preoccuparsi di emettere alcun IOU. Ciò ha risparmiato al governo qualche milione. Ogni centesimo conta!

Questo default nascosto, quando accoppiato con una riallocazione dei "contributi" mensili dei due fondi, è tutto quello che si frappone tra la spesa del governo ed il tetto del debito. Se questo crash avrà luogo ad agosto, ci sarà una maggiore riallocazione delle entrate del governo.



GIORNO DEL GIUDIZIO IL 2 AGOSTO

Geithner dice che il governo raggiungerà il limite legale del debito all'inizio di agosto. Nessuno sa se sta bluffando. Potrebbe avere un altro paio di conigli nel suo cappello, ma se è così, sono nuovi. Il coniglio testato e provato col default temporaeo sulle pensioni federali è stato tirato fuori dal cappello.

Egli dice che, una volta che la crisi sarà dietro di noi, ovvero dopo che la Camera avrà votato l'innalzamento del tetto del debito, il governo sostituirà gli IOU mancanti nei fondi pensione. Se crede realmente in questo scenario, allora sta ammettendo che i politici sono coinvolti in una grande farsa. E' tutto uno show. Ci sarà un accordo. Geithner sta dicendo che i giochi contabili temporanei con cui il governo sta giocando con i fondi pensioni federali sono parte della farsa politica.

Ma se l'accordo non può essere raggiunto ad agosto, allora il governo federale smetterà di pagare molti dei suoi conti. Non ci viene detto quali non saranno più pagati. Non ci sarà una chiusura dalla sera alla mattina del governo, ma alcune persone che pensano che hanno garantiti i salari o che pensano che hanno contratti col governo scopriranno che queste promesse – questi IOU – non valgono più della carta su cui sono scritti... finché la Camera smette di temporeggiare e fa quello che chiunque a Washington sa che è inevitabile. Fino a quel momento, i contratti non contano quando il governo va oltre il suo limite di spesa.

Siamo assistendo ad un teatro kabuki nell'anno pre-elettorale. Ecco perché non c'è stato alcun accordo tra Obama, il Senato controllato dai democratici e la Camera controllata dai repubblicani. Stanno facendo un certo tipo di danza d'accoppiamento su come potranno accordarsi, fintanto che gli altri vogliono accordarsi. Ma la sola cosa tra la bancarotta ufficiale e l'oggi è il raid attuale sui fondi pensione.

Pensateci. I lavoratori del governo hanno speso anni a contribuire in questi fondi – prendendo IOU – e Geithner sta trattando i fondi come vasi di biscotti d'opportunità. Ha assicurato alle vittime di questa violazione nel contratto e di questo furto di 214$ miliardi di IOU, utile per ritardare la crisi, che il governo riempirà il vaso di biscotti non appena la crisi sarà finita.



RUBANDO A PETER PER PAGARE PAUL

Fino al momento in cui il tetto del debito sarà legalmente innalzato, Washington continuerà a rubare a Peter per pagare Paul. Ovviamente, questa è sempre la premessa della politica di Washington, ma questa volta, i Peter vittimizzati sono impiegati del governo.

Questa è la dolce ironia fiscale dell'impasse per il bilancio. I mediatori nei grandi programmi di trasferimento della ricchezza da Peter a Paul stanno scoprendo che sono diventati i bersagli degli amministratori della grande rapina. Al posto dei contribuenti che devono sganciare il denaro per finanziare i trasferimenti, ci sono i mediatori. Protetti dell'amministrazione statale, gli impiegati stipendiati del governo si trovano ora nel lato dei paganti nel processo di trasferimento di ricchezza. Non sarebbe potuto accadere ad un manipolo di persone che non se lo meritasse di più.

Ecco quello che mi impressiona di più. Primo, il default per i 214$ miliardi di debito del Tesoro non ha catturato un titolo da prima pagina sulla stampa americana. Questa non era una storia da prime-time per le notizie della sera.

Secondo, la natura arcana dei programmi del fondo pensionamento rimangono degli arcani. La gente non comprende che il grande colpo è da tanto dietro di noi. Lo è stato sin dal 1937. L'inganno politico è parte del modo di vivere americano. E' antico. E' più che antico. Ma nessuno scrive un libro campione d'incassi chiamato Franklin Dearest sulle origini della Previdenza Sociale.

Terzo, non ci sono ripercussioni legali di un default per i 214$ miliardi di debito del governo. Non ci sono class-action. Come ci potrebbero essere? Il governo federale è legalmente sovrano. Non si può fare causa a nessuna corte federale a meno che non acconsenta alla causa.

Ciò dovrebbe mandare un messaggio a chiunque è in allarme per quello che sta accadendo. Il governo degli Stati Uniti può andare in default in ogni momento. Non è legato alla legge. Se, in modo da obbedire ad una legge, come quella del tetto del debito, gli alti funzionari pensano che si dovesse violare un'altra legge, come quella di adempiere agli obblighi del fondo pensione, qualcuno sarà fregato. La politica deciderà chi sarà fregato.

Siamo sulla strada del default. Chi ha lanciato l'allarme? Non gli economisti della nazione.


ECONOMISTI SCEMI

Gli economisti sono scemi. Non intendo stupidi. Intendo muti.

Sono svegli. Hanno i dottorati. Possono scrivere articoli illeggibili pieni di equazioni. Vengono pagati con un sacco di soldi, almeno quelli che leggiamo sui media. Tuttavia, come professione, o gilda, o gruppo con interessi speciali, sono rimarchevolmente silenti.

Con l'eccezione degli economisti della Scuola Austriaca, gli economisti universitari non vanno sul web, figuriamoci sulla TV nazionale, a suonare l'allarme. Nessun economista accademico è tanto esplicito e tanto retoricamente incitante quanto David Walker, il precedente Verificatore Finanziario Generale degli Stati Uniti. Ha continuato a suonare l'allarme per anni. All'inizio del 2008, andò su "60 minutes" della CBS per dare un'ultimo colpo come impiegato del governo. Il mese successivo diede le dimissioni. Fu ingaggiato da Peter G. Peterson per essere il portavoce della nuova fondazione dello stesso Peterson, la quale fu dedita a suonare l'allarme. Vale ancora la pena vedere questa intervista, anche se gli enormi deficit del 2008 ancora non si erano palesati. L'ho pubblicata qui.

C'è stato un mite allarme a Marzo emesso da dieci dei precedente presidenti del Council of Economic Advisors. Suppongo che dovremmo essere grati per le piccole benedizioni. La loro conferenza stampa ha avuto molta poca attenzione. E' stata pubblicata sul sito Politico, non è un sito d'economia. E' stata riportata, ma non dai media mainstream, come rivela una ricerca su Google.

Il comunicato stampa è iniziato con un riferimento positivo alla commissione Bowles-Simpson ora sciolta: la National Commission on Fiscal Responsibility and Reform. Rilasciò una relazione a Dicembre 2010. Aveva un grande titolo: "The Moment of Truth". E' una vergogna che sia stata riempita da comodi raggiri. Ecco un esempio:

«A meno che non agiamo, questi immensi cambiamenti demografici porteranno il programma della Previdenza Sociale in ginocchio. Senza azioni, i benefici attualmente promessi dalla Previdenza Sociale sono delle promesse che non potremmo mantenere. Oggi, il programma sta spendendo più per i beneficiari rispetto a quello che raccoglie con le entrate. Sebbene ci si aspetta che le entrate del sistema e le spese ritornino temporaneamente in equilibrio nel 2012, inizierà a contrarre deficit di nuovo nel 2015 se viene escluso l'interesse del fondo fiduciario e nel 2025 inclusi i pagamenti degli interessi. Dopo questo punto, il fondo fiduciario del sistema sarà tirato giù finché non sarà completamente esaurito nel 2037.»

Finora, sapete quale sia l'inganno. La relazione fa finta che il Fondo Fiduciario della Previdenza Sociale sia pieno di asset piutosto che di IOU del Tesoro non commerciabili. Ci viene detto che "ci si aspetta che le entrate del sistema e le spese ritornino temporaneamente in equilibrio nel 2012". Ciò vuol dire che le entrate e le spese non erano bilanciate alla fine del 2010. La relazione non dice che il Fondo Fiduciario è rotto oggi, non nel 2037.

Questo è la solita truffa che i politici, i media e gli economisti hanno continuato a propinare sin dal 1937. E' così ampiamente accettata che è considerato eresia per chiunque nell'autorità dire la verità.

La Commissione è stata anche una parte del teatro kabuki del governo. Era un insuccesso sin dall'inizio. Secondo le regole fissate, il Congresso non avrebbe dovuto formalmente considerare i consigli della Commissione se non ci fosse stata una maggioranza di voto di 14 su 18. La relazione della Commissione ha preso 11 voti.

Ciò è anche stato ingannevole. Era ben risaputo dagli addetti ai lavori che alcuni dei membri avrebbero votato per la relazione perché sapevano che non avrebbe preso i 14 voti. Ciò è stato riportato da Stan Collender, un vecchio osservatore di Washington. Tirò queste conlusioni pochi giorni dopo che la relazione fu rilasciata:

«Per tutte le ragioni notate sopra, credo che il piano Bowles-Simpson soffrirà dello stesso fato delle relazioni connesse al bilancio che praticamente ogni commissione nella storia degli Stati Uniti ha rilasciato: finirà chiusa in un cassetto. All'inizio dell'anno prossimo, raramente sarà menzionata.»

Aveva ragione.

Poi è arrivato il comunicato stampa del 24 Marzo dei dieci ex-presidenti. I membri hanno lodato la relazione. Hanno usato giustamente un linguaggio forte. Ma loro, come la relazione della Commissione, hanno ignorato il fatto fondamentale di Washington: la politica.

Hanno detto del deficit: "E' una seria minaccia che richiede un'attenzione rapida e concreta." Ma poi hanno fatto quello che tutti gli economisti fanno: hanno detto che il problema è distante nel futuro:

«Mentre l'attuale deficit probabilmente si restringerà nei prossimi anni poiché l'economia continuerà a riprendersi, la generazione dei baby-boom ed i costi rapidamente in crescita dell'assistenza sanitaria creeranno molto probabilmente un vasto e crescente vuoto tra la spesa e le entrate. Questi deficit faranno una strage tra gli investimenti privati e la crescita economica. Ad un certo punto, i mercati dei bond si rivolteranno contro gli Stati Uniti – portando una crisi che potrebbe rendere insignificante quella del 2008.»

Questo è quello che Washington ama sentire. Ciò vuol dire che Washington può tranquillamente ignorare il problema. Garantisce un altro calcio la barattolo.

"Il Momento della Verità" documenta che "il problema è reale e la soluzione sarà dolorosa." Sta tentando di agire come se lo sbilancio del budget a lungo termine possa essere aggiustato tagliando semplicemente la spesa inefficiente del governo o aumentando le tasse sulla ricchezza. Ma i fatti smentiscono queste facili risposte. Avevano ragione. Non ci sono risposte semplici. Ciò garantisce che il calcio al barattolo sarà la risposta di Washington. Washington è interessata alle risposte difficili solo dopo che è nei guai fino al collo. Poi il Congresso spende centinaia di miliardi per risolverla.

