mercoledì 8 settembre 2010

Espansione del credito contro semplice inflazione



Breve articolo in cui Mises ci spiega come l'inflazione si manifesta quando c'è espansione del credito; ovviamente, non manca mai lo zampino dello Stato quando si tratta di sotterfugi per "auto-finanziamenti".


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di Ludwig von Mises


Quando ci si occupa delle conseguenze dell'espansione del credito, riteniamo che la quantità totale di denaro fiduciario entra nel sistema del mercato attraverso il mercato dei prestiti come avanzi di altri business. Tutto ciò che è stato detto riguardo agli effetti dell'espansione del credito si riferisce a questa condizione.

Ci sono, comunque, circostanze in cui i metodi legali e tecnici dell'espansione del credito sono usati per una procedura completamente differente della genuina espansione del credito. Convenienze politiche ed istituzionali di un governo a volte usano ciò come espediente per trarre un vantaggio dalle strutture bancarie, come un sostituto dell'emissione di denaro-fiat.

Il Tesoro prende in prestito dalla banca e la banca provvede ai fondi necessari emettendo banconote addizionali o facendo credito al governo su un conto di deposito. Legalmente la banca diviene il creditore del Tesoro. Infatti l'intera transazione equivale all'inflazione del denaro-fiat.

Denaro fiduciario addizionale entra nel mercato dal Tesoro come pagamento per varie voci nella spesa di governo. E' questa domanda addizionale del governo che sollecita gli affari ad espandere le loro attività. L'emissione di queste nuove somme di denaro-fiat non interferisce direttamente con il tasso d'interesse lordo del mercato, qualunque sia il tasso d'interesse che il governo paga alla banca. Influiscono sul mercato dei prestiti e sul tasso d'interesse lordo di mercato, oltre a far emergere una tariffa maggiorata, solo se una parte di essi raggiunge il mercato dei prestiti in un momento in cui i loro effetti sui prezzi dei beni e sui salari non sono ancora finiti.

Tali furono, ad esempio, le condizioni degli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale. Oltre la strategia d'espansione del credito, che l'amministrazione aveva già adottato prima dello scoppio della guerra, il governo aveva preso in prestito grandi somme di denaro dalle banche. Ciò era tecnicamente espansione del credtio; essenzialmente era una sostituzione per l'emissione di banconote.

Molti paesi fecero ricorso anche a più complicate tecniche. Così, per esempio, il Reich tedesco nella Prima Guerra Mondiale vendeva le obbligazioni alla gente. La Reichsbank finanziava questi acquisti prestando la maggior parte dei fondi necessari ai compratori contro le stesse obbligazioni, come garanzia collaterale. A parte la frazione con cui il compratore contribuiva attraverso i propri fondi, il ruolo che la banca e la gente giocavano nell'intera transazione era solamente formale. Praticamente le addizionali banconote erano cartamoneta inconvertibile.

E' importante prestare ascolto a questi fatti in modo da non confondere le conseguenze di una corretta espansione del credito e quelle dell'inflazione del denaro-fiat causata dal governo.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


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Note


[Questo articolo è un'estratto del capitolo 20 de "Human Action: The Scholar's Edition" ed è letto da Jeff Riggenback].


Approfondimento sul denaro fiduciario.


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