Una nota canzone di Rino Gaetano diceva: "Spendi spandi, spandi spendi, effendi". Il dovere dello Stato: mala gestione finanziaria e sperperi. Ed uno dei tasti dolenti della spesa dei governi (ogni anno in crescente aumento) è rappresentato dallo stato assistenziale (welfare), che come una bella bottiglia di liquore placa la "sete" dell'ubriaco...il problema? Se ne vuole sempre di più. La mala allocazione dei fondi porta così alla soppressione di quelle attività che potrebbero conferire l'eccellenza; ma i favori elettorali contano di più e non ci si dovrebbe sorprendere poi di notizie simili.
In questo passaggio Grussner ci presenta la realtà della Finlandia, "fiore all'occhiello dell'Europa", disastrata finanziariamente dagli sprechi statali.
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di Kaj Grussner
I progressisti in America sono spesso inclini ad elogiare lo stato assistenziale europeo come un'argomento per il Grande Governo, nondimeno per il dibattito sulla sanità pubblica. Indicano i paesi europei, spesso i paesi nordici social-democratici, come modelli da seguire, con la loro sanità pubblica, il sistema pubblico scolastico, una rete generosa di sicurezza sociale e tutte le persone felici che vivono lì.
Questa linea d'argomento ha preso una spinta significativa quando Newsweek ha dichiarato che la Finlandia era il miglior paese del mondo in cui vivere, seguito subito dopo dalla Svezia e dalla Svizzera. E sicuramente sono felici. Dopo tutto non c'è povertà in questi grandi paesi, il popolo è istruito e le persone in generale non hanno una preoccupazione nel mondo, perchè il benevolo governo è sempre lì per risolvere ogni problema.
Molte persone hanno provato a sfatare questo mito, ma ancora persiste. Non presumo di essere in grado di mettere questo argomento a tacere, ma ci sono alcune cose che dovrebbero essere conosciute circa questa utopia, del "miglior paese del mondo" — la Finlandia.
Istruzione di Governo
Come altri paesi scandinavi, alla Finlandia piace vantarsi del suo sistema di istruzione pubblica. Tutte le scuole sono controllate dal governo, anche le università. Non ci sono tasse scolastiche per gli studenti finlandesi. Al contrario, gli studenti vengono effettivamente pagati circa 400€ al mese per prendere una laurea, in aggiunta a prestiti studenteschi pesantemente sovvenzionati, pasti studenteschi, ecc. Un'istruzione eccellente e gratuita è vista come un diritto, e visto che è un diritto deve essere accessibile. Per questo fine la Finlandia ha 20 università e 27 politecnici. Questo è un paese con circa 5,3 milioni di persone, 1 milione delle quali vive nell'area della capitale e dove solo cinque altre città hanno una popolazione di oltre 100,000.
Si potrebbe pensare che la cosa sia fantastica visto che ci sono così tanti posti di istruzione eccellente in un paese con così pochi abitanti, una prova che il suo popolo è istruito e civilizzato.
Prima di tutto la ragione per cui ci sono così tante università è una questione di politica regionale. I politici comprano i voti creando e mantenendo i lavori governativi in aree svantaggiate — il tranello più vecchio del mondo.
Secondo, la moltitudine delle università e politecnici porta giù il livello generale di istruzione, perchè una così piccola popolazione non può mantenere un alto standard di istruzione in così tanti posti diversi. Semplicemente non ci sono persone abbastanza qualificate in giro, per non menzionare che molte delle università e dei politecnici sono localizzati in zone tutt'altro che desiderabili. Solo poche delle università finlandesi possono rivendicare un vero alto standard d'istruzione. Ovviamente l'istruzione economica è sotto la media in tutti i livelli.
Terzo, un'alta istruzione così accessibile tenta migliaia di persone ogni anno a prendere una laurea, anche se non hanno nulla a che fare col mondo accademico. Ciò produce un gran numero di laureati, maestri e specialisti in scienze umanistiche che non hanno nessun valore nel mercato del lavoro perchè hanno studiato letteratura, storia dell'arte, religione, o qualcosa di simile. In molti casi non avevano scelto la loro materia di specializzazione perchè effettivamente pensavano che li avrebbe dato un lavoro; l'hanno scelta perchè a loro sembrava divertente o interessante, o era più facile da affrontare rispetto a scuole di giurisprudenza o mediche.