Parlano dei consigli della Commissione. Poi hanno fatto quello che la maggior parte degli economisti fa: hanno detto che – i membri dei dieci – potrebbero far meglio.


«Per esere sicuri, non tutti qui sostengono ogni proposta. Ognuno di noi potrebbe probabilmente uscirsene con un piano migliore sulla riduzione del deficit. Alcuni di noi ce l'hanno già.»

Oh, si? Allora perché la Commissione (o chiunque altro) non ha accettato questi provvedimenti migliori? Ecco la risposta: perché è tutto un teatro kabuki. Una lista delle cose che deve essere fatta per salvare il governo Federale dal default sarebbe che Washington ignori semplicemente qualsiasi altra lista.

Non riguarda risolvere il problema del deficit. Riguarda risolvere l'elezione di Novembre del 2012.


«Sappiamo che le misure per affrontare il deficit a lungo termine sono politicamente difficili. Il solo modo per raggiungerle è che i membri di entrambi i partiti accettino il rischio politico. Questo è quello che hanno fatto i Repubblicani ed i Democratici nella commissione che hanno votato per la proposta.»

Non sarà fatto niente. Politicamente, non c'è bisogno di far niente prima del Novembre 2012. Il tetto del debito sarà innalzato. Ci potrebbero essere delle riunioni a tarda notte. Ci potrebbero essere anche alcuni giorni in cui il governo deve rubare sulla busta paga dei Peter per pagare i Paul che hanno maggiore influenza politica.

Poi calceranno il barattolo. Manderanno una legge di innalzamento del debito ad Obama, che la firmerà.

E poi ci divertiremo, tanto, tanto, tanto, finché il mercato ci toglierà i nostri buoni del Tesoro!


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


sabato 30 luglio 2011

Zombageddon





di Johnny Cloaca


Come diceva Friedrich Hayek, attenzione a quei pianificatori centrali che considerano il popolo come loro cavie da laboratorio e le politiche monetarie interventiste le loro soluzioni da testare sulla popolazione stessa. Alchimisti. I vari dementi alla guida delle banche centrali sono dei semplici alchimisti che fanno esperimenti con le politiche monetarie, testando questo o quel prodotto ed incrociando le dita affinché funzionino per "curare" la malattia che loro stessi hanno dapprima scatenato. Infatti, giocando col tasso d'interesse si tenta di aggiustare un'economia che pare malata, ma invece continua ad essere mantenuta sulla strada della malattia per dare la possibilità ad un sistema basato sul furto e la negazione della libertà di contiunare a vivere. Ed eccoci arrivati a questo punto dove l'alchimista ha perso il controllo dei suoi esperimenti e brancola nel buio:

«[...] Anche con i fondi federali vicini allo zero, abbiamo un vario numero di modi in cui possiamo agire per alleggerire ulteriormente le condizioni finanziarie. Un'opzione sarebbe fornire una guida più esplicita sul periodo in cui il tasso dei fondi federali ed il bilancio rimarrebbero ai loro livelli attuali. Un altro approccio sarebbe iniziare un'acquisto di maggiori titoli o di incrementare la maturità media dei nostri possedimenti. La Federal Reserve potrebbe anche ridurre di 25 punti base il tasso d'interesse che paga alle banche sulel loro riserve, ponendo una minore pressione sui tassi d'interesse a breve termine in generale. Ovviamente, la nostra esperienza con queste politiche resta relativamente limitata ed il loro impiego comporterebbe rischi e costi potenziali.»[1]

Afferrato? Sta giocando allo scienziato pazzo. Non ha la minima idea di cosa fare.

Ma non vi preoccupate. Come nel periodo pre-QE2 si radunarono orde di Lumpen Intellettuali, anche adesso iniziano a suonare le trombe per richiamare i vari cani da riporto affinché convincano l'opinione pubblica di come sia necessario perpetrare un qualcosa che non ha apportato miglioramenti, bensì ha finito di sconquassare l'economia. E vai con i deliri. Ma tutti hanno lo stesso obiettivo: assolvere il QE2 per giustificare un eventuale QE3.

Non solo in America, anche qui da noi abbiamo zombie mangia-cervello come dimostra un certo Gawronski dalle colonne del Fatto Quotidiano che ci allieta con le sue supercazzole:

«Il ministro si circondi dunque anche di qualche keynesiano con le idee chiare su come sostenere la domanda. Si, cari lettori, il nostro sistema economico è una tecnologia sociale complessa e sofisticata: ha delle fragilità non da poco; e richiede una manutenzione adeguata: pena i disastri che osserviamo.»[2]

Da notare l'ossimoro: "keynesiano" e "idee chiare". Ovviamente, ritorna ancora una volta la fallacia dell'attuale ortodossia ecponomica secondo cui bisogna "sostenere la domanda". E chi dovrebbe farlo? Una "manutenzione adeguata", che tradotto sarebbe: l'interventismo del governo. Il suddetto imbecille, inoltre, non deve preoccuparsi, il ministro in questione è abbastanza Keynesiano da compensare il resto della squadra.

Ma la cosa che più fa scompisciare dalle risate, oltra la classica richiesta di intervento da parte della politica, è la sua citazione di un mix di fregnacce che risponde al nome di "lettera dagli economisti". Eccono una confutazione punto per punto di quell'ammasso di sciocchezze:



«Emerge qui, in tutta la sua gravità, il fallimento del progetto scientifico neoliberista, che ha largamente dominato le facoltà di economia negli ultimi trent’anni. Non solo la deregulation ha aperto le porte agli abusi finanziari e a un remake del 1929. È anche che, una volta entrati in depressione, non sanno più che pesci prendere. Hanno cancellato le teorie keynesiane, perché prevedevano la possibilità di una caduta non momentanea della domanda (“l’offerta crea sempre la sua domanda!”), e ora non sono attrezzati per suggerire misure di rilancio.»[3]

Prendete qualsiasi libro di economia mainstream, al capitolo dedicato ai cartelli si "scorderà" di trattare l'ente principe di questo tipo di organizzazione: la banca centrale. Diranno che i cartelli sono nocivi, ma non sarà incluso come esempio la banca centrale. Inoltre, come abbiamo visto nella prima citazione, i fondi federali vengono manipolati dalla FED per mantenere un tasso d'interesse molto basso...Dov'è che avivo già sentito questa "ricetta"? Vuoi vedere che questo è scritto nella General Theory...

Viene da chiedersi dove abbia vissuto tale giornalista negli ultimi 30 anni, quindi. Che ci volete fare, questo è il mondo parallelo di Keynes. Peccato solo che Gawronski non faccia ridere come Robert Benchley.

Dai commenti poi apprendiamo quanto gli zombie gli abbiano divorato il cervello:

«Come fa a dire che QE2 sta facendo cilecca?»

Fammi indovinare... La disoccupazione in crescita? Motivo per cui è stato "ufficialmente" lanciato.



«Le analisi della FED dicono che se non ci fosse sarebbe peggio.»

Peggio per chi? Cosa sarebbe peggio? Sicuramente sarebbe stato peggio per AIG, Fannie Mae e Freddie Mac, Goldman Sachs, JP Morgan, Citigroup, ecc.


«Il concetto di ‘venirne fuori’ è discutibile: il tasso d’interesse ‘di equilibrio di piena occupazione può restare negativo anche per molti anni (Giappone), e in quel caso bisogna continuare a pompare per anni.»

Analizziamo cosa è accaduto in Giappone tramite l'analisi di Bill Bonner:

[...]Hanno imaprato tutti gli sproloqui della professione economia negli ultimi 50 anni. Pensano che possono usarli per controllare l'economia. A proposito, anche il Giappone la pensava allo stesso modo. Era solo un quarto di secolo fa che le persone pensavano che il Giappone fosse magico. Allora l'economia del Giappone non era così tanto gestita dal MITI, il suo consiglio di pianificazione industriale. Gli economisti esteri ammiravano così tanto il lavoro dei pianificatori che esortavano gli Stati Uniti, l'Inghilterra ed altre nazioni a seguire l'esempio giapponese. Erano inconsapevoli che i più grandi successi nel Giappone derivavano da industrie in cui gli mprenditori e gli uomini d'affari erano stati capaci di ignorare il MITI. Nell'industria automobilistica, per esempio, il MITI disse a Honda e Toyota di tenersi alla larga dal mercato statunitense. Era troppo competitivo, dissero i pianificatori. Ma i creatori di macchine giapponesi si lanciarono lo stesso – con risultati spettacolari.

Quando l'economia giapponese saltò nel 1989, i pianificatori presero in mano le redini immediatamente. Invece di lasciare che la crisi lavasse via la capacità in eccesso ed il cattivo debito che la accompagnava, sostennero l'intero sistema con tassi d'interesse a zero ed enormi deficit. A compagnie che avrebbero dovuto sdebitarsi o fallire, fu permesso di rimanere in attività – indefinitamente. Le banche che hanno detenuto il debito delle imprese zombie non furono mai forzate a ripulire i loro armadi. Perchè avrebbero dovuto in fin dei conti, quando il costo della riserva era così basso? Queste politiche stavano effettivamente a significare che la correzione era ostacolata. Il settore privato non fu mai purgato dai suoi errori. Invece gli errori furono rifinanziati a tassi ultra-bassi.

Il settore pubblico in Giappone è debole e zombificato. Il debito di governo è il doppio del PIL del Giappone. Al ritmo attuale, il totale sarà tre volte il PIL per il 2020. Già tale debito sminuisce la capacità del Giappone di ripagarlo; è 20 volte le entrate erariali. Almeno nel dirigersi verso un debito equivalente al 300% del PIL il Giappone non andrà in bancarotta; non può...è già in bancarotta. Il Giappone è intrappolato nella sua stessa pianificazione centrale in un gioco finale che minaccia di essere ancora più punitivo e sconvolgente della depressione che affrontò la nazione nel 1921.


«Cmq sono manovre keynesiane ortodosse, non eterodosse, perché danno soldi alle banche non alle famiglie: dunque sono troppo deboli.»

Giusto! Non era abbastanza! Ancora, ancora!


«Dai soldi alla gente che ha bisogno di spendere oggi, e avrai più domanda.»

Ceeeeeerto!!! Più carta per tutti = più ricchezza per tutti. Ottimo, un'altro demente da aggiungere alla lunga lista di zombie Keynesiani che tantano di divorare il cervello dei poveri ignari che si apprestano a leggere le sue deliranti conclusioni.

