giovedì 28 aprile 2011

Il Collasso dell'Unione Europea

Peccato, le notizie spesso su Freedonia non sempre delle più positive. Come di solito accade ci si trova a discutere delle stronzate fatte da pochi idioti a favore di pochi idioti; infatti gli idioti in qurstione truffano i cretini che ancora credono in loro ed i primi spillano ai secondi fino all'ultimo centesimo in modo da vivere parassitando, in questo modo, la popolazione. Sta di fatto che il giochetto è stato portato oltre la soglia della sopportabilità ed ora devono vedersela con i guai che hanno causato. Il lato negativo è che quei pochi faranno pagare le loro stronzate a tutti.
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di Llewellyn H. Rockwell, Jr.


L'agitazione politica che ha colpito la Finlandia sta solamente anticipando una serie di grandi cambiamenti. Il problema fondamentale è se la Finlandia debba pagare per i salvataggi degli altri Stati dell'Unione Europea. In reazione al sostegno dell'establishment per il salvataggio, gli elettori hanno cacciato il partito in carica a favore dei salvataggi ed hanno conferito una vittoria a sorpresa al partito conservatore critico nei confronti dei salvataggi. Contro ogni asspettativa, il dominio eterno dei social-democratici è alla fine.

Ma quello che colpisce più di tutto è il guadagno conseguito da un partito, in precedenza invisibile, chiamato Veri Finlandesi. Questo è l'unico partito che prende una rigida posizione: niente salvataggi. Accade anche che questo partito è, come prevedibile, nazionalista sui temi del commercio e dell'immigrazione. Ma questa non è la fonte dell'attrazione. I salvataggi sono nella mente di tutti. E si capisce che la rabbia debba essere evidente, se si infiamma il mondo della politica finlandese di solito calmo.

In tutta la storia, pochi temi sono stati così politicamente instabili come i salvataggi dei paesi esteri finanziati dalle tasse, specialmente durante tempi economici difficili. E' una politica che provoca cambiamenti politici drammatici. Il caso più famoso del ventesimo secolo è avvenuto nella Germania tra le due guerre, quando il risentimento nazionale contro i pagamenti alle nazioni vincenti sfociò nel governo Nazional-Socialista.

Non dovrebbe essere una sorpresa che i tarTASSATI finlandesi non hanno alcun interesse nel mandare il denaro delle loro tasse per salvare l'industria bancaria del Portogallo, un paese che si trova a circa 2,500 miglia e due giorni di viaggio. Anche i governi dovrebbero aver imparato che non è mai una buona idea approvare questeo tipo di politica. In questo caso, tuttavia, ogni nazione dell'Unione Europea è legata da un contratto politico a salvarne qualsiasi altra; i salvataggi sono insiti nella struttura reale di come il settore politico, finanziario e monetario è attualmente strutturato.

L'intero sistema dell'Unione Europea è afflitto da una malattia dovuta al denaro cartaceo. Crea un boom che gonfia il settore bancario, permette ai politici di spendere incontrollatamente ed incoraggia le imprese private ad espandere le operazioni in un modo insostenibile. Poi il bust arriva e tutto decade. Le entrate dei governi crollano, le banche sono minacciate dall'insolvenza e le bancarotte di massa sono quasi dappertutto.

C'è un bivio sulla strada, una via porta alla liquidazione e l'altra al salvataggio. Quando è disponibile il denaro creato dal nulla — e con il suo gruppo d'interesse, l'establishment bancario, che avverte della fine del mondo — indovinate quale via sceglieranno i politici? Ecco perchè agli Stati membri viene detto di sganciare 129$ miliardi (saranno di più) per salvare il Portogallo dai suoi problemi.

Non è che tuti i politici d'Europa (e degli Stati Uniti) amano il Portogallo così tanto per cui sono felici di elargire più denaro cartaceo. La paura reale è il contagio. Se il Portogallo parte, la Spagna e l'Italia sono le prossime e poi l'intero sistema traballante verrà giù, prima in Europa, poi in Inghilterra ed infine negli Stati Uniti. Questo è lo scenario che permette ai politici ancora una volta di insabbiare il problema piuttosto che confrontarsi con esso.

L'invenzione della Banca Centrale Europea non era stata creata per controllare l'espansione del credito in Europa? Philipp Bagus, nel suo libro The Tragedy of the Euro, identifica un difetto fatale. Non c'è niente che la BCE possa fare, anche se lo volesse, per le finanze sovrane degli Stati o per il sistema a riserva frazionaria che si nutrono del debito creato dal governo. La BCE può controllare le iniezioni di denaro, ma non può fermare la creazione del debito o le banche che ne traggono profitti.

La creazione del debito genera un suo boom insostenibile. Le finanze di un paese si correggono per riflettere la realtà ed il settore bancario va sotto pressione. Poi iniziano i salvataggi. Finisce per accadere che gli Stati (relativamente) parsimoniosi dell'Unione Europea finanziano quelli meno parsimoniosi. C'è un azzardo morale insito nella reale struttura dell'intero sistema.

Niente lo aggiusterà. I salvataggi sono solo aiuti temporanei fino al prossimo giro di dissolutezza alimentato dal credito. E non c'è assolutamente niente che la BCE possa fare per fermare ciò. Ogni Stato dissoluto sa che è troppo grande per fallire e che godrà di presunto accesso alle risorse finanziarie di ogni Stato nell'Unione Europea. Così il risultato sarà salvataggi continui e pericolosi, che condurranno alla totale bancarotta.

Per questa ragione ognuno sa che c'è di più in ballo che il solo Portogallo. L'intero sistema della finanza europea e degli accordi economici è rotto. Non può essere riparato con salvataggi di rattoppo. Ad un certo punto la falla nel sistema dovrà essere riparata (attraverso una valuta forte) o ci sarà un ritorno alle valute cartacee precedenti e l'Euro sarà ricordato come l'ennesimo esperimento fallito della pianificazione monetaria e regionale.

Si tenga a mente che questo è il terzo paese ad essere salvato di recente. Irlanda e Grecia sono venuti prima. E quei salvataggi hanno funzionato a malapena. Una volta che si inizia coi paesi piccoli, si procederà fino a quelli più grandi. E non c'è abbastanza denaro, in mancanza di iperinflazione, per salvare la Spagna, nientemeno che l'Italia.

La Banca Centrale Europea, che è stata meno irresponsabile rispetto alla FED nei giorni recenti, è la prima banca centrale del mondo a fare ciò che si doveva fare tre anni fa. Sta aumentando i tassi con l'intenzione di restringere il denaro. La FED dovrebbe e deve fare la stessa cosa. Ma c'è un problema. Se i tassi d'interesse reali riflettessero la realtà finanziaria – con nessun presunto salvataggio e nessun potere a creare nuovo denaro – salirebbero alle stelle.

Il caso del Portogallo e la reazione finlandese dovrebbe servire come sveglia. Tutti questi salvataggi e pacchetti di stimolo non possono nascondere il fatto che i governi ed i sistemi bancari degli Stati Uniti e dell'Europa sono fondamentalmente in bancarotta, sostenuti solo dal potere di creare denaro dal nulla. Ogni intervento sta solo funzionando per guadagnare tempo, ma non per affrontare il problema sottostante. Ed ogni volta che i problemi ritornano, sono peggiori di prima.

Non ci vuole un partito finlandese per capire l'ingiustizia dei salvataggi dei governi esteri. Né il nazionalismo né i salvataggi aggiusteranno il problema reale. Infine troveremo la strada per ritornare ad una moneta sonante. Ma ci aspetta un terribile scarpinata, e molti spasmi, lungo la strada.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


martedì 26 aprile 2011

Perchè i Tassi d'Interesse Aumenteranno

Ora, la BCE ha di recente alzato i tassi d'interesse di un quarto di punto perchè sanno cosa vuol dire mantenerli sottoterra; gli effetti sono stati quelli più ovvii. Zio Ben invece prosegue per la sua strada, fottendosene altamente e continuando a mettere mano alla manovella in modo da riempire le tasche degli "amici degli amici".

Voilà! "Crescita economica", con le merci che però hanno visto aumentare i propri prezzi da 10 anni. Oh si, ma lui è fiducioso che si fermeranno; ma sempre più persone si "sognano" la notte la curva domanda/offerta partecipando ad un sogno collettivo che farebbe impallidire anche Jung. Cosa vorrà mai dire? Forse North ha la risposta...

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di Gary North


Il mondo è in un delirio consumistico Keynesiano. Le banche centrali occidentali stanno creando denaro come non mai in un periodo di pace. I governi occidentali si stanno imbarcando in massicci deficit di bilancio.

L'Unione Europea nel 1997 stabilì un Patto di Crescita e Stabilità, che fissò le linee guida per la politica fiscale: un deficit annuale non maggiore del 3% del PIL ed un rapporto totale debito del governo/PIL non maggiore del 60%.

L'occidente è ben oltre entrambi i limiti. In un discorso del 20 marzo di un funazionario anziano del FMI, leggiamo quanto segue:

«Nelle economie avanzate, ridurre la disoccupazione è una priorità. Allo stesso tempo, comunque, il debito pubblico si sta accumulando a ritmi senza precedenti, creando preoccupazioni per la sostenibilità fiscale in molti paesi avanzati. Infatti l'analisi del FMI indica che i deficit fiscali delle economie avanzate raggiungeranno circa il 7% del PIL nel 2011 e la media del rapporto del debito pubblico supererà il 100% del PIL per la prima volta sin dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Come è vistosamente ovvio, tale tendenza fiscale non è semplicemente sostenibile. Mentre le azioni delle politiche fiscali espansionistiche hanno aiutato a salvare l'economia globale da una ben più profonda flessione, la ricaduta fiscale della crisi deve essere gestita prima che inizi ad ostacolare la ripresa ed a creare nuovi rischi. La sfida centrale è di evitare una potenziale crisi fiscale futura, mentre allo stesso tempo si creano lavori e si sostiene la coesione sociale.»


Egli è un'economista Keynesiano standard. Ha detto senza riserve che "le azioni delle politiche fiscali espansionistiche hanno aiutato a salvare l'economia globale da una ben più profonda flessione". Ha affermato che coloro che ascoltavano sarebbero stati d'accordo con lui. Questa è stata la linea di partito Keynesiana sin dal 1936. Non è discutibile. Ma ora l'accettazione della linea di partito Keynesiana ha rimosso tutte le resistenze per i deficit fiscali ad un livello senza precedenti in un periodo di pace.

"La sfida centrale è di evitare una potenziale crisi fiscale futura, mentre allo stesso tempo si creano lavori e si sostiene la coesione sociale". Ciò è come dire: "I governi hanno bisogno di perseguire politiche o bianche o nere – mai grigie". Secondo i Keynesiani la crisi fiscale può essere superata dalla crescita economica. Ma i governi ancora perseguono deficit massicci e le banche centrali creano denaro. Nessun Keynesiano è disposto a dire: "Quando è troppo è troppo. L'economia è ora su una via di ripresa auto-sufficiente. E' ora di impiegare una exit-strategy sia per i deficit sia per l'espansione monetaria". Al contrario, invocano l'ampliamento dei deficit. Lodano la disponibilità delle banche centrali a comprare gli IOU dei governi nazionali.

L'oratore è stato schietto nella sua affermazione su cosa dovesse essere fatto. Il problema è che non c'è alcun grande partito politico che farà ciò:

«L'obiettivo fiscale attuale tra i paesi avanzati è di ridurre credibilmente i deficit ed i debiti a livelli sostenibili, mentre rimangono conformi al raggiungimento di una potenziale crescita economica a lungo termine e di una riduzione della disoccupazione. Raggiungere il solo aggiustamento fiscale non è un compito da poco: una estesa riduzione del bilancio primario (ciclicamente aggiustato) delle economie avanzate, che sarà necessaria per portare indietro i rapporti di debito ai loro livelli pre-crisi entro i prossimo due decenni – in media circa 8% del PIL – sebbene ci sia una considerevole variazione tra i paesi. Ampi requisiti di finanziamenti lordi – in media oltre il 25% del PIL di questo e del prossimo anno – si aggiungono solamente all'urgenza di creare piani credibili di aggiustamento fiscale a medio termine.»


