Bibliografia

giovedì 28 ottobre 2010

Come Avverrà l'Iperinflazione

Questi ultimi giorni ho cercato di fare un riassunto generale della situazione economica mondiale (prendendo come riferimento gli USA). Dal nuovo annuncio di quantitative easing, allo spauracchio della deflazione, dal probanile acquisto di lotti di bond da parte della FED all'entrata della Cina nel mercato dell'oro. All'inizio quest'eventualità pareva remota, ma considerando chi è al timone della nave economica (e le sue strategie per tenerla "in rotta") le possibilità aumentano di giorno in giorno: ovvero la comparsa di uno scenario iperinflazionistico.
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di Gonzalo Lira


Proprio ora siamo nel mezzo della deflazione. La Depressione Globale che stiamo sperimentando ha spremuto entrambi i livelli della domanda aggregata ed i prezzi degli asset aggregati come non mai. Sin dalla crisi del credito nel settembre 2008, gli Stati Uniti e le economie mondiali hanno lentamente tentato di accerchiare il drenaggio deflazionistico.

Per combattere ciò, il governo statunitense ha contratto deficit massicci cercando di sostenere i livelli della domanda aggregata tramite la spesa di "stimoli" fiscali — la classica mossa Keynesiana, la stessa vecchia prescrizione sin da quando esistono le orecchie d'asino.

Ma lo stimolo, a parte dall'essere lento ed inefficiente, non ha semplicemente fatto abbastanza per compensare il crollo della spesa in consumi.

Dalla sua parte la Federal Reserve è stata impegnata a sostenere tutti gli asset — inclusi i buoni del tesoro — attraverso il "quantitative easing".

La FED è atterrita dalla caduta dell'economia degli Stati Uniti in una spirale deflazionistica mortale: mancanza di liquidità, che porta un'abbassamento dei prezzi, che porta alla disoccupazione, che porta a consumi in diminuzione, che porta ad un'ulteriore abbassamento dei prezzi, l'intera economia si ferma bruscamente. Quindi la FED ha comprato asset di tutti i tipi, in modo da iniettare liquidità nel sistema, e ha tenuto alti i livelli dei prezzi degli asset così da prevenire questo gelo deflazionistico — e continuerà a fare così. Dopo tutto quando il tuo solo strumento è un martello, ogni problema sembra essere un chiodo.

Ma questa politica della FED — chiamatela "stampare denaro", chiamatela "iniezione di liquidità", chiamatela "stabilizzazione dei prezzi degli asset" — è stata travolta dalla contrazione del credito. Proprio come il governo federale è stato incapace a coprire la caduta della domanda aggregata tramite lo stimolo, la FED ha espanso il suo bilancio da circa 900$ miliardi nell'autunno del 2008 a circa 2,3$ trilioni di oggi — ma quell'addizionale 1,4$ trilione di dollari è stato inutile per la perdita del credito. Al meglio la FED è stata capace ad alleviare i peggiori effetti della deflazione — sicuramente non ha girato il paesaggio deflazionistico in qualcosa di rassomigliante all'inflazione.

I rendimenti sono bassi, la disoccupazione è alta, i numeri del CPI (indice dei prezzi al consumo) sono in discesa (e sotto di qualche misura, negativi) — in breve, qualsiasi cosa grida "deflazione".

Perciò l'idea di parlare di iperinflazione ora, nell'attuale paesaggio macro-economico, sembrerebbe...bè...folle. Giusto?

Sbagliato: discuterò come il prossimo passo in questa Depressione Globale storica che stiamo sperimentando sarà l'iperinflazione.

La maggior parte delle persone scarta l'idea dell'iperinflazione negli Stati Uniti come qualcosa di estremamente folle e di irreale. Infatti le persone più assennate nemmeno si preoccupano di sostenere l'argomento — ognuno sa che solo gli siocchi si scomodano a discutere con uno sciocco più grande.

Anche se una minoranza — e Dio li benedica — in realtà va avanti ed fa finta di parlare dei farneticanti deliri sull'iperinflazione. Queste anime amabili sottolineano diligentemente che in un paesaggio deflazionistico — dove i prezzi dei beni sono più o meno stabili, ci sono pressioni al ribasso sui salari, i prezzi degli asset sono in caduta ed i mercati del credito stanno affondando — l'inflazione è impossibile. Di conseguenza l'iperinflazione è anche più impossibile.