Ma credo di avere un'idea da chi Gawronski abbia pescato le cagate che ha scritto:

«L’intero modello economico è sbagliato. La paura dell’inflazione dei prezzi ha impedito ai governi di usare il potere sovrano per creare moneta e il credito che serve alle necessità delle proprie economie nazionali.»[4]

La solida brodaglia Keynesiana trita e ritrita già sponsorizzata da Krugman al tempo del "panico" pre-QE2. Ora siamo al panico pre-QE3 dove questi dementi, come la Greenbacker Ellen Brown, stanno dicendo: "Ehi! Lo stimolo non era abbastanza, ci sono Stati sull'orlo della bancarotta che aspettate a pompare nel culo delle persone altri soldi?" Lo faranno. Questi cretini servono solo a creare l'ambiente adatto tra l'opinione pubblica. Come sarà anche innalzato il tetto del debito. Tanto per la cronaca: il credito lo si acquisisce dai risparmi reali, non dalla carta svolazzante creata alla cazzo di cane.

Le immonde cazzate della Brown vengono riproposte a rotazione, potete scorgerne un'accurata analisi qui, qui e qui.


In conclusione, per l'angolo del buonumore, una notizia che farà piacere a coloro che amano alla follia l'inflazione monetaria e continuano a scassare i coglioni sostenendo che l'inflazione nei prezzi è solo un sogno di una notte di mezza estate. Un'altra indicazione che il denaro del QE2 sta iniziando a fuoriscire dalle riserve in eccesso su cui siedono le banche arriva da questa notizia riguardante Citigroup. Secondo l'articolo, Citigroup ha iniziato ad ingaggiare svariati investment bankers e stilare progetti per nuove branche in tutto il mondo, incluse più di 200 nelle maggiori città degli Stati Uniti. La banca è nel bel mezzo di un raggruppamento dei suoi sistemi tecnologici - uno sforzo enorme conosciuto come Project Rainbow - e di una spesa di 1$ miliardo l'anno per sostenere i suoi preziosi servizi di transazioni mondiali.

All'attento lettore capire cosa succederà una volta che questo denaro fluirà nell'economia.


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Note

[1] Presidente Ben S. Bernanke, Semiannual Monetary Policy Report to the Congress Before the Committee on Financial Services, U.S. House of Representatives, Washington D.C., 13 Luglio 2011.

[2] PierGiorgio Gawronski, Perché i mercati crollano, Il Fatto Quotidiano, 18 Luglio 2011.

[3] PierGiorgio Gawronski, Gli economisti ci salveranno, Il Fatto Quotidiano, 15 Luglio 2011.

[4] Ellen Brown, Perché le banche non concedono prestiti: la tacita contrazione monetaria.

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venerdì 29 luglio 2011

Bernanke Riesuma Benchley

Bernanke potrebbe essere in realtà un cabarettista. Non c'è altra spiegazione per le sue ultime performance davanti le telecamere, altrimenti bisognerebbe pensare seriamente che i matti sono in libertà oppure i dementi più totali, o peggio ancora i bugiardi più accaniti. Personalmente tendo a supportare quest'ultima possibilità, devono sostenere un sistema di privilegi diretto centralmente quindi devono tentare di percorrere una strada sconosciuta non collegata al mercato, bensì ai capricci di pochi. Non funzionerà e questa situazione non è divertente; ma data la quantità di tempo da cui si perpetua questa farsa si potrebbe dire: "...Well, It's Tradition!"
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di Gary North


Ben Bernanke ha fornito la sua seconda storica conferenza il 22 giugno.

Prima che offra la mia valutazione, penso che sia saggio farvi conoscere un vecchio film da tempo dimenticato: un cortometraggio del 1931 di Robert Benchley, uno dei migliori umoristi della sua era. Benchley esordì sullo schermo come ecoonmista. Fornì informazioni sul perché l'economia stesse per risollevare il proprio corso (non fu così). La depressione era finita (non fu così). La ripresa sarebbe stata proprio dietro l'angolo (non fu così). Poi offrì la prova definitiva. Le persone nei cinema capirono appieno. Una volta che vedrete questo video, capirete anche voi. Non potrei dire lo stesso del professor Bernanke.

Non appena la conferenza stampa di Bernanke era finita, il Dow Jones è caduto di 80 punti. Le azioni asiatiche sono cadute. Le azioni europee sono cadute. Non è divertente come Benchley.

Non è stata pubblicata alcuna trascrizione, ma le sue osservazioni non sono variate dal comunicato stampa emesso dal Federal Open Market Committee, che si è riunito per due giorni. Ciò che è stato significativo era questo: si è sentito obbligato a tenere una conferenza stampa, tuttavia non ha avuto niente da dire oltre a quello che è stato detto nel comunicato stampa del FOMC. Perché? Perché penso che volesse essere lì di persona per calmare i membri della stampa, perché le parole del FOMC non erano rose e fiori.

Quello che ha detto il FOMC e Bernanke ha ripetuto era questo: la crescita economica sta rallentando. Tuttavia la FED ha pompato 600$ miliardi di denaro creato dal nulla sin dal novembre 2010. Non ha offerto nessuna valutazione sulla connessione tra questo enorme incremento nella base monetaria ed il rallentamento nella crescita economica. Il libro di testo Keynesiano sulla contabilità, incluso il libro di testo di Bernanke, dice che l'espansione monetaria ed i bassi tassi d'interesse si suppone aumentino la crescita economica. Non sta accadendo.

Non sanno perché. Non sanno dire perché.



LA FOLLE CORSA DELL'EUROPA

C'è una spiegazione, ma nessuno alla FED ve la offrirà. L'anonimo "Tyler Durden" di ZeroHedge ha stabilito la connessione. I 600$ miliardi non sono mai entrati nell'economia. Il denaro è stato usato per aumentare le riserve in eccesso delle dozzine di banche internazionali che fanno parte delle 20 banche fondamentali che sono i ricettatori principali della FED – le grandi banche multinazionali che comprano gli asset su ordine del FOMC. Il FOMC non compra asset direttamente. Usa agenti.

Durden ha congetturato che queste 12 banche fossero nei guai. Avevano bisogno di incrementare le riserve in eccesso in modo da controbilanciare il rischio associato col traballamento della struttura del debito d'Europa:

«In sintesi, invece di fare qualsiasi cosa in suo potere per stimolare le riserve, e così il denaro, l'accumulo delle banche interne (negli Stati Uniti) che a loro volta avrebbero incoraggiato prestiti a debitori statunitensi, la FED ha condotto un'altra operazione nascosta di salvataggio bancario, la quale nei precedenti 7 mesi ha deviato 600$ miliardi in capitali da potenziali debitori ad istituzioni finanziarie estere insolventi. Il QE2 non è niente di più (niente di meno) un'operazione di salvataggio delle banche europee.»


Ha presentato tre grafici che mostrano come l'incremento del QE2 è combaciato quasi dollaro per dollaro con un incremento delle riserve in eccesso alla FED possedute da banche estere:

«Inoltre i dati di sopra provano oltra ogni ragionevole dubbio perché non c'è stato alcun prestito da parte delle banche statunitensi a debitori statunitensi: il denaro non è mai arrivato alle banche! Questo spiega anche il mistero del moltiplicatore monetario rotto e perché la velocità del denaro è implosa.»


Mi sento obbligato ad aggiungere ciò: non c'è prova che le banche degli Stati Uniti avrebbero fatto qualcosa di diverso. Data la riluttanza dei banchieri americani a prestare il denaro incrementato dalla FED sin dalla fine del 2008, non vedo alcuna ragione per credere che i banchieri avrebbero prestato questo denaro del QE2. Ancora rifiutano di prestare denaro che per legge la base monetaria permette loro di prestare. Se lo facessero, soffriremmo di un raddoppiamento di prezzi.

L'accumulo di riserve in eccesso da parte delle grandi banche europee ha creato un problema per il Tesoro degli Stati Uniti. La FED cesserà il programma QE2 alla fine di questo mese. Chi finirà questo lavoro? Durden ha sottolineato:

«[...] dal momento che la maggioranza delle riserve indotte nelle banche ha da tempo abbandonato i lidi statunitensi ed ora è usata per riempire proporzionalmente i vuoti di bilancio delle banche europee, e dal momento che le banche europee non hanno precisamente beneficiato di tutte queste riserve generate dal QE2, ci sono esattamente zero riserve di liquidità per gli Operatori Principali degli Stati Uniti affinché comprino i titoli del Tesoro dal primo di luglio.»


Questa è in realtà la domanda delle domande dell'estate. Il Tesoro sta pagando tassi talmente bassi mai visti sin dalla metà degli anni trenta. Ciò indica che la domanda di debito del Tesoro rimane forte. Ma continuerà tutto questo? Se no, allora i tassi aumenteranno e l'economia andrà in stallo. Ma sta già rallendando. Se i tassi salgono, il commento di Durden si dimostrerà accurato: "Il QE3 è una certezza".



INVESTITORI SPAVENTATI

Il Tesoro può vendere il suo debito a bassi tassi. Le cifre sulle riserve in eccesso indicano che gli acquisti della FED non hanno condotto l'economia ad un boom. Il denaro finirà alla FED, non al Tesoro. Allora perché i bond ordinari del Tesoro a 90 giorni pagano un incredibile 0,01% all'anno? Il Tesoro sta effettivamente prendendo in prestito a zero. Sta prendendo in prestito denaro gratis. Questo è il segno di un'economia in cui gli investitori pensano che niente sia al sicuro, che l'economia vacillerà e che è meglio prestare al Tesoro anche se gli investitori staranno peggio alla fine del periodo, perché l'inflazione nei prezzi sta aumentando. Gli investitori stanno leggendo rendimenti negativi.

Nella Grande Recessione, i prezzi calarono del 30% dal 1930 al 1933. Avere denaro nel debito del Tesoro a leggermente zero interessi era una buona mossa. Si riscuoteva il 30% esentasse. Ma di questi tempi, i tassi bassi come nel 1932 non sono accompagnati da prezzi al consumo in calo. I prezzi stanno aumentando.

Ciò indica pessimismo reale riguardo l'economia. Gli investitori potrebbero comprare bond corporativi o azioni. Coloro che comprano buoni ordinari del Tesoro sono convinti che un potere d'acquisto in calo sia preferibile ad investire il denaro nel settore privato. Il governo sta assorbendo questo denaro e prende in prestito ancora di più. Stiamo affrontando un pozzo senza fondo di debito federale, tuttavia gli investitori stanno finanziando il governo. Sanno che questi debiti non saranno mai ripagati, solo rinegoziati. Non smetteranno di prestare denaro al Tesoro.

Ecco il problema. Può finire dalla mattina alla sera. Capitò a Bear Stearns nel 2008. Capitò alla Lehman Brothers. Un giorno, possono prendere in prestito. Quello successivo, no. Questa è la forma moderna degli assalti agli sportelli. I depositanti non ritirano i loro fondi. I prestatori rifiutano semplicemente di rinegoziare i debiti. Non ci sono file di depositanti spaventati di fronte alle banche. Non ci sono semplicemente coloro che fanno offerte per i debiti di coloro che li emettono.

Cosa accadrebbe al Tesoro in un simile scenario? La FED comprerebbe. La gente lo sa, il che è il perché il Tesoro può rinegoziare il proprio debito.

