Bibliografia

lunedì 14 marzo 2011

Il Ritorno della Stagflazione?

Prima di passare al successivo articolo sull'oro vorrei aprire una piccola parentesi sull'economia mondiale nel presente. Le attuali condizioni economiche sembrano proprio rassomigliare a quelle statunitensi degli anni '70; declino economico con relativo aumento dei prezzi. Le pressioni inflazionistiche stanno contribuendo a creare questo panorama, con un costo della vita che sta aumentando sempre di più. Ma non bastano più gli inviti "all'ottimismo", le persone hanno compreso la situazione e sono disposte, loro malgrado, ad accollarsi gli errori altrui pur di uscire da questo caos; non i dirigenti però, e continuano sulla via inflazionistica. Due treni in corsa l'uno contro l'altro.
____________________________________________


di Bill Bonner


Il Dow Jones è salito a 95 punti ieri. L'oro è in ristagno.

"Gli investitori iniziano ad agitarsi su una rinnovata minaccia di stagflazione", dice il titolo di oggi del Financial Times.

Vi ricorderete la stagflazione degli anni settanta. I prezzi salirono. L'economia no.

Pare che stia accadendo di nuovo – grazie alle banche centrali.

L'economia è immersa tra una forza inarrestabile da una parte ed un oggetto inamovibile dall'altra. Tra una Grande Correzione...e una triste stampa di denaro. Deflazione ed inflazione.

"Non combattete la FED", dicono le persone di altri tempi. Il denaro facile della FED sta spingendo in su i prezzi in tutto il mondo. Non tutti i prezzi...almeno non negli Stati Uniti ed in altre economie avanzate. Ma i prezzi di beni chiave "prezzati all'asta" – come il cibo e l'energia...e le azioni...stanno aumentando velocemente. La tipica azione statunitense ha guadagnato il 100% negli ultimi due anni (la prossima settimana arriviamo al secondo anniversario di questa corsa). E ieri abbiamo pagato più di 6$ a gallone per la benzina diesel in Francia.

Nel frattempo il settore privato è nella morsa di una Grande Correzione. Ha toccato il fondo nella crisi del 07-09. Ha voglia ed ha bisogno di smaltire la sbornia, disintossicarsi, riabilitarsi...estinguere i suoi debiti, correggere gli errori.

Un pezzo nel The International Herald Tribune sottolineava uno degli effetti di questo processo:

"Sballotati dalla recessione, gli americani adottano una nuova frugalità...

"Automodibili, telefoni e vestiti, una volta facilmente scartati, sono mantenuti in uso più a lungo..."

L'articolo andava avanti citando un esperto che diceva come agissero le persone ora: "migliorando per necessità, non per vanità".

L'umore della gente sta cambiando...lo spirito del tempo sta evolvendosi con l'economia. Lo spendaccione non spende più come prima. Poichè non crede più che potrà diventare ricco. La sua casa sta diminuendo di prezzo. Il suo lavoro, se ne ha uno, non gli da più la speranza di un salario.

Mentre le banche centrali gonfiano i prezzi nel mondo, la persona media in America o in Europa non è in grado di mantenere il ritmo. I prodotti ed i servizi locali stanno praticamente diminuendo di prezzo poichè egli trattiene le sue abitudini di spesa.

Ma i prezzi che dipendono dai mercati globali e dall'energia stanno salendo rapidamente.

Il risultato: l'irresistibile forza della stampa di denaro da parte della FED collide con l'oggetto inamovibile di una Grande Correzione...

...nell'impatto i detriti voleranno in ogni direzione...dandoci un'immagine sconcertante e mischiata che somiglia molto ad una stagflazione.

Un paio di distorsioni rendono l'immagine ancora più difficile da vedere.

Le banche centrali rifrangono i prezzi attraverso il loro specchio curvo. Fanno filtrare le cose che stanno salendo – cibo ed energia. Poi pubblicano un'immagine dell'inflazione e si congratulano per una struttura dei prezzi apparentemente stabile e regolare.

Quello che realmente sta accadendo, ovviamente, è che stanno mostrando solo una parte dell'immagine. Escludendo le componenti chiave, le banche centrali magnificano necessariamente quelle che rimangono – principalmente il settore immobiliare, che è chiaramente andato a fondo. Il consumatore che né mangia, né si riscalda, né viaggia potrebbe godere per i prezzi stabili. Il resto di noi si vedrà il potere d'acquisto divorato dai prezzi in ascesa del carburante, dei cereali, del pane e di molte altre cose.

