Bibliografia
▼
sabato 27 novembre 2010
"Finanziamento del deficit" ed inflazione
Questo scritto lo ritengo molto prezioso ed una cartina tornasole per coloro che vogliono andare a fondo delle meccaniche dell'inflazione. E soprattutto per capire come è nato il mito de "il governo vi renderà tutti ricchi col finanziamento del deficit".
Questo articolo è un'estratto da Ludwig von Mises on Money and Inflation: A Synthesis of Several Lectures, redatto da Bettina Bien Greaves. Questa lettura è stata data al Foundation for Economic Education (FEE).
_______________________________________________
di Ludwig von Mises & Bettina Bien Greaves
Presumo che voi sappiate come il sistema bancario si sia sviluppato e come le banche hanno potuto migliorare i servizi con l'oro, trasferendo asset da un'individuo ad un altro nei libri delle banche. Quando si studia lo sviluppo della storia del denaro si scoprirà che ci furono paesi in cui c'erano sistemi dove tutti i pagamenti erano fatti con transazioni nei libri della banca, o di diverse banche. Gli individui aprivano un conto in queste banche pagando oro. C'è una quantità d'oro limitata, così i pagamenti che erano fatti sono limitati. Ed era possibile trasferire oro da un conto di un uomo al conto di un altro.
Ma poi il governo ha iniziato qualcosa che posso solo descrivere con parole generiche. Il governo ha iniziato ad emettere carta, che doveva ricoprire il ruolo, o svolgere il servizio, del denaro. Quando le persone compravano qualcosa si aspettavano di ricevere dalla loro banca una certa quantità d'oro per pagare con esso. Ma il governo chiese, Qual'è la differenza se le persone davvero prendono oro o se prendono un titolo dalla banca che consegna loro il diritto di richiedere oro? Sembrerà lo stesso per loro.
Così il governo emetteva cartamoneta, o dava alla banca il privilegio di emettere cartamoneta, che dava al ricevente il diritto di richiedere oro. Ciò portava ad un'aumento nel numero di banconote di carta che davano al portatore il diritto di richiedere oro.
Non tanto tempo fa il nostro governo proclamò un nuovo metodo per rendere tutti ricchi: un metodo chiamato "finanziamento del deficit". Questa è una parola meravigliosa. Sapete, i termini tecnici hanno la cattiva abitudine di non essere capiti dalle persone.
Il governo ed i giornalisti che scrivevano per il governo ci hanno raccontato di questo "finanziamento del deficit". E' stato meraviglioso! Era considerato qualcosa che avrebbe migliorato le condizioni nell'intero paese. Ma se si traducesse ciò in parole più comuni, col linguaggio dell'ignorante, allora si direbbe "stampare moneta". Il governo dice che ciò è solo causa di una mancanza d'istruzione; se si avesse un'istruzione non si direbbe "stampare denaro"; si direbbe invece "finanziamento del deficit" oppure "spesa a deficit".
Che significa questo? Deficit! Ciò vuol dire che il governo spende più di quello che raccoglie dalle tasse e dai prestiti delle persone; vuol dire che il governo spende per tutte quelle cose per cui il governo vuole spendere. Ciò vuol dire inflazione, spingere più denaro sul mercato; non importa per quale fine. E ciò vuol dire ridurre il potere d'acquisto di ogni unità monetaria. Invece di raccogliere denaro che il governo vorrebbe spendere, il governo fabbricherebbe il denaro. Stampare denaro è la cosa più facile. Ogni governo è abbastanza intelligente per farlo.
Se il governo vuole sborsare più denaro rispetto a prima, se vuole comprare più merci per qualche scopo o aumentare i salari degli impiegati di governo, nessuna altra strada gli è aperta in condizioni normali se non quella di raccogliere più tasse ed usare questo incremento di entrate per pagare, per esempio, salari più alti ai suoi impiegati. Il fatto che le persone debbano pagare tasse più alte cosicché il governo possa pagare salari più alti ai suoi impiegati vuol dire che i singoli contribuenti sono forzati a restringere le loro spese.
Questo restringimento di acquisti da parte dei contribuenti annulla l'espansione di acquisti da parte di quelli che ricevono il denaro raccolto dal governo. Così questa semplice contrazione della spesa da parte di qualcuno, in questo caso dai contribuenti ai quali viene preso il denaro per darlo ad altri, non causa un cambiamento generale nei prezzi.