La disoccupazione tra le persone istruite è diventata un problema cronico. L'altra faccia della medaglia è che la Finlandia ha per lungo tempo avuto un'intensa scarsità di persone con talenti di mercato: carpentieri, idraulici, meccanici, e così via — persone che effettivamente potessero fornire un servizio di valore. La scarsità ha, in modo prevedibile, portato su i prezzi e prolungato gli anni di lavoro.
Sanità Pubblica
Come gli altri paesi scandinavi, la Finlandia ha una sanità pubblica. Questa è una delle cose di cui molti si vantano. Comunque il sistema sanitario è scarso anche per gli standard di una sanità pubblica.
Prima di tutto non è un sistema a pagamento unico, nel modo in cui lo si possa immaginare come un sistema sanitario controllato e finanziato dal governo — per esempio, dove è lo Stato centrale che provvede e controlla il sistema. Invece il sistema finlandese è municipale. Ogni comune è formalmente obbligato a fornire ai suoi cittadini assistenza sanitaria. Ovviamente non tutti i comuni possono permettersi un ospedale o persino un centro per la salute. Questo è perchè la Finlandia è divisa in miriadi di distretti sanitari, ognuno funge da ospedale e centro per la salute localizzati in alcuni dei comuni che compongono ogni distretto. In superficie ciò potrebbe sembrare ragionevole e buono. Dopo tutto, qual'è la differenza tra un sistema sanitario municipale e nazionale? Una abbastanza significativa, come si vedrà.
Un grande problema con un sistema sanitario municipale è che è molto restrittivo. Solo alle persone che sono registrate nel distretto è permesso usare i servizi sanitari lì. Se si ha un'emergenza si ha il diritto di essere soccorsi, ma appena si va fuori dal reparto di terapia intensiva bisogna essere trasferiti in un'ospedale del proprio distretto. Ciò ha portato a numerosi casi dove le persone sono state sballottate in giro da un posto all'altro, a spese del contribuente, per adempiere a queste regole amministrative.
Uno dei più bizzarri esempi di ciò fu quando una donna si sentì male nella capitale, Helsinki. Le furono date le cure d'emergenza, ma non appena l'emergenza finì sarebbe dovuta essere trasferita nel suo distretto, il quale si trovava in Rovaniemi, a più di cinquecento miglia verso nord. Tenete a mente che solo perchè si è fuori dal pronto soccorso non vuol dire necessariamente che si sta bene e si è pronti per tornare a casa. A causa del modo in cui il sistema sanitario municipale è strutturato, una persona malata deve essere trasportata a più di cinquecento miglia in un'ospedale diverso.
Una delle leggi fondamentali della società dice che: più aree amministrative ci sono entro uno Stato, più burocrazia producono. Tutti questi distretti sanitari devono ovviamente avere le proprie amministrazioni, che a loro volta devono mantenere i contatti con i funzionari sanitari in ogni comune del distretto, e tutti si devono coordinare con gli amministratori di ogni ospedale e centro per la salute. E poi si devono avere i funzionari sanitari, un'intero dipartimento pieno di questi, a livello nazionale per concludere le cose.
Come potete immaginare, l'efficienza non è uno dei principali attributi del sistema sanitario finlandese. Studi hanno mostrato medici in supplemento in alcuni posti con corrispondenti scarsità in altri. Molto pochi comuni possono permettersi di mantenere i servizi sanitari che la legge prevede. I centri per la salute sono stati e sono chiusi tutto il tempo, ma nessun amministratore è stato mai licenziato. Il governo centrale deve trasferire denaro ai distretti per mantenerli a galla su una base continua. In altre parole la Finlandia sembra avere un sistema sanitario controllato e finanziato dallo Stato centrale, ma in realtà ha un sistema municipale, il quale è risultato in una maggiore burocrazia.
Qualsiasi paese che vuole un sistema sanitario pubblico non dovrebbe guardare alla Finlandia come esempio da seguire. Una delle tragedie reali di questo fiasco è il fatto che la Finlandia ha alcuni dei migliori ospedali privati del mondo, ma a causa della sanità pubblica, molto pochi cittadini finlandesi traggono beneficio da questi.
Con la Licenza di Rubare
Come consulente sulle tasse partecipo frequentemente a battaglie legali con le autorità tributarie, rappresentando i miei clienti e provando a proteggere i loro diritti. In queste battaglie incontro l'arroganza, ed in alcuni casi la pura malevolenza del fisco, completamente senza ritegno. Non ho mai smesso di essere sbalordito dall'ignoranza e dall'insensibilità di questo particolare dipartimento dello Stato.