Questo panorama sembra sensato — se cadiamo nella trappola di pensare che l'iperinflazione è un'estensione dell'inflazione. Se pensiamo che l'iperinflazione è semplicemente inflazione sotto steroidi — inflazione più inflazione con le palle — allora sembrerebbe essere il caso che, nel nostro attuale paesaggio deflazionistico, l'iperinflazione non è semplicemente molto lontana, ma ridicola in modo diretto.

Ma l'iperinflazione non è un'estensione o un'amplificazione dell'inflazione. Inflazione ed iperinflazione sono due animali distinti. Sembrano la stessa cosa — perchè in entrambi i casi, la valuta perde il suo potere d'acquisto — ma non lo sono.

Inflazione è quando l'economia si surriscalda: è quando i generi di consumo dell'economia (lavoro e beni) hanno una tale domanda a causa della crescita economica, unita ad un paesaggio di espansione del credito, che i beni di consumo salgono di prezzo. Ciò forza anche tutti i beni e servizi ad aumentare di prezzo, cosicché i produttori possono mantenere i costi. E' essenzialmente un fenomeno guidato dalla domanda.

Iperinflazione è la perdita di fiducia nella valuta. I prezzi aumentano in un paesaggio iperinflazionistico proprio come in un paesaggio inflazionistico, mo loro aumentano non perchè le persone vogliono più denaro per i loro lavori o per i beni, ma perchè le persone stanno provando a liberarsi della valuta. Non è che loro vogliono più denaro — vogliono meno di quella valuta: così pagheranno qualsiasi cosa per un bene che non sia quella valuta.

Proprio ora il governo degli Stati Uniti è indebitato a circa il 100% del PIL, con un deficit fiscale annuale di circa il 10% del PIL e nessuna fine in vista. Dalla sua parte la Federal Reserve sta acquistando i buoni del tesoro, in modo da finanziare il deficit fiscale, sia direttamente (il Quantitative Easing-leggero, recentemente svelato) ed indirettamente (attraverso le banche Troppo Grandi Per Fallire). La FED sta soddisfacendo due obbiettivi: uno, sostenere il governo nei suoi sforzi per mantenere i livelli di domanda aggregata; e due, sostenere i prezzi degli asset ed in tal modo prevenire un'ulteriore erosione deflazionistica. La FED sta calcolando che entrambi i sentieri — incrementare i livelli di domanda aggregata o incrementare i valori degli asset aggregati — portano alla stessa cosa: una ripresa nell'economia.

La ripresa non avverrà — questa è la notizia che abbiamo appreso di recente. Tra tutte queste chiacchiere speranzose "di evitare una doppia recessione", si evince che non abbiamo evitato una doppia recessione — in verità non abbiamo mai provato a recuperare dalla prima recessione. Nonostante tutti gli stimoli, nonostante tutta la minestra di lettere delle finestre di liquidità nei due anni scorsi, l'inesorabile fatto è che l'economia è stata — ed è stata direzionata — sul fondo.

Ma sia il governo federale che la Federal Reserve sono ostinati ad usare gli stessi vecchi strumenti per "aggiustare l'economia" — stimoli da un lato, iniezioni di liquidità dall'altra (Vedi la mia discussione sul Deficit qui).

Sono quegli aggiustamenti che ci stanno spingendo più vicino al baratro. Perchè? Perchè l'economia non è in condizioni migliori di quelle in cui si trovava a settembre del 2008 — e sia la Federal Reserve che il governo federale hanno sparato le loro cartucce. Non hanno più niente, dopo trilioni in stimoli e trilioni di più in espansioni del bilancio —

— ma hanno raggiunto una cosa: hanno minato i buoni del tesoro. Queste politiche hanno trasformato i buoni del tesoro in un bel casino per il sistema finanziario degli Stati Uniti — sono letteralmente le uniche cose che tengono unita l'intera economia.

In altre parole i buoni del tesoro sono ora i Nuovi e Migliorati Asset Tossici. Tutti sanno che sono sopravvalutati, tutti sanno che i loro rendimenti sono assurdi — anche se tutti camminano in punta di piedi su questa verità talmente delicata quasi fosse una bomba. Il che è esattamente ciò che rappresenta.