Urgenza? Quale urgenza? Non c'è alcun sentimento di urgenza. I deficit salgono, il rapporto debito/PIL sale ed i politici non mostrano nessun segno di invertire tali accadimenti.

I bassi tassi d'interesse hanno salvato le economie occidentali dalla sofferenze di serie limitazioni per le politiche fiscali. Ciò non durerà molto a lungo, secondo lui.

Questa combinazione di aumento del debito e stabile ripagamento del debito probabilmente non continuerà a lungo. Deficit e debiti più grandi – insieme lla normalizzazione della crescita economica – presto o tardi condurranno a più alti tassi d'interesse. Alcune evidenze suggeriscono che un aumento del rapporto debito/PIL del 10% è associato ad un aumento nel lungo termine dei tassi d'interesse dal 30% al 50%.

Egli identifica il primo problema: l'aumento vertiginoso per l'assistenza sanitaria finanziata dal governo. Il problema è che la stessa è politicamente intoccabile. Lo sa. Fallisce nel menzionarlo. Invece lo descrive solamente:

«Per essere credibile qualsiasi strategia fiscale di un'economia avanzata deve affrontare il costo dei diritti che sono la chiave delle pressioni sulla spesa a lungo termine. Ovviamente le riforme sulla spesa relative alla sanità dovranno formare la parte centrale di una qualsiasi strategia per il bilancio. Nuove proiezioni da parte dello staff del FMI mostrano che per le economie avanzate, la spesa pubblica per la sola sanità ci si aspetta che salga all'incirca del 3% del PIL nei prossimi due decenni. Così, affinchè un qualsiasi piano di consolidamento del bilancio sia credibile, deve affrontare la realtà dei costi in aumento della sanità. Inevitabilmente le riforme di successo in quest'area includeranno controlli efficaci sulla spesa, ma anche riforme dal basso verso l'alto che miglioreranno l'efficienza dei servizi sanitari.»


Credibile è colui che ottiene credibilità. I governi occidentali non stanno facendo nulla per porre sotto controllo questi deficit. Di questo passo le promesse e le assicurazioni dei politici saranno infondate.

Questo è un elefante nella sala da pranzo. Un funzionario del FMI almeno ha menzionato tale presenza. Egli non ha ovviamente offerto alcun suggerimento per come dovrebbe essere rimosso questo elefante, oppure chi dovrebbe provare a toglierlo. Questo lo devono decidere i politici.

I politici hanno deciso di lasciare che l'elefante occupasse la sala da pranzo indefinitamente.

Gli elettori sono inconsapevoli del problema. Pensano che questo elefante non sia un problema. Ma gli elefanti devono essere nutriti e puliti. Da chi?



ASSISTENZA SANITARIA

L'assistenza sanitaria è stata per anni percorsa dal deficit. Questo deficit è stato finanziato dai fondi generali. Gli amministratori si aspettano che ciò continui. Ma offrono una speranza. Il sistema non crollerà fino al 2029. Con "solvente", intendono che gli Amministratori non esauriranno IOU non commerciabili del Tesoro da rivendere ogni anno, il quale deve presentarsi col denaro per comprare questi IOU anno dopo anno.

Gli amministratori inoltre fanno una grande supposizione. La legislatura del 2010 ridurrà i costi dell'Assistenza Sanitaria, come promesso. Questo era il Patient Protection and Affordable Care Act rettificato dal Health Care and Education Reconciliation Act del 2010 ("Affordable Care Act" o ACA):

«Molti dei miglioramenti stimati nelle finanze dell'Assistenza Sanitaria sono dovuti all'ACA che riduce i pagamenti per la maggior parte dei beni e servizi dell'Assistenza Sanitaria oltre ai servizi dei medici ed i farmaci attraverso una crescita misurata della totale produttività economica, che è stimata aumentare in media al 1,1% annuale. Questa disposizione è sostenuta sulla supposizione che la crescita della produttività nel settore sanitario possa combaciare con quella dell'economia in generale, piuttosto che rimanere indietro come è stato nel passato. Questa relazione sottolinea che raggiungere questo obiettivo per lunghi periodi di tempo potrebbe rivelarsi difficile e probabilmente richiederà che i pagamenti ed i sistemi di consegna della sanità siano resi più efficienti rispetto a quanto lo siano attualmente.»


Chiunque creda che il passaggio di questa legge riduca i costi dell'Assistenza Sanitaria probabilmente crede anche che l'elefante nel soggiorno andrà via presto di sua volontà. Gli amministratori lo sanno meglio, così si sono coperti le spalle: "Questa relazione sottolinea che raggiungere questo obiettivo per lunghi periodi di tempo potrebbe rivelarsi difficile". Potrebbe rivelarsi difficile! Sicuramente!

E' un segnale infausto, scritto con inchiostro rosso. Nessuno sembra notarlo. Il re non chiama un Daniele moderno per tradurlo. Il messaggio è in una lingua straniera: cifre. Il re non chiama i contabili per tradurlo perchè sa cosa essi gli diranno. Il messaggio è molto simile a quello dei tempi di Daniele: MENE, MENE, TEKEL UPHARSIN. TEKEL, ovvero: "Tu sei stato pesato sulle bilance e sei stato trovato mancante". (Daniele 5:27)

Qualsiasi politico che dice apertamente: "E' ora di tagliare l'Assistenza Sanitaria", si ritroverà senza lavoro alle prossime elezioni. Le compagnie d'assicurazione diedero il benvenuto all'Assistenza Sanitaria come un modo per togliersi dai piedi gli anziani ad alto rischio. Ti buttano via a calci una volta che raggiungi i 65 anni. Non pagheranno niente per cui l'Assistenza Sanitaria pagherebbe. Si può rimanere nel grande disegno pagando premi alti, ma non si verrà ripagati.

Non c'è alcun modo di tornare indietro. L'elefante rimarrà nel soggiorno. Crescerà. Consumerà di più. La pila di escrementi aumenterà.

Tutti ai piani alti sanno come ciò finirà: in default. Nessuno è disposto a dire quale sarà la forma del default.

Alcuni pensano che finirà con l'iperinflazione. Ma ciò non terminerà il programma. Sarà ancora lì, nonostante il ripudio dei titoli del Tesoro.

Alcuni pensano che sarà la riluttanza delle banche centrali a comprare il debito del governo. Cesseranno di creare denaro. Ciò causerà la Grande Depressione 2.

Alcuni pensano che gli anziani saranno infine tagliati fuori e rimandati ai loro figli per assistenza medica. Ai costi odierni dell'Assistenza Sanitaria si raggiungeranno gli 11,000$ l'anno in tariffe assicurative aggiuntive, a simili condizioni le compagnie private si rifiuteranno di assicurare le persone.

Qualcuno pagherà per mandare via l'elefante dal soggiorno. I contribuenti non sorreggeranno i costi dell'Assistenza Sanitaria per sempre.



RIPENSANDO A KEYNES

John Maynard Keynes scrisse nel pieno della depressione mondiale. Il suo più famoso libro fu pubblicato nel 1936: The General Theory of Employment, Interest and Money, presto catturò le menti dei giovani economisti. Un decennio dopo Keynes morì. Al tempo della sua morte era chiaro che la sua spiegazione della Grande Depressione sarebbe diventata dominante.

Nel 1948 apparì la prima edizione del libro di testo di Paul Samuelson, Economics. Divenne il libro di testo dominante in occidente. Fu chiamato neo-Keynesiano. Cioè, era solo parzialmente incoerente, diversamente dalla General Theory di Keynes che è totalmente incoerente (gli scettici che pensano che stia esagerando o non hanno mai letto la General Theory oppure hanno speso anni a leggere libri di testo che li portassero a credere di poter capire la General Theory una volta che l'avrebbero letta dopo che avessero ricevuto il loro dottorato in economia).

L'editore di Keynes, Macmillan, ha pubblicato nel 1934 l'eccellente libro di Lionel Robbins, The Great Depression. Era breve, leggibile e teoricamente accurato. E' gratuitamente online qui.

Nel 1937 Macmillan pubblicò un altro libro sulle cause della depressione, Banking and the Business Cycle, di tre economisti. E' gratuitamente online qui.

Se questi due libri fossero prevalsi nella professione economica, l'occidente sarebbe di gran lunga più ricco oggi, se si sostiene che le decisioni prese da proprietari privati siano più efficienti di quelle prese da politici e banchieri centrali, nessuno dei quali può essere considerato economicamente e personalmente responsabile per il risultato delle loro decisioni. Questi due libri erano coerenti, accurati e dedicati al libero mercato. Sono dimenticati oggi. Se non fosse per il programma di pubblicazione online e ristampa fisica del Mises Institute per libri sul libero mercato fuori edizione, probabilmente non sarebbero disponibili.

Gli economisti del mondo sono alleati dei politici. Difendono i massicci deficit del governo come necessari per evitare le recessioni e la disoccupazione. Ma quest'ultima è più alta rispetto a qualsiasi altra cosa sin dalla Grande Depressione. Le politiche hanno chiaramente fallito. Nonostante ciò i loro difensori usano argomenti familiari tratti dalla storia delle analisi controfattuali: il tasso di disoccupazione sarebbe più alto oggi se non fosse stato per i deficit e l'inflazione della banca centrale. Ciò necessita di essere provato. Non si sono nemmeno azzardati a farlo.

Ai Keynesiani è stato dato un regalo dagli economisti non-Austriaci. Mentre gli economisti si lamentano di ciò o di quel piccolo dettaglio dei deficit e dell'inflazione della banca centrale, non c'è una critica su larga scala di queste politiche da parte degli economisti mainstream. Hanno scommesso ad occhi chiusi sulla riuscita positiva delle politiche.

L'aumento dei prezzi delle merci testimonia un problema in crescita. L'inflazione nei prezzi senza energia e cibo è rimasta bassa. I prezzi di energia e cibo sono considerati come irrilevanti nel medio termine, poichè sono volatili. Anch'essi diminuiscono. Ma quando categorie di prezzi non diminuiscono, come è successo per queste due sin dalla fine del 2008, si supporrebbe che gli statisti le includano nel loro modello statistico. Gli statisti del governo stanno resistendo a ciò.

Mentre l'aumento dei prezzi forzerà un aumento dei tassi d'interesse, il debito diventerà il canale di scolo principale per la spesa al consumo. I consumatori risponderanno alle spese mensili in crescita tagliando i prestiti. I governi no. Si rivolgono alla banca centrale affinchè intervenga e compri i bond con denaro creato da poco. Ciò non può andare avanti per molto. Il premio all'inflazione nel mercato obbligazionario aumenterà.

Il governo sta assorbendo i risparmi degli americani. I buchi profondi che costituiscono i clienti del governo federale assorbiranno il denaro che sarebbe andato altrimenti a finanziare le imprese. La crescita economica rallenterà. Poi diventerà contrazione.



CONCLUSIONE

Il burocrate del FMI ha terminato il suo discorso così:

«In sintesi non c'è dubbio che data l'evoluzione della ripresa, i paesi sono alle prese con sfide sempre più complesse e varie. Ciò è sicuramente vero per la politica fiscale. Ma per muoversi verso un futuro di crescita forte, sostenibile e bilanciata, queste sfide fiscali devono essere affrontate urgentemente. Bisogna agire ora.

Grazie per la vostra attenzione.»


Il problema; nessuno al potere sta prestando attenzione. Bisogna agire ora, ha detto. Gli economisti stipendiati hanno detto la stessa cosa da anni. Ma nessuno ha fatto nulla.

I debiti del governo aumenteranno finchè i tassi non saliranno. Poi i creditori smetteranno di prestare. Il capitale privato ne soffrirà. Sarà escluso dai bassi tassi del governo.

La Federal Reserve sta comprando oggi la maggior parte del nuovo debito del Tesoro. La base monetaria sta aumentando. L'inflazione monetaria sta aumentando. L'inflazione nei prezzi sta aumentando. Ecco perchè i tassi d'interesse saliranno.

