di Johnny Cloaca
Un altro supereroe all'orizzonte tenta di farsi strada tra le mille peripezie della vita. L'Economic League sembrava al completo quando, forse a causa di Stan Lee, si creano nuovi posti di lavoro e subito vengono occupati. Una riallocazione perfetta. Di sicuro l'occupazione offre stabilità al demente di turno, quandi grazie ai suoi talenti riesce a produrre una serie straordinaria di puttanate che gli consente non solo di mantenere il posto ma anche di raggiungere degli straordinari. O cazzo! Mises aveva ragione! E giù risate. Questa volta sull'onda del successo arrivano le fresche (si fa per dire, non demoralizziamolo subito) baggianate dell'ultimo economista improvvisato, se non ce n'erano abbastanza ora posso aggiungere nuova carta da cesso per la mia collezione. Apriamo il sipario con un'evergreen targato Paul Krugman:
"Una liberalizzazione degli scambi può rendere l'economia mondiale più efficiente, ma sul fronte della domanda serve a ben poco. Se l'obbiettivo è trovare una misura commerciale che aiuti l'occupazione, bisogna cercare di indurre gli altri paesi a incrementare il loro deficit"[1]Il cretino Keynesino reitera le sue teorie e annaspa nella melma. Inutile commentare oltre. Cosa puoi dire ad uno che ti suggerisce di indebitarti ancora nonostante le tue passività esondano dal terrreno come la monnezza di Napoli? Masochismo.
Ma passiamo alla new entry che risponde al nome di Maurizio Blondet, ecco cosa ci regala in un suo articolo:
"La legge della libera circolazione di capitali vigente nella globalizzazione. Idem per le banche tedesche. Strapiene dei miliardi guadagnati duramente dagli esportatori tedeschi, non sapevano come impiegare quel ben di Dio; invece di investire nel loro Paese, hanno pensato bene di comprare Buoni del Tesoro dei Paesi più pericolanti, gonfiando – per esempio – la bolla immobiliare in Spagna. E nessun governo ha potuto vietare un così scemo investimento."[2]Ricorda un pò le scemenze sul "capitalismo" della "Federal Reserve". Sarebbe interessante se ora ci venisse fornita anche l'annessa spiegazione di come il liberismo globale possa conciliarsi con enti monopolisti, come le banche centrali, che lavorano di stampante per inondarci di ricchezza. (Sonore risate). Visto che, anche qui, tra qualche riga qualcosa sarà riabilitato, riassumiamo in soldoni questo pensiero: "la cartaccia è male, la cartaccia sostiene il capitalismo, doppiamente male, Stato buono, quindi Stato stampa cartaccia e tutti felici". Nonostante ciò sto scoprendo qualsiasi pietra e smuovendo qualsiasi foglio di giornale per capire da dove minchia esca fuori questa globalizzazione o addirittura questo suddetto capitalismo, ma le risposte ancora non arrivano. Mi accontento anche di un post-it.
"I controlli sui movimenti di capitale esistevano un tempo, oggi non più; l’economia politica (gestita dallo Stato) è ormai demonizzata. Il principale dogma della ideologia dominante recita che la libera circolazione dei capitali favorisce lo sviluppo, mentre il controllo pubblico lo frena; che i privati (le banche) sanno meglio dello Stato dove investire; che investono là dove la il capitale rende di più..."Diamogli un pò di acqua santa forse lo esorcizziamo. O mandiamoci direttamente Cristo a ribaltare qualche bancarella, visto che i banchieri sono l'evoluzione organica dei mercanti. Quindi Blondet auspica che la classe dirigente possa amministrare, oltre ai soldi estorti con la pistola, gli investimenti e scrivere nuove gustose leggi. Ma mi raccomando, la classe dirigente sarà assolutamente disciplinata. Come consuetudine vuole però, l'elezione favorirà una grande opzione a questa gente: faranno quello che cazzo gli pare. Sotto "l'efficienza" e la "rigidità" dello Stato, come diceva anche Gesell, no? (siamo in ottime mani allora)
"Quando si giungerà alla conclusione che l’attività bancaria è una cosa troppo seria per essere lasciata ai banchieri, e ai loro complici (le Banche Centrali), sarà sempre troppo tardi."
Però lasciarla in mano allo Stato va bene, lì vige l'imparzialità e la disciplina: visto che il "mercato ha fallito" propongo l'evoluzione della cartaccia tanto amata da Gesell, quella che non solo si squaglia quando arriva in mano di privati, ma anche in mano di banchieri; così chiudiamo una volta per tutte questo capitolo. Meglio fare in modo che non si squagli in mano ad una cricca "istituzionalmente" costruita, giusto? Responsabile solo di quello che mangia a pranzo ed a cena. Perchè è il "mercato che ha fallito" e quindi è giusto consegnare le redini ad una associazione (annotazione: a delinquere) che non vi lucrerebbe mai e ci vuole tutti un bene dell'anima. Preghiamo ora. Quale sia il ruolo del "mercato" però quando il conto viene presentato al "pubblico" resterà sempre un mistero.