Di regola le autorità tributarie non si preoccupano della legge, in rari eventi nemmeno la conoscono. Non solo ciò, ma è chiaro da come agiscono che loro considerano ogni centesimo come se fosse il loro denaro, e potrebbero solo essere sostenuti dai contribuenti a loro discrezione. Accade anche che loro inventino argomenti che sono spudoratamente falsi e senza alcun sostegno legale in modo da riscuotere più tasse ed imporre altre varie sanzioni. Quando i contribuenti fanno ricorso contro le loro richieste oltraggiose, semplicemente ignorano i ricorsi e vanno avanti come se nulla fosse successo — anche se la costituzione dice che tutte le decisioni e le regolamentazioni fatte da un'agenzia del governo, devono essere basate sulla legge e minuziosamente spiegate.
Ciò non sembra applicarsi alle autorità tributarie comunque, e nemmeno altri principi legali. In tutte le altre questioni si è innocenti fino a prova contraria, ma se il fisco ti accusa di qualcosa, tocca alla persona provare la propria innocenza. Se si fallisce si è colpevoli, e sono le autorità tributarie che decidono se si fallisce.
Questo tipo di comportamento è sicuramente familiare ai cittadini americani, visto che l'IRS li ha sottoposti ad ogni tipo di violazione. Comunque queste violazioni, che hanno luogo non meno regolarmente in Finlandia come negli Stati Uniti, vanno contro l'aura di utopia che sembra circondare lo stato assistenziale social-democratico del Nord Europa.
Gli statalisti possono trovarsi a loro agio con alte tasse, ma anche loro tendono a divenire schizzinosi quando ascoltano la devastazione causata sui privati cittadini e sulle loro famiglie dalle autorità tributarie. E sono ovviamente i privati cittadini ed i piccoli imprenditori che soffrono della maggiore aggressione, poichè loro raramente hanno la conoscenza o le risorse per difendersi. I miliardari e le grandi corporazioni almeno hanno una possibilità di combattere; i piccoli invece no. Con tanti saluti alla società solidale.
In un sistema simile — con un codice tributario molto vago; funzionari tributari esenti da responsabilità legate alla loro condotta; spese legali onerose e mai risarcite che nascono dalle controversie contro le autorità tributarie — i diritti dei contribuenti sono costantemente violati. I funzionari non hanno interesse nel prendere la giusta decisione, così qualora un caso non è totalmente e completamente ovvio, giudicano in favore dello Stato.
Dopo tutto il contribuente può scegliere tra pagare tasse aggiuntive e spesso illegali, oppure spendere tempo e denaro per combatterle. E visto che i funzionari tributari possono ignorare ed ignorano costantemente gli argomenti dei contribuenti, perfino il più insignificante dei casi può essere mandato in appello tramite il sistema giuridico fino alla Corte Suprema, la più alta corte del territorio. Se il contribuente è sfortunato ci possono volere più di dieci anni per risolvere una disputa, che costa in tariffe legali più di decine di migliaia di dollari. E se vince non è risarcito per il tempo ed il denaro speso nel difendere i suoi diritti, nemmeno i funzionari tributari responsabili sono rimproverati per la loro condotta. Per questa ragione molte dispute tributarie sono risolte principalmente in riferimento ai precedenti legali, e questi ultimi mostrano per larga parte pagamenti da parte dei contribuenti. In altre parole lo Stato approva una vaga legislazione e poi fa pagare al contribuente la sua interpretazione.
Debiti in Aumento
La realtà ed il futuro dello stato assistenziale finlandese non è molto luminoso. La crisi in Grecia e gli altri paesi PIIGS (Portogallo, Irlanda. Italia, Grecia e Spagna) hanno fatto nascere discussioni fortemente necessarie circa lo stato delle finanze pubbliche in Europa. Per la prima volta dopo un lungo periodo, i politici stanno effettivamente parlando della necessità di tagliare la spesa di governo. Mentre ciò è indubbiamente positivo, anche quei politici che invocano i tagli della spesa non sembrano comprendere ciò che effettivamente voglia significare.
I deficit in aumento ed i debiti nazionali non sono il risultato di una scarsità di entrate tributarie. In Finlandia il tasso massimo dell'imposta marginale sul reddito per i cittadini è oltre il 50%. Una tassa sul valore aggiunto è imposta su tutti i beni e servizi ad ogni livello della produzione. L'aliquota fiscale sul normale consumo di beni e servizi è stata recentemente alzata dal 22% al 23%. Negli Stati Uniti c'è una grande moltitudine di altre tasse e dazi imposti su tutto, proprio sotto la luce del sole.