Se siete in debito per qualcosa sulla base di tassi flessibili, siete nei guai.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


venerdì 22 aprile 2011

State Affogando nel Debito e nella Carta: Prego, Continuate





di Johnny Cloaca


Ebbene si, si stanno ufficialmente cagando addosso. Da sganasciarsi quando una presunta critica diventa invece riverenza, un pò come ha fatto S&P; i nervi a fior di pelle ce li hanno tutti, soprattutto quei babbei con i Pagherò nel loro portafoglio mentre vedono che l'oro e l'argento continuano a segnare record su record.

Lo show è tutto loro ormai, perchè gli Stati non sono altro che carcasse nonostante, per decreto (...a questi imbecili tale formula magica riesce sempre!), qualcuno dica che sono ancora vivi...ma in realtà sono semplicemente cadaveri ambulanti. Grecia, Irlanda e Portogallo sono partite, chi è il prossimo sulla lista?
Ma vediamo di rallegrarci la giornata:

«L'agenzia di rating Standard & Poor's ha confermato il rating AAA sul debito degli Stati Uniti ma l'outlook è stato tagliato da "stabile" a "negativo". Il profilo fiscale degli Stati Uniti potrebbe diventare secondo l'agenzia "significativamente più debole" rispetto alle altre grandi economie se la crescita del deficit non sarà messa sotto controllo. Invariato, invece, come detto, il rating AAA sul debito pubblico.»[1]

Oltre a descrivere nei minimi particolari la situazione attuale (tante grazie al cazzo, anche io ho gli occhi e le orecchie) non esiste alcuna spiegazione a questa situazione. Solo un fiume di caratteri che anche a leggerli ti viene la nausea. blablabla la borsa blablabla tizio ha detto blablabla Obama dovrebbe servire alle casse del McDonald. Davvero esilarante, per la serie: "Avete condotto il paese in un abisso. Complimenti continuate così. Granzde fligliolo, l'America è orgogliosa di te". Pacche sulle spalle. In realtà questi furfanti sanno cosa sta accadendo, solo che si riservano la seguente battuta quando il botto sarà già avvenuto: "Era imprevedibile", ovvero "Noi sì che sapevamo, solo che sbadatamente non vi avevamo detto un cazzo...", il tutto con il malloppo ed i bermuda addosso col rumore di un elicottero in partenza in sottofondo.


«"Crediamo che Standard e Poor's sottovaluti la capacità dei leader politici Usa di agire insieme per risolvere i problemi di bilancio del Paese", conclude il comunicato. Il vice segretario al Tesoro, Mary Miller»

Questa è invece la cazzata del giorno spacciata come "soluzione temporanea". Avanti così ragazzi, tanto ormai se le bevono tutte...

Adesso arriva il clou, lo zombie che divora i cervelli (o per meglio dire, "l'esperto"):

«Sdrammatizza la situazione anche il premio Nobel per l'economia Paul Krugman. "So, no big deal", scrive nel suo blog l'economista definendo quindi la mossa di S&P "una decisione di poco rilievo".»

Credo che il sacco di sterco in questione meriti una sonora risata più che una risposta.
PS: è inutile che il suddetto clown sventoli "grafici" (la storia dell'esperto, sapete?[2]), gli Stati Uniti non sono il Giappone.[3]

Zombie: tu no fregare mio ceeeerveeelloooo!

E ci credo.

Prima di passare alle spiegazioni, un altro pò di risate:

«L'inflazione nell'area euro, al 2,6% a marzo, "dovrebbe restare al di sopra del 2% per l'intero 2011".»[4]

Traduzione: siamo con le spalle al muro, stiamo tentando di contenere una tigre assetata di sangue dandole da mangiare sempre più carne. Il problema è che la sua fame aumenta.


«La previsione, fatta sulla base dei contratti futures sul petrolio, è della Bce che orienta la propria politica dei tassi al mantenimento di un'inflazione prossima ma inferiore al 2%.»

Sarebbe interessante ora sapere cosa succederebbe se tutto il denaro in giro per il mondo tornasse nella madre patria. O se la Cina smettesse di comprare bon europei, tanto per dirne un'altra. Perchè finchè possiamo spazzare il letame sotto i tappeti nessuno lo vede, ma la puzza inizia a fuoriuscire.


«Nel suo bollettino mensile, l'Eurotower parla anche della politica monetaria dell'area euro, sottolineando che è "attualmente molto accomodante" e va adeguata.»

Traduzione: fino ad ora abbiamo stampato con allegria, ma ve lo diciamo solo ora. Sempre se capite quello di cui stiamo parlando. D'ora in poi monetizzeremo il debito con più brio, ma questo invece non ve lo diciamo.


«Per la Bce, anche dopo il rialzo dei tassi della scorsa settimana, la politica monetaria continua "a sostenere in misura considerevole l'attività economica e la creazione di posti di lavoro".»

Questa invece l'aggiungiamo all'agolo del povero fesso. Questi lavori di cui parlano sono lavori fittizi, creati dalla cosidetta "politica accomodante" della BCE che stampa denaro il quale poi andrà a sorreggere delle attività che senza il suddetto denaro non sarebbero mai esistite poichè non si fondano sull'investimento ma sul pompaggio continuo di denaro. Poi infatti vedremo orde di cretini assaltare i palazzi istituzionali in cerca della tetta a cui attaccarsi perchè "pretendono" garanzie, allargando ulteriormente il bacino del welfare facendo aggravare ancora di più il peso dello Stato sul contribuente. Il quale, avendo uno straccio di lavoro che resiste all'impatto della crisi, si vede tartassato per le coglionate altrui ed in più si vede i risparmi prosciugati dall'inflazione che è in aumento (siamo al 2,6%, già oltre le stime di questi pagliacci). Infine ci ritroveremo tutti a fare i becchini.

Ovviamente perchè i tassi devono essere aumentati non ve lo diciamo, altrimenti si dovrebbe spiegare anche perchè hanno lasciato un mattone sul pulsante della stampante e come gli altri Stati europei si trovano a loro agio a sguazzare nel debito.

Inoltre il lettore che non fosse completamente cretino potrebbe anche cominciare a cogliere un una certo trend in tutta questa storia.


Ma non è finita qui, vediamo come gli USA hanno preso realmente la notizia:


«...ed abbiamo appena passato i 200$ miliardi al mese.

Ho mostrato il grafico qui sotto in precedenza. Tuttavia, data la sua importanza, merita un'attenzione regolare.




















Questo è un grafico aggiornato della Base Monetaria degli Stati Uniti. E' essenzialmente un grafico molto semplice da capire poichè dice quanto denaro la Federal Reserve stia pompando nel sistema (oltre al QE2 che sta fornendo altri 100$ miliardi in liquidità al mese).

Come si nota, all'inizio di gennaio 2011, la FED ha lasciato un fermacarte sul pulsante "stampare". Sin da quel momento ha messo 500$ MILIARDI nel sistema. Quando si uniscono i 100$ miliardi in liquidità forniti dal QE2, stiamo parlando di circo 800-900$ miliardi che entrano nel sistema finanziario solo nel 2011.

C'è solo un periodo in cui la FED si è imbarcata in un simile pompaggio di denaro. E questo era...in piena Crisi del 2008 da ottobre a dicembre (i due periodi sono comparabili poichè la FED non aveva fatto il QE2 nel 2008).




















Il tutto conduce a domandarsi: "cosa sta combattendo la FED ora?" E non è solo per il Giappone (la base monetaria aggiornata si era impennata già a gennaio). Quindi a che servono 200$ miliardi al mese?

Inoltre bisogna considerare quanto disperata sia la FED. Il QE1 ha visto la FED pompare nel sistema finanziario 50$ miliardi al mese. Il QE2 100$ miliardi al mese. Ora siamo a 200$ miliardi al mese.

E le persone stanno ancora discutendo se la FED possa fermare la Crisi? Gente, la FED sta perdendo il controllo ogni mese che passa (il QE1 è durato per un anno). Il QE2 ha funzionato solo per cinque mesi e gà la FED sta RADDOPPIANDO la quantità di denaro che mette nel sistema!?!?

In termini chiari, la FED sta perdendo la propria presa sui mercati. Non so quando i mercati valutari diranno "basta", ma quando lo faranno il collasso del Dollaro statunitense sarà rapido e violento. Queste non sono congetture, questi sono FATTI: l'iperinflazione della Germania di Weimar ritornerà in scena.»[5]


Festeggiate ora, che forse i botti di capodanno arriveranno in anticipo quest'anno.


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Note


[1] Debito pubblico, Standard & Poor's declassa il rating Usa a negativo, La Repubblica, 18 aprile 2011.

[2] Perchè lo Stato?.

[3] Jim Quinn, I Tragici Eventi In Giappone Accelereranno Solamente l'Inevitabile Discesa Economica del Paese.

[4] Bce: inflazione oltre il 2% per tutto il 2011, Corriere della Sera, 14 aprile 2011.

[5] Graham Summers, The Fed is Now Pumping $200 BILLION Per Month.

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giovedì 21 aprile 2011

La Più Importante Domanda Storica del Mondo Senza Risposta: "Cosa Cambiò nel 1800?"

Viviamo in un secolo interessante, ci sono cambiamenti che possono rappresentare il punto di svolta della nostra società. E questa volta anche grazie a degli italiani. Ma non solo: l'economia è al collasso, come anche il potere centralizzato è al collasso. I cambiamenti stanno tutti scalciando dietro quella porta che a stento le autorità centrali tentano di puntellare. Internet è stato semplicemente la miccia. Le esigenze di libertà infine riprenderanno il loro posto nel mondo. Perchè? Sono un fatto naturale e la natura, per quanto possa essere trattenuta, non può essere negata.
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di Gary North


Lo storico economico Gregory Clark riassume un fatto importante:


«[...] non c'è alcun segno di un qualsiasi miglioramento nelle condizioni materiali per le società agrarie mentre si raggiungeva il 1800. Non ci fu nessun guadagno tra il 1800 a.C. ed il 1800 d.C. -- un periodo di 3,600 anni. Difatti i salari dell'Asia orientale e meridionale e dell'Europa meridionale spiccavano per il loro basso livello paragonati a quelli dell'antica Babilonia, dell'antica Grecia o dell'Egitto.»


Poi, intorno al 1800, tutto ciò cambiò. Iniziò la crescita economica: circa il 2% l'anno. Ciò diede i natali al nostro mondo.

Noi siamo i grandi beneficiari di un processo che poche persone capiscono. Nessuno l'ha spiegato in modo convincente come è venuto ad esistere. Un tasso di crescita così basso che nessuno poteva percepirlo all'epoca, ha creato un mondo che sarebbe stato inimmaginabile nel 1800.

Questo cambiamento ha preso solo tre generazioni. Ciò è semplicemente inconcepibile.

Mia figlia mi ha dato un bel regalo per lo scorso Natale. Mi ha fissato un appuntamento per intervistare un uomo nella sua chiesa. Il suo nome è Lyon Tyler. Mia figlia è cresciuta in una città chiamata come il nonno di quest'uomo: Tyler, Texas. Suo nonno era John Tyler, il decimo presidente degli Stati Uniti. Firmò la legge che ammetteva il Texas nell'Unione nel 1845.

John Tyler nacque nel 1790, il primo anno della presidenza di Washington.

Il fratello più giovane di Lyon Tyler, tuttora in vita, ha utilizzato le ultime battute di spirito che mi potessi mai aspettare. Dopo aver parlato per un pò con un estraneo, egli comunica di punto in bianco:

«Come mio nonno una volta disse a Thomas Jefferson [...]»


Si può provare a superarla questa. Ma non ci riuscireste.

Nel 1889 apparve il primo volume della storia di Henry Adams sulle amministrazioni di Jefferson e Madison. Adams era il nipote del presidente John Quincy Adams. Iniziò il suo libro con questo paragrafo:

«Secondo il censimento del 1800, gli Stati Uniti d'America comprendevano 5,308,483 persone. Nello stesso anno le Isole Inglesi comprendevano più di quindici milioni di persone; la Repubblica francese più ventisette milioni. All'incirca un quinto degli americani erano schiavi neri; la vera popolazione politica comprendeva quattro milioni e mezzo di bianchi liberi o meno di un milione di uomini sani e robusti sulle cui spalle gravava il peso di un continente. Anche dopo due decenni di lotte la terra era ancora incolta; le foreste coprivano ogni spazio, tranne che per qualche striscia di terreno coltivato qui e là; i minerali giacevano indisturbati nei loro letti rocciosi e più dei due terzi della popolazione rimaneva sulla costa a circa cinquanta miglia dall'acqua, dove solo le esigenze della vita civilizzata potevano essere soddisfatte. Il centro della popolazione rimaneva a circa diciotto miglia da Baltimore, a nord e ad est di Washington. Tranne per gli accordi politici, l'interno era di poco più civilizzato rispetto al 1750 e non era molto più semplice avanzare rispetto a quando La Salle e Hennepin arrivarono sul Mississippi più di un secolo prima.»