Vediamo paura, non ottimismo. Vediamo un rifiuto di prendere rischi, non imprenditoria. Sentiamo un grande suono: il denaro che finisce nello sciacquone del governo degli Stati Uniti e non ne esce fuori. Il capitale è perso per sempre. Finanzierà attività improduttive dove il Congresso ed il presidente concordano di finanziare. Non finanzierà la crescita economica. Non sarà ammortizzato dalla produttività aumentata.

Con questo in mente, consideriamo il comunicato stampa del FOMC.



CHI E' CHE COMANDA QUI?

Il comunicato stampa inizia così:

«Le informazioni ricevute sin da quando il Federal Open Market Committee si è riunito ad aprile indicano che la ripresa economica sta continuando a ritmo moderato, sebbene molto più lentamente di quanto il Committee si sarebbe aspettato.»

La commissione, essendo Keynesiana, crede che uno stimolo del calibro del QE2 avrebbe dato un'accelerata all'economia. Ma l'economia assomiglia ad un uovo cotto. Non hanno spiegazioni.

"Inoltre, recenti indicatori del mercato del lavoro sono stati più deboli rispetto a quanto anticipato." Quando il tasso di disoccupazione ritorna al 9,1% due anni dopo che la presunta ripresa è iniziata, i Keynesiani hanno un problema. Iniziano ad assomigliare a Robert Benchley.


«Il ritmo più lento della ripresa riflette in parte fattori che probabilmente sono temporanei, incluso l'effetto smorzamento dei prezzi del cibo e dell'energia più alti rispetto al potere d'acquisto del consumatore ed alla spesa, come anche gli sconvolgimenti della catena dell'offerta associati ai tragici eventi in Giappone.»

I prezzi dell'energia sono leggermente calati questo mese, ma i prezzi del cibo continuano il loro regolare cammino in su. Per quanto riguarda la ripresa giapponese, non ce n'è traccia. Come il temporaneo è temporaneo?


«Tuttavia gli investimenti in strutture non residenziali è ancora debole ed il settore immobiliare continua ad essere depresso.»

Il "tuttavia" indica che questo fattore non sarà temporaneo. Cosa dire dell'inflazione nei prezzi?


«L'inflazione è aumentata nei mesi recenti, riflettendo principalmente i prezzi più alti in alcune merci e beni importati, come anche gli sconvolgimenti recenti nella catena dell'offerta. Tuttavia le aspettative a lungo termine per l'inflazione sono rimaste stabili.»

L'inflazione nei prezzi è aumentata, vero, ma non è preoccupante. Le ASPETTATIVE a lungo termine sono rimaste stabili. In altre parole, mentre i prezzi al consumo stanno aumentando, gli economisti Keynesiani non hanno cambiato le loro valutazioni per un'inflazione nei prezzi più bassa nel futuro, uno di questi giorni, Molto Presto.

Conclusione: sono tutti Robert Benchley!

"Coerente col suo mandato statutario, il Committee cerca di promuovere il massimo impiego e la stabilità dei prezzi." Capisco. il Committee CERCA di promuovere il suo mandato. E lo sta facendo bene? Non molto.


«Il tasso di disoccupazione rimane alto, tuttavia, il Committee si aspetta che il ritmo della ripresa aumenti nei prossimi quadrimestri e che il tasso di disoccupazione riprenda il suo graduale declino verso livelli che il Committee giudica coerenti col propio duplice mandato. L'inflazione è di recente salita, ma il Committee anticipa che l'inflazione diminuirà a livelli al di sotto di quelli coerenti col duplice mandato del Committee come si dissolveranno i passati aumenti nell'energia e nei prezzi delle merci.»

Quindi, sta avendo luogo l'opposto del duplice mandato del Committee: disoccupazione in aumento e prezzi in aumento. Ciò non era considerato possibile quattro decenni fa. Si presumeva che la curva di Phillips – il bilanciamento dell'inflazione nei prezzi e la disoccupazione – si sarebbe preso cura di ciò. Poi venne la stagflazione sotto Nixon, Ford e Carter. E' riapparsa.

Il Committee dice di PREVEDERE che l'inflazione nei prezzi diminuirà. Ciò solleva una domanda: come è compatibile la stabilità dei prezzi con un incremento da 600$ miliardi della base monetaria? Il Committee non ha avanzato questa domanda, quindi non c'è stata necessità di rispondere.


«Per promuovere l'attuale ripresa economica ed aiutare a garantire che l'inflazione, nel tempo, rimanga a livelli coerenti col suo mandato, il Committee ha deciso oggi di mantenere il target del tasso dei fondi federali a 0.»

E come, per favore ditemi, il Committee fa a mantenere il tasso dei fondi federali così basso? Ha incrementato la base monetaria, 2008-2009. Ha diminuito la base monetaria nel 2010. Ha incrementato la base monetaria nel 2011. Il tasso dei fondi federali non si è spostato. Così l'inflazione monetaria mantiene basso il tasso dei fondi federali. D'altra parte, la deflazione monetaria mantiene basso il tasso dei fondi federali.

Sono tutti Robert Benchley.

Il tasso dei fondi federali non si è mosso perché è il tasso a cui le banche commerciali stipulano prestiti in brevissimo tempo (un giorno) verso qualsiasi banca che ha superato il suo limite di riserva. Ma quando il sistema bancario siede su 1,5$ trilioni di riserve in eccesso, nessuna banca sta reciprocamente prendendo in prestito denaro ad un giorno. Quindi il Committe non può influenzare il tasso dei fondi federali. Il Committee annuncia che manterrà il tasso basso. Ciò si presume persuada la stampa finanziaria che il Committee sia ancora in carica. Sorprendentemente, tali annunci sono presi sul serio.


«Il Committee continua ad anticipare che le condizioni economiche – inclusi i bassi tassi dell'utilizzo delle risorse ed un panorama depresso dell'inflazione nel medio termine – garantiranno probabilmente eccezionali bassi livelli per il tasso dei fondi federali per un lungo periodo.»

In breve, l'economia pessima rimarrà pessima. Il QE2 è stato accompagnato da un basso ritmo della crescita economica. Ora che il QE2 si fermerà, il Committee pensa che le cose rallenteranno ancora di più.

Poi cosa intende esattamente fare il Committee? Rinvestirà i guadagni del suo portafoglio. Il che vuol dire che comprerà debito del Tesoro. Ma la sua strategia rimarrà gestionale.

Che altro farà? Monitorerà il suo portafoglio. Manterrà un occhio sul suo paniere del debito.


«Il Committee rivedrà regolarmente la grandezza e la composizione dei suoi titoli ed è preparato ad aggiustare tali possedimenti appropriatamente.»

Monitorare. Guardare. Osservare.


«"Si può osservare molto se si guarda solamente." ~ Yogi Berra»

Il Committee ha concluso il suo comunicato stampa con questa frase ispirativa:

«Il Committee monitorerà il panorama economico e gli sviluppi finanziari ed agirà come necessario per meglio promuovere al massimo l'occupazione e la stabilità dei prezzi.»

Ha fatto ciò fino ad ora, presumibilmente. E quali sono stati i risultati? Disoccupazione in crescita e prezzi in crescita.

La conferenza stampa di Bernanke ha aggiunto poco al comunicato stampa del Committee. Così il Dow Jones é calato di 80 punti.



CONCLUSIONE

La nazione è certamente pianificata dallo spirito di Robert Benchley.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


giovedì 28 luglio 2011

Default per I Bond Federali

"Nonostante i default del 1934, 1968 e 1971, i mercati mondiali sono sempre stati disposti a comprare il debito del Tesoro e pertanto a finanziare la spesa a deficit del governo. Se questi grandi default non hanno fatto diminuire l'appetito degli investitori per le obbligazioni statunitensi, non vedo perché il default ad Agosto per una piccola quantità di debito possa causare grandi cambiamenti. Se il governo va in default per il suo debito ora, le conseguenza a breve termine saranno indubbiamente dolorose. La perdita del suo rating AAA aumenterà il costo di emissione di nuovo debito (è per caso una cosa cattiva?); costi più alti per i prestiti assicureranno che il governo non possa continuare le vecchie politiche di spesa; i budget dovranno essere bilanciati, quindi nel lungo termine, si spera che il governo torni ad una politica sensata." ~ Ron Paul
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di Robert P. Murphy


Ron Paul ha di recente fatto (un altro) colpo tra i sapientoni economici suggerendo che il Tesoro cancelli semplicemente i 1,6$ trilioni di suo debito posseduto dalla Federal Reserve. Molti critici di vecchia data di Paul hanno considerato la poposta come sconsiderata ed hanno detto che era un'ulteriore prova che Paul non capisce i mercati finanziari. Tuttavia Paul ha ricevuto lodi inaspettate dall'economisa progressista Dean Baker.

Nell'attuale articolo spiegherò le basi della proposta del Dr. Paul. E' difficile dire quale sarà il suo impatto ultimo se attuata, perché l'analisi dipende dalle nostre affermazioni. Anche così, possiamo abbozzare alcune delle principali considerazioni per costruire come minimo un modello per valutare il suo suggerimento.



La Proposta Modesta di Ron Paul

Al minuto 10:00 di questa intervista radiofonica con Jan Mickelson, Paul dice che una soluzione rapida per le negoziazioni in stallo sul tetto del debito è che il Tesoro cancelli semplicemente i circa 1,6$ trilioni di suoi titoli attualmente a bilancio della Federal Reserve. Ciò ridurrebbe immediatamente il debito federale dello stesso ammontare, in modo che il segretario del Tesoro Geithner possa continuare ad osservare gli obblighi finanziari del governo anche senza un innnalzamento approvato dal Congresso del tetto del debito.

Paul dice che questa cancellazione del debito è accettabile perché la FED ha semplicemente stampato denaro dal nulla per comprare i bond, in primo luogo. In altre parole, non è come se il Tesoro si stesse tirando indietro dai suoi debiti posseduti da investitori operosi e frugali.

Inoltre, Paul menziona brevemente che la mossa neutralizzerebbe il potere della FED col tempo. Dopo tutto, le esemplari "Operazioni di mercato aperto", mediante le quali le moderne banche centrali conducono la politica monetaria, sono utilizzate per comprare e vendere il debito del governo. Se la Federal Reserve non potesse più fidarsi che il Tesoro onorerà il suo debito una volta che la FED lo ha acquisito, allora l'intera impresa del sistema bancario centrale degli Stati Uniti potrebbe essere compromessa. Per Ron Paul, ovviamente, questa proposta è una virtù.



Le Critiche

Come al solito, la maggior parte dei sapientoni hanno pensato che l'idea di Ron Paul fosse assurda. Greg Mankiw ha pensato che fosse un'idea "folle" poiché equivale ad uno stratagemma contabile che innalza effettivamente il tetto del debito di 1,6$ trilioni senza darsi pena di votarlo, mentre Karl Denninger ha pensato che fosse un appoggio alla "stampa di denaro" e che fosse "funzionalmente simile alla svalutazione dell'oro [...] di FDR".