Ciò che ha portato lo stato assistenziale finlandese vicino alla calamità fiscale è stata la sua sempre crescente spesa di governo. Anche durante gli ultimi 15 anni precedentemente il collasso del 2008, un periodo ritenuto come uno dei più continui in relazione alla crescita economica, il debito nazionale non è stato ripagato. Nel 1994 il debito nazionale finlandese era di 51,7 miliardi di euro. Nel 2007 è salito a 56,1€. Alla fine del 2009 il debito è schizzato a 64,3€ miliardi ed alla fine del giugno 2010 è salito a 69,8€. Ciò nonostante il fatto che le entrate tributarie sono rimaste stabili e perfino incrementate dal 2000 al 2009. I grafici mostrano che la spesa di governo durante lo stesso tempo è salita da 33€ miliardi nel 2000 a 46,9€ miliardi nel 2009. La spesa progettata nel 2010 e nel 2011 è di 52,5€ miliardi e 50,4€ miliardi, rispettivamente. E' stimato che il debito nazionale raggiungerà il picco di 85€ miliardi alla fine dell'anno fiscale 2010.
Conclusione
La Finlandia è, ed a lungo è stata, la testimonial dell'utopico e social-democratico stato assistenziale europeo, ed è stata dichiarata il miglior paese del mondo in un bizzarro rifacimento del premio del Times a Ben Bernanke come Persona dell'Anno.
In Finlandia i progressisti credono che il grande governo funzioni. Come anche la sanità pubblica e la "gratuita" istruzione pubblica. E se la Finlandia lo può fare, allora possono anche gli Stati Uniti. La fallacia in questo argomento è che la Finlandia in realtà non può farlo, non più di quanto Obama possa mantenere le sue promesse.
Lo stato assistenziale finlandese arriva ad un prezzo che non ci possiamo permettere. Il sistema sanitario è severamente inefficiente e costoso, ed ostacola il normale accesso delle persone alle vere cure mediche fornite dal settore privato. L'istruzione pubblica è anch'essa molto costosa e costantemente a corto di denaro. I libri di testo sono passati di generazione in generazione, tutti leggono le stesse fallacie come quelli prima di loro, stabilito che i libri siano anche leggibili.
L'idea del diritto di tutti ad una laurea universitaria è risultato in un'alto numero di laureati universitari, ma le loro lauree sono spesso prive di valore nel mondo del lavoro. A causa delle alte tasse e dal rischio finanziario e legale delle persone assunte, un tasso di disoccupazione all'8% è considerato normale. E ho menzionato che il sistema pensionistico è per ogni pezzo molto simile allo schema di Ponzi come nel Sistema di Sicurezza Sociale degli Stati Uniti, e che è sull'orlo del collasso?
Il debito nazionale ha già raggiunto livelli allarmanti. Che dire di più, non c'è stato un periodo di tempo esteso in cui il capitale del debito sia stato sistematicamente ripagato. Al meglio è rimasto abbastanza stabile, solo per schizzare in alto di circa il 50% nell'ultimo paio di anni, se le proiezioni sono vere. Arriverà la bancarotta a meno che cambi significativi non vengano fatti.
Voglio, comunque, concludere con una nota positiva. Sondaggio dopo sondaggio i finlandesi erano straordinariamente favorevoli al taglio della spesa del governo come un mezzo per riportare sotto controllo le finanze pubbliche. Precedentemente i finlandesi non avevano fatto caso al pagamento delle tasse, ma ora stanno capendo il fatto che l'aumento delle tasse non è più un'opzione fattibile.
Il prossimo anno noi finlandesi andremo ai seggi elettorali per eleggere un nuovo parlamento. Spero che il risultato delle elezioni rifletterà questa importante e nuova constatazione.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
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C'è qualcosa che non torna: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-12-05/scuola-funziona-meglio-quella-090650.shtml?uuid=AbkcxG9G
RispondiEliminaChe ne pensate?
Luca
Ciao Luca.
RispondiEliminaLa volta scorsa parlammo di Svezia, adesso mi sembra giusto parlare anche di Finlandia. :)
Come per la Svezia anche qui sono esistiti settori enormemente pianificati contro settori lasciati praticamente liberi di agire secondo il mercato. Questo, dal punto di vista delle attività generatrici di ricchezza, è stato un punto a favore.
