Bibliografia

mercoledì 15 giugno 2011

Ho visto degli zombie spendere denaro





di Johnny Cloaca


Non vi è mai capitato di vedere uno zombie che spende denaro? Suvvia, forse perché non avete ben spalancato gli occhi negli ultimi anni. Ce ne sono in giro sempre di più ed ogni giorno perdono qualche pezzo; sapete, la morte non ti fa bella come credeva anche Maryl Streep, bensì tende a farti a pezzi un pezzo dopo l'altro. Sarebbe da chiedersi quale sarà il prossimo pezzo a saltare. E' una lotteria dove anche l'Economist ha preso parte, scommettendo che a questo giro sarebbe stato il cervello ad andare in cancrena:

«[...] Sia Obama che i Repubblicani sono alla ricerca di facili scappatoie per stimolare l'economia. Il 26 marzo la Casa Bianca ha annunciato che ha trovato diverse centinaia di regole che potrebbe eliminare o diminuire. Lo stesso giorno i repubblicani hanno rilasciato un insieme di idee assennate, come approvare leggi di libero commercio e ripulire il lavoro arretrato dell'ufficio brevetti. Ma il loro caposaldo é il taglio della spesa del governo. “Le famiglie stanno tirando la cinghia — e dovrebbe farlo anche Washington”, ha detto Eric Cantor, il leader di maggioranza dei repubblicani alla Camera. Forse si, ma spendere meno, quando le famiglie non sono in condizione di continuare un lavoro lasciato a metà, sembra un modo sicuro per mantenere una ripresa anemica fuori fase.»[1]


Potete passare tutto il tempo a leggere l'articolo di questo incartapesce, finirete invasi da cifre che descrivono solamente quanta merda vi sta arrivando al collo. Da dove sgorga questa melma? Non è dato saperlo. Come è sgorgata? Non é dato saperlo. Sappiamo solo che c'é. Ron Paul ormai sono anni che si sta ammazzando nel far vedere dove c'é il marcio, ma viene sistematicamente ignorato. A questo punto non é un fatto di "ignoranza", é proprio un fatto di "non voler sapere". In questa categoria rientra di diritto Stiglitz con le sue fantasie sul capitalismo:

«[...] Il modo in cui la vedo é un pò come il modo in cui vedo Keynes. Egli provò a salvare il capitalismo dai capitalisti. Se l'economia Keynesiana non avesse avuto successo nel mostrare che si potesse ristabilire la piena occupazione, gli attacchi al capitalismo sarebbero stati virulenti. Se i cosiddetti “capitalisti” avessero fatto a modo loro ed avessero tagliato il bilancio, non ci sarebbe stato nessun capitalismo.»[2]


Parafrasando Orwell: "L'interventismo salva il libero mercato". A meno che non ce lo siamo giocato definitivamente e la pressione delle sue stronzate regolari non gli abbia completamente fuso il cervello, tanto da fargli costruire i discorsi con vocaboli e nomi a caso, il premio Nobel dei miei stivali s'é scordato un paio di piccoli particolari: Keynes proponeva massicci interventi del governo nell'economia e soprattutto sosteneva l'espansione dello Stato a scapito del libero mercato. Tra Krugman che vede la "deflazione" ovunque e Stiglitz che se ne esce con questa perla, il mondo si riconferma sempre di più un luogo di matti allo stato brado.

In tutto questo marasma di confusione, i governi infine saranno soverchiati dai debiti e dagli eventi improduttivi. I tassi d'interesse aumenteranno. I prezzi aumenteranno. La produzione rallenterà. La disoccupazione aumenterà.


Zombie: anche... ceerveeellloooo... aumenterà!


Solo quando sarà ora di iniziare a giocare al classico gioco "ed il miglior capro espiatorio di oggi é...", le TV e gli incartapesce saranno rimepiti da frasi del tipo: "Ve l'avevamo detto". E faranno a botte per trattenere quel bacino di utenti, che non saranno più garantiti, dato il probabile crollo del governo e della relativa corrente mainstream. E sarà allora che i pagliacci faranno la loro comparsa per prendere i pomodori i nfaccia. Immaginate. Silenzio intorno, un occhio di bue inquadra la tenda, una timida faccia scruta il pubblico. E' tesa, non sa quando entrare, ma dovrà farlo ci sono i suoi datori di lavoro che lo pungolano e lo incitano ad entrare in scena. Sa cosa sta per accadere, non se la sente, aveva sbagliato sin dall'inizio. Aveva realizzato che tutti quei meriti erano solo stati forniti per arrivare a quel momento. E così esce dal suo nascondiglio e con una flebile voce lascia scappare queste parole: "Il governo federale avrebbe dovuto spendere di più". L'Establishment Keynesiano ha già pronta questa difesa e Krugman sarà il prescelto per impersonare il pagliaccio che verrà riempito di primizie e ortaggi putrescenti. Questo sarà l'atto finale, ma il clou dello show é già in corso.


