sabato 30 ottobre 2010
La Parte Sopravvalutata di un Ciclo di Mercato
Si vede che oggi è il giorno delle rassegne periodiche. C'è spazio anche per la saggezza del Mogambo Guru che ci consiglia ancora una volta sul come orientarsi nel mercato finanziario. Soprattutto ora con questa baraonda economica che la FED pare alimentare sempre di più, c'è bisogno di trovare un porto sicuro in cui proteggersi dai pazzi scatentati in giacca e cravatta e da alcuni pagliacci...ops...giudici-pagliacci che si dilettano ad impersonare fonti "onniscenti di sapere".
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di Richard Daughty (alias The Mogambo Guru)
Sono appena tornato a casa dopo aver discusso con i parenti su come fossero idioti per non aver comprato oro invece di quelle stupide azioni ordinarie e fondi d'investimento comuni, e le loro risate ancora risuonano disgustosamente nelle mie orecchie quando Eric Fry qui al The Daily Reckoning ha messo un grafico del rapporto Prezzo/Utili dell'S&P500 degli ultimi 30 anni sin dal 1981.
In modo interessante nel 1981 la borsa era in un certo tipo di depressione ed il rapporto Prezzo/Utili arrivava all'incirca a 7, nella parte più bassa, al che (grazie al Congresso che autorizzava una detrazione sui fondi pensione nel 1982) il mercato azionario è proseguito per i successivi 20 anni o giù di lì a singhiozzo, fino ad aumentare, sbaldorditivamente, ad un rapporto Prezzo/Utili di quasi 30 nel 2000, per poi immediatamente cambiare rotta e continuare a cadere a singhiozzo negli ultimi 10 anni, come anche il prezzo dell'S&P è caduto. Wow! Che corsa!
Di certo c'è stato un'intero paragrafo dove io non ho urlato verso qualcosa, o trattato con Disprezzo E Disdegno da Mogambo (DEDM) gli spregevoli Alan Greenspan, Ben Bernanke o la priva di valore Federal Reserve, il Congresso e la Corte Suprema; quindi lasciatemi dire che comprare S&P500 nel 2000 a 1,600$ per ottenere un rapporto Prezzo/Utili di 30, se aveste avuto familiarità anche di sfuggita con i rapporti Prezzo/Utili nell'ultimo secolo, era assolutamente ridicolo e gli scemi che hanno comprato l'S&P500 o lo hanno raccomandato a dei prezzi così stupidamente sopravvalutati, dovrebbero avere i loro nomi e facce affissi da qualche parte in un database con la dicitura "investitori idioti e pericolosi dementi assortiti".
Dico ciò perchè il resoconto storico è cristallino: quando il rapporto Prezzo/Utili và al di sopra di 22 o giù di lì, non ci vorrà molto affinchè il prezzo dell'azione cada abbastanza cosicché il rapporto Prezzo/Utili torni giù intorno alla decina in un mercato al rialzo ed ancora più giù intorno a 5 in un rigoroso mercato al ribasso, al che non ci vorrà molto affinchè il prezzo aumenti di nuovo sulla sua via verso uno status "sopravvalutato". Questa è la natura dei cicli.
Ci sono coloro che pensano che questa cosa della documentazione storica è solo una vecchia storia, ora divenuta priva di significato in un'età di spesa a deficit del governo monumentalmente stupida, di debiti schiaccianti pandemici e di una spregevole Federal Reserve che crea sempre, sempre, sempre più, incredibilmente più, tragicamente più, catastroficamente più denaro, il che è ciò che ha causato i problemi in primo luogo!
Dall'altro lato ci sono coloro che NON considerano irrilevanti le lezioni di paio di secoli del rapporto Prezzo/Utili, e che infine pensano che il mercoledì è ancora considerato tra "gli eventi attuali".
Come, per esempio, mia moglie che voleva domandarmi dove fossi stato fino a quasi mezzanotte lo scorso mercoledì, il che immagino sia "il passato" perchè l'ho dimenticato quasi del tutto.
Quindi le ho detto: «Hey! Calma! Questa è storia antica! Perchè rivangare quella vecchia ed inutile cosa, a meno che tu non abbia voglia di menare le mani con me, il che mi porta a porre una domanda a me stesso "Hey! Vuoi menare le mani cone me? Huh? E' questo che tu vuoi davvero? Huh? E' questo? Huh? Huh?"».
Bè era, ahimè, come se anche lei fosse una di quelli che pensano che ci siano informazioni di valore nei vecchi dati, proprio come per cosa è accaduto lo scorso mercoledì oppure, se lo chiedete a lei, per cosa è accaduto con tutta questa faccenda del rapporto Prezzo/Utili. E lei sarebbe nel giusto, come io faccio notare che l'S&P500 sta attualmete offrendo un rapporto Prezzo/Utili attorno a 15 – il che è sorprendente visto che siamo in recessione e che l'S&P500 è ancora il 30% al di sotto il suo picco di oltre 1500 nel 2000, dieci anni fa! Hahaha! Idioti!
Quindi per ogni fetida oncia di Certezza Incrollabile del Mogambo (CIM) a cui posso fare appello, dico che il prezzo dell'S&P500 cadrà a singhiozzi, finchè il suo rapporto Prezzo/Utili scenderà a non meno di 7, probabilmente meno di 5 e forse meno di 4.
E ciò assumendo che gli utili non cadano, cosa che invece accadrà, e così non sarei sorpreso se l'S&P500 cada a meno di 200.
E, con una speciale enfasi ai parenti in ogni dove, chiunque che compri un paniere secondario di azioni ordinarie e bond, ma non compri oro, argento e petrolio per proteggere se stesso contro l'inflazione rombante nei prezzi al consumo che avrà luogo da una massiccia ed idiota creazione di denaro da parte della Federal Reserve cosicché il governo possa spendere a deficit quella massiccia quantità di denaro, è un babbeo.
Sorprendentemente comprare oro, argento e petrolio è una strategia d'investimento fatta specialmente per noi babbei, perchè non richiede il pensiero e "Whee! Questa cosa dell'investire è facile!"
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
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