Così è come l'iperinflazione avverrà:

Un giorno — quando nei mercati non sta accadendo molto, ma un nervosismo generale sta correndo come una lieve febbre (come da un pò è stato il caso) — ci sarà un'eruzione di beni: un leggero ma improvviso aumento del prezzo di un bene necessario, come il petrolio.

Ciò scuoterà i rendimenti del Tesoro, poichè gli asset manager ridurranno le loro allocazioni dei titoli del Tesoro, ed andranno verso il bene sotto pressione, in modo da trarre un profitto (in realtà non saranno nemmneo gli asset manager — sarà la loro contrattazione automatica). Questi asset manager venderanno i buoni del tesoro perchè, effettivamente, sono diventati l'asset principale che devono vendere.

Non sarà il volume della svendita che indispettirà Bernanke ed i fannulloni della FED — sarà il tempismo. Accadrà proprio prima di una grande asta del Tesoro. Così Bernanke e la FED acquisteranno buoni del tesoro, nello sforzo di reagire alla svendita e mantenere bassi i rendimenti — vogliono mantenere bassi i rendimenti in modo da scoraggiare la deflazione. Ma vogliono anche mantenere il Tesoro finanziato a basso costo. Il leggero-Quantitative Easing ha già preparato la strada per l'acquisto diretto da parte della FED dei buoni del tesoro. Il mondo non finirà. Così la FED si sentirà fiduciosa mentre va avanti e tronca sul nascere questo scossone sul Treasury Yield.

L'acquisto da parte della FED dei buoni del Tesoro avverrà in una maniera tale che incoraggerà gli asset manager a scaricare ancora più buoni del Tesoro nelle mani della FED. Questo scaricamento di buoni del Tesoro non sarà per paura, almeno non inizialmente. Verosimilmente nei primi 15 minuti o giù di lì di questo evento, la svendita dei buoni del Tesoro sarà ordinata e svolta con l'idea (in quel momento) di prendere quegli stessi buoni del Tesoro ad un più basso costo in futuro.

Comunque la FED interpreterà questa svendita come una corsa ai buoni del Tesoro. La FED è già in sintonia con la paura dei mercati dei bond che ci possa essere una "bolla dei titoli del Tesoro". Così la FED aprirà le sue finestre di liquidità e comprerà ogni titolo del tesoro in vista, precisamente per mantenere "il prezzo degli asset stabile" e "calmare i mercati".

Le banche Troppo Grandi Per Fallire giocheranno un ruolo cruciale in questo gioco. Vedete il problema con gli zombie americani è che non sono state nazionalizzate. Hanno preso i pezzi migliori della nazionalizzazione — liquidità totale, sospensione della contabilità e regole normative — ma ancora agiscono secondo la loro stessa volontà e nel loro miglior interesse. Da qui i loro osceni bonus, sborsati nonostante la loro concreta bancarotta. Da qui la loro impossibilità a prestare nell'economia indebolita. Da qui il loro accaparramento del denaro per salvarle e le pratiche finanziarie truffaldine. Hanno capito che, per prendere quel dolce denaro del salvataggio (e quei gustosi bonus), avrebbero dovuto giocare al gioco della FED e comprare buoni del Tesoro, e così hanno aiutato a camuffare la monetizzazione del debito fiscale che è andato avanti sin dall'inizio dell'acquisto da parte della FED di asset tossici dai loro bilanci nel 2008.

Ma non devono fare ciò che dice loro la FED, molto meno quello che dice loro il Tesoro. Dal momento che non sono state realmente nazionalizzate, sono sotto il controllo di qualcun'altro. Possono fare ciò che più le aggrada — ed hanno vagonate di buoni del Tesoro nei loro bilanci.

Così le banche Troppo Grandi Per Fallire, vedendo questa corsa ai buoni del Tesoro, aggiungeranno un'altra dose di panico agendo nei loro migliori interessi: saranno le prime a farsi indietro per quanto riguarda i buoni del Tesoro. Saranno la ferita da cui sgorgheranno i problemi.