Ora vorrei fermarmi, ma ce ne sono troppi e lasciarli andare sarebbe un grave peccato. Troppi zombie, è ora di sfoltire i ranghi. Continuiamo con la sintesi dei pensieri precedenti: il catto-Keynesiano (grazie a Gatto Rognoso per la segnalazione). Serve commentare?
Le ondate continuano, questo invece è lo zombie che sta tentando di mangiare i cervelli italiani (grazie a Luca Fusari per la segnalazione):
"Secondo, dato che l’Italia resta un paese con un altissimo debito pubblico occorre spiegare come si intende ripagare tale debito. La prima questione è normalmente ignorata nel dibattito politico."[3]Perchè questi pagliacci conoscono solo il mondo idialliaco Keynesiano in cui si spende a deficit per alimentare la domanda e poi in tempo di secca, quando la spinta finisce (per riequilibrare la situazione), accade questo:
"La seconda questione è invece normalmente affrontata in modo sostanzialmente simile nei due schieramenti: il debito si paga tassando in modo massiccio gli italiani e senza toccare la spesa pubblica."Domande? Facciamo così, la prossima volta che sentite parlare in un'articolo d'economia di "spingere la domanda, sostenere la domanda, stimolare la domanda" siete legittimati a mandare affanculo il vostro interlocutore; il permesso ve lo do io. Ah si, questo è il cretino che ha iniziato a sparlare di "turbo-capitalismo". That's the future, baby!
Ma mentre i nostri supereroi elevano le loro anime, solo per schiantarsi successivamente a terra e fornire un'adeguato metro di giudizio sul debito soverchiante, l'oro se la dà a gambe ormai stanco marcio delle cagate Keynesiane e Geselliane che ogni maledetto giorno deve sorbirsi da 70 anni a questa parte. Vediamo l'articolo:
Perché i cinesi stanno acquistando così tanto oro? Nel 2010 è stata la domanda al di fuori della Cina uno dei fattori principali del sensazionale aumento del prezzo dell’oro. L’oro è salito circa del 26 per cento quest’anno e la maggior parte degli analisti prevede che aumenti ancora di più nel 2011. [...] Bene, sembrano esserci quattro teorie fondamentali sul perché la Cina stia comprando in questo momento così tanto oro.
#1 Un riparo dall’inflazione
Già stiamo iniziando a vedere un inizio di inflazione seria in Cina. In particolare, l’inflazione dei generi alimentari minaccia di sfuggire da ogni controllo. In una condizione inflazionistica, l’oro è sempre un buon investimento.
#2 Un’alternativa ai Buoni del Tesoro americani
Nel corso dell’ultimo decennio, la Cina ha investito molto, molto pesantemente in Buoni del Tesoro americani. Infatti, ad oggi il governo degli Stati Uniti deve alla Cina quasi mille miliardi di dollari. Tuttavia, nel corso degli ultimi uno o due anni la Cina ha drasticamente ridotto gli acquisti di Buoni del Tesoro americani e si sta dando da fare per trovare investimenti alternativi. L’oro è sempre stato un investimento molto sicuro e con l’attuale instabilità del sistema finanziario ha molto senso investire in oro.
#3 Una mancanza di fiducia nelle monete cartacee
Nel corso dell’ultimo decennio, la Cina ha accatastato giganteschi cumuli di riserve Forex ma ultimamente le monete cartacee come l’euro il dollaro americano stanno diventando sempre più instabili. La crisi del debito sovrano europeo minaccia di far crollare l’euro in qualunque momento. Il Quantitative Easing 2 e l’accordo sui tagli fiscali che Obama e i Repubblicani stanno cercando di far approvare al Congresso stanno facendo perdere molta fiducia nel dollaro americano al resto del mondo. In queste condizioni, è diventato molto meno invogliante detenere monete cartacee.
#4 La preparazione all’imminente crollo finanziario
Non ci vuole un genio per capire che stiamo vivendo nella più grande bolla del debito della storia del mondo e che, ad un certo punto, il sistema finanziario mondiale andrà in rovina. Quando questo accadrà, la situazione più sicura in cui trovarsi saranno i metalli preziosi e le altre materie prime. I cinesi sono molto presi a divorare oro, argento e numerose altre materie prime, e quindi che lo facciano di proposito o meno, si stanno sistemando per superare meglio di altre nazioni l’imminente tempesta finanziaria.
Ancora una volta, è sempre difficile dire con esattezza quello che sta facendo la Cina. Forse tra sei mesi o un anno, la Cina cambierà di nuovo rotta. Ma al momento la Cina sta divorando enormi quantità di oro e, se questo continuerà, si creerà un enorme squilibrio sui mercati finanziari globali.
