Con questo passaggio Gatto ci porta alla scoperta della storia che ha caratterizzato la scuola moderna, non più edificio del sapere e dell'istruzione ma fucina per la creazione di zombie senza cervello e pronti ad obbedire a chi li governa. Provate a chiedere a chiunque abbia preso lauree o diplomi (e si, perchè per poter avere voce in capitolo in questa società bisogna avere la qualifica di manzi d.o.c.) se esista qualcosa di meglio della democrazia? No, a quanto pare abbiamo raggiunto l'apice...si perchè da questa gabbia ormai nessuno ci schioda e la morte del pensiero individuale è il passpartù per la cella. Una risposta chiara e precisa questa, a chi si chiede perchè non ci si ribella a tutto ciò.
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di John Taylor Gatto
Perchè aggiustare un sistema progettato per distruggere il pensiero individuale?
Vorrei che voi consideraste la paurosa possibilità che noi stiamo spendendo fin troppi soldi sull'istruzione, non pochi. Vorrei che consideraste che abbiamo fin troppe persone impiegate nell'interferenza con il modo in cui i nostri figli crescono – e che tutti questi soldi e tutte queste persone, tutto il tempo che prendiamo alle vite dei bambini e tenendoli lontano da casa, dalle famiglie, dai vicini, dalle esplorazioni private – va tutto in direzione dell'istruzione.
Ciò sembra radicale, lo so. Sicuramente in una società moderna e tecnologica è la quantità di istruzione e la somma di denaro che si spende che fa acquistare valore. Però lo scorso anno ho ancora ascoltato a St. Louis un vice-presidente della IBM dire, ad una conferenza di persone riunite per riprogettare il processo di certificazione dell'insegnante, che secondo la sua opinione questo paese è diventato esperto di computer grazie all'auto-insegnamento, non attraverso alcuna azione delle scuole. Ha detto che 45 milioni di persone si sono trovate a loro agio con i computer che hanno imparato ad usare attraverso dozzine di strategie non metodiche, nessuna delle quali realmente professionale; se le scuole avessero anticipato il diritto ad insegnare l'uso del computer saremmo stati in un'orribile casino proprio ora, invece di guidare il mondo nell'apprendimento di ciò. Ora pensate alla Svezia, un paese bello, sano, prosperoso ed aggiornato con una reputazione spettacolare per la qualità in tutto ciò che produce. Sembra di avere la sensazione che le loro scuole debbano avere qualcosa a che fare con ciò.
Allora cosa ne dite del fatto che non si può andare a scuola in Svezia finchè non si ha 7 anni? La ragione per cui i poco sentimentali svedesi hanno spazzato via ciò che sarebbe stata la prima e la seconda elementare, è che non vogliono la grande fattura sociale che rapidamente matura quando ragazzini e ragazzine sono strappati dai loro migliori insegnanti a casa troppo presto.
Non vale la pena pagare, dicono gli svedesi, per fornire lavori ad insegnanti e terapisti se il risultato sono ragazzi malati ed incompleti che non possono essere rimessi in sesto di nuovo molto facilmente. L'intera sequenza scolastica svedese non è di 12 anni – è di nove. Meno istruzione, non di più. I diretti risparmi di un tale passo negli Stati Uniti sarebbero di 75$-100$ miliardi, un sacco di mutui sulla casa ripagati, un sacco di tempo libero con cui cercare un'istruzione.
Chi è stato che ha deciso di forzare la vostra attenzione sul Giappone invece che sulla Svezia? Il Giappone con le sue scuole di lunga durata ed obbligatorie per volere dello Stato, invece che la Svezia con le sue scuole di breve durata, una sequenza scolastica breve ed una libera scelta sul dove vostro figlio è educato? Chi ha deciso che avreste dovuto sapere del Giappone e non di Hong Kong, un suo vicino asiatico con scuole di breve durata che superano il Giappone in matematica ed in scienza a tutti i livelli? Quali interessi vengono soddisftatti nel nascondervi ciò?