Il mondo del 1800 sarebbe stato riconoscibile da Socrate, tranne che per i libri scritti. Al contrario il mondo del 1889 non sarebbe stato riconoscibile al giovane John Tyler.

Nel 1889 apparvero queste invenzioni: luce a gas, luce elettrica (l'arco elettrico), le navi a vapore, la scatola di latta, la strada macadamizzata, la fotografia, le ferrovie, il cemento idraulico, la mietitrice, l'anestesia, la macchina da scrivere, la macchina da cucire, la pistola Colt, il telegrafo, la chiave (fissa), la spilla da balia, i giornali prodotti in massa, la pastorizzazione, la gomma vulcanizzata, il filo spinato, l'industria basata sul petrolio, la dinamite, il telefono, l'acciaieria Carnegie, i grattacieli, il motore a combustione interna, l'automobile e l'elettricità commerciale.

Così, mentre mi muovo verso l'epoca in cui io sono una nota a piè pagina piuttosto che un partecipante, propongo una tesi. Una domanda senza risposta tra tutte le altre costituisce la più importante domanda storica nella storia. Eccola:

Cosa accadde intorno all'anno 1800 in Gran Bretagna che condusse ad una crescita economica approssimativamente del 2% l'anno per i successivi due secoli?


Alcuni storici d'economia pensano che ciò iniziò intorno al 1780. Altri, come il famoso Angus Maddison, credono che iniziò nel 1820. L'anno 1800 è una buona posizione a metà.


ALLORA ED ORA

Il nostro mondo non è neanche lontanamente come il mondo del 1800. Al contrario, il 1800 fu riconoscibile come l'anno 1 d.C. Clark sottolinea che nell'impero romano del 1 d.C. l'informazione viaggiava a circa un miglio all'ora. Nel 1800 ciò incrementò fino a circa 1,4 miglia all'ora. Paragonate ciò con la velocità della luce: 186,000 miglia al secondo. Questo è quello che fece il telegrafo.

Il mondo del 1876 non era neanche lontamnamente come il 1800. Tuttavia paragonate il 1876 con il presente. Un bambino nel 1876 che leggeva un giornale sull'Ultima Battaglia di Custer sarebbe vissuto abbastanza da vedere Neil Armstrong camminare sulla Luna nel 1969.

Nel 1967 presi un diploma di seminario in storia dell'economia da Hugh Aitken. Studiai nel 1962 questo tema con lui come uno studente universitario. Aitken era un grande professore. Non è famoso, ma diversi anni dopo che feci quel seminario divenne il direttore del Journal of Economic History, una delle due più importanti riviste accademiche in lingua inglese nel campo. In una lezione disse questo: "Non c'è accordo su cosa accadde intorno al 1800 che lanciò la Rivoluzione Industriale". Ancora non c'è accordo.

Ecco le domande:
  1. Perchè il 1800?
  2. Perchè nella striscia settentrinale del nord Europa?

In una serie di due volumi, su sei programmati, il professor Deirdre McCloskey ha fatto un'indagine sul campo. McCloskey dice che il cambiamento fondamentale che ha reso possibile le rivoluzioni industriali ed agrarie era nell'area della società. L'antica avversione verso l'imprenditore cambiò nel diciassettesimo secolo in Olanda e tale cambiamento si diffuse in Gran Bretagna. Ciò che contava era il cambiamento nelle idee, non un cambiamento sui diritti di prorietà o sulla tecnologia.

Il secondo volume, Bourgeois Dignity: Why Economics Can't Explain the Modern World (2010), è una convincente tesi contro tutte le idee basate sulla sola efficienza economica. Questi cambiamenti economici non erano sufficienti a creare la trasformazione.

Il problema è questo: i primi due volumi non vanno nemmeno vicino a provare la tesi di McCloskey, una tesi che per 40 anni ho voluto fosse dimostrata, cioè, che il Protestantesimo del diciassettesimo secolo cambiò le menti delle persone sui banchi e sulle panchine riguardo la legittimità etica dei profitti e dell'inseguimento degli interessi economici personali. Scrissi la mia tesi di dottorato su questo argomento riferito al New England puritano. Forse i prossimi quattro volumi faranno ciò attraverso un'indagine accurata dei sermoni, dei catechismi e dei trattati tecnologici dei calvinisti olandesi e dei loro simili in Scozia ed Inghilterra. Lo spero. Ma ciò non sarà facile da dimostrare.

[Nota per il dottor McCloskey: prenda nota delle risposte alle domande sul quinto comandamento in Westminster Larger Catechism (1646): domande 126-33. Veda se differiscono dalle interpretazioni luterane di un secolo prima. Promuovono una società gerarchica che è ostile alle persone "altezzose" dei bassi ranghi che iniziano a muoversi in su.]


Il dottor Clark ha scritto un buon libro, A Farewell to Alms (2006), sulla differenza che ha fatto questo 2% annuo. Offre pagine e pagine di esempi di come andassero male le cose nel 1800. Egli offre anche proposte riguardo il perchè il cambiamento prese luogo. Il dottor McCloskey le contesta tutte quante.

E va avanti così. L'origine della più importante trasformazione della società umana negli ultimi 4,000 anni non ha alcuna spiegazione convincente, plausibile ed accuratamente documentata.

Deve avere a che fare con la libertà. Ma le basi legali della libertà percorrono la storia europea. Deve avere a che fare con la tecnologia. Ma gli uomini hanno sempre avuto la vena inventoria. Perchè il 1800? Perchè la Gran Gretagna e l'America settenrionale?

Vogliamo che questo processo continui. Sembra come se continuerà. Siamo persone orientate verso il futuro. Ci piace pensare che domani sarà migliore di ieri.

La creatività di miliardi di persone è coordinata da processi di mercato che non comprendiamo. Come scrisse nel 1958 Leonard E. Read, nessuno sa come fare una matita.

Non sappiamo come il processo sia iniziato dove sia iniziato e quando sia iniziato, ma con il fallimento del socialismo nella nostra era sappiamo come sostenere questo processo: attraverso la libertà di scelta, permettendo alle persone di conservare i frutti del loro lavoro, di correre dei rischi e di avere fiducia nel futuro.

Le meschine limitazioni imposte dai politici e dai burocrati non ostacoleranno il processo di crescita per molto. La promessa di libertà è troppo diffusa ormai. Mentre il governo può e continuerà a provare ad appropriarsi della ricchezza degli individui nel nome dei poveri, affinchè sia amministrata dai burocrati della classe media, tale sforzo non avrà successo. La formula della ricchezza è ora ben nota. E' semplice. "Togliete di mezzo lo Stato dalla strada delle persone orientate verso il futuro".


CONCLUSIONE

Ludwig von Mises disse nel 1922 che la forza maggiore dei socialisti era il loro credo nell'inevitabilità della vittoria. Ma si sbagliavano. Hanno perso la guerra su due campi di battaglia: teoria e pratica.

Ecco perchè, nel lungo termine, lo strumento più efficace a favore della libertà nel mercato è la fiducia che la creatività individuale produrrà un mondo migliore, fintanto che le persone mantengono giù le loro mani dalla proprietà di ognuno. "Tu non ruberai" è un buon inizio. "Tu non bramerai" è la base o "tu non ruberai".

La battaglia non è tecnologica. E' etica. I buoni vinceranno. Ecco la lezione del libero mercato. Il libero mercato connette la responsabilità personale con la proprietà. Questa è la chiave della prosperità.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


mercoledì 20 aprile 2011

Il Rinascimento Energetico

Viviamo in un secolo molto interessante. L'ultima volta che qualcuno potè proferire simili parole credo fu circa 200 anni fa. Pensate solamente ad internet e quello che ha rappresentato per l'umanità; ora anche il campo energetico ed economico, sono convinto, che sperimenteranno un nuovo rinascimento.

Nel campo economico, come vedremo nei prossimi giorni, le cose vanno molto male. Ma forse una flebile speranza di riportare le cose floride ed in mano alle decisioni del mercato (decentralizzando il potere) ci potrebbe essere. Per quanto riguarda il campo energetico siamo veramente di fronte ad una rivoluzione. Oltre il nucleare, oltre l'energia verde, qualcosa che potrebbe produrre energia virtualmente illimitata e pulita: la fusione fredda.






Ulteriori letture consigliate:


martedì 19 aprile 2011

Morale a Destra, Morale a Sinistra e Non un Momento per Pensare

Dite la verità vi è mancato Fred Reed, eh? Forse non è mancato agli "elargitori di pace" del nuovo millennio, i quali si supponeva dovessero sparare olive oltre a rami d'ulivi dai fucili. Non è andata così. In questo illuminante passaggio notiamo perchè questi dilettanti allo sbaraglio, che vengono mandati in ogni parte del globo (sì, si viaggia; ma in posti di merda), rimangono impantanati in qualsivoglia conflitto contro persone armate nient'altro che di fucili dell'epoca di Giorgio III. Oltre a scialacuqare le finanze dei paesi, ovvio. Non bastano le super-sofisticate armi "squarta-Mohammed"? Dove sta l'inghippo, allora?
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di Fred Reed


Vi siete mai chiesti perchè l'esercito degli Stati Uniti non riesce a vincere le guerre? Perchè della plebaglia armata alla meglio potrebbe mandarlo via a gambe levate dalla Somalia (Black Hawk Down)? Perchè una persona con un camion bomba potrebbe cacciare i Marine fuori dal Libano? Perchè il tentativo di salvare gli ostaggi in Iran fu un tale disastro? Perchè l'esercito più costoso del mondo non può vincere guerre infinite contro dei contadini con i fucili? Come è possibile?

Lavori diversi attirano diverse personalità. I Mike Tyson del mondo non fanno balletto, né le Madri Teresa diventano comandanti di carri armati. La carriera militare attrae persone che vanno solo dall'anormale al francamente strambo. Per esempio, danno molto valore ai rituali ed alle cerimonie, ai nastri ed alle medaglie ed a cose colorate molto più appropriate per un albero di Natale che per un essere umano. Sono autoritari per natura, a loro agio in una società rigida, gerarchica e conformista che la maggior parte di noi considererebbe egualmente insopportabile ed assurda. Supponiamo che il vostro capo abbia detto a tutti in ufficio di indossare gli stessi vestiti e stare sull'attenti al mattino affinchè egli possa determinare se tutti siano vestiti correttamente. I militari cominciano con materiale strano.

Poi incunlcano in loro stessi un senso esagerato dei propri poteri, una sorta di complesso di Terminator. Ciò è fatto deliberatamente nell'addestramento di base quando gli uomini si trovano ancora in una adolescenza incredibilmente tarda o, nel caso degli ufficiali, estesa. Assorbono la nozione di invincibilità e questa persiste nell'età adulta.

Gli esempi abbondano. Quando era a Parris Island in una precedente epoca geologica, un grande cartello nel Terzo Battaglione diceva chiaramente: "La Più Pericolosa Arma del Mondo: Un Marine col suo Fucile". Ciò rasenta il ridicolo. Pochi Marine sono talmente pericolosi come una bomba all'idrogeno ed i Marine in generale sono abbastanza buoni come fanteria leggera, e ben equipaggiati come un corpo di spedizione.

Ma non si può dire alle nuove leve: "Forse siete leggermente al di sopra della media, ma gli afghani sono persone molto più toste, essendo cresciuti combattendo e vivendo di carne di capra essiccata e conoscono il territorio, mentre voi non avrete idea di dove sarete ed il vostro equipaggiamento e le tattiche saranno malamente adatte per la regione, quindi sarà un lavoraccio duro". Non buono per reclutare. In profondità, gli uomini in combattimento vogliono sentirsi inesorabili, letali e il meglio. Non realizzano ciò che praticamente sono finchè non inizia la guerra. Uno stato soddisfacente di mente è quello che si vuole.