Zombie: no... ortaggi io... solo ceeerveeellllooo.


Ma qui non c'é solo l'America. Abbiamo anche l'Europa con un piede nella fossa. E soprattutto la Grecia, dove i suoi obblighi presi con L'UE non sono stati per niente perseguiti ed una nuova tranche di soldi sono stati stanziati per sostenere le promesse vuote di risanamento; é un buco nero... nonostante le costanti minacce[3] che si susseguono da quando é scoppiato l'affaire greco, la situazione é sempre peggiorata. Ed ora abbiamo a che fare con un altro zombie. Tutti specchi per le allodole, dato che nuovi salvataggi stanno per essere decisi.[4]


(clicca sull'immagine per ingrandire)


(clicca sull'immagine per ingrandire)


Questi due grafici riassumono la quantità di debiti e passività[5] che hanno i governi mondiali. Non é questione di crisi qui, se ancora non fosse chiaro; qui qualcuno ha caricato troppo l'asino che sta tirando le cuoia sotto il peso dei debiti. E la soluzione quale sarà? Più debito! E sappiamo cosa ciò vuol dire da parte di Trichet e soprattutto da parte di zio Ben, in lotta coi demoni della deflazione: più denaro creato dal nulla. La realtà mostrata da Pollaro sembra sempre più probabile. E' inutile dire che una nazione "sta più bene dell'altra", non vuol dire nulla; sono tutte connesse e se la barca inizia ad avere una falla da un lato va a fondo, anche se le altre parti sono intatte. Giugno sarà un mese interessante.

Basta poco per scatenare il panico, ad esempio due settimane fa dalle banche greche sono stati ritirati circa 1,5€ miliardi[6] in soli due giorni; correntisti e detentori di bond stanno capendo l'antifona e temono i congelamenti dei fondi. Le proteste aumentano.

Come dicevo in un altro articolo, non é più questione di SE ma di QUANDO; perché una volta che la Grecia sarà ufficialmente dichiarata cadavere e le sarà mozzata la testa, una zombizzazione a catena si diffonderà in tutta Europa.


Zombie: più noi essere... più cervello noi prendere (Proverbio zombie)


Come dice bene Doug Casey, gli scenari che si profilano all'orizzonte sono sostanzialmente tre:


«MIGLIORE DEI CASI – I FATTI VENGONO AFFRRONTATI

Comprendendo quale disastro comporterebbe la distruzione delle loro valute, la maggior parte dei governi deciderà di sopportare il dolore nel dover permettere ai tassi d'interesse di salire e nel limitare gli incrementi nell'offerta di denaro. Le corporazioni e le banche malamente gestite saranno lasciate alla bancarotta. Parlare di abolire la FED e di usare una merce come denaro, diventerà serio e diffuso.

[...]Tra mille proteste il governo chiuderà la maggior parte dei suoi apparati controproducenti, eliminerà molte tasse e licenzierà il 30% dei suoi impiegati. Con riluttanza, liberalizzerà la sua regolamentazione dell'economia perché diverrà impossibile negare che gli Stati Uniti staranno crollando in ogni area.

[...] I tassi d'interesse arriveranno al 25%, per compensare l'alto livello di inflazione. Abbastanza in alto da consentire alle persone di tutto il mondo di risparmiare, in modo da far ripartire la crescita di capitale. La borsa crollerà a livelli minimi mai sperimentati (in termini reali), ma i valori disponibili incoraggeranno le persone a divenire investitori.

[...] Gli Stati Uniti taglieranno radicalmente la propria spesa militare e ritireranno quasi tutte le truppe dalle basi estere e dalle guerre.

[...] Il governo risolverà la maggior parte dei suoi problemi finanziari con un dollaro seriamente – ma non iperinflazionato – svalutato.



CASO MEDIO – I FATTI VERRANNO IGNORATI

I governi del mondo continueranno a vivere nell'illusione che lo stampare enormi quantità di denaro cartaceo risolverà i problemi quando, difatti, lo stampare è la fonte dei problemi. La maggior parte delle valute perderà il proprio valore. Alcune lo perderanno del tutto. Ciò distruggerà la persone più produttive nella società, la clesse media, che produce più di quello che consuma e risparmia la differenza... in valuta.

[...] Gli Stati Uniti, credendo di avere sia l'obbligo che la capacità di "fare qualcosa", raddoppieranno il loro controllo sull'economia. Controlli dei prezzi e controlli sul capitale saranno all'ordine del giorno. I prodotti petroliferi saranno razionati. L'imposizione di nuove regolamentazioni sarà assegnata ad una nuova agenzia "Amministrazione delle Ripresa Economica", che assomiglerà molto alla TSA.