Una delle ragioni principali per cui noi siamo nel casino in cui ci troviamo oggi è che abbiamo permesso all'istruzione di diventare un monopolio molto redditizio, garantito ai suoi clienti dal potere di polizia dello Stato. L'istruzione professionale attrae investimenti crescenti solo quando insegna scarsamente e dal momento che non ci sono alcune sanzioni per simili comportamenti, la tentazione di non fare un buon lavoro sarà schiacciante. Ecco perchè lo staff scolastico, sia sul modo di pensare che sulla gestione, è coinvolto in un sistema corporativo; in quell'antica forma di associazione in cui a nessun singolo membro è permesso di superare qualsiasi altro membro, di mettersi in evidenza o di introdurre una nuova tecnologia oppure improvvisare senza il preventivo consenso della corporazione. La violazione di questi precetti è duramente sanzionata – come Marva Collins, Jaime Escalante ed un gran numero di (una volta) brillanti insegnanti hanno scoperto.
La realtà della corporazione non può essere rotta senza restituire il potere decisionale primario ai genitori, lasciandoli comprare ciò che vogliono comprare per l'insegnamento scolastico, ed incoraggiare la realtà imprenditrice che è esistita sin dal 1852. Questo è il perchè esorto ogni attività finanziaria a pensarci due volte prima di entrare in una relazione cooperativa con le scuole che abbiamo oggi. Cooperare con questi posti li renderà soltanto peggiori.
La struttura dell'insegnamento scolastico americano, del ventesimo secolo, iniziò nel 1806 quando i soldati dilettanti di Napoleone sconfissero quelli professionisti della Prussia nella battaglia di Jena. Quando i tuoi affari riguardano la vendita di soldati, perdere una battaglia come quella è una cosa seria. Quasi immediatamente dopo un filosofo tedesco chiamato Fichte consegnò il suo famoso "Discorso alla Nazione Tedesca", che diventò uno dei più influenti documenti nella storia moderna. In effetti egli disse ai prussiani che il partito era finito, che la nazione sarebbe dovuta procedere attraverso una nuova istituzione utopica di scuola forzata in cui ognuno avrebbe imparato a prendere ordini.
Così il mondo prese la via della scuola obbligatoria infine, per la prima volta nella storia dell'umanità; la scuola forzata moderna partì in Prussia nel 1819 con una chiara visione di cosa le scuole centralizzate potessero consegnare:
Soldati obbedienti all'esercito, lavoratori obbedienti alle miniere; servi civili ben subordinati al governo; impiegati ben subordinati all'industria; cittadini che la pensassero allo stesso modo sulle principali questioni.
Le scuole avrebbero creato un consenso nazionale artificiale sulle questioni che sarebbero state concepite preventivamente dalle famiglie dirigenti tedesche e dal comando delle istituzioni. Le scuole avrebbero creato unità tra tutti gli Stati tedeschi, unificandoli infine nella Grande Prussia.
L'industria prussiana risultò in forte espansione sin dall'inizio. Era vincente nel sistema bellico e la sua reputazione negli affari internazionali era molto alta. Ventisei anni dopo che questa forma di scuola iniziò, il re di Prussia fu invitato in Nord America per determinare il confine tra gli Stati Uniti ed il Canada. Trentatre anni dopo quella fatidica invenzione dell'istituzione scolastica centrale, sotto la richiesta ufficiale di Horace Mann e motli altri cittadini influenti, abbiamo preso in prestito lo stile scolastico prussiano e fatto nostro.
Dovete sapere ciò perchè nei primi 50 anni la nostra istituzione scolastica di stampo prussiano – la quale era creata per dare vita ad una forma di socialismo di Stato – gradualmente spodestò lo scopo tradizionale americano, ovvero preparare l'individuo ad essere fiducioso in se stesso.
In Prussia lo scopo del Volksschule, che educava il 92% dei bambini, non era per nulla lo sviluppo intellettuale, bensì la socializzazione nell'obbedienza e nella subordinazione. Il pensiero era lasciato al Real Schulen, in cui l'8% dei ragazzi vi prendeva parte. Ma per la maggior parte della massa lo sviluppo intellettuale era considerato un'orrore dai dirigenti, come qualcosa che causasse agli eserciti di perdere le battaglie.