La prima cosa da notare è che Mankiw e Denninger non possono entrambi avere ragione: l'idea di Ron Paul non può simultaneamente essere uno stratagemma contabile ed una politica inflazionistica selvaggia che distrugge il dollaro. Anche se fosse così, lasciatemi spiegare i loro punti di vista (differenti).

Mankiw tratta la Federal Reserve come un appendice del governo federale (i puristi obietteranno giustamente alla sua classificazione, perché in realtà la FED è un'entità quasi-privata con azionisti privati). Pertanto, se il Tesoro deve del denaro alla FED, sta fondamentalmente dicendo che il governo deve a se stesso 1,6$ trilioni, che è equivalente a dire che il governo non deve nulla a se stesso.

Tuttavia, l'effetto pratico di quasta cancellazione — secondo Mankiw — è che il Tesoro libererebbe 1,6$ trilioni dall'attuale limite legale di debito totale. In altre parole, se contiamo i 1,6$ trilioni di debito del Tesoro attualmente a bilancio della FED, allora Geithner è già fuori dai giochi e non può prendere in prestito ulteriore denaro. Ma se dichiariamo improvvisamente che i 1,6$ trilioni non sono più un debito valido, allora Geithner può andare sui mercati e prendere in prestito altri 1,6$ trilioni da nuovi creditori. La mossa sarebbe equivalente, pertanto, al Congresso che innalza l'attuale tetto del debito da 14,3$ trilioni a 15,9$ trilioni.

Dall'altra parte. Denninger sostiene che la mossa sarebbe peggiore di un trucco contabile — sarebbe una dura svalutazione del dollaro. Sebbene non abbia spiegato chiaramente perché accadrebbe ciò, penso che Denninger ha in mente quanto segue: quando la FED inizialmente ha acquisito i suoi enormi possedimenti di debito del Tesoro, ha creato nuove riserve. Attualmente, le banche non stanno garantendo nuovi prestiti basati su queste riserve, nel modo descritto dai libri di testo d'economia. Ecco perché le "riserve in eccesso" sono salite fino all'inverosimile sin da quando iniziò la crisi finanziaria nel 2008:




Quello che Denninger (ed altri critici che mettono in guardia dalla proposta "iperinflazionistica" di Paul) ha presumibilmente in mente è che gli investitori continuano ad avere fiducia nel dollaro degli Stati Uniti perché credono che Ben Bernanke drenerà queste riserve in eccesso dal sistema finanziario quando ne avrà bisogno. In altre parole, una volta che i prezzi al consumo inizieranno a salire ad un ritmo allarmante, Bernanke avrà bisogno di restringere la politica monetaria.

Il metodo standard che Bernanke adotterebbe per disfarsi dei suoi interventi straordinari sarebbe letteralmente di invertirli. Cioè, rivenderebbe gli enormi possedimenti di debito del Tesoro nelle mani dell persone ed agendo in questo modo le riserve in eccesso si restringerebbero verso il loro valore nominale (vicino allo zero). A questo punto le banche commerciali sarebbero incapaci (a causa dei requisiti di riserva) di creare trilioni di nuovi dollari con nuovi prestiti, ed il dollaro sarebbe risparmiato.

Ora vediamo il potenziale problema dell'idea di Ron Paul. Se la FED non avesse più i 1,6$ trilioni in titoli del Tesoro, allora non sarebbe in grado di convincere le persone nel settore privato a scrivere assegni alla Federal Reserve in cambio dei suoi asset. Pertanto, la FED non sarebbe in grado di drenare le riserve in eccesso dal sistema.



Possibili Difese di Ron Paul

Non ho sentito il Dr. Paul riferirsi nello specifico a nessuna di queste critiche, ma ecco come potrebbe agire:

In risposta a Mankiw, Paul potrebbe rispodnere che si, il suo suggerimento è un trucco per evitare l'aspra battaglia del tetto del debito e questo è esattamente il punto. Se qualcuno pensa che siamo attualmente su una possibile vincita dei Repubblicani per tagliare enormemente la spesa, allora il consiglio di Paul fornirebbe ai fan della spesa a deficit una comoda via d'uscita.

Tuttavia, Ron Paul ha pubblicamente detto che pensa che la leadership Repubblicana cederà ed innalzerà il tetto del debito. Inoltre, nonostante la loro dura retorica, i Repubblicani in realtà non ostacoleranno la rapida espansione del debito federale. Anche se si volesse minimizzare la crescita del debito, non è chiaro se la proposta di Ron Paul sia peggiore di quello che accadrebbe altrimenti.

Oltre a ciò, lo scopo reale di Ron Paul qui è quello di indebolire la FED. Credo stia offrendo ai legislatori questo suo consiglio come un modo per uscire dal loro attuale impasse, quando non si sognerebbero di eliminare la FED in un modo simile in altre circostanze. Come al solito, l'obiettivo ultimo qui è probabilmente educare la gente piuttosto che ottenere una particolare vittoria. Paul stesso dice nell'intervista linkata sopra che il Tesoro in realtà non farà quello che lui sta suggerendo. Ma ovviamente parlare apertamente di qualcosa tanto "radicale" quanto cancellare i possedimenti del Tesoro, lo aiuta nel suo obiettivo a lungo termine di indebolimento (o perfino abolizione) della FED.

In risposta a Denninger e ad altri che si preoccupano che la proposta indebolirebbe il dollaro, vorrei di nuovo dire che si dovrebbero specificare le alternative. Personalmente penso che quelle riserve si trovano nel sistema bancario per restarci, proprio come non ho mai creduto che le truppe degli Stati Uniti sarebbero state inviate "temporaneamente" in Afghanistan ed in Iraq per affrontare l'emergenza terrorista. Anche se prendiamo Bernanke sulla parola, ho sottolineato altrove che nel caso di una nuova crisi — dove i tassi d'interesse schizzano su e le riserve iniziano a fuoriuscire nel sistema — gli asset della FED ne risentiranno comunque. In altre parole, quelli che sono attualmente 1.6$ trilioni in debito del Tesoro potrebbero crollare ad una frazione di questa somma nel caso di una crisi del dollaro.

Alla luce delle considerazioni precedenti, potrei difendere i punti di vista di Ron Paul in questo modo: "Sicuro, è possibile che ci sarà un calo del potere d'acquisto del dollaro nei prossimi anni. La mia proposta non lo evita, ma indovinate un pò? Questo calo è inevitabile. La vera inflazione è avvenuta quando Bernanke ha creato più di un trilione di dollari dal nulla. Una volta che li ha dati ai grandi banchieri, e nel processo ha finanziato molti degli enormi deficit del governo, questa mossa è stato un fait accompli. Come minimo, con la cancellazione di quei titoli, rendiamo difficile per la FED fare qualcosa di simile in futuro, mettendo in discussione le sue operazioni nel mercato aperto."

Infine, voglio sottolineare che avere il dollaro coperto dall'oro è qualitativamente diverso dall'averlo "coperto" dagli IOU emessi dal governo federale. Le banconote della Federal Reserve (ed i depositi elettronici bancari con la FED) sono a corso legale ed abbiamo davvero una valuta fiat. Se si portano 20$ al Tesoro o alla FED, si hanno indietro due pezzi da 10$ o quattro da 5$, ma non danno nient'altro tranne dollari americani stessi.

Inoltre, riflettete un momento sull'assurdità di sostenere che il debito del Tesoro "copre" le riserve di dollari nel sistema finanziario. Supponiamo che qualcuno abbia una banconota da 100$, ma non è sicuro se la può considerare un asset. Lo rassicurerebbe sapere che da qualche parte nei caveau della Federal Reserve c'è un pezzo di carta emesso dal Tesoro degli USA che promette di pagare una banconota da 100$ in futuro?

In breve, se qualcuno pensa che il dollaro USA sia un asset senza valore, allora quella persona penserà anche che il debito del Tesoro USA è un asset senza valore, perché non è nient'altro che una promessa di pagare dollari USA più avanti nel tempo. Ciò non ha nulla a che fare col classico gold standard, in cui il portatore della valuta potrebbe scambiarla per un asset compeltamente differente, ovvero oro.



Un Improbabile Alleato

Sebbene le sue motivazioni siano decisamente differenti, Dean Baker ha difeso la proposta di Ron Paul. In modo da affrontare il problema delle riserve in eccesso e del loro potenziale di poter causare un'alta inflazione nei prezzi più avanti, Baker ha suggerito che la FED aumentasse semplicemente i requisiti di riserva.

In altre parole, piuttosto che eliminare le riserve in eccesso facendo vendere alla FED i suoi asset, Baker propone che la FED autorizzi le banche a mantenere una maggiore quantità di denaro nei caveau (o nelle riserve elettroniche a deposito con la FED) in modo da "coprire" i conti correnti dei clienti bancari. In questo modo, le banche non saranno in grado di accumulare un'enorme quantità di nuovi prestiti in cima alle riserve esistenti.

Ciò potrebbe e non potrebbe essere una buona soluzione nel grande schema delle cose, ma voglio evidenziare che è l'equivalente di rubare quel denaro dalle banche. Considerate la seguente analogia: supponiamo che il governo approvi una nuova legge che richiede a tutti i clienti bancari di mantenere sul conto corrente almeno 1,000$. Non importano le emergenze, alle persone non sarebbe permesso di lasciar scendere i propri conti al di sotto di 1,000$ in ogni momento, sotto la minaccia di una reclusione fino a dieci anni ed un'ernorme multa.

Una politica talmente oltraggiosa sarebbe simile a rubare 1,000$ da ogni cliente di banca in America. Per esempio, qualcuno che aveva un bilancio bancario di 1,300$ alla vigilia dell'annuncio, avrebbe effettivamente solo 300$ "nella banca" dopo l'annuncio. I 1,000$ a bilancio sarebbero inutili per la persona, eccetto se egli pensa che il governo potrebbe un giorno invertire la politica.

Un'analisi simile si può traslare alla nostra situazione bancaria attuale. I banchieri che siedono su 1$ trilione di riserve in eccesso lo stanno facendo consapevolmente. Hanno considerato i vari usi a cui potevano mettere queste riserve, ed hanno deciso che le avrebbero piuttosto mantenute parcheggiate alla FED, dove sono al sicuro, anche se guadagnano un ritorno irrisorio. Aumentare improvvisamente i requisiti di riserva sarebbe equivalente a sequestrare quel denaro. Nonostante il punto di vista che ognuno ha sui banchieri e come hanno ottenuto le riserve in primo luogo, forse tale sequestro è giustificato, ma non trattiamo la mossa come un aggiustamento tecnico nei parametri della politica.



