Bibliografia

lunedì 24 gennaio 2011

La Paura per l'Ozono: Una Retrospettiva

Ora grazie a quel buffone di Al Gore (per gli interessati, nel 2012 uscirà l'edizione speciale fine del mondo de "Una Scomoda Verità: L'Ora delle Fustigazioni Finali) abbiamo automobili (coincidenze?) con tutti gli accessori per rispettare Madre Natura e Padre Albero, ma se parliamo di canapa e dei suoi usi si palesa un'energumeno pronto a schiaffarci in galera. La vita non manca d'ironia.
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di Rod Rojas


Ricordate quando l'assottigliamento dello strato d'ozono avrebbe dovuto causare morte tramite melanomi maligni, proprio pochi anni fa? La paura per l'ozono sembra essere completamente sparita dai radar.

Come potreste ricordare i clorofluorocarburi (CFC) erano il male del momento, giocando lo stesso ruolo che l'anidride carbonica (CO²) gioca oggi nella paura per il riscaldamento globale. Gli ambientalisti sostenevano che i CFC avrebbero viaggiato per 40 miglia dalla superficie terrestre, nonostante il fatto che i CFC siano cinque volte più pesanti dell'aria. Un normale caso di mattoni volanti, senza dubbio.

Abolendo i CFC nel 1989, i 196 paesi che hanno firmato il Protocollo di Montreal sulle Sostanze che Riducono lo Strato d'Ozono hanno perso una economica, sicura, non-tossica, chimicamente inerte, non-corrosiva e non infiammabile fonte per refrigeranti, propellenti e componenti per sistemi anti-incendio.

Come la maggior parte delle regolamentazioni, l'abolizione dei CFC ha colpito i poveri con una vendetta. Milioni di frigoriferi perfettamente funzionanti non potevano più essere ricaricati col Freon, così ognuno fu costretto ad acquistare nuovi apparecchi senza CFC. Ciò, ovviamente, fu specialmente difficile per coloro con basse entrate.

Un altro gruppo che ancora soffre maggiormente sono i pazienti malati d'asma. I sostituti degli inalatori a CFC sono gli inalatori a HFA (idrofluoroalcani), che secondo molti medici sembrano avere un'efficacia marginale rispetto alle versioni con i CFC, i quali fornivano un sollievo più veloce e più duraturo dall'agonia del soffocamento. Molti pazienti hanno scoperto che, mentre uno sbuffo soleva essere sufficiente a riaprire le vie aeree, il nuovo prodotto richiede due o tre sbuffi per funzionare. Ciò alza il costo della cura a causa dell'aumento del dosaggio. Ed oltre al danno anche la beffa, poichè dopo la loro introduzione gli inalatori HFA sono protetti da leggi sul paziente, mentre gli inalatori al CFC erano già generici. I prezzi per inalatore sono aumentati dalla forbice 5$-25$ a quella 30$-60$ negli Stati Uniti.

Non c'è bisogno di dire che i contribuenti stanno ancora finanziando la ricerca in questo finto campo e l'abolizione dei CFC è ancora in vita. Come sempre le regolamentazioni ed i finanziamenti sono molto semplici da mettere in campo — specialmente quando le persone sono manipolate con tattiche paurose — ma sono molto difficili da far ritirare; infatti le regolamentazioni difficilmente sono ripudiate e le istituzioni in carica per farle rispettare solo occasionalmente sono smantellate.

E' importante riconoscere il sentiero comportamentale dei governi, delle organizzazioni non governamentali e degli scienziati guardando a paure simili come la pioggia acida, il Millennium bug, la sindrome della mucca pazza, l'H1N1 ed ora il cambiamento climatico ed il terrorismo. Paura e colpevolezza sono i soliti strumenti usati per derubare i cittadini della loro libertà e del loro denaro. Queste paure promuovono la centralizzazione delle nostre scelte e permettono maggiori trasferimenti di forze e ricchezze verso il governo.

I terrori ambientali sono particolarmente efficaci perchè uniscono gli effetti di paura e colpevolezza. Scenari come "l'uomo contro la natura" forniranno possibilità infinite per la perdita di libertà a meno che il potere non sia del tutto strappato dai governi.

A meno che non realizziamo che l'uomo e la natura sono una cosa sola, gli eco-fanatici sosterranno un sottosviluppo dell'uomo mai abbastanza basso: il cosidetto poeta-filosofo del movimento ecologico, Derrick Jensen, ha scritto che: "la civiltà non è e non potrà mai essere sostenibile". Non dovremmo sottovalutare questo tipo di frase, specialmente se viene da un uomo come Jensen, che ha un'ampio pubblico e ha ripetutamente difeso l'uso di un'aggressione violenta per raggiungere gli scopi ecologici. Dobbiamo stare attenti, non tanto per la possibilità di azioni violente da parte di Jensen, ma del talento del governo di raccogliere simili idee ed usarle a suo vantaggio.

State in guardia per una nuova paura non appena il mito del cambiamento climatico perde pressione e la popolazione si stanca dell'anti-terrorismo.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


4 commenti:

  1. Chiedo scusa, però manca una parte importante, in questa retrospettiva: che ne è stato del buco dell'ozono? E' almeno servito a qualcosa, il bando dei CFC?

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  2. Ciao hronir. Per quanto riguarda i malati d'asma, per loro non è stato un bene il bando degli inalatori a CFC. Quelli ad HFA hanno una mnutenzione costosa che ne fa lievitare il prezzo (tralasciando altre molecole presenti nella dose a cui i pazienti potrebbero essere allergici; ad esempio, l'etanolo ricavato dal mais).

    In secondo luogo i CFC sono pesanti ed a certe altezze non arrivano. Quindi viene naturale pensare che qualcos'altro abbia causato eventuali buchi nello strato. Più probabilmente la colpa si potrebbe attribuire ad una sempre maggiore quantità di particelle radioattive derivanti dapprima dagli esperimenti nucleari in atmosfera ed in seguito dall'utilizzo di uranio impoverito. Ma questi visto che li sponsorizza lo Stato vanno bene per la salute, sono cazzi quando poi queste particelle radioattive si inalano...sai le risate?

    Però hanno messo al bando la prima cosa che gli è saltata in mente, come ora stanno sbraitando per il riscaldamento globale (o i terroristi) scassando le palle con le varie automobili eco-solidali (anche loro). Altrimenti il PIL come sale?

    (grasse risate)

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  3. Senza polemica, ma rifaccio la domanda: è cambiata la situazione del buco nell'ozono? Si è ridotto? Si è ri-inciccito lo strato che si stava assottigliando?

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  4. Domanda ininfluente, anche perchè:

    " [...] Dai primi anni del 2000 dopo studi più approfonditi sulla meteorologia delle zone polari, alcuni scienziati sostengono che il buco dell’ozono possa essere un fenomeno del tutto naturale, legato a particolari condizioni meteorologiche delle zone polari. In particolare si è notata la formazione di nubi di cloro all'interno del vortice polare che si forma durante la stagione invernale: proprio queste nubi che risalgono durante la stagione primaverile sarebbero alla base della dissociazione dell'ozono sopra i poli."

    http://it.wikipedia.org/wiki/Buco_nell%27ozono

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