La Prussia architettò un metodo basato su complesse frammentazioni per assicurarsi che i prodotti della sua scuola si adattassero al grande progetto sociale. Alcuni di questi metodi coinvolgevano la divisione di intere idee in materie scolastiche, ognuna delle quali ulteriormente divisibile, altri metodi coinvolgevano brevi periodi accentuati dal suono di un corno cosicché l'automotivazione nello studio sarebbe stata cambiata da incessanti interruzioni.
C'erano molte tecniche di formazione, ma tutte erano costruite attorno alla premessa che l'isolamento dall'informazione diretta e la frammentazione dell'informazione astratta presentata dagli insegnanti, avrebbe dato come risultato laureati obbedienti e subordinati adeguatamente rispettosi degli ordini arbitrari. Uomini "inferiori" sarebbero stati incapaci di interferire con coloro che decidevano le strategie politiche perchè, nonostante potessero ancora lamentarsi, non potevano organizzare un pensiero prolungato o completo. I bambini ben scolarizzati non pensano in modo critico, non possono argomentare efficacemente (grassetti miei, n.d.t.).
Uno dei più interessanti sottoprodotti dell'istruzione prussiana si scoprì essere le due più devastanti guerre della storia moderna. Erich Maria Ramarque nel suo classico "All'Ovest Niente di Nuovo" ci dice che la Prima Guerra Mondiale fu causata dai trucchi dei maestri ed il famoso teologo protestante Dietrich Bonhoeffer disse che la Seconda Guerra Mondiale fu l'inevitabile prodotto del buon insegnamento scolastico.
E' importante sottolineare che Bonhoffer intendeva ciò letteralmente, non metaforicamente – l'insegnamento scolastico secondo il modo prussiano rimuove l'abilità della mente di pensare da sola. Insegna alle persone ad aspettare un'insegnante per dire loro cosa fare e se ciò che hanno fatto è buono o cattivo. L'insegnamento prussiano paralizza la volontà morale come anche l'intelletto. E' vero che a volte gli studenti ben scolarizzati sembrano furbi, perchè memorizzano molte opinioni di grandi pensatori, però sono praticamente seriamente danneggiati perchè la loro abilità di pensare è lasciata primitiva e non sviluppata. Siamo andati dagli Stati Uniti alla Prussia e ritorno perchè un piccolo numero di ardenti leader ideologici visitarono la Prussia nella prima metà del diciannovesimo secolo e si innamorarono di questo ordine, di questa obbedienza, di questa efficienza del sistema prussiano, ed inesorabilmente fecero proseliti su questi lidi con una traduzione della visione prussiana.
Se lo socpo finale della Prussia era l'unificazione della Germania, il nostro scopo principale, così quegli uomini pensavano, era l'unificazione delle orde di immigrati cattolici in un consenso nazionale basato su un modello culturale nord europeo. Per fare ciò i bambini sarebbero dovuti essere rimossi dai loro genitori e dall'inappropriata influenza culturale. In questo modo l'insegnamento obbligatorio, una cattiva idea che è circolata almeno sin dalla "Repubblica" di Platone ed una cattiva idea che il New England provò ad imporre nel 1650 senza alcun successo, fu finalmente inserito di forza nella legislatura del Massachusetts nel 1852. Fu, ovviamente, la famosa legislatura del "Non so Niente" che fece passare questa legge, una legislatura che fu l'avanguardia di una famosa società segreta che prosperò a quel tempo conosciuta come "L'Ordine della Bandiera a Stelle e Striscie", la cui parola d'ordine era la semplice frase "Io non so niente" – da qui la popolare etichetta attaccata al braccio politico della società segreta, "Il Partito Americano". Nei successivi 50 anni Stato dopo Stato seguirono questa causa, chiudendo le scuole facoltative che cedevano il passo al nuovo monopolio del governo.