Qui inizia la fase di panico dell'evento: gli asset manager — vedendo questo massiccio acquisto da parte della FED di buoni del Tesoro e che gli zombie americani vendono i buoni del Tesoro, il tutto durante i giorni di una grande asta del Tesoro — scaricheranno i propri buoni del Tesoro in massa. Saranno consapevoli di quanto precaria sia l'economia degli Stati Uniti, di quanto indebitato sia il governo, di quanto i buoni del Tesoro statunitensi sembrino molto il debito greco. Non sono stupidi: ognuno è consapevole dell'idea che una "bolla del Tesoro" possa essere in giro. Molte persone — incluso me stesso — pensano che la FED, il Tesoro e gli zombie americani stanno colludendo in un triangolo commerciale nei bond del tesoro, i quali si portano dietro di fatto una monetizzazione nascosta: il Tesoro emana il debito per finanziare la spesa fiscale, le banche Troppo Grandi Per Fallire lo comprano con i soldi forniti dalla FED.

Che sia vero o meno è in realtà fuori tema — c'è l'ampia percezione che ciò sia quello che sta accadendo. Durante il panico, un'ampia percezione è la vostra strategia commerciale.

Così quando la FED inizierà a comprare i buoni del Tesoro al massimo per sostenere i loro prezzi, questi asset manager decideranno tutto, "saranno l'ago della bilancia".

Da notare come non sarà la Cina o il Giappone che d'improvviso decideranno di lasciare i buoni del Tesoro — questi due paesi infatti saranno lasciati con un pugno di mosche in mano. Piuttosto saranno gli asset manager americani (rispetto al tempo del girono in cui avverrà l'evento) ed europei che per primi lasceranno i buoni del Tesoro. Sarà un panico fulmineo — molto come il crollo fulmineo dello scorso maggio. Gli eventi che ho descritto sopra accadranno in uno spazio di tempo ristretto — meno di un'ora, probabilmente. Ma a differenza dell'evento di maggio, non ci sarà nessun contraccolpo.

Da notare, anche, che i buoni del Tesoro manterranno i loro rendimenti di facciata nonostante questa svendita, almeno inizialmente. Perchè? Perchè la FED, così determinata a mantenere la "stabilità dei prezzi", all'inizio impedirà ai rendimenti di ampliarsi — il che è precisamente il perchè così tanti decideranno di venderli per panico: Bernanke non calmerà i mercati — piuttosto renderà il tutto troppo allettante per non vendere.

Il primo degli asset manager o delle banche Troppo Grandi Per Fallire che si saranno sottratti ai buoni del Tesoro cercheranno un posto per parcheggiare il loro contante — ovviamente. Dove andrà tutto questo contante?

Merci.

Alla fine di quel terribile giorno, le merci di tutti i tipi — metalli preziosi ed industriali, petrolio, alimenti — arriveranno alle stelle. Ma non sarà perchè cittadini ordinari hanno perso fiducia nel dollaro (ciò accadrà nei giorni e nelle settimane successive) — accadrà perchè i buoni del Tesoro non sono più una sicura riserva di valore, dove dovrebbero essere infilati tutti questi dollari degli asset manager? In una vecchia cantina? Sotto il materasso? In euro?

Merci: nel momento del panico le merci saranno percepite come l'unica riserva di valore sicura, se i buoni del tesoro sono improvvisamente l'anatema del mercato — proprio come i buoni del Tesoro erano percepiti come la sola riserva di valore sicura, quando così tanti MBS (titoli garantiti da ipoteca) e CMBS (titoli commerciali garantiti da ipoteca) si inacidirono nel 2007 e 2008.

Non saranno gli ETF (fondi comuni d'investimento), oppure i derivati — questi saranno scaricati (giustamente), considerati anche meno sicuri dei buoni del Tesoro. Diversamente dalla caduta del 2008, a questo giro, le persone presteranno attenzione al rischio della controparte. Così sarà una vera e propria corsa alle merci. Alla fine di questo giorno di panico, le merci saranno aumentate tra il 50% e il 100%. Alla fine della settimana parleremo del 150% fino al 250% (il mio pensiero è che l'oro sarà aggirato, ma l'argento per la maggiore andrà alle stelle — a 100$ l'oncia entro una settimana).

Ovviamente una volta che le merci iniziano a creare la bolla, quello sarà il momento in cui i cittadini avranno il loro primo assaggio dell'iperinflazione. La vedranno alla pompa di benzina.

