Bibliografia

venerdì 18 febbraio 2011

Gli Investitori Finalmente Temono il Baratro dell'Inflazione

Infine qualcuno si sta accorgendo che, nella frenetica corsa a chi stampa e svaluta la propria moneta, guardarsi indietro è davvero terribile perchè ci si accorge di essere inseguiti da qualcosa di "molto grosso" che non conosce fatica e potrebbe raggiungere nel prossimo periodo chi fugge, ma che infine rimarrà a corto di fiato. Questo breve articolo, infatti, sottolinea come qualcuno togliendosi i paraocchi del mainstream sta avendo i brividi freddi di fronte a quello che Bernanke è riuscito a creare. L'inflazione nei prezzi ha finora fomentato le rivolte in Africa e Medio-Oriente, che succederà quando si presenterà alla nostra porta?
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di Robert P. Murphy

Bè era ora. Il titolo di lunedì di un articolo della CNBC annuncia: "Gli Investitori Iniziano a Credere che la Minaccia dell'Inflazione sia Reale".

Per un pò di tempo, sono stato un fiero membro di quegli antiquati che hanno predetto il ritorno di una seria stagnazione. Finora i nostri pronostici sono stati chiaramente per metà esatti — l'"economia reale" è di fatto caduta in una terribile routine, di gran lunga peggiore rispetto a quella riconosciuta alla fine del 2008 dalla maggior parte degli economisti Keynesiani.

Tuttavia sul fronte dell'inflazione (nei prezzi) le cose non sono chiare. Sebbene i prezzi degli asset ed i prezzi alla produzione sono incrementati in risposta al pompaggio monetario di Bernanke, i prezzi del consumo al dettaglio (almeno come ufficialmente riportato dal Bureau of Labor Statistics) non sono aumentati a ritmi allarmanti.

Non sono il primo economista a spiegare questa apparente anomalia rifrendomi a Wile E. Coyote: l'inflazione seria non colpirà finchè tutti non pensano che sta per colpire. E sebbene i "fondamentalisti" della seria inflazione nei prezzi sono stati al proprio posto sin dalla fine del 2008, stiamo vedendo sempre più segni che la diga di inganni di Bernanke sta iniziando a rompersi.


Una Semplice Immagine

Semplicistico come potrebbe sembrare, non riesco a scrollarmi di dosso il sentimento che il grafico qui sotto è tutto quello che dobbiamo realmente vedere per capire che infine sperimenteremo enormi picchi nei prezzi:




Si, si, è il classico caso del ragionamento forbito per cui non c'è niente da vedere, è meglio circolare ed il dollaro sarà a posto. In particolare ci sono discussioni sulla domanda di mantenere la "base" monetaria completamente bilanciata alle iniezioni di Bernanke e l'enorme aumento delle riserve in eccesso vuol dire che il nuovo denaro non sta "trapelando" nella più ampia economia.

Tuttavia quando la seria inflazione nei prezzi arriva — come ancora credo che arriverà — penso che tutti guarderemo indietro al grafico di cui sopra e saremmo scioccati che le persone fossero preoccupate per la deflazione nel 2008-2010. E c'è un precedente per questo tipo di cose; ricorderete che nel 2005 e nel 2006 parecchie persone veramente furbe (incluso Ben Bernanke) hanno negato che ci fosse una bolla immobiliare[1]:





Di Bernanke Non Mi Fido

E' vero che Bernanke potrebbe invertire il corso prima che sia troppo tardi, essendo coinvolto il potere d'acquisto del dollaro. Ma ciò implicherebbe un dolore devastante per il settore bancario, dal momento che la FED dovrebbe in primo luogo invertire le politiche che hanno salvato i titani sovraindebitati. Se Bernanke dovesse scegliere tra salvare i ricchi banchieri o il dollaro, sono fiducioso che sceglierebbe i primi.

Quando Bernnake ha concesso la sua infame intervista a 60 Minutes, la maggior parte degli analisti si è concentrata comprensibilmente sulla sua assurda affermazione secondo cui non stava stampando denaro. Ma la cosa che mi allarmò di più fu lo scambio di battute (che inizia a circa 7:20 di questo video):

«BERNANKE: Non c'è assolutamente alcun problema con i tassi in crescita, con le strategie di restringimento monetario, con il rallentamento dell'economia e la riduzione dell'inflazione al momento giusto. [...]
Q: A che livello ha fiducia di poter controllare tutto ciò?

BERNANKE: Al cento percento.
»


Ora, ciò dovrebbe essere terrificante. In realtà, Bernanke non dovrebbe avere il 100% di fiducia che egli possa controllare il suo tostapane. Voglio dire, potrebbe alzare troppo la temperatura, o qualcuno potrebbe farci cadere dell'acqua sopra. Potrebbe accadere.

Allo stesso modo, c'è ogni sorta di scenario dove la naturale "distensione" delle straordinarie politiche della FED non potrebbe funzionare come pianificato. In particolare se anche il CPI ufficiale dell'inflazione inizia a crescere al di sopra del 4 e 5% su base annuale, mentre la disoccupazione rimarrebbe al di sopra (diciamo) dell'8%, diverrà chiaro che la "exit strategy" di Bernanke conduce ad un muro di mattoni.


"Bene, Se la FED Iniziasse a Monetizzare il Debito, Allora Mi Preoccuperei dell'Inflazione..."

Una delle posizioni più assurde che rigettano gli avvertimenti inflazionisti viene da persone che pensano che la politica della Federal Reserve sia completamente separata dalla posizione fiscale del Tesoro. Tali analisti ingenui pensano che la decisione di Bernanke di assorbire più di un trilione in debito del governo non avesse niente a che fare con i deficit massicci che il governo ha accumulato e continuerà ad accumulare.

Coloro che snobbano la nostra attuale situazione ammetteranno che la Germania tra le due guerre o il moderno Zimbabwe si sono ficcati nei casini per bene, ma quelle erano situazioni dove la banca centrale "monetizzava il debito". Ciò è presumibilmente in aperto contrasto con le politiche monetarie scientifiche della "indipendente" Federal Reserve.

Per mettere queste affermazioni nel proprio contesto, è da notare che nel secondo quadrimestre del 2009 l'assorbimento da parte della FED del debito del Tesoro è ammontato al 48% del nuovo debito emesso in quel periodo. E ZeroHedge ha pubblicato il seguente grafico che mostra che la FED è attualmente la singola proprietaria più grande del mondo dei titoli del Tesoro USA, sorpassando la Cina:




Conclusione

Nessuno conosce il futuro per certo. Ma date le realtà politiche ed economiche, rimango ancora fiducioso che i prezzi quotati in dollari statunitensi continueranno a salire, non solo nelle merci ed in certe classi di asset, ma infine nella maggior parte dei beni di consumo. Ad un certo punto sarà ovvio che nemmeno Ben Bernanke sarà in grado di negarlo.

Quando avverrà il crollo? Di nuovo, nessuno può sapere simili cose di sicuro ma ci sono segni crescenti che "il mercato" presto comprenderà che Bernanke & Co. ci hanno messi in una situazione senza via d'uscita.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


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Note

[1] Per mia eterna vergogna, ero uno di quei (per fortuna) furbi economisti che hanno guardato dall'alto i pericoli per fin troppo tempo. Quindi quando dico che le persone possono attaccarsi a discussioni per ignorare gli avvertimenti ed in seguito chiedersi cosa stessero pensando del mondo, parlo per esperienza personale.


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