Intervista a Peter Schiff al Dylan Ratigan show, in cui tira le somme della situazione economica statunitense. L'interventismo del governo continua ad ostacolare la ristrutturazione naturale del mercato e la Cina, comprando i titoli del tesoro statunitensi, tiene in piedi ancora la baracca dello zio Tom. Mentre Obama e Wall Street vanno a letto insieme, l'imprenditoria è soffocata da tassazione e maggiori regolamentazioni, i sussidi corrono veloci per salvare gli "amici" del governo, l'inflazione si infiamma e la classe giovane deve sobbarcarsi il peso del "sacrificio" per la coesione sociale. Rivolta o emigrazione sono le possibilità che rimangono. Ma per la seconda vale il detto: "Tutto il mondo è paese". Morale della favola: we're screwed.
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