L'altra distorsione riguarda quanto i consumatori devono spendere. Se si presta attenzione ai guadagni in entrata in America negli ultimi 10 anni, si scoprirà che, in media, le persone sono diventate più ricche.

Ma la ricchezza creata durante quel periodo non è stata distribuita ampiamente. Invece è stata concentrata nelle mani "dei ricchi". Per rendere questa lunga storia breve, la ricchezza creata nel ventunesimo secolo è stata per lo più fraudolenta – basata su accumuli poco saggi di debiti. Infatti molte persone hanno tentato di intascare enormi somme di denaro – in particolare le persone nel settore finanziario...o le persone con asset finanziari. Ciò conduce al mito che le "persone" sono più ricche ora che dieci anni fa. Non lo sono. La persona comune non ha partecipato al trasferimento di denaro dell'ultimo decennio, eccetto in modo modesto e sfortunato. Ha comprato una casa più di quello che valeva; ora affonda sempre di più nella sua sedia ogni volta che legge del settore immobiliare sul giornale. Il suo valore netto diminuisce.

Chiaririte queste distorsioni e l'immagine che ne deriva è spaventosa. Basse entrate. Alti debiti. Prezzi delle case in caduta. Prezzi in salita per quasi tutte le altre cose.

Stagflazione? Si...è solo l'ultima evoluzione della Grande Correzione.

Il settore privato si sta ancora sbarazzando del debito. Ma le banche centrali ne aggiungono altro. Risultato? Il debito aumenta in tutto il mondo.

E quindi? Kyle Bass ha proposto la sua piccola riflessione. Leggetela due volte:
«Noi ci chiediamo ed esortiamo voi a chiedervi una semplice domanda: il debito conta qualcosa? E' stato l'eccessivo rapporto di indebitamento e la crescita del credito che hanno portato l'economia globale in ginocchio. Sin dal 2002 il credito globale è cresciuto ad un tasso annuale del 11%, approssimativamente, mentre il PIL reale è cresciuto approssimativamente del 4% nello stesso periodo di tempo – la crescita del credito ha oltrepassato la crescita reale del PIL di uno stupefacente 275%. Crediamo che il debito avrà la sua importanza come l'ha sempre avuta sin dall'alba della storia finanziaria. Senza una risoluzione di questo carico di debiti mondiali, il rischio strutturale si acuirà e crescerà.»


*** La guerra degli Zombie continua.

Ci sono stati tafferugli in strada ad Atene la scorsa settimana. Non c'è da meravigliarsi. La disoccupazione tra i giovani greci è al 35%. Perchè? I vecchi hanno manipolato il gioco contro di loro. Hanno posizionato il prezzo della forza lavoro così in alto – con regolamentazioni, tariffe sociali, salari minimi e così via – che le imprese sono riluttanti ad ingaggiare lavoratori giovani ed inesperti.

Perchè così tante restrizioni? Sono state messe in campo per proteggere la vecchia, ora zombificata, forza lavoro.

Quando viene permesso di manipolare un sistema per il proprio beneficio non c'è da sorprendersi che le persone trovano modi furbi e scorretti per farlo. Abbiamo letto ieri di uno ospedale ad Atene – sull'orlo della bancarotta, ovviamente – con 35 giardinieri nel suo staff. Quello che era sorprendente era che quell'ospedale non aveva alcun giardino.

Ed ora i greci stanno minacciando di portare l'intero sistema al collasso. A Parigi i giovani trasgressori saltano di frequente oltre i tornelli della metropolitana. Le persone guardano altrove – anche le persone che si suppone lavorino nella metropolitana e debbano far rispettare le sue regole. Ma in Grecia sembra che l'intera società stia saltando oltre i tornelli. Questo è un resoconto della MSNBC:

«Il movimento "Io Non Pagherò" si diffonde in tutta la Grecia...Bloccano i caselli delle autostrade per concedere libero passaggio agli automobilisti. Coprono le biglietterie con buste di plastica in modo che i pendolari non possano pagare. Anche i medici si stanno unendo, impedendo ai pazienti di pagare le tariffe degli ospedali di Stato. Alcuni la chiamano disobbedienza civile. Altri spirito scroccone. In entrmabi i casi il movimento "Io Non Pagherò" della Grecia ha sprigionato un acceso dibattito in una nazione che non si è ripresa da una crisi del debito che ha forzato il governo a prendere drastiche misure di austerità – incluso tasse più alte, tagli a salari e pensioni ed aumenti dei prezzi per i servizi pubblici.»



[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


Nessun commento:

Posta un commento