Bibliografia

giovedì 25 novembre 2010

La questione della riserva frazionaria -- UPDATED

Per completare il discorso dell'altro ieri sulla riserva frazionaria è necessario e fondamentale integrarlo con questo video, una lezione tenuta da Douglas French al Mises Institute. Sommariamente presenta lo stesso esempio ideato da Murphy, articolandolo un pò di più; aggiungendo più passaggi nei vari prestiti ed includendo il ruolo della FED (la quale stampando soldi dal nulla compra i titoli del governo dalle banche). Ovvero il cartello delle banche tenuto in piedi dalla banca centrale.

Vorrei che i lettori si focalizzassero sui grafici presentati dal minuto 20:00 in poi. Il primo riguarda la massa monetaria, la FED stimola le politiche monetarie ed attraverso ciò il sistema bancario prende potere con il prestito (come si è notato nel meccanismo della riserva frazionaria) e la massa monetaria aumenta. Le implicazioni per tutto ciò sono abbastanza chiare nel grafico mostrato al minuto 21:00. Il dito punta su un periodo preciso, gli anni settanta dove Nixon taglia ufficialmente tutti i legami che ancora il denaro condivideva con l'oro e potete vedere da voi le conseguenze: un vertiginoso aumento della massa monetaria (tra un susseguirsi di piccoli cicli di recessione e boom dovuti a questa creazione di denaro legata ai conti bancari). Al minuto 22:02 il grafico mostra la storia dei valori delle case, il mercato immobiliare è decollato verso la fine degli anni '90, ha avuto un picco nel 2006 e poi tutti sapete cosa è successo nel 2008. Ma tutto ciò corrisponde in generale alla crescita monetaria Statunitense; ha avuto un boom non solo nelle azioni ma anche nel valore delle case, i quali successivamente sono crollati miseramente. Al minuto 22:54 viene presentato il grafico delle proprietà commerciali, le quali hanno avuto la stessa sorte dei valori delle case del grafico precedente; decollate nel 2001, picco nel 2007 e poi sono crollate. Anche i destini di queste proprietà sono stati segnati dalla crescita della massa monetaria.

Molto importante il grafico successivo (minuto 23:36). Si potrebbe pensare che la crescita dei depositi bancari era dovuta al fatto che le persone stessero risparmiando denaro...ed invece no. Il grafico mostra il tasso del risparmio negli Stati Uniti che era quasi a zero durante il picco del mercato delle proprietà; quando c'è stato il boom, quando c'era l'enorme crescita della massa monetaria, il tasso del risparmio precipitava...le persone non stavano risparmiando nulla!
Tutto il denaro che circolava nelle azioni, tutto il denaro che circolava nel mercato immobiliare, non era guidato dai risparmi (per esempio, persone che ritardano i consumi ed investono in asset) ma dalla crescita della massa monetaria (ovvero, dalla crascita di depositi bancari nelle banche guidati a loro volta dal prestito-facile). Ed infine il grafico al minuto 24:49 mostra il totale dei prestiti nelle banche: decollo nel 1997, picco nel 2007 e successiva discesa; il tutto non guidato dai risparmi ma dalla creazione di denaro attraverso le banche che concedevano prestiti.

Ma ci si potrebbe domandare, "Chi se ne importa? Finchè i salari salgono...". Certo, ma all'aumentare della massa monetaria anche l'inflazione aumenta e coloro che ricevono i salari sono uno degli ultimi anelli e quindi ne risentono di più del potere drenante di questa tassa occulta (ci sarà tempo di parlarne in uno dei prossimi post, nds). L'ultimo grafico (minuto 27:41) riguarda la storia dei vari cicli di boom & bust dal 1700 fino ai giorni nostri. Da notare come dal 1971 questi periodi si sono accorciati tra di loro, una serie continue di crisi direttamente legate al moderno sistema bancario, al denaro creato, al meccanismo del prestito ecc. E finchè avremo questo sistema valutario vivremo una serie di boom & bust che possono impoverire molto la popolazione.





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