La questione è che l'individuo non può fare nulla nella macchina inflazionaria e nel relativo meccanismo di funzionamento. Ciò è fatto dal governo. Il governo "controlla" l'inflazione. E se il governo si lamenta del fatto che i prezzi stanno salendo e nomina commissioni di uomini acculturati per combattere contro l'inflazione, noi dovremmo soltanto dire "Nessun'altro che tu, governo, causa l'inflazione, lo sai".
Dall'altra parte, se il governo non aumenta le tasse, non incrementa le sue normali entrate, ma stampa una quantità di denaro addizionale e lo distribuisce agli impiegati di governo, compratori addizionali appaiono sul mercato. Il numero di compratori è aumentato come risultato, mentre la quantità di beni offerti per la vendita riamane la stessa. I prezzi necessariamente vanno su, perchè ci sono più persone con più denaro che richiedono merci che non sono aumentate nell'offerta.
Il governo non parla di incremento nella quantità di denaro come "inflazione": chiama "inflazione" il fatto che i prezzi delle merci sono aumentati. Il governo poi chiede, Chi è il responsabile per questa "inflazione", cioè, per i prezzi più alti? La risposta — "cattive" persone; potrebbero non sapere il perchè i prezzi stanno salendo, ma ciò nonostante stanno mentendo chiedendo la ragione dei prezzi alti.
La miglior prova che l'inflazione, l'aumento nella quantità di denaro, è molto negativa è il fatto che coloro che stanno facendo l'inflazione negano sempre, con il più grande fervore, che sono responsabili. "Inflazione?" essi chiedono. "Oh! Questo è quello che voi state facendo, perchè voi state chiedendo per i prezzi più alti. Noi non sappiamo perchè i prezzi stanno salendo. Ci sono persone cattive che stanno facendo salire i prezzi. Ma non il governo!".
Ed il governo dice: "Prezzi più alti? Guardate queste persone, questa corporazione, quest'uomo cattivo, il presidente di questa corporazione..." Anche se il governo incolpasse i sindacati — non voglio parlare dei sindacati — dovremmo riconoscere che i sindacati non possono aumentare la quantità di denaro. E, di conseguenza, tutte le attività dei sindacati sono entro la struttura che è costruita dal governo nell'influenzare la quantità di denaro.
La situazione, la situazione politica, la discussione del problema dell'inflazione, sarebbe molto diversa se le persone che stanno creando l'inflazione, il governo, dicessero apertamente: "Si, lo stiamo facendo. Stiamo creando inflazione. Sfortunatamente dobbiamo spendere di più rispetto a quello per cui le persone sono preparate a pagare in tasse". Ma non dicono ciò. Non dicono nemmeno a nessuno che: "Abbiamo aumentato la quantità di denaro. Stiamo aumentando la quantità di denaro perchè stiamo spendendo sempre di più rispetto a quello che voi ci pagate". E questo ci porta ad un problema che è puramente politico:
Coloro nelle cui tasche va il denaro aggiuntivo approfitta prima della situazione, mentre gli altri sono costretti a restringere le loro spese. Il governo non ammette ciò; non dice: "Abbiamo aumentato la quantità di denaro e, perciò, i prezzi stanno salendo". Il governo inizia a dire: "I prezzi stanno salendo. Perchè? Perchè le persone sono cattive. E' dovere del governo impedire alle persone cattive di causare questo movimento al rialzo dei prezzi, questa inflazione. Chi lo può fare? Il governo!".
Poi il governo dice: "Impediremo lo sciacallaggio e tutte queste cose. Queste persone, gli approfittatori, sono quelli che stanno creando inflazione; loro stanno chiedendo prezzi più alti". Ed il governo elabora "linee guida" per quelli che non desiderano essere nel torto con il governo. Poi aggiunge che ciò è colpa delle "pressioni inflazionistiche". Hanno inventato molti altri termini di cui non ricordo il nome, termini sciocchi, per descrivere questa situazione — "inflazione spinta dai costi", "pressioni inflazionistiche", e così via. Nessuno sa cosa sia una "pressione inflazionistica"; non è mai stata definita.[1] Ciò che è chiaro, è cosa l'inflazione sia.