Se il petrolio arriva da 74$ a 150$ in un giorno e poi a 300$ in una settimana — perfettamente possibile nel mezzo di un momento di panico — il gallone di benzina andrà a quanto: 10$? 15$? 20$?

Che accade poi? Le persone — cittadini normali — saranno pazze a comprare le merci (petrolio per il riscaldamento, cibo, benzina, qualsiasi cosa) e dovrebbero comprarle ora mentre sono ancora più o meno abbordabili, piuttosto che dopo quando quei 15$ al gallone di gas andranno a 30$ al gallone.

Se ognuno decide approssimativamente allo stesso tempo di scambiare un bene — valuta — con un altro bene — merci — cosa succede al relativo prezzo di uno ed al relativo valore dell'altro? Facile: uno sale alle stelle, l'altro collassa.

Quando le persone sono spaventate ed iniziano a comprare nel panico merci fondamentali, i loro asset finanziari ordinari — azioni ordinarie, bond, ecc. — collasseranno: ognuno farà a gara per prendere contante per andare in giro e comprare le merci.

Così immediatamente dopo l'abbatimento dei mercati del Tesoro le azioni ordinarie cadranno catastroficamente, probabilmente pochi giorni dopo il panico del Tesoro. Questo collasso nei prezzi delle azioni ordinarie porterà un'equivalente scoppio dei prezzi delle merci — la seconda spinta, se volete.

Questa svendita di asset all'inseguimento delle merci sarà auto-rafforzante: non ci sarà nulla che potrà fermarla. Appena si riversa nell'economia di tutti i giorni, le persone andranno nel panico ed inizieranno a scaricare forti asset — beni durevoli, auto, furgoni, case — in modo da accaparrarsi le merci, principalmente petrolio per il riscaldamento, gas ed alimenti. In altre parole gli asset del mondo reale non saranno apprezzati o nemmeno manterranno i loro valore, quando l'iperinflazione arriva.

Ciò è qualcosa che gli scettici sull'iperinflazione non sembrano aver mai afferrato: nell'iperinflazione i prezzi degli asset non vanno alle stelle — collassano, sia dal punto di vista nominale sia in relazione alle merci di consumo. Una casa da 300,000$ cade a 60,000$ o meno, o meglio ancora a 50 oncie d'argento — perchè in un'episodio iperinflazionistico una casa è senza valore, mentre 50 pezzi d'argento possono in realtà comprare le cose di cui potreste aver bisogno.

Ora spero che quelle persone assennate che hanno letto tutto questo, non mi stiano scaricando come un racconta cazzate — o almeno come una vittima della mia stessa immaginazione. Queste persone ragionevoli, se si degnano di partecipare allo scenario che ho delineato sopra, sosterranno che il governo — che sia la FED o il Tesoro o una combinazione di entrambi — troverà un modo per arrestare il panico dei buoni del Tesoro (semmai ce ne sarà uno), e metterà un freno all'iperinflazione (semmai una così sciocca e bizzarra nozione possa passare in America).

Uh-huh: quindi il governo ci salverà, giusto? Okay, così la mia domanda è, Come?

Prendiamo la FED: come possono fermare una corsa ai buoni del Tesoro? Risposta: non possono. Vedete la FED ha già sostenuto i buoni del Tesoro — era la loro strategia del 2008-2009: comprare asset tossici dalle banche Troppo Grandi Per Fallire, riutilizzarli per comprare i buoni del Tesoro e nel contempo monitorare attentamente i buoni del Tesoro in caso di segnali tossici. Se ora i buoni del Tesoro diventano tossici, cosa farà la FED? Bernanke ha finito le munizioni tempo fa: sta agitando in aria una pistola scarica. Se ci sarà una corsa ai buoni del Tesoro e lui inizierà a comprarli per sostenerli, darà solo un'incentivo ad altri possessori dei buoni del Tesoro di lasciarli mentre sono ancora buoni. Se ognuno decide di abbandonare i buoni del tesoro, allora Bernanke e la FED non possono fare nulla di efficace. Sono alla mercee degli eventi — infatti lo sono stati già per un bel pò di tempo. Non se ne sono accorti.

Bè se la FED non può fermare ciò, che dire del governo federale — sicuramente loro possono fermare tutto questo, giusto?