Questa preferenza dell'umore sulla realtà percorre le loro carriere. Viene detto loro costantemente che essi sono "la forza di combattimento meglio addestrata, meglio equipaggiata, più potente ed efficiente che il mondo abbia mai visto". Questo non è un dato di fatto ma un entusiasmo obbligatorio. La documentazione del Pentagono sin dalla Seconda Guerra Mondiale è stata desolante. Inoltre l'efficacia, l'addestramento e tutto il resto sono relativi ad una particolare situazione: una forza ben equipaggiata per una guerra nel deserto contro le armature malandate degli iraqeni non è necessariamente equipaggiata per combattere guerriglieri in Quang Tri o in Helmand.

Ma i soldati, dei sentimentali che fingono di essere realisti, non pensano in questi termnini. E così si ascoltano da loro espressioni di ferocia senza fine. "Rompete i loro crani e mangiate le loro faccie" e "Oooo-rah!" La maglietta della ottantaduesima Aereotrasportati dice: "Morte dall'alto" (vidi un Marine cucinare la cui maglietta diceva: "Morte dall'Interno"). "Il Corpo dei Marine Costruisce gli Uomini", o almeno lo faceva finchè le femministe hanno posto fine a ciò. Ora sono: "Pochi ed Orgogliosi". Tanto meglio, ma il morale non è un sostituto della vittoria (potete rivendervela questa).

L'implacabile affermazione della loro letalità conduce a sottostimare il nemico. Prima di introdurre la mano in un nido di api, è meglio esaminare tale nido. Non lo abbiamo fatto. I talebani sono montanari primitivi con gli AK47. "Nessun problema, signore! Li possiamo prendere. Noi siamo super-equipaggiati ecc.". Nelle guerre antiche dell'antichità classica, i vietnamiti erano disprezzati come dei vermi mangia-riso. Nessun problema, signore. Avevamo aerei da combattimento, carri armati ed infinite custodie per occhiali. Tutto tranne la comprensione e la curiosità.

Ovviamente Saigon è ora Ho Chi Minh City. In un modo simile, anche i francesi sono scappati dal Vietnam e dall'Algeria, i russi dall'Afghanistan, gli israeliani dal Libano, in ogni caso un esercito ben addestrato e moderno perdeva contro dei dilettanti incazzati e pieni d'inventiva.

La norma è una eccessiva considerazione dei propri poteri, disprezzo per il nemico e disattenzioni per fattori tattici. Perchè? Non perchè i soldati sono probabilmente stupidi, ma perchè perferiscono il fervore marziale al pensiero.

Il credo obbligato secondo cui essi sono super-addestrati, super-equipaggiati ecc. sfocia velocemente nei "si può fare" dell'esercito degli Stati Uniti. Un tenente non dice: "Colonnello, questa che ha è un'idea sciocca e non funzionerà. Forse dovrebbe riflettere un pò di più". No. Invece dice: "Ssi, signore! Si può fare, signore!" Così l'ottimismo ghiandolare de "Il fallimento non è un'opzione!" è diventato la norma sin dalla Seconda Guerra Mondiale, e "Non c'è alcuno sotituto per la vittoria" si è rivelato comodo quando si perdeva e si ritornava a casa, insieme a: "Il difficile lo possiamo fare oggi; per l'impossibile ci vorrà un pò più di tempo". Gradevolmente arrogante, entusiasmante, stupido e dilagante al Pentagono. "Signore! Ssi, signore! Si può fare, signore!".

Nella loro elevata stima dei propri poteri (il che non è egotismo personale), i militari sottostimano costantemente la difficoltà e la durata delle loro guerre. La Guerra Civile Americana, ampiamente creduta che sarebbe finita dopo First Manassas (o come penso che gli Yankee la chiamino, Bull Run), si tramutò in quattro anni di orribili spargimenti di sangue. Nella Prima Guerra Mondiale lo Stato maggiore generale tedesco pensava che il Piano Schlieffen, che doveva far penetrare di sorpresa la potente ala destra tedesca attraverso i nemici, avrebbe terminato la guerra velocemente, ma si trasformò in quattro anni sanguinosi e completamente inaspettati. Il Pentagono non aveva alcuna idea che il Vietnam si sarebbe trasformato in una terribile, lunga e perdente guerra, né che l'Iraq avrebbe presentato una lotta ancora non finita, né che l'Afghanistan si sarebbe trasformato in quella mostruosità decennale ed in continuazione che è. "Signore! Ssi, signore! Si può fare, signore!".

Ad aggravare il senso di onnipotenza è il possesso di armamenti impressionanti. E' impressionante, anche la roba vecchia (se qualcuno è interessato...). L'elettronica, i sensori, le interferenze, i flash, la pura maestria della tecnologia, il brivido della velocità e dei rombi – un appello all'amore dell'uomo per il potere e per il controllo della complessità. Non suscitano la domanda fondamentale. "Si, ma funzionerà in questa guerra?".

In Libia si vede questa innocenza toccante. La forza aerea dovrebbe risolvere la situazione per i ribelli. Si può fare, signore. La Libia non era deserto aperto dove la forza aerea sarebbe dovuta essere decisiva? L'affermazione era apparentemente la solita, che le forze di Gheddafi fossero patetici fessi che non si potevano adattare. Così le truppe del Colonnello Pazzo hanno iniziato a guidare automibili civili ed a mescolarsi tra i civili e la guerra ora è in stallo. Chi ci avrebbe pensato?

"Signore! Ssi, signore! Si può fare, signore!".


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


lunedì 18 aprile 2011

Il Congegno di Milton Friedman

Questo articolo ha del divertente. Ogni tanto anche North cerca di sollevare il morale del lettore comune abbastanza a terra oggigiorno. Questa volta vediamo come l'utilizzo dei pagliacci "utili" faccia comodo al governo che, cercando di aumentare la propria sfera d'azione e di interferenza, si circonda di "esperti" del settore per giustificare le proprie azioni attraverso la loro voce. Ora lo scettro di giullare l'ha conquistato Krugman, con Stiglitz come seconda scelta. North invece ci porta un esempio del passato spiegando il loro ruolo: quando sponsorizzano le strategie dagli enti ufficiali sono "esperti", quando propongono teorie che si distaccano da questa sfera un addetto li accompagnerà gentilmente alla più vicina "cassetta dei suggerimenti".
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di Gary North


Il 12 marzo David Stockman ha tenuto un discorso al Mises Institute in Alabama. Io ero d'assistenza. E' stato un discorso elettrizzante, costituito da battute di spirito divertenti. Mi ha ricordato l'elenco di eufemismi che Patch Adams usava nella stanza dell'ospedale per la morte del tizio malato di cancro. Ci ha fatto ridere tutti.

Il discorso aveva quattro punti importanti. Primo, il salvataggio Tesoro-Federal Reserve nell'ottobre 2008 non era necessario per salvare i mercati finanziari. Era necessario per salvare tre o quattro compagnie che avevano falsificato i loro libri e stavano affrontando l'esposizione di ciò, ovvero la svalutazione del valore contabile.

Secondo, la crisi ha avuto luogo a causa della decisione di Nixon del 15 agosto 1971 di cessare di onorare la garanzia dell'oro presa nell'accordo del 1944 di Bretton Woods. Egli "chiuse la finestra dell'oro". Mentre Stockman non ha menzionato cosa provocò ciò, noi dinosauri del gold standard ce lo ricordiamo: Nixon rifiutò di insistere affinchè la Federal Reserve cessasse di creare denaro, e lo stava facendo in modo da stimolare l'economia e farla uscire da una recessione di due anni. Ammise pubblicamente che da allora era un Keynesiano ed Arthur Burns della FED consolidò questa transizione.

Terzo, l'idea dietro questa decisione di chiudere la finestra dell'oro è stato quello che Stockman ha chiamato il congegno di Milton Friedman: una riforma in due parti per emettere dollari ed abolire le ultime tracce del gold standard.

Quarto, gli asiatici stanno gestendo le economie in modo mercantilistico. Stanno gonfiando le loro basi monetarie interne in modo da comprare debito del Tesoro in modo da impedire alle loro valute di salire, il che ridurrebbe le esportazioni. Non saranno in grado di seguire questo programma ancora a lungo, ha detto. I costi del lavoro stanno aumentando.

Il testo del suo discorso è qui.


LA MACCHINA DEL DENARO DEL DR. FRIEDMAN

Milton Friedman ha creduto nel libero mercato per molto tempo. Il problema era che, ogni volta che si avvicinava al monopolio coercitivo conosciuto come governo civile, se ne usciva con soluzioni logiche basate sull'idea che il governo civile poteva essere reso più efficiente adottando disposizioni di pseudo-mercato. Se ne usciva con idee che giustificavano l'imposizione della trattenuta tributaria federale del 1943. Questa doveva essere una tassa temporanea adottata solo durante il periodo di guerra, fu assicurato al pubblico. Credeva che il governo potesse raccogliere molte più entrate attraverso le trattenute. Aveva ragione. Ciò rese il governo più efficiente che mai nell'estorcere la ricchezza.

Promosse l'idea di voucher dell'istruzione emessi dal governo locale e basati sulle tasse estorte alla gente. Non considerò il fatto ovvio che le corti avrebbero reso ciò la porta attraverso la quale lo Stato si sarebbe impossessato dell'istruzione privata. Io e lui dibattemmo di questo nel 1993.

Più di tutto promosse l'idea che immagazzinare l'oro nei caveau del governo per sostenere la valuta fosse inefficiente. E' uno spreco d'oro. E' uno spreco di spazio. E' uno spreco di gurdie armate. Così per rendere la politica monetaria più efficiente, la Federal Reserve avrebbe dovuto incrementare il denaro – non ha mai detto quale M – dal 2% al 5% all'anno. Voleva denaro creato dal nulla controllato dalla banca centrale.

Le sole critiche dalle frangie degli accademici venivano dagli economisti della Scuola Austriaca. Sapevamo che un governo efficiente è un governo pericoloso. Sapevamo anche che una banca centrale che non affronta un'uscita d'oro in risposta alle sue politiche di inflazione monetaria creerà ancora più denaro rispetto a quanto le sarebbe stato permesso in una qualsiasi economia connessa all'oro.

Risposi a questo discorso, che fu ripreso dal Wall Street Journal, nel 1969.

Hans Sennholz rispose in molte occasioni. Così fece anche Murray Rothbard. Ma non fummo presi seriamente. Non eravamo parte del mainstream. Gli economisti accademici avevano abbandonato da tempo qualsiasi sostegno al gold standard. Non tutti sostenevano l'idea di Friedman per una Federal Reserve limitata. Infatti molto pochi di loro la sostenevano. Volevano flessibilità. Ancora ora la vogliono.

Una volta che Nixon chiuse la finestra dell'oro, non si poteva più tornare indietro. La base moentaria crebbe, tutte le varie M crebbero, i prezzi salirono, le bolle crebbero e scoppiarono, ed il debito della FED aumentò fino al livello gigantesco ed insostenibile di oggi – insostenibile a prescindere dall'inflazione di massa seguita dall'iperinflazione.

L'abolizione di una valuta convertibile a richiesta in oro era solo una parte del congegno del dottor Friedman. L'altra parte era il suo suggerimento per tassi di cambio flessibili. Ciò merita una speciale considerazione.


TASSI DI CAMBIO MONETARI

Se la valuta A è riscattabile a richiesta per un'oncia d'oro ogni 35 A e la valuta B è riscattabile per un'oncia d'oro ogni 70 B, si commerceranno ad un tasso fisso 2 di B per una di A. Nessuno stabilisce un controllo del prezzo che autorizza ciò. Nessuno ne ha bisogno. Ecco perchè.

