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sabato 18 giugno 2011
Washington Fomenterà una Guerra tra Cina ed India?
Dopo aver sottolineato come la Cina possa essere il nuovo "nemico da battere", torniamo sull'argomento con l'aggiunto al puzzle geo-politico di un ulteriore tassello. Come le migliori strategie insegnano, difatti, uno scontro aperto non é mai la scelta tattica migliore, soprattutto se parliamo della Cina; gli Stati Uniti quindi potrebbero dare vita ad una rivalità pericoloso tra l'India e la Cina, al fine di trarne vantaggio ed occuparsi dei restanti paesi da mettere nel taschino (leggi: Russia) per avere in seguito sotto la sua "ala" ogni landa di terra su questo stramaledetto pianeta.
Come ovvio che sia nessuno conosce il futuro, ma le premesse in gioco sono tutt'altro che ottimiste.
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di Paul Craig Roberts
Qual'é la soluzione di Washington per il potere crescente della Cina?
La risposta potrebbe essere coinvolgere la Cina in una guerra nucleare con l'India.
L'allestimento della finta morte di bin Laden in un raid che ha violato la sovranità del Pakistan é stato venduto al presidente Obama dal complesso militare come un modo per accumulare voti.
Il raid ha avuto successo nell'incrementare l'approvazione verso Obama. Ma il suo vero scopo era colpire il Pakistan e mostrargli che gli Stati Uniti stavando pensando di invadere il Pakistan in modo da far pagare allo stesso l'aver nascosto il presunto bin Laden vicino ad una caserma militare. La posizione dei neocon e del complesso militare degli Stati Uniti é la seguente: i talebani non possono essere conquistati a meno che la NATO non allarga il teatro di guerra al Pakistan, dove i talebani hanno presumibilmente rifugi protetti dal governo pakistano, che prende il denaro di Washington ma non esegue i suoi ordini.
Il Pakistan ha ricevuto il messaggio ed é corso dalla Cina. Il 17 maggio il primo ministro pakistano, Yousaf Raza Gilani, mentre partiva per la Cina ha dichiarato che la Cina é "il miglior e più fidato amico" del Pakistan. La Cina ha costruito un porto per il Pakistan a Gwadar, il che é vicino l'entrata dello Stretto di Hormuz. Il porto potrebbe divenire una base navale cinese nel mare arabico.
Raza Rumi ha riportato sul Pakistan Tribune (4 giugno) che ad una recente conferenza alla National Defense University del Pakistan, Husain Haqqani, l'ambasciatore pakistano negli Stati Uniti, ha chiesto agli ufficiali dell'esercito se la più grande minaccia per il Pakistan venisse dall'interno, dall'India, o dagli Stati Uniti. La maggioranza degli ufficiali ha detto che gli Stati Uniti sono la più grande minaccia al Pakistan.
La Cina, preoccupata per l'India, l'altro gigante asiatico che sta crescendo, é disposta ad allearsi col Pakistan. Per di più la Cina non vuole americani sui suoi confini, dove loro invece vorrebbero essere se il Pakistan dovesse divenire un altro campo di battaglia americano.
Pertanto la Cina ha mostrato il suo disappunto per la minaccia degli Stati Uniti verso il Pakistan ed ha avvisato Washington di rispettare la sovranità del Pakistan, aggiungendo che ogni attacco al Pakistan sarebbe considerato un attacco alla Cina.
Non penso che l'ultimatum della Cina sia stato riportato dalla stampa americana, ma é stato ampiamente riportato dalla stampa indiana. L'India é preoccupata che la Cina si sia fatta avanti per proteggere il Pakistan.
L'ultimatum cinese é importante, perché é un ultimatum a livello di quelli della Prima e Seconda Guerra Mondiale. Con questo livello di impegno della Cina nei confronti del Pakistan, Washington cercherà un modo per uscire da questo confronto e farvi entrare invece l'India.
Gli Stati Uniti sono stati servili nei confronti dell'India, coltivandola nei modi più vergognosi, incluso il sacrificio dei lavori americani. Di recente c'é stata un'enorme vendita di armi degli Stati Uniti verso l'India, accordi militari di cooperazione USA-India ed operazioni militari congiunte.