In una parola, no. Sicuramente non hanno i mezzi per prevenire una corsa ai buoni del Tesoro. E per l'iperinflazione, cosa farebbe esattamente il governo federale per fermarla? Ricorrerà al controllo dei prezzi? Ciò darà solamente una spinta di crescita ad un dilagante mercato nero. Metterà i soldati per le strade? L'America è troppo grande. Farà schizzare più "stimoli"? Sicuro, pompando ancora più valuta in un'economia giornaliera sempre più iperinflazionata — giusto...

(A proposito, in realtà penso che quest'ultima opinione potrebbe essere qualcosa di sciocco se il governo provasse a farla. Alcuni dementi come la Palin o Biden potrebbero invocare quest'idea di stampare denaro a iosa, in modo da "aiutare tutti i lavoratori americani". E se lo faranno, ci affibierà l'immagine di persone che usano pacchi di denaro per alimentare i loro camini. In realtà non penso che i politici siano così stupidi da iniziare a stampare denaro per "combattere i prezzi in rialzo" — ma hey, quando si parla di stupidità non si sa mai dove possono arrivare).

Infatti l'unico modo con cui il governo federale potrebbe essere abile a migliorare la situazione è se decidesse di prendere il controllo dei più grandi supermercati e pompe di benzina e distribuisca tagliandi di qualsiasi sorta, per i prodotti base — in altre parole, il razionamento del cibo. Ciò potrebbe prevenire rivolte e proteggere i poveri, gli infermi ed i vecchi — sicuramente non cambierà il problema sottostante, che sarà l'iperinflazione.

"Tutto ciò è straordinariamente ridicolo", posso praticamente ascoltare gli sbuffi degli scettici sull'iperinflazione. "Siamo andando incontro a ciò che i Giapponesi hanno sperimentato: proprio come gli Stati Uniti, sono andati verso massicci stimoli del governo — diavolo, hanno inventato il quantitative easing — e guarda cosa è successo loro: stagnazione, si — iperinflazione, no".

Giusto: i parallelismi con il Giappone sono significativamente simili — eccetto per una differenza chiave. Il debito sovrano giapponese è infinitamente più stabile rispetto a quello dell'America, perchè in Giappone le persone sono risparmiatrici — detengono il debito giapponese. In America le persone sono al verde e le bahce nervose detengono il debito. Ecco perchè il debito giapponese è solido, mentre i buoni del tesoro americani sono fragili bolle di sapone.

Ecco perchè penso che ci sarà iperinflazione in America — quella bolla presto scoppierà. Penso che se non accadrà quest'autunno, accadrà quello prossimo, senza dubbio prima della fine del 2011.

La domanda per noi — per quest'evento di iperinflazione alle porte — è, che fare?

Gli uomini di Neanderthal che si preparavano ad una catastrofe hanno speso tutto i loro tempo a pensare ad un'America post-apocalittica. Il vero trucco, comunque, è prepararsi per dopo la fine dell'Apocalisse.

La prima cosa da comprendere, ovviamente, è che l'iperinflazione potrebbe benissimo accadere — ma finirà. Non sarà una situazione senza fine — l'America non finirà come in qualche landa desolata post-apocalittica descritta in Mad Max: Beyond Thunderdrome. Devo ammettere che ciò sarebbe bello, ma non accadrà — ciò è solo un sogno ad occhi aperti di quelle persone che si preparano ad una catastrofe.

Invece dopo un'incantesimo di iperinflazione, l'America finirà più o meno come è oggi — solo con un cattivo postumo di una sbronza. In realtà un'incantesimo di iperinflazione potrebbe essere una cosa buona: pulirebbe infine tutti i cattivi debiti nell'economia, la monnezza che la FED ed il governo federale hanno rifiutato di ripulire quando ne hanno avuto la possibilità nel 2007-2009. Abbatterebbe ed azzererebbe i prezzi degli asset a livelli più realistici — nessun luogo per i banchieri dove risiedere e creare. E dopo tutto una catastrofe iperinflazionistica potrebbe a lungo andare essere migliore per la salute dell'economia statunitense e per il morale degli americani, in opposizione ad una stagnazione prolungata. Chiedete ai giapponesi se avessero preferito circa tre anni veramente brutti, invece che i Due Decenni Persi, e la risposta non sarà sorprendente. Ma sto divagando.

