Bibliografia

giovedì 16 dicembre 2010

Dalla Cina con l'inflazione




Un piccolo flash sulla situazione attuale dell'economia. Si possono osservare varie sfaccettature: debolezza del dollaro, aumento del prezzo delle merci ed aumento dei tassi d'interesse sui bond, il tutto catalizzato da due eventi. Quali? Vediamo cosa ci dice Schiff:

"Primo, l'inflazione in Cina sta aumentando più di quanto altre persone pensavano; l'annuale aumento nei prezzi al consumo in Cina ha raggiunto il 5%, il 6% nei prezzi di fabbrica e il prezzo del cibo è salito del 12%. L'inflazione in Cina sta adnando fuori controllo e potrebbe peggiorare. Tale situazione ha un causa, infatti l'inflazione della Cina è importata dall'America. La Cina esporta i suoi prodotti e l'America esporta i suoi soldi, comprano il dollaro stampando la loro valuta; all'aumentare della massa monetaria aumenta l'inflazione, e quindi possiamo osservare questo aumento nei prezzi. Anche se i cinesi alzano i tassi d'interesse ciò non fermerà l'inflazione sottotstante. Perchè? I tassi d'interesse forzano soltanto le banche centrali a spendere ulteriormente la massa monetaria a comprare dollari, facendo aumentare l'inflazione.

L'unico modo per combattere l'inflazione in Cina è che i cinesi smettano di far aumentare la propria massa monetaria, ma non possono farlo a meno che non lasciano che la loro valuta aumenti (il che è quello che secondo me faranno). Nel preciso momento in cui avverrà ciò l'inflazione cinese si fermerà e quella americana andrà fuori controllo!"


Una gioa per lo spirito, no? Ma continuiamo:

"I cinesi si terranno i loro prodotti e l'America il suo denaro. Quindi l'inflazione americana non sarà più esportata e dovremo fare i conti con essa da soli. E ciò è quello che sta succedendo, riflesso nella debolezza del dollaro, nell'aumento dei prezzi delle merci... Il problema è quando ciò accadrà. E quando accadrà che succederà negli USA? Prezzi al consumo più alti e tassi d'interesse più alti."


Abbiamo appena capito che l'America deve pregare Cristo (visto che è quasi natale) affinchè la Cina non tiri il freno a mano e faccia inversione, altrimenti i guai si faranno sentire...eccome. La cura inflattiva sarebbe la via principale in cui Bernanke si andrebbe a cacciare (ormai è diventato prevedibile) continuando a stordire l'economia con iniezioni di quantitative easing. Il dramma? L'economia sarà condotta al coma e non risponderà più a nessun stimolo entrando in una recessione indeterminata, con esiti che vedremo più avanti. Non un bene per l'America, non un bene per l'Europa. Ma avviamoci verso la conclusione del discorso con il secondo punto per cui il dollaro è debole, il prezzo delle merci aumenta ed i bond sono deboli:

"[...] ovvero il deficit di bilancio. A causa del deficit crescente il governo sta vendendo più bond (ed è per questo che il loro prezzo è debole) e si teme anche che il debito venga monetizzato. Addirittura ci sono alcune persone che pensano che la causa per cui i tassi d'interesse dei bond stiano aumentando è dovuta allo stimolo fiscale, quindi ulteriori quantitative easing sarebbero salutari. Ma lo stimolo fiscale non può funzionare. Lo stanno usando per aumentare il deficit in modo da abbassare le tasse, ma a lungo andare l'alto deficit compenserà qualsiasi effetto benefico dovuto dall'abbassamento delle tasse."


Pura illusione quella di Bernanke. Sta sparando al buio. Ed aumentando il deficit, chiaro.

"E visto che ci sarà più debito, visto che la Cina comprerà meno titoli del Tesoro Statunitensi (poichè si concentrerà sulla propria inflazione), vedremo altri giri di quantitative easing a differenza di quello che Bernanke ha detto nella sua intervista a "60 Minutes". Sarà costretto a stampare più denaro per comprare più titoli del Tesoro, ora che il deficit di bilancio sta aumentando. Ed è per questa ragione che i prezzi dei bond stanno calando.

Dobbiamo realmente prestare attenzione ai grafici dei bond, anche perchè non penso che i media lo faranno. Se guardate a questi grafici mi sembra che ci sia stato un'aumento molto rapido nei bond a 10 anni del 4% e nei bond a 30 anni del 5%. Non credo che questo livello possa far collassare il mercato, ma sicuramente deve metterlo in allarme. Una volta che si presenta questa situazione, allora potremmo avere un'incremento più significativo nei tassi d'interesse che potrebbe far muovere i bond a 10 anni verso il 5% e i bond a 30 anni verso il 6/6,5%; tali sarebbero i più alti tassi d'interesse in un decennio e da quel momento si avranno tassi d'interesse sempre più alti."


In poche parole, Chopin può suonare la marcia funebre per il mercato obbligazionario. Infine una nota per Bernanke:

"E qui la FED dovrà prendere quella decisione: farà qualcosa per fermare l'inflazione galoppante? Bernanke ha detto che in 15 minuti può alzare i tassi d'interesse. Bè lo vedremo perchè dovrà farlo (ciò significa restringere il bilancio della FED, vendere i bond del Tesoro, vendere i mutui garantiti da ipoteca, vendere utte quelle cose che ha comprato per salvare tutti, contrarre la massa monetaria e lasciare che i tassi aumentino per evitare il crollo del dollaro e l'inflazione galoppante.

La FED avrà la possibilità di fare ciò e permettere un collasso economico maggiore di quello che pensano di aver prevenuto nel 2008; nel momento in cui la FED alzerà i tassi d'interesse nella recessione, tutte le banche che ha salvato falliranno di nuovo ed il governo dovrà riconoscere che non potrà pagare gli interessi sul debito nazionale, non potrà pagare le pensioni, non potrà pagare il sistema sanitario, ecc.)."


Doloroso, ma necessario. Ora capite veramente la pericolosità di un'ente di pianificazione centrale? Ma c'è ancora una via più dolorosa da analizzare:

"Bernanke si asterrà dall'aumentare i tassi d'interesse. Comprerà tutti i bond, stamperà tutto il denaro che gli servirà ed il governo manterrà le sue promesse ma sarà scatenato qualcosa di molto drammatico: inflazione galoppante, default, iperinflazione, ecc. Vi ricordate cosa scrissi in Crash Proof? La crisi sarebbe iniziata con lo scoppio della bolla immobiliare, il settore finanziario sarebbe collassato perchè i prestatori avrebbero avuto perdite, il governo avrebbe tentato di salvare tutti, con lo stimolo ed il denaro-facile avrebbe provato a rigonfiare la bolla e che quest'ultimo aspetto avrebbe portato la crisi reale poichè si avrà un collasso della valuta, una continua domanda per il dollaro, picchi nei tassi d'interesse, ecc. [...]"


Epitaffio? La cura del governo ci stroncherà col suo presunto "rimedio" ai malanni.


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