Se la banca centrale della nazione A inizia ad avviare la manovella della macchina monetaria, la valuta A diminuirà di prezzo. L'oro inizierà ad aumentare lentamente fino a 36 A. A questo punto – o prima – gli speculatori inizieranno a comprare la valuta A e riscuotere le unità d'oro a 35 unità. Poi prenderanno l'oro e compreranno 36 A. Poi porteranno le 35 di A al Tesoro della nazione A e richiederanno un'oncia d'oro. Mantengono in tasca una A extra. Nel tempo avranno 35 A. Ne approfitteranno poi per prendere un'altra oncia d'oro.

Transazione dopo transazione l'oro fluirà fuori dal Tesoro della nazione A. Il Tesoro potrà sia rimanere a secco d'oro sia fermare la riscattabilità di 35 A per un'oncia. Potrebbe anche cessare tutte le riscattabilità per l'oro.

La valuta A calerà in relazione alla valuta B. Dopo tutto, si può acquistare un'oncia d'oro per 70 B. Chiunque pensi che possa comprare 35 A e poi venderle per 70 B, così da creare una corsa al Tesoro di B, scoprirà che tutti i suoi concorrenti hanno calcolato la stessa mossa. Il prezzo di B in relazione ad A aumenterà. Questo conclude il cambio fisso. Il cambio fisso termina perchè la nazione A ferma la riscattabilità della propria valuta a 35 A per oncia d'oro.

C'era un tasso di cambio fisso prima che la banca centrale di A iniziasse a comprare debito con denaro creato dal nulla. Questo tasso non era stato fissato per legge. Era fissato dal libero mercato. La convertibilità legale di A in oro a 35 A l'oncia, più la convertibilità di B a 70 B l'oncia, fissa il tasso di cambio.

Questo non era un controllo dei prezzi della valuta A contro la valuta B. Era un controllo dei prezzi di coppia: valuta ed oro a 35 A l'oncia (fissato dalla legge interna) e valuta B ed oro a 70 B l'oncia (fissato dalla legge interna). Il secondo rapporto era per definizione legge. Il tasso di cambio era fissato dalla banca centrale di ogni nazione.

Ogni deviazione dalla definizione fissata causerebbe delle reazioni. Se il prezzo dell'oro fosse fissato troppo in alto, la banca centrale sarebbe inondata dall'oro: "eccesso". Se il prezzo fosse troppo basso, la banca centrale sperimenterebbe un assalto: "scarsità". Entrambe le condizioni forzerebbero la banca a fare cambiamenti: cambiamenti sia nella politica monetaria sia nella definizione ufficiale del tasso di cambio tra valuta e valuta.

Il tasso fisso di cambio, valuta A contro valuta B, era un tasso di cambio di mercato. Non cambiava, perchè ogni nazione onorava il proprio contratto riguardo la convertibilità in oro ad un prezzo fisso.


IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

L'accordo di Bretton Woods del 1944 era un congegno. Era un congegno "nuovo e migliorato" il cui progetto originale era il gold exchange-standard, che venne alla luce nel 1922 alla conferenza di Genova. A questa conferenza i governi concordarono di stabilire un gold standard "nuovo e migliorato". Piuttosto che ri-stabilire un piena convertibilità aurea interna, che avrebbe trasferito l'autorità sulla politica monetaria alle persone, giunsero ad un accordo. Avrebbero posseduto certificati di debito con interessi al ribasso emessi dagli Stati Uniti o dalla Gran Bretagna invece di possedere oro.

L'Inghilterra tornò al gold standard nel 1925, ma al tasso di cambio pre-bellico, come se l'inflazione di massa non avesse avuto luogo. Questa fu la decisione di Churchill come Cancelliere dello Scacchiere. Ciò avrebbe presto forzato l'Inghilterra o a vendere oro oppure a restringere l'offerta di denaro. Il governo non volle fare nessuna delle due cose. Così Montagu Norman, il capo della Banca d'Inghilterra, persuase il suo molto ma molto vicino amico Benjamin Strong, il capo della Federal reserve di New York, affinchè persuadesse la Federal Reserve a pompare l'offerta monetaria degli Stati Uniti, così da evitare un'assalto agli sportelli della Banca d'Inghilterra per l'oro. Strong fece ciò fino al giorno della sua morte nel 1928. Poi la FED invertì il corso alla fine del 1928. Cessò di creare denaro. Ciò fece scoppiare la bolla del mercato azionario.

Il FMI creò un sistema di tassi di cambio fissi. Questi non erano basati sulla convertibilità in oro. Questi erano controlli sui prezzi. Il FMI impose questi tassi fissi, sebbene non molto bene. Di tanto in tanto alcune nazioni svalutarono, ad esempio rifiutarono di soddisfare il cambio estero al tasso fisso. Il FMI non aveva sanzioni da imporre. Così il sistema vacillava dopo ogni svalutazione.

Solo gli Stati Uniti vendevano l'oro a 35$ l'oncia ai governi ed alle banche centrali. Ma ciò non poteva andare avanti. L'oro fluì fuori. Dopo il 1964 la Francia mantenne le domande di pagamento in oro. La Federal Reserve continuò a creare denaro.


IL CONGEGNO DI MILTON FRIEDMAN

Friedman smontò facilmente l'idea dei tassi di cambio fissi. I tassi di cambio fissi sono una forma di controllo sui prezzi. Friedman era abbastanza bravo come economista da sapere che il controllo sui prezzi produce carenze. La valuta sottostimata artificialmente esce dalla circolazione. La valuta sopravvalutata produce eccessi. Ci saranno assalti agli sportelli delle banche centrali.

Gli acquirenti di beni esteri dicono alla banca centrale del loro paese: "Vendeteci la valuta estera artificialmente sottostimata al prezzo ufficiale". La banca centrale rimane a corto di valute estere. Il commercio crolla. C'è poi una svalutazione. I prezzi ufficiali delle valute estere sono aumentati a nuovi tassi di cambio.

Fu facile per Friedman esporre ciò come ridicolo. "Fate semplicemente fluttuare le valute", disse. "Laciate che il libero mercato fissi i loro prezzi". Questo fu un buon consiglio. I controlli sui prezzi non funzionano come sbandierato. Producono sempre eccessi o carenze.

Ma poi Friedman raccomandò un suo vecchio pallino: valute puramente create dal nulla. Disse che queste potevano essere gestite razionalmente attraverso una regola fissa, fondamentalmente una prevedibile espansione del denaro. "Lasciate tutto alla Federal Reserve. Andrà tutto bene se la Federal Reserve non manomette il tasso di crescita". Come John Wayne disse in The Searchers: "Non vedo l'ora".

Nixon adottò il congegno di Friedman. Primo, non ci sarebbe stata più la convertibilità dell'oro per le agenzie ufficiali estere di governo.

Per poco meno di due anni, ci furono controlli sui prezzi universali sui beni americani. Questi controlli condussero a carenze ed una distruzione del commercio internazionale. Il dollaro non fu ufficialmente flessibile fino al dicembre del 1973.

Quando il controllo sui prezzi venì meno, i prezzi salirono. Nel 1975 Gerald Ford lanciò il piano WIN: Combattere l'Inflazione Ora. La recessione del 1975 fece esattamente ciò. Poi venne la peggiore inflazione monetaria in un periodo di pace in America: 1976-1980. L'oro e l'argento salirono.

Il congegno di Friedman non stava chiaramente funzionando. I tassi di cambio flessibili non erano il problema. L'abolizione del gold exchange standard era il problema.

Il congegno di Friedman avvolse tutto il mondo nell'inflazione monetaria, in bolle ed in bust.


STOCKMAN SUL CONGEGNO

Stockman biasima i tassi di cambio flessibili e l'abolizione del gold standard:
«Che la fine del gold standard sarebbe stata tanto distruttiva per la disciplina fiscale quanto lo fu per l'onestà monetaria difficilmente può essere negato. Sotto l'antico regime dei tassi di cambio fissi e della valuta convertibile, i deficit fiscali sarebbero semplicemente stati non sostenibili – non importa quali dottrine economiche erranti i legislatori avrebbero avuto in mente.

A quei tempi il meccanismo del denaro onesto poteva contare sul fatto che batteva le cattive politiche. Così se i deficit di bilancio erano monetizzati dalla banca centrale, ciò indeboliva la valuta e generava un pericoloso drenaggio esterno delle riserve monetarie; e se i deficit erano finanziati dai risparmi, i tassi d'interesse erano spinti in su – facendo pertanto fuggire gli investimenti privati interni.»


Questa è un'accurata valutazione di quello che è successo. Ma il punto fermo di ciò non era il sistema del tasso fisso di cambio, perchè il FMI non aveva autorità reale per imporlo. Il punto fermo era la promessa degli Stati Uniti di vendere oro a 35$ l'oncia. Quando la catena fu spezzata e gli Stati Uniti mantennereo il proprio oro, il sistema valutario internazionale fu lasciato alla deriva. Il punto fermo si trova nel caveau della Federal Reserve Bank di New York.

Nei bei vecchi tempi c'era dolore, ha osservato Stockman. "I politici non dovevano essere profondamente istruiti con la parabola di Bastiat su ciò che era visto e su ciò che non lo era. I frutti amari del finanziamento cronico a deficit erano eccessivamente visibili ed immediati". Ciò terminò nel 1971.

Durante i quattro decenni dalla chiusura dell finestra dell'oro, le regole del gioco fiscale sono state profondamente alterate. Nello specifico, sotto il congegno del denaro cartaceo flessibile del professor Friedman gli stranieri potrebbero accumulare rivendicazioni sul dollaro o scambiarli per altro denaro cartaceo.

Ma non ci può mai essere un drenaggio nelle riserve monetarie degli Stati Uniti perchè le rivendicazioni sul dollaro non sono convertibili. Questo motore infernale dei dollari creati dal nulla, pertanto, ha avuto numerose conseguenze deplorevoli ma tra le peggiori c'è quella per cui ha facilitato la monetizzazione senza limiti del debito del governo degli Stati Uniti.

Il governo ha per le mani un deficit da 1,6$ triliardi. Politicamente non può essere fatto nulla per fermarlo. Ci troviamo su un treno incontrollato. I freni principali sono stati rimossi nel 1971. L'unico freno ora è quello dei bond vigilantes, ma la Federal Reserve è oggi l'acquirente dei bond insieme alle bance centrali asiatiche. Stockman ha osservato che: "gli acquisti di bond col QE2 della FED sono stati così massicci che essa sta letteralmente comprando la carta del Tesoro nel mercato secondario non appena i nuovi bond sono emessi".

Tutto ciò è colpa di Friedman? Stockman, per un certo verso, lo scagiona:
«Invece sotto il congegno che il professor Friedman ha ispirato, non si sono mai stabilizzati gli sbilanci commerciali. Sono cresciuti sempre di più – finchè un giorno sono diventati l'oggetto di chiacchiere inutili di una società fotogenica chiamata G-20.

In tutta onestà il professor Friedman non si immaginò un mondo di flessibilità dilagante sporca. Difatti ci sarebbe voluta una fervida immaginazione per prevedere quattro decenni fa che la Cina avrebbe accumulato 3$ triliardi di valuta estera o più del 50% del PIL, e poi insistere per un periodo di anni e decenni che non avesse manipolato il proprio tasso di cambio!»


La mia risposta: è stata tutta colpa di Friedman, intellettualmente parlando. Quando un economista raccomanda una politica, raccomanda anche i suoi effetti. Friedman ha fallito nel vedere quello che gli economisti della Scuola Austriaca hanno predetto: lo sguinzagliamento del denaro creato dal nulla ed i tassi manipolati – flessibilità sporca. La flessibilità sporca è tutto quello che c'è in un mondo gestito dalle banche centrali sponsorizzate dal governo senza una convertibilità con l'oro. Ma ripetendo ciò, decennio dopo decennio, la professione economica ci ha marginalizzato.


CONCLUSIONE

Milton Friedman è sempre stato troppo intelligente a metà. Avvisò i governi di rendersi più efficienti e loro lo fecero. Usarono questo consiglio per espandere il loro potere ed espandere la loro mano nei vostri portafogli.

Gli dicemmo ciò. Non ascoltò. I suoi seguaci non ascoltarono. Oggi siedono tutti ad un lato della strada in silenzio, borbottando sui deficit eccessivi e sull'eccessiva inflazione nei prezzi, ma in generale approvano la Federal Reserve.