Come disse Rothschild: "Comprate quando c'è sangue nelle strade". La cosa da fare per prepararsi all'iperinflazione sarebbe investire in un diverso paniere di metalli pesanti prima dell'evento — nessuna azione ordinaria, nessun ETF, nessun derivato. Se e quando l'iperinflazione avverrà e le cose si metteranno male (e dico molto male), prendete quel paniere di metalli pesanti e — proprio sui denti della crisi — comprate proprietà residenziali, come anche azioni ordinarie di industrie durature; industrie minerarie, farmaceutiche e chimiche specialmente; nessun valore aggiunto invece da compagnie come quelle tecnologiche, aerospaziali o industriali. La ragione è, al picco dell'iperinflazione, che gli asset di più valore saranno a basso costo — specialmente le azioni ordinarie — specialmente i beni immobili.

Non ho idea di cosa accadrà dopo che avremmo raggiunto il punto in cui 100$ non sono più abbastanza per comprare una tazza di caffè — ma so che, dopo tale periodo iperinflazionistico, ci sarà un "nuovo dollaro" o qualcosa del genere, con qualche zero buttato giù dal vecchio dollaro e le cose lentamente tornerranno ad una nuova normalità. Non ho idea di quale sarà la forma di questa nuova normalità. Non sarei sorpreso se questa nuova normalità avrà una quasi dittutura o una di fatto, e sicuramente una qualche forma di controllo di prezzi e salari — direi che è probabile, ma per ora non è rilevante.

Ciò che è rilevante è che l'attuale situazione non può durare per sempre. La Depresisone Globale in cui siamo sta per essere peggiorata dalle stesse misure che dovrebbero aggiustarla — lo stimolo sta mettendo pressione ai buoni del Tesoro, che stanno per essere puntellati dalla FED. Ciò ovviamente non potrà avere un lieto fine. Perciò i bene informati si preparino a ciò che si possa credere che accada dopo.

Penso che ci stiamo incamminando verso l'iperinflazione. Spero di essere riuscito a spiegare perchè.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


8 commenti:

  1. metalli preziosi ed industriali, petrolio, alimenti — arriveranno alle stelle
    .....
    allora la cosa migliore è comprare, sin d'ora, AZIONI ORDINARIE di minerarie

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  2. Ciao Anonimo. Da un'occhiata anche qui:

    http://johnnycloaca.blogspot.com/2010/08/10-pratici-passi-per-isolarvi-almeno-in.html

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  3. Ciao,

    l'articolo lo condivido, penso anch'io che dall'estate 2011 inizierà il tracollo, non so di preciso se sarà pe l'iperinflazione ma so che sarà brutta, ti volevo chiedere come si fa ad investire in un paniere di metalli pesanti, dici comprarli fisicamente, oro, argento potrebbe essere anche facile, ma altri?

    Grazie

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  4. Per quanto riguarda la Svizzera, una conversione dell'Euro o del Dollaro in Franchi Svizzeri attraverso una banca italiana potrebbe mettere al riparo relativo sulla svalutazione delle monete?

    grazie

    ciao

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  5. Ciao Anonimo delle 11e23. Che io sappia oltre a titoli direttamente correlati ai vari metalli (ETF, per esempio, quelli dell'oro), ci sono anche investimenti in aziende che possiedono nel loro portafoglio attività (in percentuale) legati ai vari metalli. Per ulteriori dettagli puoi anche vedere il seguente sito: www.morningstar.it

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  6. Ciao Anonimo delle 11e46. Secondo me la conversione che proponi è sensata. Ricordo che anche Peter Schiff, in una delle sue tante interviste, riteneva il franco-svizzero una buona valuta di riserva. Anche se io concentrerei i miei sforzi su qualcosa di più tangibile (risorse naturali, minerarie ed energetiche. Anche quelle agricole, come il vino)

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  7. Anche questo hai tradotto!!!!!
    Lo lessi tempo fa in inglese e mi incuriosì parecchio... me lo rileggo volentieri.
    Sei un grande.

    Un abbraccio

    Luis

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  8. Ciao Luis. Eh ma Freedonia è sempre un pozzo di sorprese :)

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