Conclusione

La poposta di Ron Paul di cancellare il debito del Tesoro posseduto dalla Federal Reserve è un'idea intrigante. Che sia una soluzione intelligente ad una situazione critica, oppure una terribile idea che distruggerà il dollaro, dipende da come progettiamo la strada maestra dell'economia.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


mercoledì 27 luglio 2011

Le Vittime di Ultima Istanza di Geithner

La ragione del perché il deficit è così grande è che la spesa del governo è di gran lunga maggiore rispetto a quello che raccoglie in tasse. Ha raggiunto il tetto che impedisce ulteriore spesa. Alcune persone chiedono di aumentare le tasse. Ma ciò cambierà questo rapporto? Se tasse più alte causano un rallentamento economico, le entrate non aumenteranno. Alcune persone pensano che l'economia infine troverà la soluzione. Dato il livello dei deficit annuali, ciò è impossibile. La crescita economica sta rallentando e la disoccupazione sta aumentando. Altri chiedono grandi tagli alla spesa. Non credo che accadrà prima del 2013.
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di Gary North


Potreste aver sentito dire che la Federal Reserve sia il prestatore di ultima istanza. Questo è un concetto fuorviante. La Federal Reserve presta nuovo denaro creato dal nulla al governo degli Stati Uniti. Il governo emette alla FED un IOU. E' coperto dal pieno riconoscimento del governo degli Stati Uniti. Ma chi c'è dietro il governo degli Stati Uniti col portafoglio in mano? Voi. Ed io.

Siamo vittime di ultima istanza.

Il 13 maggio Timothy Geithner ha scritto una lettera al senatore del Colorado Michael Bennet. Nella sua lettera presentò la questione contro il congelamento del tetto del debito. La lettera è qui.

Geithner ha iniziato con una frase che è incredibilmente confusa. "Come sa, il tetto del debito non autorizza nuovi obblighi di spesa." Vero. Il limite al debito non autorizza nulla. Proibisce qualsiasi autorizzazione a stipulare altri prestiti. Parlando ufficialmente, proibire i prestiti è l'idea dietro il tetto del debito. Ecco perché il Congresso continua ad aumentarlo. Il Congresso non vuole tagli alla spesa. Non vuole nemmeno aumentare le tasse in modo da pagare per la spesa.

La frase dice l'opposto del punto di Geithner. Lo sappiamo da quello che viene dopo: "Permette semplicemente al governo di finanziare gli attuali obblighi legali che il Congresso ed i presidenti di entrambi i partiti hanno stipulato in passato."

Pertanto non voleva realmente dire che "il limite del debito non autorizza nuovi obblighi di spesa." Voleva scrivere questo: "Un aumento del limite del debito non autorizza nuovi obblighi di spesa." Pertanto, ha ricordato a Bennet, aumentare il limite del debito non autorizza alcun nuovo obbligo di spesa. Geithner, nel suo modo confuso, stava provando ad offrire al Congresso una foglia di fico per coprire le sue nudità. Aumentando il tetto del debito, il Congresso verrà considerato dagli elettori come uno spendaccione, il che è una percezione accurata. Geithner stava provando a dire questo: aumentando il tetto del debito, il Congresso non approva automaticamente nuove leggi di spesa.

Milioni di elettori comprendono questo gioco delle tre carte. Se il tetto viene aumentato, il Congresso può in seguito votare nuove leggi sulla spesa. Se non viene aumentato, il Congresso non può approvare nuove leggi sulla spesa senza tagliare l'attuale spesa. Il tetto del debito ostacola il Congresso.

L'imbonimento di Geithner è semplice: il Congresso deve aumentare il tetto del debito in modo da soddisfare i suoi obblighi esistenti. Sta dando un modo al Congresso per giustificare davanti agli elettori questo innalzamento del tetto. "Non siamo spendaccioni selvaggi. Stiamo solo rendendo possibile l'adempimento ai precedenti obblighi del Congresso fatti alla gente. Non volete che rompiamo le nostre promesse, vero?"

Scrive poi: "Fallire nell'innalzare il limite del debito forzerebbe gli Stati Uniti al default per i suoi obblighi, come i pagamenti ai nostri clienti, ai cittadini, agli investitori ed alle attività." Corretto. Questa è la famosa morale della storia.

Capite cosa implica tutto ciò? Un innalzamento del tetto del debito è insito nella politica americana. Usando la logica di Geithner, non c'è scampo da un debito nazionale sempre più grande. Ogni anno il tetto dovrà essere alzato. L'Assistenza Sanitaria è in rosso. La Previdenza Sociale è in rosso. Combinate, fanno un buco da circa 100$ trilioni, secondo alcune stime.

Chi comprerà questo debito del Tesoro visto che viene rinegoziato ogni 50 mesi (alla maturità media attuale)? Per quanto tempo? Questo denaro dovrà comparire da qualche parte. Arriverà dal denaro che potrebbe altrimenti essere investito nel settore privato.

Sin dal novembre 2010, il denaro è arrivato principalmente dalla Federal Reserve: 600$ miliardi in denaro creato dal nulla. Ciò finirà dopo questa settimana. E poi?

Il costante assorbimento di capitale da parte del governo degli Stati Uniti non può andare avanti per sempre. Minerà la crescita dell'economia trasferendo capitali d'investimento al Tesoro. Quando l'economia smetterà di crescere, il deficit peggiorerà. Ad un certo punto, gli investitori smetteranno di prestare al Tesoro se non ad alti tassi. Ciò trasformerà la recessione in depressione. Il governo innalzerà il tetto del debito, ma non troverà i fondi richiesti per continuare a spendere. Questo processo di continuo innalzamento del debito non andrà avanti. Come l'economista Herb Stein ha osservato decenni fa, quando qualcosa non può andare avanti, tende a fermarsi.

Ciò vuol dire che quando la Federal Reserve smetterà infine di comprare il debito degli Stati Uniti, ci sarà un grande default. Non intendo finalmente. Non intendo temporaneamente. Non intendo quest'anno. La paura di un'altra recessione potrebbe continuare a far fluire il denaro nel Tesoro quest'anno. Ma, ad un certo punto, gli investitori richiederanno tassi d'interesse più alti. La lettera di Geithner solleva questo spettro di tassi d'interesse più alti se il tetto del debito non verrà innalzato. Ma questa minaccia esisterebbe anche se il tetto del debito sarà innalzato ed innalzato di nuovo, come accadrà.

La Federal Reserve ad un certo punto inizierà a comprare di nuovo debito del Tesoro per impedire ai tassi d'interesse di aumentare e rovinare l'economia. Ciò vuol dire che l'inflazione nei prezzi ritornerà, come è accaduto alla fine degli anni settanta. Poi si supererà addirittura il ritmo di aumento dei prezzi di quell'era. Ecco perché la FED dovrà infine affrontare la scelta: iperinflazione o Grande Default. Credo che si sceglierà il Grande Default. Se ci si rifiuta, allora il dollaro crollerà.

In entrambi i casi, la divisione del lavoro si contrarrà. In entrambi i casi, ci saranno bancarotte. Ci sarà enorme disoccupazione di persone e risorse.

Non siamo per niente vicini a questo momento di verità. So che ci sono molte persone là fuori che dicono che l'iperinflazione è imminente. Si sbagliano.



DEFAULT ORA

Geithner affronterà un default se il tetto del debito non verrà innalzato. Ha detto che un default chiamerebbe in causa per la prima volta il pieno riconoscimento del governo degli Stati Uniti. Ha ragione. Non riesco a pensare ad un evento più liberatorio. Il mostro andrebbe a gambe all'aria.

Gli investitori intorno al mondo perderebbero denaro, dice. Spero sinceramente che sia così. Ciò impedirebbe loro di finanziare di nuovo il mostro. Almeno per un paio di anni.

Egli pensa che ci saranno ancora compratori, ma ad alti tassi d'interesse. Ciò restringerebbe la spesa del governo, dal momento che il governo dovrebbe pagare gli investitori piuttosto che sovvenzionare nuove cattedrali nel deserto.

Ha scritto che il default aumenterebbe per chiunque i costi per stipulare prestiti. Non ha però specificato il perché. Se il governo va in default, le persone investiranno altrove. Mi sembra che ciò sarebbe buono per il settore privato. Geithner deve provare la sua posizione.

"I titoli del Tesoro sono il prezzo di riferimento del tasso d'interesse", ha scritto. Davvero? Perché un tasso d'interesse sovvenzionato dalla FED dovrebbe essere un prezzo di riferimento? Perché un debitore internazionale fuori controllo dovrebbe fissare lo standard?



LA FOLLA

"Un default condurrebbe anche ad un ripido declino nella ricchezza delle famiglie, danneggiando inoltre la crescita economica." Pensateci. Un ladro vi punta una pistola allo stomaco. Dice: "Mollate il denaro... per sempre." Egli poi divide questo denaro – dopo delle commissioni – con i suoi compari gangster.

Geithner sta dicendo che semmai le vittime di ultima istanza dovessero decidere di non farsi più derubare dai ladri, ciò ridurrebbe la ricchezza delle famiglie. Infatti è vero – la ricchezza dei ladri rubata alle famiglie si ridurrebbe. Incrementerà la ricchezza delle vittime (le famiglie).

"Tassi dei mutui più alti deprimerebbero un già fragile mercato immobiliare, facendo cadere il valore delle case." Fatto: il valore delle case è caduto anche se il tetto del debito del governo degli Stati Uniti è stato innalzato. C'è una ragione per questo. Visto che il governo ha preso in prestito più denaro, riducendo di conseguenza il denaro disponibile al settore privato, i prezzi delle case sono caduti. Non ha spiegato questo fatto economico. Non l'ha menzionato. Posso capire perché non l'abbia fatto.

"Questa riduzione significativa nella ricchezza delle famiglie minaccerebbe la sicurezza economica di tutti gli americani e, insieme a tassi d'interesse aumentati, contribuirebbe ad una contrazione della spesa e degli investimenti delle famiglie." Voleva dire le famiglie dei politici, dei burocrati e di chiunque sia corrotto dal governo degli Stati Uniti.

Ma che dire delle vittime? Che dire dei contribuenti il cui patrimonio netto è usato come garanzia collaterale per il debito del Tesoro? Perché un tetto sul debito del governo produrrebbe una "riduzione significativa" della ricchezza futura delle famiglie? Deve spiegare questo.

Gli economisti Keynesiani devono spiegare questo.

I giornalisti Keynesiani devono spiegare questo.

Non lo fanno mai.



CONTRIBUENTI AMERICANI: VITTIME DI ULTIMA ISTANZA

"Il default avrebbe l'effetto perverso di aumentare il fardello di debito del nostro governo, peggiorando le sfide fiscali a cui dobbiamo indirizzarci e danneggiando la nostra capacità di crescita futura." Quindi, se il Congresso vota per imporre un tetto al debito del governo, ciò produrrà maggiore debito. Dobbiamo pertanto cercare solvenza nazionale attraverso debito addizionale. Solvenza attraverso il debito! Mi ha ricordato un altro slogan: la guerra è pace, la libertà è schiavitù e l'ignoranza è forza.

Cos'altro farebbe un default? "Aumenterebbe i tassi dei titoli del Tesoro, il che aumenterebbe significativamente il costo dell'interesse da pagare sul debito nazionale." Si. Ma una domanda sorge spontanea: se il governo va in default per i suoi debiti, perché si dovrebbe scomodare per pagare un qualsiasi interesse? L'intera idea del default è di smettere di pagare.