Ci fu una potente eccezione a ciò – i bambini che potevano permettersi di essere istruiti privatamente. E' importante notare che la premessa sottostante dell'insegnamento scolastico prussiano è che il governo è il vero genitore dei bambini – lo Stato è sovrano al di sopra della famiglia. Al più estremo polo di questa nozione c'è l'idea che i genitori biologici sono il vero nemico dei loro stessi figli, e non ci si deve fidare di loro. Come fece il sistema di rincitrullimento prussiano ad impadronirsi delle scuole americane?
Migliaia e migliaia di giovani uomini da famiglie americane di spicco viaggiarono verso la Prussia ed altre parti della Germania durante il diciannovesimo secolo e riportarono a casa un dottorato di ricerca in una nazione in cui una simile credenziale era sconosciuta. Questi uomini anticipavano le alte posizioni nel mondo accademico, nella ricerca aziendale e nel governo, al punto tale che le opportunità in questi posti erano quasi precluse a coloro che non avessero studiato in Germania, oppure che non fossero direttamente discepoli di qualcuno che avesse un dottorato di ricerca acquisito in Germania, come John Dewey era il discepolo di G. Stanley Hall alla John Hopkins. Praticamente ogni singolo fondatore dell'insegnamento scolastico americano aveva fatto il pellegrinaggio in Germania e molti di questi uomini scrissero relazioni, che circolarono ampiamente, lodando i metodi teutonici. Il famoso "7th Report" di Horace Mann del 1844, ancora disponibile in molte librerie, era forse il più importante di queste.
Dal 1889, poco più di 100 anni fa, il raccolto era pronto per la mietitura. Fu quell'anno in cui William Torrey Harris, Commissario dell'Educazione degli Stati Uniti, assicurò ad un magnate delle ferrovie, Collis Huntington, che le scuole americane erano "scientificamente progettate" per impedire che potesse accadere "la super-istruzione". L'americano medio sarebbe stato soddisfatto del suo umile ruolo nella vita, disse il commissario, perchè non sarebbe stato tentato di pensare a qualsiasi altro ruolo. Io credo che Harris intendesse dire che egli non sarebbe stato capace di pensare a qualsiasi altro ruolo. Nel 1896 il famoso John Dewey, allora all'Università di Chicago, disse che le persone indipendenti e fiduciose nelle loro capacità erano un'anacronismo controproducente nella società collettiva del futuro. Nella società moderna, disse Dewey, le persone sarebbero state definite dalle loro associazioni – non dalle loro qualità personali.
In un simile mondo le persone che leggono troppo bene o troppo prematuramente sono pericolose perchè diventano personalmente potenti, sanno troppo e sanno come scoprire ciò che loro non sanno da soli, senza consultare esperti. Dewey disse che l'errore della pedagogia tradizionale era quello di lasciare che la lettura e la scrittura costituissero la maggior parte dei primi compiti scolastici. Incalzava dicendo che il metodo di insegnamento della fonetica fosse abbandonato e rimpiazzato interamente dal metodo della parola, non perchè quest'ultimo fosse più efficiente (egli ammise infatti che era meno efficiente) ma perchè i pensatori indipendenti erano prodotti dai libri difficili, pensatori che non potevano essere socializzati molto semplicemente. Con la socializzazione Dewey intendeva un programma di obiettivi sociali amministrati dai migliori pensatori sociali nel governo.
Questo fu un grande passo sulla strada verso il socialismo statale, la forma introdotta in Prussia, ed è una visione radicalmente sconnessa con il passato americano, le sue speranze storiche ed i suoi sogni. Il precedente professore di Dewey ed amico più vicino, G. Stanley Hall, disse ciò all'incirca nello stesso tempo: "La lettura non dovrebbe essere più una fissazione. Alla lettura dovrebbe essere prestata scarsa attenzione". Hall era uno dei tre uomini responsabili per la costruzione di una gigante infrastruttura amministrativa sulle classe scolastiche. Quanto enorme quella struttura diventò realmente, può solo essere compreso con i paragoni: lo Stato di New York, per esempio, ingaggia più amministratori scolastici rispetto a tutte le nazioni della Comunità Economica Europea combinate insieme.