L'inflazione è un'aggiunta considerevole alla quantità di denaro in circolazione... E questo sistema può funzionare per qualche tempo, ma solo se c'è un qualche potere che restringe il desiderio del governo di espandere la quantità di denaro e sia abbastanza potente da avere successo al riguardo. I mali che sono ammessi dal governo, dai suoi aiutanti, dalle sue commissioni, ecc., sono connessi con questa inflazione, ma non nel modo in cui sono presentati.
Ciò mostra che l'intenzione dei governi... è di nascondere la causa reale di ciò che accade. Se vogliamo avere una moneta che sia accettabile sul mercato come mezzo di scambio, deve essere qualcosa che non può essere aumentato con un profitto da nessuno, sia dal governo che dai cittadini. I peggiori fallimenti della moneta, le peggiori cose fatte alla moneta, non sono state fatte da criminali ma dai governi, che molto spesso dovrebbero essere considerati, in linea di massima, ignotantoni ma non criminali.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
__________________________________________________________________
Note
[1] Parlando di "pressioni inflazionistiche" e "linee guida" ciò ci riporta agli anni '60. A quel tempo le aziende stavano alzando i prezzi ed i saggi salariali poichè il governo aveva espanso la quantità di denaro della nazione di molto, ed i funzionari del governo provarono a persuadere le aziende private a mantenere gli aumenti dei prezzi e dei saggi salariali al di sotto del 3,2%. Questo era il massimo considerato accettabile "nelle linee guida volontarie [o "indicazioni"] del Presidente per un'impennata dei prezzi e saggi salariali non inflazionistica". Ed il presidente Johnson minacciò un'aumento delle tasse se le "pressioni inflazionistiche" non fossero cessate. Vedi World Almanac, 1967, pp. 60, 61. - BBG
__________________________________________________________________
La MMT sostiene che l'immissione di nuova moneta sul mercato impiegata a fini produttivi non genererebbe inflazione. Io non ho mai capito come facciano a sostenerlo, cioè quali sono le basi economiche di questo ragionamento secondo il quale una quantità X di moneta genera una quantità di beni proporzionale alla moneta immessa....potete spiegarmelo???
RispondiEliminaLuca
Ciao Luca.
RispondiEliminaLa risposta: nessuna base economica. Perché? Perché è impossibile.
La MMT è semplicemente Keynes rivisto ed abbellito per l'era moderna, proprio perché il Keynesismo ha fallito per tutti questi anni allora c'è bisogno di una nuova teoria strampalata per giustificare le sconsideratezze del governo.
E se ti poni la domanda che ti sei posto, significa che a differenza degli MMTer tu ancora hai la facoltà logica di interpretare la realtà per quella che è: non esistono pasti gratis.
In realtà, Draghi con il nuovo OMT sta facendo esattamente quello che gli MMTer vogliono: sta stampando denaro a tavoletta facendolo cadere a cascata sugli stati in difficoltà. Inutile dire che questa liena politica sta lentamente conducendo al disastro: http://www.zerohedge.com/news/2012-10-29/visualizing-death-european-sovereign-credit-market
Grazie infinite.
RispondiEliminaQuindi se ho capito bene non esiste possibilità economica per sostenere quello che dicono gli MMT, ma allora loro come fanno a sostenerlo?? su cosa si appigliano? e perchè gente come Barnard Messora o economisti come Auriti e bargnai continuano ad appoggiarli e idolatrarli come fosse l'unica soluzione???
Ps: tu dici che le politiche keynesiane hanno fallito, mi puoi linkare un documento dove si spiega quando e perché??? te lo chiedo perché fino a quando non ho scoperto qst blog ero un fervido sostenitore del vecchio Maynard:)))
Luca
Andiamo con ordine quindi.
RispondiEliminaQuindi se ho capito bene non esiste possibilità economica per sostenere quello che dicono gli MMT, ma allora loro come fanno a sostenerlo?
Allo stesso modo in cui i Keynesiani sostenevano che seppellire bottiglie piene di denaro sotto terra fosse un modo per creare occupazione :)
su cosa si appigliano? e perchè gente come Barnard Messora o economisti come Auriti e bargnai continuano ad appoggiarli e idolatrarli come fosse l'unica soluzione???