E' come quelle persone che sono in debito per la loro casa, però più di quanto valga la stessa casa. Smettono di pagare. Se sono sfrattati – molti non lo sono per mesi o anni – andranno in affitto. Pagheranno di meno in affitto rispetto a quello che pagavano col mutuo. Nel frattempo, non pagano nient'altro tranne le tasse sulla proprietà (i governi precluderanno la facoltà di riscatto se i prestatori non vorranno).

L'idea del tetto del debito è di impedire al governo di pagare il suo conto ed è basata sul patriomonio futuro netto dei contribuenti. L'idea dietro l'opposizione ad qualsiasi incremento del debito del governo è questa: "Fermiamo qualsiasi progetto di nuova spesa." Tassi d'interesse più alti, se dovessero verificarsi come ha detto Geithner, ridurranno la capacità del governo di iniziare nuove redistribuzioni insensate di ricchezza. Il denaro che avrebbe finanziato nuovi progetti dovrà andare ai creditori sottoforma di pagamenti dell'interesse.

Perché ciò è male?

E' una male se si è un membro di un gruppo che becca pagamenti dal Padrino federale. Non è un male se non lo si è.

Egli ha detto che un default condurrà ad una crescita più debole. Condurrà a più disoccupazione. Un'economia cadente condurrà ad entrate erariali più basse e "ad una domanda aumentata per i nostri programmi protettivi." I programmi protettivi di chi? "Nostri."

Perché la disoccupazione aumenterà se il governo non può spendere denaro preso in prestito? Perché i contribuenti non dovrebbero risparmiare più denaro, che condurrà ad una produzione economica maggiore e pertanto ad una riduzione della disoccupazione? Perché è male per l'economia permettere ai contribuenti di spendere i loro soldi nel modo in cui vogliono? Questa domande apparentemente non vengono in mente a Geithner, o se gli sono venute in mente, ha scelto di non considerarle.

Un default condurrà, ha detto, ad una riduzione "degli investimenti produttivi nell'istruzione, nell'innovazione, nelle infrastrutture ed in altre aree...." Ha detto "investimenti". Questa è una parola politica in codice per "sussidi del governo". Un default significherebbe che il governo dovrà spendere meno in quelle aree dell'economia in cui:
  1. i politici comprano i voti,
  2. i burocrati stipendiati e protetti dall'amministrazione statale spendono denaro per innovare;
  3. i sindacati degli insegnanti prosperano.

Ha avvertito che "i titoli del Tesoro sono la chiave che tiene i bilanci di ogni compagnia d'assicurazione, ogni banca, ogni fondo nel mercato monetario ed ogni fondo pensione nel mondo." Questo è vero. Ciò vuol dire che la ricchezza futura dei contribuenti è stata ipotecata per fornire ai titoli queste caratteristiche. Quindi se prendiamo questo argomento seriamente, come farà il governo a fermare l'innalzamento del tetto del debito? Non lo farà. Il debito federale ha drogato le istituzioni finanziarie del mondo con la promessa che i contribuenti americani sono le vittime di ultima istanza.

Il governo degli Stati Uniti prende in prestito promettendo che i contribuenti americani sganceranno il denaro. La folla se l'è bevuta la farsa della credibilità fiscale. (Il governo) Ha pistole e distintivi e può finanziare se stesso assicurando agli investitori che queste pistole e distintivi saranno usati.

Come ciò può essere fermato? Geithner o i suoi successori saranno capaci di usare questo argomento per sempre.

Ci sono due modi in cui ciò può essere fermato:
  1. iperinflazione da parte della Federal Reserve, che comprerà IOU del Tesoro quando smetteranno di farlo gli altri investitori;
  2. default qualora la FED smette di comprare nuovo debito del Tesoro.

Deve accadere una delle due cose, perché
  1. il Congresso gestisce un deficit annuale da 1,5$ trilioni, e
  2. le passività della Previdenza Sociale e dell'Assistenza Sanitaria non sono sovvenzionate.


Nel frattempo Geithner implora il Congresso affinché calci il barattolo ancora una volta. Tornerà per un altro aumento tra un anno. E' una cheerleader. "Calcialo ancora! Calcialo ancora! Più forte! Più forte!"



GEITHNER IMITAZIONE DI PAULSON

Ha detto che un default solleverebbe domande sulla solvenza delle istituzioni che detengono debito del Tesoro. Ciò potrebbe causare un assalto ai fondi dei mercati monetari. Potrebbe essere "simile a quello che è accaduto subito dopo il collasso della Lehman Brothers." Ha detto che ciò potrebbe "spargere panico che minaccerebbe la salute della nostra economia globale ed i lavori di milioni di americani."

Ciò suona terrificante, ma è vero? Abbiamo già sentito tutto questo: a settembre ed ottobre 2008. Il predecessore di Geithner, Hank Paulson, e Ben Bernanke misero in guardia i membri del Congresso che tutto ciò stava per accadere. Ecco come fecero a ricevere i fondi TARP dal Congresso. Ma non provarono mai che il collasso fosse imminente. In una presentazione convincente, il precedente direttore del bilancio David Stockman mostrò che un simile collasso non era imminente.

"Anche un default di breve termine potrebbe causare un danno irreparabile all'economia americana." Irreparabile! Veramente? L'economia americana è così dipendente dai pagamenti del Tesoro sull'interesse che ogni cosa che gli americani fanno o possiedono è a rischio? Perché? Perché "i titoli del Tesoro godono del loro ruolo unico nel sistema finanziario globale, precisamente perché sono considerati come un asset privi di rischio." Capisco. Asset privi di rischio. Ma dal rischio nella vita non si può scappare. Geithner ha detto che ciò non si applica ai compratori di IOU del Tesoro degli Stati Uniti. Non ancora, tuttavia.

Quando un IOU viene emesso da un'agenzia che ha un deficit annuale on-budget di 1,6$ trilioni ed è considerato privo di rischio dai manager dei fondi d'investimento, la mia forte raccomandazione è che voi non permettiate a quei manager di gestire il vostro portafoglio della pensione.

"Gli investitori hanno assoluto fiducia che gli Stati Uniti soddisferanno i loro obblighi sul debito per tempo, ogni volta ed appieno." Davvero? Veramente? Allora sono incapaci a leggere un bilancio.

"Questa fiducia incrementa la domanda per i titoli del Tesoro, abbassando i costi dei prestiti per il governo federale, i consumatori e le attività." Davvero? Veramente? Lasciatemi capire. La domanda per i titoli del Tesoro aumenta, perché gli investitori con "assoluta fiducia" negli IOU del Tesoro cedono il loro denaro al Tesoro. Tuttavia questo trasferimento di fondi in qualche modo abbassa i costi per i consumatori e per le attività. Sono un pò confuso. Se il Tesoro prende il capitale, come possono anche i consumatori e le attività pagare meno per il capitale? Se il denaro va al Tesoro, come è simultaneamente reso disponibile ai consumatori ed agli imprenditori?

Capite il mio problema. Non sono un Keynesiano. Ho questa teoria che il denaro trasferito ad X non può essere simultaneamente trasferito ad Y. Se il denaro è speso da X per quello che vuole comprare, non può essere speso da Y per quello che vuole comprare. Ma questo non accade nel mondo di Keynes.

"Un default chiamerebbe in causa lo status dei titoli del Tesoro come caposaldo del sistema finanziario, mianndo potenzialmente questo ruolo unico ed i benefici economici che ne derivano." Chiedo: i benefici economici di chi? I tizi che hanno il distintivo e la pistola o i tizi con il portafoglio?

"Se gli Stati Uniti fossero forzati a smettere, limitare, o ritardare il pagamento delle obbligazioni a cui la nazione è già vincolata" ha detto "ci sarebbe un'enorme ed inaspettata riduzione della spesa e della domanda aggregata." Di nuovo, io ho questo problema. Non sono un Keynesiano. Comprendo causa ed effetto come segue. Se la spesa di Y (il governo) diminuisce, ciò lascia più denaro nel portafoglio di X (dei contribuenti). Quando X spende il suo denaro senza l'intermediario con pistola e distintivo, la domanda aggregata non cambia. Realizzo che ciò non è vero nell'universo parallelo di Geithner, ma è così che funziona la domanda aggregata mel mio mondo.

Credo di aver bisogno di una formula. Senza una formula, gli economisti non percepiscono causa ed effetto. Quindi, eccola: $X + $Y = $X + $Y.

Per capire questo, abbiamo bisogno di problemi. Tutti noi li odiamo, ma ci aiutano a capire:

  1. "Se X spende 1,6$ trilioni di dollari ed Y non spende dollari, quant'è la domanda aggregata?"
  2. "Se Y punta una pistola allo stomaco di X e dice “mollali”, e poi spende 1,6$ trilioni, quant'è la domanda aggregata?"
  3. "Se Y va da X e dice: “mollali, ma questo è un prestito”, ed X li sgancia, quando Y spende 1,6$ trilioni quant'è la domanda aggregata?"

Geithner non opera secondo i termini di questa formula. Così ha detto che quando il governo (Y) smette di spendere, ci sarà una diminuzione nella domanda aggregata. In qualche modo il denaro in eccedenza che ora si trova nel portafoglio di X scomparirà. "Questa inaspettata contrazione ci spingerebbe probabilmente in una doppia recessione." Non ha definito il "noi". Voleva che il senatore Bennet credesse che se Y spende meno denaro, X soffrirà per una doppia recessione. Siamo tutti sulla stessa barca, ha aggiunto. Perché? Perché... rullo di tamburi, per favore... lo dobbiamo a noi stessi!

Questo è l'universo parallelo del Keynesianismo. E' un mondo di aumenti infiniti del tetto del debito del governo degli Stati Uniti. E' un mondo di infiniti aumenti della base monetaria della Federal Reserve, riempita da IOU del governo degli Stati Uniti. E' un mondo in cui pistole e distintivi trasformano le pietre in pane.



CONCLUSIONI

Ecco la conclusione di Geithner: "E' fondamentalmente importante che il Congresso agisca il più presto possibile per aumentare il tetto del debito in modo che il pieno riconoscimento degli Stati Uniti non sia messo in discussione." E' andato avanti col dire: "Mi aspetto che il Congresso prenderà ancora una volta una decisione responsabile...."

Io e lui abbiamo un concetto di "decisione responsabile" diverso. Egli la definisce come "autorizzare le persone con pistole e distintivi a prendere in prestito più denaro in base alla loro capacità di mettere le mani nelle tasche di più contribuenti possibili per continuare a pagare gli interessi." E' un sistema in cui il contribuente è la vittima di ultima istanza.

Ho una conclusione differente. Penso che il Congresso autorizzerà un altro aumento del tetto del debito. Lo farà molte volte. Mentre questo limite sarà innalzato, ci sarà una riduzione del numero degli investitori che hanno assoluta fiducia nel governo degli Stati Uniti.

Il Congresso non bilancerà il budget, perché sembra che non ci saranno conseguenze negative nel non farlo, sia politiche che economiche. Quindi il debito si ingrandirà.

Ad un certo punto, i tassi d'interesse aumenteranno. Poi osserveremo le conseguenze negative che Geithner descriveva nella sua lettera.