Una volta che si pensa che il controllo del comportamento è quello per cui le scuole esistono, la parola "riforma" pernde un significato molto particolare. Vuol dire fare aggiustamenti alla macchina cosicché i giovani soggetti non si rivolteranno e divincolerrano, mentre le loro menti e corpi sono scientificamente controllati (grassetti miei, n.d.t.). Aiutare i ragazzini ad usare meglio le loro teste non è attinente al punto. Bertrand Russell una volta osservò che l'insegnamento scolastico americano era tra gli esperimenti più radicali nella storia umana, quell'America stava deliberatamente negando ai suoi figli gli strumenti per il pensiero critico. Quando si vuole insegnare ai bambini a pensare, si inizia a trattarli seriamente quando sono piccoli, dando loro responsabilità, parlando loro candidamente, fornendo loro privacy e solitudine e rendendo loro lettori e pensatori di pensieri significativi sin dall'inizio. Così è, se si vuole insegnare loro a pensare.
Non c'è nessuna prova che ciò è stato uno scopo dello Stato sin dal momento che l'insegnamento obbligatorio è partito. Quando Frederich Fröbel, l'inventore del kindergarten nella Germania del diciannovesimo secolo, modellò la sua idea non aveva in mente un "giardino per i bambini", ma una metafora di insegnanti come giardinieri e bambini come vegetali. Il kindergarten fu creato per essere un modo per rompere l'influenza delle madri sui loro bambini. Io noto con interesse la crescita di asili negli Stati Uniti e le ripetute esortazioni di estendere la scuola anche ad età più basse per includere i bambini di 4 anni.
Il movimento verso il socialismo statale non è solo una curiosità storica ma una forza dinamicamente potente nel mondo intorno a noi. Sta combattendo per la sua vita contro quelle forze che vorrebbero, attraverso buoni e detrazioni fiscali, privarlo della sua linfa vitale finanziaria, ed ha risposto a questa stoccata con una maggiore domanda per il controllo sulle vite dei bambini ed anche più denaro che questo controllo richiede per il giorno e l'anno scolastico prolungato.
Un movimento visibilmente tanto distruttivo all'individualità, alla famiglia ed alla comunità quanto il sistema scolastico di governo ci si sarebbe aspettato che fosse collassato alla faccia del suo lugubre record, insieme al massiccio aumento dell'estorsione a scapito del contribuente, ma ciò non è accaduto. La spiegazione si può ampiamente ritrovare nella trasformazione dell'insegnamento scolastico da un semplice servizio alle famiglie ed alle città ed un'enorme azienda centralizzata e corporativa.
Mentre questo sviluppo ha avuto effetti marcatamente avversi sulle persone e sulle nostre tradizioni democratiche, l'insegnamento scolastico è stato reso l'unico e più grande datore di lavoro negli Stati Uniti ed il più grande garante di contratti dopo il Dipartimento della Difesa. Entrambi questi fenomeni di poca visibilità forniscono il monopolio dell'insegnamento scolastico con potenti amici dei politici, editori, avvocati ed altri utili alleati. Questa è larga parte della spiegazione per cui la quantità dei fallimenti nelle scuole non cambia mai le cose, o non le cambia per molto tempo. Le persone nella scuola sono in una posizione per sopravvivere ad ogni tempesta e di mantenere sguardi indagatori completamente confusi limitando la soglia dell'attenzione pubblica.
Una visione d'insieme della breve storia di questa istituzione rivela un sentiero marcato da intervalli di indignazione pubblica, seguito da un'allargamento del monopolio in ogni caso.
Dopo circa 30 anni spesi dentro un numero di scuole pubbliche, alcuni lo considerano un bene, altri lo considerano un male, percepisco che la gestione non può pulire la sua stessa casa. Marginalizza incessantemente tutti i cambiamenti significativi. Non ci sono incentivi per i "proprietari" della struttura per riformarla, nemmeno può esserlo senza la concorrenza esterna.