Come conclude egregiamente questo articolo, che sottolinea quanto appena detto, "The low poverty rate among Scandinavians in Scandinavian countries is thanks to the fact that Scandinavians work. It is NOT because socialism works!"
Ma con l'ultima crisi finanziaria la Finlandia ha visto entrare un enorme afflusso di capitali nel paese. Questo flusso è andato a pompare una nuova bolla immobiliare nel paese. (Indice dei Prezzi degli Immobili)
L'euforia derivata da questa espansione moentaria sta dando vita ad un boom artificiale guidato dallo status della Finlandia di paese "sicuro." Al momento, quindi, il paese se la sta passando bene; come evidenzia anche Mish Shedlock sul suo sito.
Sembra che la lezione USA non sia servita a nulla. Oh beh, in un modo o nell'altro, affronteranno le conseguenze delle loro scelte.
Però secondo lo studio che riporta il sole 24 ore il sitema scolastico totalmente pianificato ha condotto a risultati eccelsi sino a dichiararlo, assieme a quello coreano, il più produttivo tra quelli esaminati; e ciò in totale antitesi con la prima parte di questo articolo.
RispondiElimina>Però secondo lo studio che riporta il sole 24 ore il sitema scolastico totalmente pianificato ha condotto a risultati eccelsi sino a dichiararlo, assieme a quello coreano, il più produttivo tra quelli esaminati; e ciò in totale antitesi con la prima parte di questo articolo.
RispondiEliminaCi sono particolari motivi se è così. Ma visto che gli statistici amano solo masturbarsi con i numeri, si scordano il lato sociale della faccenda...
Ciononostante, quel report non invalida il problema della disoccupazione tra i giovani.
...alla luce di quanto attualmente stiamo vivendo in Italia o questo burocrate finlandese e' un pazzo fuggito da qualche nosocomio, grande o piccolo e' indifferente; o e' talmente in malafede ed al soldo di qualche multinazionale che l'obbligherei a trasferirsi con la famiglia un anno al sud Italia cosi' vivrebbe sulla sua pelle cio' di cui si lamenta in questo articolo. Pazzo mistificatore!!
RispondiEliminaE' proprio vero!
RispondiEliminaIl sud Italia e' come la Grecia. E sta facendo la stessa fine.
Peccato!
Pero' c'e' un sacco di gente sveglia da quelle parti. Ed alla fine capiranno da soli che i parassiti li stanno divorando.
Ma ci sei stato, tu, in Finlandia?
RispondiEliminaUna marea di illazioni: "Prima di tutto la ragione per cui ci sono così tante università è una questione di politica regionale. I politici comprano i voti creando e mantenendo i lavori governativi in aree svantaggiate — il tranello più vecchio del mondo", "Ovviamente l'istruzione economica è sotto la media in tutti i livelli.", si ma: Argomenta.
Poi questa è bellissima: "Terzo, un'alta istruzione così accessibile tenta migliaia di persone ogni anno a prendere una laurea, anche se non hanno nulla a che fare col mondo accademico."; hai la più pallida idea di quante persone in Finlandia intraprendono l'intera carriera accademica (Triennale-Specialistica-Dottorato)? Te lo dico io: pochissimi.
Semplicemente perchè NON c'è bisogno di così tante figure professionali specializzate. Le imprese assumono anche senza titoli di studio, ci si basa sulle reali competenze. Pochissimi arrivano al dottorato; solo chi è davvero interessato a continuare la carriera accademica come professore o ricercatore: mica come in italia che ci si addottora per sport.
Perdonami, ma questo articolo è un crogiuolo di disinformazione. Mi sono fermato al primo paragrafo perchè tutto l'articolo è evidente puro frutto di onansimo mentale e di concrezioni di retaggi euro-americani. Il solito bel parlare autoreferenziale: lo stesso delle riviste anglo-americane che proclamano nel più vivo dei fasti la magneficienza dei loro campus. Certo, c'è anche quello. Ma, stay calm, il mondo non si ferma a questo. Vai e vedi, poi mi dici (parti proprio dal livello medio di istruzione ad esempio).
Ciao Anonimo.
EliminaL'articolo è stato scritto da un consulente fiscale che vive e lavora in Finlandia. Vedi un po' tu...
C'era chi si sorprendeva che la Finlandia fosse un paese sul lastrico. Ecco maggiori evidenze per gl iscettici: Finland's depression is the final indictment of Europe's monetary union.
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