Geithner sta parlando di un ritardo. Il che è la cosa di cui parlano la maggior parte dei politici. Oggi la maggior parte dei politici ha adottato il motto di Mr. Micawber in Dickens: "Qualcosa aumenterà." Hanno ragione: il tetto del debito, poi i tassi d'interesse, poi la base monetaria, poi M1, poi il moltiplicatore monetario, poi i prezzi. Così pure la disoccupazione. Su, su, su.

La chiave è il moltiplicatore monetario. Quando infine si muoverà su, l'inflazione nei prezzi si muoverù su. Fino a quel momento, la Federal Reserve può unirsi al Congresso nel gioco del calcio al barattolo. Il tetto del debito sarà innalzato.

Dentro il barattolo ci sono tanti IOU. Sono IOU firmati dal Congresso a nostro nome. Siamo le vittime di ultima istanza designate.

Non lo saremo. A nessun tasso, gli elettori del futuro non lo saranno. I creditori lo saranno.

Ci sarà un Grande Default quando gli elettori infine diranno: "Non pagheremo." In quel giorno, il vostro patrimonio netto sarà meglio che non giacerà sulla pila degli IOU emessi dal governo degli Stati Uniti. Altrimenti farete la fine di Thomas Mitchell, in "Via col Vento", che siede alla sua scrivania nel 1865, completamente pazzo, mentre insisteva che fosse ricco. Perché? Aveva molti bond del governo emessi dalla Confederazione.

Così, le vittime di ultima istanza non saranno i contribuenti. Saranno le persone che manterranno assoluta fiducia nel governo degli Stati Uniti fino alla fine. Saranno rovinati o dall'iperinflazione o dal default, o forse da entrambe le cose: come è capitato alla Confederazione.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


martedì 26 luglio 2011

C'è Vita Dopo il Default

Da un pò di tempo ormai non si fa che ripetere come gli Stati Uniti siano appesi ad un filo, come un default possa significare la "fine del mondo" in anticipo e la discesa dei cavalieri dell'apocalisse.

Perché tutto ciò? Perchè i polli sono andati dietro
alle promesse di alcuni guru che hanno travisato il loro raziocinio e li hanno condotti su una via da cui era impossibile tornare indietro. Ma come abbiamo già visto qualche articolo fà, i default si sono ripetuti nella storia degli Stati Uniti; infine si sono sempre ripresi ed hanno continuato per la loro strada. Sta accadendo semplicemente l'inevitabile, la pianificazione centrale che implode su sé stessa.
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di Peter G. Klein


Mio padre era uno storico ed aiutò ad organizzare gli eventi locali per commemorare il bicentenario della Dichiarazione d'Indipendenza nel 1976 e della Costituzione nel 1987. Mi ricordo in particolare del Freedom Train, ch esponeva reliquie memorabili come le copie originali della Dichiarazione e della Costituzione, il documento Louisiana Purchase e (l'ho appreso da Wikipedia, sebbene non me lo ricordi) il vestito di Judy Garland nel Mago di Oz ed i pantaloncini di Joe Frazier.

Diversi anni dopo, mio padre diede un convegno (sfortunatamente mai trascritto) intitolato "The Constitution as Myth and Symbol". Notò che per molti americani i documenti dei padri fondatori, la Liberty Bell, l'Indipendence Hall, le immagini di George Washington e Betsy Ross, ecc. giocano lo stesso tipo di ruolo dei gioielli della corona inglesi, la Bastiglia, o la tomba di Lenin.

La Costituzione è importante, in altre parole, non solo per il suo testo (alcuni direbbero che il testo è ancora oggi ampiamente ignorato), ma anche per il suo valore simbolico. Rappresenta una particolare leggenda della fondazione dell'America, di solito associata alla ragione ed a nobili ideali (per esempio, Bernard Bailyn, Ayn Rand, Schoolhouse Rock), ma occasionalmente anche al potere o agli interessi personali (per esempio, Charles Beard, Bertell Ollman).

Nel seguire i dibattiti sull'innalzamento tetto del debito degli Stati Uniti, sono colpito dalla frequente affermazione che andare in default per il debito pubblico sia impensabile a causa del "segnale" che ciò manderebbe. Se non si può contare sui buoni del Tesoro, su cosa si può contare? Gli strumenti del debito sostenuti dal "pieno riconoscimento" degli Stati Uniti si presume che siano privi di rischio — quasi magicamente — che in qualche modo trascendano i capricci degli ordinari mercati del debito. I buoni del Tesoro, in altre parole, sono diventati una leggenda ed un simbolo, proprio come la Costituzione.

Trovo questa linea di ragionamento convincente. Un buono del Tesoro è un bond proprio come qualsiasi altro bond. Le corporazioni, i comuni ed altri emettitori sono andati in default per i bond per tutto il tempo, ed i risultati difficilmente possono definirsi catastrofici.

I mercati finanziari hanno ristrutturato il debito per molti secoli, e sono diventati abbastanza efficienti in questo compito. Riguardo i buoni del Tesoro, pensereste che nessuno abbia mai sentito prima i premi al richio di default (curiosamente, ciò sembra essere il caso dell'America: le persone non sono particolarmente felici per i default greci, portoghesi ed irlandesi, ma nessuno pensa che il mondo possa finire a causa loro).

Quindi, non è ora di sfatare questi miti? I buoni del Tesoro sono bond propio come qualsiasi altro bond. Non c'è niente di magico, leggendario o sacro circa la loro natura. Un default per il debito degli Stati Uniti non è né più né meno radicale rispetto ad un qualsiasi altro default.

"Quella che è prudenza nella conduzione di una famiglia, difficilmente può essere follia nella conduzione di un grande regno", osservò meravigliosamente Adam Smith. Le aziende in bancarotta, come le famiglie in bancarotta, ristrutturano tutte le volte i loro obblighi sul debito. Il concetto che i buoni del Tesoro siano reliquie sacre sempre e comunque "privi di rischio" mi pare più una religione che economia.

Allo stesso tempo, c'è un'altra opzione per le entità che lottano per pagare i loro interessi: vendita di asset. Bob Murphy, David Friedman e Steve Horwitz hanno di recente affrontato questo punto. La discussione pubblica sulla crisi del debito degli Stati Uniti afferma che le sole opzioni affinché gli obblighi del debito degli Stati Uniti vengano rispettati sono aumenti delle tasse, tagli alla spesa, o entrambe le cose.

Ma la vendita di asset è un'altra opzione perseguibile. C'è un'enorme letteratura sulla finanza corporativa (per esempio, Shleifer e Vishny, 1992; Brown, James e Mooradian, 1994; John ed Ofek, 1995) che esplora i benefici ed i costi delle vendite degli asset come fonte di liquidità per aziende finanziariamente sotto pressione.

Ovviamente, vendere asset a prezzi stracciati sotto circostanze disperate non sarebbe la migliore delle opzioni, ma come questa letteratura sottolinea, è spesso meglio della bancarotta o della liquidazione. Uno dei risultati meglio conosciuti (documentato da John ed Ofek) è che la vendita di asset tenda ad aumentare il valore dell'azienda quando ha come risultato un incremento nella cautela. Sarebbe davvero così brutto se il governo degli Stati Uniti venda alcuni titoli di Stato esteri e valute estere, la Riserva Strategica di Petrolio, i suoi enormi possedimenti di terre commerciali ed altri elementi del suo portafoglio altamente diversificato ed inspiegabilmente gonfio?

Se la vendita di asset non è fattibile, il default è realmente un'opzione? Il sistema finanziario mondiale non è dipendente dal dollaro degli Stati Uniti e dal rating AAA del debito del governo statunitense? Il default non è "fuori discussione", come il Presidente Obama ed i leader del Congresso insistono a dire?

Ovviamente no. Il default e persino il ripudio sono opzioni che hanno costi e benefici, proprio come continuare a prendere in prestito ed aumentare il debito ha costi e benefici. Le persone ragionevoli possono essere in disaccordo sulle grandezze rilevanti, ma l'analisi istituzionale comparativa è ovviamente il modo di procedere (sfortunatamente, la maggior parte delle discussioni accademiche si concentra interamente sui possibili costi a breve termine del default, senza quasi prestare attenzione ai costi a lungo termine del continuo prendere in prestito).

In tutta la cronaca storica, sono leggermente sorpreso di vedere che nessuno ha riportato il documento di William English, "Understanding the Costs of a Sovereign Default: American State Debts in the 1840s", che fornisce una prova abbastanza intrigante sui default dei vari Stati degli Stati Uniti. Non è un esperimento naturale, esattamente, ma compie un buon lavoro nell'esplorare la varietà di default e ripudi tra gli Stati che sarebbero altrimenti abbastanza simili. Ecco la sostanza:

«Tra il 1841 ed il 1843 otto Stati ed un territorio andarono in default per i loro obblighi ed alla fine del decennio quattro Stati ed un territorio ripudiarono tutto o parte dei loro debiti. Questi debiti sono visti come debiti sovrani sia perché la Costituzione degli Stati Uniti impedisce azioni legali contro gli Stati per imporre i pagamenti dei debiti, sia perché la maggior parte dei debiti degli Stati era posseduta dai residenti di altri Stati ed altri paesi (principalmente Inghilterra). [...]

Nonostante l'incapacità dei creditori esteri di imporre sanzioni dirette, la maggior parte degli Stati degli Stati Uniti ripagava i propri debiti. Pare che gli Stati pagassero in modo da conservare il loro accesso ai mercati di capitale internazionali, come modelli di reputazione. Gli Stati che ripagavano erano capaci di prendere in prestito di più negli anni che conducevano alla Guerra Civile, mentre quelli che non ripagavano erano, per la maggior parte, incapaci di fare ciò. Gli Stati che andavano in default temporaneamente erano capaci di riguadagnare accesso al mercato del credito saldando i loro vecchi debiti. Sorprendentemente, due Stati che ripudiarono un parte del loro debito furono capaci di riguadagnare accesso ai mercati di capitale dopo l'ammortamento del resto del loro debito per un pò di tempo.»


Incredibilmente, la Terra non è caduta sul Sole, né i cittadini degli Stati criminali hanno avuto esperienze di locuste, piaghe, o Nancy Grace. I rendimenti dei bond crebbero, ovviamente, durante il ripudio, il default e i default parziali degli Stati, ma non a livelli "catastrofici". Ci furono ristrutturazioni complesse ed altre transizioni intraprese per provare a mitigare i danni.

Una recente notizia della CNBC sull'Europa diceva "che esiste la comprensione del rischio sovrano ed in particolare del rischio sovrano dei mercati sviluppati, perché i più sviluppati [debiti] sovrani sono stati fondamentalmente trattati come completamente privi di rischio", citando un amministratore delegato del BlackRock Investment Institute. "Col senno di poi, possiamo dire [...] che non sono mai stati privi di rischio, è solo che negli ultimi 20 anni abbiamo vissuto in un periodo di tranquillità."

Non mi pare la fine del mondo.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/