In effetti, se tutti questi acquisti cinesi proseguiranno ancora per qualche tempo, potrebbero far saltare molti di coloro che detengono importanti posizioni corte in oro. Ma non è soltanto il governo cinese ad essere stato colpito dalla “febbre dell’oro” in questo momento.
I cittadini cinesi stanno acquistando oro ad un ritmo mai visto prima. [...]
E gli Stati Uniti?
Beh, la verità è che gli americani hanno subito un tale appiattimento culturale che solo circa il 70 per cento di loro riesce a trovare la Cina su una cartina geografica.[4]
Una vera gioia per il cuore e per l'anima, eh? Reliquia barbara un paio di ciufoli. Quelli che dovrebbe suonare l'amico Krugman con accanto gli altri compagni di idiozie che gli tengono il tempo e la scimmia; vorrei vederli arabbattarsi per qualche moneta semmai tornasse il gold-standard. E per il gran finale (rullo di tamburi): "Il Prezzo dell'Oro Potrebbe Andare a 2000$, dice Rogers".
Ed ora potete dare inizio alle feste.
Zombie> Ceeerrrveeeelllooooo....!
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Note
[1] Fonte: LINK
[2] Fonte: LINK
[3] Fonte: LINK
[4] Fonte: LINK
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Ciao Johnny
RispondiEliminaquando hai tempo e voglia, ti sarei grato se mi dessi un chiarimento.
Quando scoppierà la bolla del debito sovrano, l'immediata conseguenza sarà la svalutazione delle divise coinvolte (dollaro, euro, yen), giusto?
A questo punto ci sarebbe un periodo di gioia per i possessori e produttori di materie prime, ma a paesi come Cina e India verrebbe presto a mancare quella che oggi è la loro arma migliore: la competitività dei prezzi delle loro merci.
Intendo dire: allo scoppio della bolla non sfuggirebbe nessuno, a parte i possessori di atolli opportunamente attrezzati con gran numero di viveri.
Comunque nella top 3 delle cazzate dell'anno, per me, rimane il vaticinio di Roubini sul pareggio euro-dollaro.
Da inguaribile ottimista quale sono, penso anche che questa crisi del debito possa essere salutare. Oramai anche i giornalisti si sono accorti che non è sufficiente fare tagli alla spesa pubblica, ma occorre dare una vera mossa al mercato del lavoro.
Chiaramente studenti (ma cosa studiano? quando? con quali risultati?) e sindacati (no comment) faranno il diavolo a quattro per opporsi, ci saranno mille compromessi, ma secondo me quella schifezza di statuto dei lavoratori, comincerà a essere messo in discussione anche dall'uomo della strada.
L'ho scritto prima, sono un inguaribile ottimista.
Auguro a tutti una buona cena di vigilia e un ancora miglior pranzo di Natale! Domani sera, invece, leggeri.
Ciao!
Ciao Alberto. La via ormai è ad un bivio: default o inflazione. Non si scappa (con conseguente crollo delle valute). Lo scoppio della bolla (che si sta gonfiando nei bond, perchè la FED solo questo sa fare gonfiare bolle immobiliari e obbligazionarie. Capito? Risolve i problemi facendo scoppiare bolle! ) sarà devastante; non credo che le nazioni si preoccuperanno tanto degli scambi, più che altro dello status quo del loro potere. La Cina non sta facendo altro che tentare di acquistare stabilità; non solo per l'eventualità di unoscenario catastrofico mondiale, ma anche per il presente visto che deve fare i conti sia con l'inflazione interna sia con quella comprata dallo zio Sam.
RispondiEliminaCome dici giustamente, le crisi sono (purtroppo) un toccasana per l'economia perchè il mercato tenta di rimediare alle idiozie perpetrate dai pianificatori; ma qui si continua ad intervenire a tutto spiano, quindi speranze di ripresa sono ai minimi storici. Tocchi un tasto dolente poi quando parli degli studenti. Infatti io temo per il dopo tempesta, perchè qui non si conoscono né le cause né le conseguenze che possono partire da una crisi economica. Sarebbe stato lecito, difatti, protestare nel periodo di boom! Ma sembro un marziano quando sostengo ciò in un discorso.
Poi ovviamente ci sono questi tromboni di cui la gente pare fidarsi ciecamente, e ci si schiera a loro favore per partito preso senza indagare a fondo le meccaniche dei loro discorsi. Il bello è che presentano sempre le stesse ricette economiche ed abbiamo visto come siamo finiti. Il dubbio quindi dovrebbe sorgere all'ennesima riproposizione della stessa brodaglia. Anzi mi hai fatto ricordare di un'articolo che metterò on-line tra un pò, proprio sul debito.
PS: buone feste anche a te. A presto.