Il problema è il congegno originale:
  1. il controllo monopolistico del governo sul denaro;
  2. il sistema bancario centrale.

Di conseguenza Friedman era un sostenitore del governo.

Il problema non erano i tassi di cambio flessibili o l'abbandono di Bretton Woods nel 1971. Questi erano risultati inevitabili di Bretton Woods, come Henry Hazlitt avvertì alla fine degli anni quaranta e fu licenziato dal New York Times per aver detto ciò. Potete leggere cosa ha predetto.

Il problema non era nemmeno la Conferenza di Genova del 1922, il congegno progettato per trovare una soluzione all'inflazione che si manifestò come risultato della riscattabilità sospesa nella seconda metà del 1914, quando la Prima Guerra Mondiale scoppiò.

Il problema fu la confisca di massa dell'oro delle persone nel 1914: dapprima da parte delle banche, poi dalle banche centrali.

Il congegno di Milton Friedman era solo uno sfortunato tentativo di affrontare i risultati della confisca originale. Fu una causa in più del suo modo di vedere: "Il governo era nel giusto quando confiscò l'oro e terminò il gold standard. Questo era un modo efficiente per combattere una guerra, proprio come le ritenute d'acconto sono efficienti ed i voucher sono efficienti".

Milton Friedman spese la sua carriera in difesa dell'efficienza del libero mercato. Ma sui grandi argomenti ha venduto i suoi colleghi per l'efficienza e la buona volontà dei politici del governo e dei burocrati. "Fidatevi di loro per essere efficienti".

Gli Austriaci hanno detto la stessa cosa, ma hanno aggiunto, seguendo la madre di Forrest Gump: "L'efficienza è chi l'efficienza fa". Lo Stato diviene più efficiente solo per tiranneggiare sulle persone su una base di costi effettivi.

Il congegno di Milton Friedman era lo stato assistenziale-belligerante senza controllo: senza controllo nella tassazione annuale e senza controlli da parte del gold standard.

Se questa è efficienza, bè escludetemi.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


sabato 16 aprile 2011

Bill Bonner sul Fallimento del Mercato dei Bond Statunitensi, la Probabile Iperinflazione e la Fine del Sistema Dollaro Usato come Riserva

Il Daily Bell è compiaciuto di presentare un'altra intervista esclusiva con Bill Bonner.

Introduzione: Sin dalla fondazione di Agora Inc. nel 1979, Bill Bonner ha trovato successo ed ha conseguito cameratismo in numerose comunità ed industrie. Un uomo di molti talenti, la sua furbizia imprenditoriale, la sua originalità nello scrivere, il suo impegno filantropico e le sue attività di protezione sono state riconosciute e premiate da alcune delle autorità più rispettate dell'America. Insieme ad Addison Wiggin, suo amico e collega, Bill ha scritto due libri per il New York Times, Financial Reckoning Day ed Empire of Debt. Entrambi i lavori sono stati acclamati dalla critica internazionale. Con la giornalista politica Lila Rajiva, ha scritto il suo terzo libro per il New York Times, Mobs, Messiahs, and Markets, offrendo un consiglio concreto su come evitare figuracce pubbliche con la finanza moderna. Sin dal 1999 Bill è stato un collaboratore giornaliero e la forza trainante dietro il Daily Reckoning.
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Daily Bell: Vediamo di aggiornarci tramite il nostro esperto monetario preferito. Dove si trova oggi il mondo? In ripresa?
Bill Bonner: No, non c'è alcuna ripresa possibile o auspicabile. Cioè, il mondo non sta tornando indietro alla bolla del 2005-2007. E nessuno dovrebbe o vorrebe ritornarci. Ci stiamo muovendo – verso una nuova bolla. Il settore consumistico statunitense è in sdebitamento. Il debito delle famiglie è al suo livello più basso in 6 anni – grazie in gran parte al default dei mutui.

Ma allo stesso tempo le varie FED stanno disperatamente provando a reindebitare l'intera economia. Stanno avendo successo in due aree. I prestiti alle imprese sono ancora bassi sin dal 2009, ma si stanno muovendo in su. Le corporazioni sono capaci di prendere in prestito denaro solamente in modo da pagare le quote agli azionisti. In altre parole, il capitale sta cambiando di mano...dagli sciocchi ai furfanti. Come al solito i private equity hotshot stanno prendendo in prestito denaro a tassi bassi così da poterli ripagare. Il business sottostante è indebolito dal debito; ma nessuno sembra preoccuparsi di ciò.


Daily Bell: C'è qualche altra area in crescita?

Bill Bonner: L'altro settore dell'economia che si sta indebitando molto, e voglio sottolineare davvero molto, è il governo. Anche qui il denaro va dagli sciocchi ai furfanti. Il governo scialacqua il denaro nei soliti modi, mentre i creditori credono che riprenderanno il loro investimento. Entrambi si sbagliano. Credo che i creditori si ritroveranno a terra. Stanno facendo una scommessa persa. Non c'è alcuna ripresa. Non saranno ripagati.


Daily Bell: Parliamo dei particolari. L'Unione Europea rimarrà unita?

Bill Bonner: Si, molto probabilmente l'Unione Europea rimarrà unita. Potrebbe sempre scaricare gli Stati marginali se proprio dovesse.


Daily Bell: Cosa aspetta la Germania?

Bill Bonner: Non ho alcuna opinione sulla Germania. A parte ciò ha un'economia relativamente solida, che vende alle persone cose che vogliono comprare. Non un modello molto originale, ma nemmeno uno cattivo.


Daily Bell: Ed i PIIGS?

Bill Bonner: Infine qualcuno, da qualche parte, in qualche modo deve soffrire per il debito dei PIIGS. Non possono ripagarlo. Così qualcun altro dovrà farlo – o i possessori di bond o l'intera società. Molto probabilmente lo faranno entrambi.


Daily Bell: I greci infine saranno svalutati?

Bill Bonner: Infine andranno in default e dovranno ristrutturare.


Daily Bell: Anche gli irlandesi?

Bill Bonner: Si.


Daily Bell: C'è una sacco di rancore nei confronti dell'Unione Europea. Era premeditata?

Bill Bonner: Ognuno crede che qualche combinazione di volontà politica e capacità tecnica potrà far scomparire questi problemi. Non è possibile. Il debito non scompare. Può essere nascosto. Può essere ritardato. Tuttavia, può essere spostato su qualcun altro. Ma è ancora lì. L'Unione Europea ha provato disperatamente a far scomparire il debito. Le persone sono deluse che ciò non sia avvenuto.


Daily Bell: Credevano che una crisi economica avrebbe forzato un'unione politica. Pare non sia accaduto. Perchè?

Bill Bonner: Diversi paesi hanno diversi interessi. Possono unirsi nell'aumento di una espansione del credito perchè tutti sembrano avere risultati migliori se uniti. Ma nella recessione ognuno prova a prendere una porzione più grande di una torta in diminuzione. E' una lotta per la sopravvivenza, non una gara a chi è più cortese.


Daily Bell: I tedeschi non si ergeranno a difesa di un salvataggio da parte dell'Unione Europea in favore delle banche inglesi e francesi. Ci penseranno i contribuenti inglesi e francesi al salvataggio?

Bill Bonner: Probabilmente. Anche le banche tedesche sono molto esposte al debito degli Stati periferici. E chiunque in una posizione di autorità ha lo stesso interesse – scaricare le perdite sui contribuenti, senza che loro se ne accorgano. Le perdite non scompariranno. Non se ne andranno via. Non possono essere ripagate. Così qualcuno deve soffire per loro. L'idea sarebbe di gestire e "condividere il dolore". Ci sarà una certa ristrutturazione...molti ammortizzatori...e molti oscuramenti. Fintanto che i tassi d'interesse possono essere mantenuti a simili livelli, il problema può essere rimandato poichè costa poco pagare gli interessi sul debito. Nel frattempo l'inflazione anche a livelli abbastanza bassi diminuisce il peso reale del debito. Problema ritardato, problema risolto. Ecco quello che hanno in mente.


Daily Bell: Che succede se le banche si troveranno in difficoltà? Doppio minimo? Ciò non farà a pezzi anche l'unione?

Bill Bonner: Se le banche vanno giù (e dovrebbero) ciò scatenerà un breve panico. In tempo di crisi i politici cercheranno capri espiatori e cure miracolose. Ma lasciare che le banche affondino rafforzerebbe, e non indebolirebbe, l'euro. Probabilmente alla fine rafforzerebbe anche l'intera Unione Europea.


Daily Bell: Che faranno per salvare l'unione? Come si può risolvere una situazione simile in cui le posizioni tedesche e quelle dei PIIGS sono così polarizzate?

Bill Bonner: Ciò potrebbe essere una buona cosa. Non potrebbero essere in grado di arrivare ad una frode coordinata a spese dei contribuenti.


Daily Bell: Andiamo avanti e parliamo del miracolo cinese. I cinesi hanno provato di tutto per contrastare l'inflazione con scarsi o nessun risultato. Che possono fare per smorzarla? Pensiamo che sia futile.

Bill Bonner: I cinesi hanno solo l'illusione del controllo. L'economia cinese andrà a gambe all'aria.


Daily Bell: Hanno provato col controllo dei prezzi. Chi sta gestendo lo spettacolo? Sono davvero così economicamente ignoranti?

Bill Bonner: No...no...non sono economicamente ignoranti. E' questo il problema. Sono economicamente intelligenti. Hanno imaprato tutti gli sproloqui della professione economia negli ultimi 50 anni. Pensano che possono usarli per controllare l'economia. A proposito, anche il Giappone la pensava allo stesso modo. Era solo un quarto di secolo fa che le persone pensavano che il Giappone fosse magico. Allora l'economia del Giappone non era così tanto gestita dal MITI, il suo consiglio di pianificazione industriale. Gli economisti esteri ammiravano così tanto il lavoro dei pianificatori che esortavano gli Stati Uniti, l'Inghilterra ed altre nazioni a seguire l'esempio giapponese. Erano inconsapevoli che i più grandi successi nel Giappone derivavano da industrie in cui gli mprenditori e gli uomini d'affari erano stati capaci di ignorare il MITI. Nell'industria automobilistica, per esempio, il MITI disse a Honda e Toyota di tenersi alla larga dal mercato statunitense. Era troppo competitivo, dissero i pianificatori. Ma i creatori di macchine giapponesi si lanciarono lo stesso – con risultati spettacolari.


Daily Bell: Che successe?

Bill Bonner: Quando l'economia giapponese saltò nel 1989, i pianificatori presero in mano le redini immediatamente. Invece di lasciare che la crisi lavasse via la capacità in eccesso ed il cattivo debito che la accompagnava, sostennero l'intero sistema con tassi d'interesse a zero ed enormi deficit. A compagnie che avrebbero dovuto sdebitarsi o fallire, fu permesso di rimanere in attività – indefinitamente. Le banche che hanno detenuto il debito delle imprese zombie non furono mai forzate a ripulire i loro armadi. Perchè avrebbero dovuto in fin dei conti, quando il costo della riserva era così basso? Queste politiche stavano effettivamente a significare che la correzione era ostacolata. Il settore privato non fu mai purgato dai suoi errori. Invece gli errori furono rifinanziati a tassi ultra-bassi.


Daily Bell: Ed il settore pubblico?

Bill Bonner: Il settore pubblico in Giappone è debole e zombificato. Il debito di governo è il doppio del PIL del Giappone. Al ritmo attuale, il totale sarà tre volte il PIL per il 2020. Già tale debito sminuisce la capacità del Giappone di ripagarlo; è 20 volte le entrate erariali. Almeno nel dirigersi verso un debito equivalente al 300% del PIL il Giappone non andrà in bancarotta; non può...è già in bancarotta. Il Giappone è intrappolato nella sua stessa pianificazione centrale in un gioco finale che minaccia di essere ancora più punitivo e sconvolgente della depressione che affrontò la nazione nel 1921.


Daily Bell: Somiglianze con la Cina?