Washington suppone che gli indiani, che furono creduloni per secoli nei confronti degli inglesi, saranno creduloni sulla "città splendente sulla collina" che sta "portando democrazia e libertà nel mondo" e distruggeranno, uccideranno e devasteranno. Come gli inglesi e la Francia di Sarkozy, i leader politici indiani si ritroveranno a compiere la volontà di Washington. In quel momento l'India e la Cina capiranno che sono state manovratei in una distruzione reciproca da parte degli americani, ma sarà troppo tardi per entrambi per tornare indietro.
Con Cina ed India eliminate, rimarrebbe la Russia, che é stata già accerchiata dalle basi missilistiche degli USA ed isolata dall'Europa dalla NATO, che ora include precedenti parti dell'Impero Sovietico. Un'ampia percentuale di giovani creduloni russi ammira gli Stati Uniti per la sua "libertà" (sanno proprio poco) ed odiano lo Stato autoritario russo, che considerano una continuazione del vecchio Stato sovietico. Questi "russi internazionalizzati" si schiereranno dalla parte di Washington, forzando più o meno Mosca alla resa.
Mentre il resto del mondo, con l'eccezione di parti del Sud America, é già parte dell'Impero Americano, la resa della Russia lascierà campo libero agli Stati Uniti di occuparsi del Sud America. Chavez verrà spodestato e se gli altri non si metteranno in riga, saranno forniti maggiori esempi.
L'unico modo per fermare l'Impero Americano é che la Cina e la Russia comprendano il pericolo e formino un'alleanza indissolubile che rassicuri l'India, sradichi la Germania dalla NATO e difenda l'Iran.
Altrimenti l'Impero Americano prevarrà sul mondo intero. Il dollaro degli Stati Uniti diventerà la sola valuta e pertanto sarà risparmiato da una monetizzazione del debito che lo deprezzerebbe nei tassi di cambio.
L'oro e l'argento diventeranno dei possedimenti proibiti, come le pistole ed un certo numero di libri, inclusa la Costituzione degli Stati Uniti.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
Ciao Johnny, come al solito gli americani di politica estera (soprattutto asiatica) capiscono poco. E' più che dura, durissima, che l'India attacchi la Cina, figurati, non fanno guerra neanche col Pakistan, parole tante...ma fatti pochi e l'ultima volta le hanno prese dure e sonore dalla Cina. E' che sono asiatici. Se dicendo si si agli americani hanno dei vantaggi, loro dicono si si. Ma poi passare all'azione...è tutto un altro paio di maniche. Anche perché hanno grossi trattati commerciali in ballo con la Cina e ricordati che prima di ogni altra cosa gli indiani sono commercianti.
RispondiEliminaInoltre se c'è un paese al mondo per cui nutrono un odio profondo sono gli USA...
Invece ho appena letto una notizia pesantissima su Zero hedge: "Trading Of Over The Counter Gold And Silver To Be Illegal Beginning July 15"
Che dici? E' cominciata la guerra dell'oro?
Ciao niki.
RispondiEliminaStavo proprio aspettando questo commento, dato che tu abbia detto in precedenza di aver frequentato quei posti credo che ciò faccia di te un persona informata dei fatti :)
Quindi direi che più di Roberts mi fido della tua esperienza. Staremo a vedere comunque, se c'é una cosa che ho imparato finora é: mai abbassare la guardia.
Che dici? E' cominciata la guerra dell'oro?
Me l'aspettavo da un momento all'altro una notizia simile. La FED sente il fiato sul collo, le critiche si fanno pressanti e Bernanke grida il nome di Greenspan nelle notti insonni. Per quanto riguarda l'oro, se la situazione precipiterà ancora di più ci sarà una nuova confisca coatta stile 1933.
Gli amanti del vintage e delle catene (per loro sono sonanti quelle, mica la moneta *sigh!*) saranno accontentati, quindi...
Troppo buono!
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