PEGGIORE DEI CASI – GUERRA

[...] Quando le cose si fanno dure, alle persone in carica piace incolpare qualcun'altro per il problema. A ciò è accostata la sciocca credenza – ma ampiamente accetata – che la guerra é buona per l'economia e che, per esempio, ha tirato fuori gli Stati Uniti dall'ultima depressione.

Come tutte le guerre, questa risulterà in una completa oppressione delle libertà civili ed economiche. [...]

Il grande conflitto é stato già fomentato – la continuazione della Guerra Infinita tra l'Islam e l'occidente. Azzarderei a dire che il principale sito di svolgimento sarà l'Europa – che é stata quasi sempre lo scenario delle guerre negli ultimi 2,000 anni. L'Europa sarà il luogo peggiore in cui stare nei prossimi due decenni. Ed il Nord America sarà chiuso con un lucchetto come un bunker di polizia.

La Cina affronterà una serie di agitazioni sociali poiché sarà costretta a re-indirizzare un'economia orientata alle esportazioni verso l'Europa e gli Stati Uniti. Sud America ed India resteranno fuori dal conflitto ed in una posizione di beneficio da esso, mentre guarderanno gli altri impoverirsi.

[...] La guerra non sarà combattuta con armi convenzionali. Prima di tutto perché il mondo islamico non ne ha nessuna che durerebbe più di un giorno o due contro un esercito occidentale. Ma anche perché un esercito occidentale é inutile contro una massa amorfa di milioni di persone.

Quindi come si svolgerà il conflitto? In modo amorfo e sconnesso, caotico e senza fronti fissi. Ci sono milioni di musulmani in Europa [...] Queste persone non faranno altro che aumentare, sia per il loro alto tasso di riproduzione sia perché non vengono integrati. Ed inoltre milioni e milioni arriveranno via mare.

Agli autoctoni non piacerà questa situazione, per molte ragioni. Ed il risultato assomiglierà probabilmente a quello che accade sempre quando un gran numero di stranieri non benvenuti invade un territorio: violenza

Una conseguenza della guerra [...] sarà un blocco del petrolio finché gli Stati Uniti non invaderanno l'Arabia.

Odio puntualizzare sempre sul petrolio, ma il mondo ancora avrà bisogno di questo. Quando qualcosa accadrà in Arabia, si potrà contare su uno sconvolgimento della spedizione del petrolio. E potete assolutamente scommettere su un intervento degli Stati Uniti.

Seguirà una guerra come quella che vediamo in Iraq, Afghanistan, Libia ed in altri paesi arabi. Ma non ci sarà nessuna scusa, come uccidere un tizio cattivo oppure portare democrazia agli oppressi. Sarà abbastanza ovvio a chiunque che, dal punto di vista occidentale, tutto partirà da una domanda: che ci fa il nostro petrolio nelle loro mani? Ma dal punto di vista dei musulmani, la domanda sarà diversa: come ci possiamo sbarazzare di questi infedeli una volta per tutte? Al che l'occidente riformulerà la domanda: questi ci vogliono uccidere tutti! Come li possiamo fermare una volta per tutte?

[...] Ma come ho detto in precedenza, pensare troppo in avanti potrebbe non avere senso. Quindi cosa dovreste fare ora? I consigli essenziali rimangono sempre gli stessi:

  • Possedere oro ed argento. Al Casey Reserach abbiamo fatto molti soldi con questi – ma non sono più a basso costo – ma aumenteranno di prezzo, semplicemente per mancanza di alternative. Guardate nella loro direzione come se vorreste denaro.

  • Produrre di più di quello che si consuma e risparmiare la differenza. Non é più il tempo per il consumo dissoluto ed eccessivo.

  • Prestare attenzione alle speculazioni. Alcuni mercati collasseranno (per esempio, non vorrei possedere una super-villa in periferia o un'auto "da collezione"). Altri mercati probabilmente attireranno delle manie, beneficiando da triliardi di nuova valuta (sospetto che le azioni minerarie saranno una di queste).

  • Diversificare i propri asset (e se stessi) politicamente e geograficamente. Visto che i mercati saranno un grosso rischio, il governo rappresenta un rischio ancora maggiore.»


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Note

[1] Excuses, excuses: A litany of special factors exposes the recovery’s fragility, The Economist, 2 giugno 2011.

[2] Business Life meets Joseph Stiglitz, business:life.

[3] Dutch FinMin: Either Greece Fulfills Deal Or No Money From Us, ForeXlive.

[4] Greece set for severe bail-out conditions, FT.com.

[5] Le passività includono pensioni, Previdenza Sociale, Assistenza Sanitaria.

[6] Panic Capital Flight in Greece, Depositors Yank 1.5 Billion Euros in 2 Days;EU Wants Severe Bail-Out Conditions Including International Tax Collection, Mish's.

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