Bill Bonner: La Cina non è il Giappone. Ma il suo modello economico è molto simile – le esportazioni sono la via per la prosperità. E dove i pianificatori centrali del Giappone davano solamente cattivi consigli, fino al botto del 1989, i painificatori centrali della Cina hanno più autorità. Continuano a direzionare massicce quantità di contante e credito nell'espansione delle capacità d'esportazione della Cina, apparentemente inconsapevoli che il loro consumatore numero uno sta avendo un brutto periodo a causa delle sue bollette da pagare.

I tassi d'interesse degli Stati Uniti hanno avuto una tendenza al ribasso per almeno 28 anni, mentre il debito statunitense ed i deficit crescono rapidamente. Un incremento dell'inflazione statunitense e dei tassi d'interesse potrebbe essere un disastro per la pila di dollari in riserve della Cina; mentre una correzione, in intesificazione, in Europa e negli Stati Uniti sarebbe un disastro per le sue industrie d'esportazione. La sola cosa che funzionerà per la Cina è la continuazione dello status quo, il chè è estremamente improbabile. I tassi sono vicini allo zero negli Stati Uniti ed in Giappone, mentre il debito sovrano cresce. Ciò non può continuare all'infinito...sebbene il Giappone mostri che può andare avanti abbastanza da far impazzire i venditori allo scoperto. Le nazioni possono rimanere insolventi più a lungo di quanto si possa rimanere razionali.

In breve l'economia cinese dipende dalla salute delle economie di Giappone, Europa e Stati Uniti – tutte, con l'eccezzione di parti dell'Europa – che stanno seguendo modelli finanziari insostenibili.


Daily Bell: Infine finiranno spiaccicati contro un muro, giusto? O congeleranno la velocità monetaria con tassi alti o si ritroveranno con prezzi alle stelle nel settore immobiliare e nel cibo. Entrambe le vie non sono buone per i comunisti cinesi, no?

Bill Bonner: Attenzione! Stiamo per scoprire se i pianificatori centrali possono davvero gestire un'economia. Ovviamente sappiamo già la risposta. F.A. Hayek la spiegò teoricamente nel suo libro "The Fatal Conceit". E poi l'Unine Sovietica ha gestito, molto generosamente, per il mondo reale un'esperimento di 7 decenni nel quale ci ha dimostrato che egli aveva ragione.

Il problema, se posso semplificare, è che non si può mai sapere quanto qualcosa valga a meno che non venga permesso alle persone di comprarla e venderla liberamente. E se non si può sapere quanto vale una cosa, non si possono prendere decisioni d'investimento ragionevoli. Si finisce con allocare capitale in posti sbagliati, il che conduce inevitabilmente a bust a catena.


Daily Bell: E' questo quello che hanno fatto?

Bill Bonner: Come poteva essere previsto, gli sforzi delle autorità per eliminare il ciclo economico hanno condotto ad alcuni degli alti e bassi più violenti mai sperimentati. Un anno il petrolio vale 150$ al barile. Quello successivo vale 35$ al barile. Due anni dopo torna a 100$. Come possono gli uomini d'affari prendere decisioni intelligenti quando il prezzo dell'energia fa simili salti? Non possono. Invece, possono fare errori.

Molti pianificatori centrali comprendono che non possono apportare migliorie se fanno riferimento al meccanismo di prezzi come fonte d'informazione. Ma nonostante ciò sostengono che possono apportare migliorie alle prestazioni di un'economia controllando il prezzo del credito a breve termine. Usano il loro controllo sui tassi d'interesse – per non parlare della politica fiscale – per bloccare il lato negativo del ciclo economico. La rapida perdita di valore degli asset e la deflazione sono contrastati celermente. Gli unici movimenti di prezzi accettabili sono quelli al rialzo. Le correzioni sono soppresse...i problemi sono amplificati. Infine i mercati avranno la meglio. E' solo una questione di tempo prima che gli errori che gravano sulla Cina la raggiungano.


Daily Bell: Spostiamoci nel Medio Oriente. Che sta succedendo laggiù secondo lei? Sono spontanee queste rivoluzioni?

Bill Bonner: Così pare.


Daily Bell: Ci sono molte prove che gli Stati Uniti – Dipartimento di Stato, CIA, ecc. – stiano aiutando ad organizzare questi movimenti giovanili intorno al mondo. Perchè lo farebbero?

Bill Bonner: Improbabile. Gli Stati Uniti sono estremamente conservatori.


Daily Bell: Crediamo che gli Stati Uniti stiano provando a generare una serie di repubbliche islamiche così da prolungare la fasulla guerra al terrore. Al Qaeda non sta facendo più il suo lavoro. Qualche commento?

Bill Bonner: Ciò sta dando un sacco di credito al Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ed alla CIA per il pensiero strategico. E' improbabile che siano così concentrati. Sono burocrati con molti punti di vista diversi...molti dei quali maldestri e sbagliati.


Daily Bell: L'America si avvia verso una ripresa o verso un'altra recessione?

Bill Bonner: Nessuna delle due. E' in una Grande Correzione dell'espansione del credito che è iniziata dopo la Seconda Guerra Mondiale. Ciò continuerà per molti anni a venire e probabilmente condurrà ad una stampa eccessiva di denaro da parte delle varie FED creando un'esplosione iperinflazionistica. Questa sarà la fine del sistema monetario che fu messo in pratica – quasi involontariamente – nell'agosto del 1971. Più di ciò, l'iperinflazione scuoterà le fondamenta delle istituzioni politiche, sociali ed economiche moderne, e probabilmente porterà molte di loro a fondo. Il welfare state, ad esempio, fu inventato dal Cancelliere d'Acciaio tedesco Otto von Bismarck più di un secolo e mezzo fa. Nella suo ultima e degenere forma, dipende dalla consegna di benefici nel presente mentre sposta i costi – sottoforma di debito nazionale – sulle future generazioni. Un periodo di iperinflazione redenrà questo modello inoperabile, perchè i governi non saranno in grado di finanziare ulteriormente gli enormi deficit a tassi bassi. Segnerà anche la fine dell'interventismo Keynesiano, poichè sarà ovvio che la pianificazione centrale finanziaria non funziona.


Daily Bell: Perchè Bernanke è stato così implacabile nel pompaggio monetario?

Bill Bonner: Crede che deve combattere la Grande Correzione.


Daily Bell: Mettendo le cose insieme è come se i poteri in carica stiano spingendo verso un caos massimo. Sono solo coincidenze oppure c'è uno scopo dietro tutto ciò? Al di fuori del caos c'è un nuovo ordine mondiale ed una valuta singola?

Bill Bonner: Hm-mm. Ancora una volta, ciò presume un più grande progetto e maggiore controllo di quello che "i poteri in carica" effettivamente hanno.


Daily Bell: Date tutte le incertezze dove investirebbe ora?

Bill Bonner: In oro ed argento. Entrambi rimangono buoni investimenti.


Daily Bell: Ci dia la sua miglior sbirciata nella sfera di cristallo. Come starà l'economia mondiale tra un anno? Meglio? Peggio?

Bill Bonner: Impossibile da dire. Ma i rischi sono maggiori delle potenziali ricompense. C'è troppo debito nel sistema. Ciò rende l'intero sistema vulnerabile ad un crollo. C'è più ribasso, in altre parole, che rialzo. Detto ciò, domani di solito è come oggi. Così molto probabilmente l'economia mondiale zoppicherà in avanti, con un bassa crescita, bolle in alcuni settori come anche prosperità in alcuni altri. E' da tenere a mente che non si fa denaro scommettendo su cosa probabilmente accadrà. Si fanno soldi scommettendo su cose che potrebbero essere anche improbabili, ma sottovalutate.


Daily Bell: Cosa potrebbe essere sottovalutato?

Bill Bonner: Quello che è sottovalutato ora è il rischio nel mercato obbligazionario degli Stati Uniti. Gli investitori stanno prestando a meno del 4% d'interesse, per 10 anni, mentre il tasso reale dell'inflazione nei prezzi al consumo – inclusi carburante e cibo – si aggira probabilmente attorno al 8%. Stanno già perdendo denaro. Ed un ritorno a tassi d'interesse "normali" sarebbe devastante per i possessori di bond. Presto o tardi, il mercato obbligazionario collasserà. Cosa accadrà quest'anno? Non so dirlo. Ma è meglio essere preparati.


Daily Bell: Bel matriale. Grazie ancora per il suo tempo e le sue opinioni.



Pensieri Successivi del Daily Bell

Se avessimo alcune differenze con una delle menti più perspicaci nel campo degli investimenti, sarebbero basate sulla premeditazione. Mr. Bonner vede il "grande disegno" e crede che sia troppo grande per le manipolazioni delle elite in cerca di potere. Guardiamo a quello che sta accadendo e ci chiediamo come possa non essere intenzionale.

Ovviamente ciò NON vuol dire che ogni mossa tentata dall'Anglosfera – ogni guerra, ogni presagio basato sulla paura, ogni tema sociale dominante – abbia necessariamente un effetto previsto. Nel ventunesimo secolo molte di queste lo hanno avuto. Nel ventunesimo secolo molti di questi tentativi di manipolazione stanno fallendo ed impantanandosi.

Il riscaldamento globale ha avuto un buon esito per quasi 50 anni. Ma un anno fà, grazie al "Climategate", la disonestà dei numeri è stata esposta ed il consenso della gente è caduto e non è stato più rimesso in sesto. L'elite ha rinominato la promozione; è chiamato cambiamento climatico ora e sta arrancando in avanti senza molto successo. Ma come spesso abbiamo sottolineato, un marchio delle promozioni dell'elite è che l'Anglosfera non permetterà che muoiano, anche se sono praticamente prive di respiro. Le elite animano i cadaveri, li sostengono ed insistono sul fatto che siano vivi. C'è un altro problema – per loro, non per noi.

La guerra in Afghanistan non sta andando bene. I Pashtun ed i Talebani dovrebbero essersi riappacificati ora, difatti continuano ad ottenere un porto sicuro entro i confini pakistani; ci provano e ci riprovano, ma gli Stati Uniti non possono prevalere sull'esercito e sull'intelligence del Pakistan per snidarli. Le tensioni aumentano in continuazione. Il Pakistan non sarà nemmeno presente al summit statunitense/afghano, nonostante sia stato invitato. L'attuale mancanza di fiducia è stata causata dalla cattura e dal successivo rilascio di un agente della CIA che ha sparato a due pakistani per la strada. Sulla scia di questo incidente è scaturito l'assassinio con droni di 40 anziani al confine del Pakistan. Pakistani e Pashtun sostengono che il meeting a cui gli anziani stavano partecipando aveva a che fare con un disputa d'affari locale; i responsabili dei droni del Pentagono dicono che il meeting era una riunione terrorista.

L'Unione Europea, un altro progetto di potere a lungo termine dell'elite, sta accusando gli stessi problemi di credibilità come la guerra afghana. I leader dell'Unione Europea si incontrano e si rincontrano ed annunciano soluzioni su soluzioni ma il mercato obbligazionario non concorda e la crisi del Debito Sovrano prosegue. Ultimamente l'Unione Europea ha trattenuto le sue speranze su una più stretta unione politica tra i vari Stati dell'Unione Europea. In pratica ciò vuol dire che l'Unione Europea manterrà un occhio vigile sui bilanci e sulle spese dei PIIGS. Mentre questa sembra essere una tendenza inevitabile, l'intero processo potrebbe fermarsi se gli irlandesi infine voteranno sullo stesso – come la loro Costituzione pare richiedere. A questo giro si dovrebbe pensare che gli irlandesi non saranno costretti a cambiare un voto "negativo" con uno "positivo" attraverso la mossa, seppur discutibile, conveniente di indire un referendum addizionale.

C'è di più, molto di più; scriviamo di ciò regolarmente. Chi sà cosa ci riserba il futuro? Bill Bonner pare credere che sarà una corsa sfrenata; tendiamo a concordare. Il nostro pensiero, comunque, è che per una ragione le cose potrebbero andare molto più male prima che si riprendano definitivamente perchè i poteri in carica stanno tentando di sostenere una quantità crescente di promozioni fallite. Le elite secondo la nostra ottica cercano il caos, ma non così tanto dove gli eventi non possono essere direzionati e modellati. Quando il caos sommerge il sistema anche le elite perdono il controllo. Ciò potrebbe essere in atto ora.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/