Ciò che sarebbe servito per diverse decadi è il tipo di libero mercato che abbiamo avuto all'inizio della nostra storia nazionale. Non può essere sempre sottolineato che non esiste alcun sistema di teoria per definire accuratamente il modo in cui i bambini imparano, oppure quale apprendimento vale di più adottare. Pretendendo l'esistenza di ciò ci siamo tagliati fuori dall'informazione e dall'innovazione che solo un reale mercato può fornire. Fortunatamente la nostra situazione nazionale è stata così favorevole, così dominante attraverso la maggior parte della nostra storia, che il margine di errore permesso è stato vasto.
Ma il futuro non è così chiaro. La violenza, la dipendenza da droghe, il divorzio, l'alcoolismo, l'isolamento....tutte queste sono nient'altro che situazioni tangibili di povertà nell'educazione. Sicuramente le scuole, come le istituzioni che monopolizzano durante il giorno l'infanzia, possono essere chiamate in causa per tutto questo. In una democrazia i giudici finali non possono essere gli esperti, ma solo le persone.
Fidatevi delle persone, dategli delle possibilità e l'incubo della scuola svanirà in una generazione.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
Fidatevi dei vostri figli e ascoltateli. Chiedete a un bambino se vuole andare a scuola, vi dirà di NO!
RispondiEliminaL'homeschooling è possibile in Italia, educhiamo e istruiamo i nostri figli nelle nostre case, nelle nostre comunità. Portiamo il loro valore nella società non chiudiamoli in un edificio.
Per info www.controscuola.it
Ciao Erika, grazie del tuo contributo. Il messaggio che diffondi è molto importante e soprattutto il nocciolo della questione: la famiglia è il motore principale dell'educazione. I valori che trasmette la scuola, infatti, sono altamente controproducenti per una formazione completa ed individuale di una persona.
RispondiEliminaGrazie Jhonny per il tuo lavoro!
RispondiEliminaQuesto articolo è meraviglioso.
Ti posso sollecitare ancora ad implementare la funzione di stampa dei tuoi sempre ottimi lavori?
Grazie
Roberto Lara
Ciao Roberto.
RispondiEliminaSto cercando infatti di implementare questa funzione nel blog, ma sto trovando molte difficoltà. Per il momento (come ripiego temporaneo, per così dire)ti potrei suggerire di sfruttare l'opzione "Segui Freedonia Tramite Email", in modo da leggere i post dalla tua posta elettronica e sfruttare le opzioni di stampa della tua casella email.
Illuminante
RispondiElimina
RispondiEliminaMeno male che c'è qualcuno che la pensa diversamente...
Gli euro-psico-peda-burocrati hanno partorito un altro mostro ammazzascuola: il curricolo verticale per competenze: un delirio!
Hanno "scoperto" che è necessario raccordare le conoscenze alla realtà (sic!) e quindi hanno stabilito che in tutta l'unione europea tutti gli insegnamenti dovranno tener presente 8 obiettivi (lingua madre; lingue straniere; matematica, scienze e tecnologia; competenze digitale; imparare a imparare; competenze sociali e civiche; spirito di iniziativa e imprenditorialità; consapevolezza ed espressione culturale). Queste andranno incrociate con le abilità e le conoscenze e declinate nelle varie attività didattiche nelle varie materie...un delirio di tabelle, grafici, parole vuote, pedagogese e schemi volti a programmare, misurare, quantificare e omologare l'insegnamento. La presunzione e la banalità di questi pensatori (ben pagati, credo) è senza limiti.
Come si può misurare (con pretesa di oggettività) la complessità e il mistero di una persona?
Come si può controllare l'infinità varietà delle esperienze e delle culture?
Perché nessun accenno alla manualità?
Perché la cultura (lettere ed arti) quasi per ultime? Sono un ostacolo?
Come si può insegnare l'imprenditorialità?
Scusate lo sfogo ma sono avvilito. Il pianificatore centrale ha bisogno di triturare e standardizzare le diversità culturali della galassia europea al fine di ottenere lavoratori che in massa sanno fare le stesse cose, la pensino nello stesso modo e siano tra loro fungibili. Fine.
Stefano