Beh, Luca, io non sono nella loro testa. Non posso sapere perché lo facciano, posso solo dirti che quello che sostengono è sbagliato. La versione di Barnard è che più debito equivale a più ricchezza perché secondo lui il debito pubblico è la ricchezza del paese, più moneta è meglio perché l'inflazione è uno baubau che s'è inventato Milton Friedman, noto servo del Vero Potere, e lo stato dovrebbe stampare moneta e dar lavoro a tutti e comprare tutto ciò che viene prodotto, in modo da garantire sempre a tutti una occupazione e renderci tutti liberi. In poche parole l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche che però lungi da portare prosperità al popolo Russo, lo hanno condannato alla miseria e sono poi collassate.
Stendiamo, poi, un velo pietoso su Bagnai e Auriti.
tu dici che le politiche keynesiane hanno fallito, mi puoi linkare un documento dove si spiega quando e perché???
L'analisi Keynesiana è risultata sbagliata sin dal 1936: implica che il risparmio sia inutile, la spesa sia la strada verso la salvezza ed il capitale dei prestiti possa benissimo non essere rimborsato. Questa strada è la via della pianificazione centrale, serve a giustificare il controllo di una cricca ristretta di persone sul resto della popolazione; bypassa le scelte individuali a favore di una ristretta visione del mondo che non può essere la soluzione ai guai finanziari perché tiene conto solo dei desideri di poche persone infarcite di un "delirio di onnipotenza." In questo modo vengono sovvenzionate scelte sconsiderate solo per favorire questi interessi particolari ristretti.
Per approfondire ti suggerisco di leggere questi due articoli:
1 - Ballando sulla Tomba del Sistema Keynesiano
2 - Sei Errori Fondamentali dell'Attuale Ortodossia
il primo articolo è di una lucidità e chiarezza disarmanti.
RispondiEliminaGrazie per la disponibilità, ora ho le idee più chiare, spero che altri come me approfondiscano questo approccio che coniuga l' economia al diritto (io sono uno studente di giurisprudenza con la fissa per l'analisi economica del diritto e ho letto con piacere gli articoli di De Soto).
Grazie per la disponibilità,
a presto
Luca
Prego. Oggi ad esempio Francesco Carbone ha scritto l'ennesimo articolo per confutare le supercazzole della MMT, lo trovi qui.
RispondiEliminaSe poi ti avanza del tempo anche qui su Freedonia c'è qualcosa sul diritto, puoi sbizzarrirti clccando il tag "giustizia."
Guarda Simone come ti ho già detto sono uno studente in giurisprudenza e sono appassionato di analisi economica del diritto anche se, tuttavia, mi sto laureando in giustizia amministrativa e quindi conosco bene le logiche operative della Pubblica amministrazione e dello Stato in generale. Devo dire che leggere questo blog mi offre la possibilità di effettuare interessanti punti di contatto tra la disciplina giuridica e l'analisi economica. Provo a spiegarmi meglio.
RispondiEliminaIo appartengo alla cd "scuola fiorentina " del diritto amministrativo che ormai da quasi 40 anni approccia alla materia in maniera radicalmente eterodossa rispetto alla scuola di pensiero classica. Da tempo immemore il cittadino che si vedesse pregiudicato da un esercizio illegittimo di un potere pubblico aveva a disposizione un novero di rimedi giurisdizionali risibili se confrontati con quelli del Processo civile; questo perchè era ( e tutt'ora in parte è anche se comincia a muoversi qualcosa) invalsa l'idea che l'azione dello stato in genere fosse impregnata su una logica di superiorità ontologica fondata sulla supremazia dell'interesse pubblico su quello privato. La scuola a cui appartengo sostiene una sostanziale, otre che processuale, equiparazione del privato all' "agere" pubblicistico mettendo in discussione l'esistenza stessa di un processo amministrativo per sua natura influenzato dalle dinamiche del pubblico potere.
Ora, un 'approccio economico liberista fondato su un drastico ridimensionamento negativo della macchina statale e della sua ingerenza nella vita dei cittadini amministrati avallerebbe ancor di più un approccio privatistico della tutela difronte alle Pubbliche amministrazioni, contribuendo ad eliminare quei fastidiosi retaggi anacronistici che impediscono una piena e libera realizzazione dei bisogni del cittadino .
Ovviamente l'anonimo è sempre il LUCA di prima
RispondiEliminaFrancesco, non posso esimermi dal pubblicarlo: http://www.byoblu.com/post/2012/10/13/Alberto-Bagnai-contro-tutti.aspx?page=all
RispondiEliminaGuardalo tutto e fatti una risata