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giovedì 26 agosto 2010
La CIA e l'assassinio di John Kennedy #2
di Jacob G. Hornberger (1)
LA RELAZIONE CIA-MAFIA
La competenza della CIA nelle operazioni di cambiamento di governo non erano la sola cosa che avrebbero dovuto giustificare una particolare e specifica investigazione sull'agenzia stessa. C'era anche la connessione della CIA con la mafia, una delle più disoneste, corrotte e brutali organizzazioni nella storia.
La sola idea fa rabbrividire. Immaginate: una delle principali agenzie del governo degli Stati Uniti, la CIA, che praticamente entra in collaborazione con un'organizzazione privata i cui metodi prevedono violenza, illegalità, omicidio, droghe, corruzione, spergiurio e, bè, probabilmente quasi ogni crimine presente nel dizionario.
Quale era lo scopo della collaborazione CIA-mafia? Omicidio! La collaborazione fu indetta per lo specifico fine di assassinare Fidel Castro, il presidente di un paese indipendente e sovrano. La CIA e la mafia, due organizzazioni la cui competenza prevedeva l'omicidio, si accordarono per mettere a segno l'omicidio di un funzionario pubblico straniero.
Ma questo non è tutto. Ciò che è anche degno di nota, almeno riguardo all'assassinio di Kennedy, è il fatto che il procuratore generale Robert Kennedy, il fratello del presidente, stava praticamente facendo una guerra alla mafia durante il periodo che la collaborazione CIA-mafia era operativa. Stava consegnando al grand jury federale accuse contro boss mafiosi, perseguendoli e facendo tutto il possibile per incarcerarli. In effetti il suo scopo era praticamente distruggere la mafia, l'organizzazione che la CIA aveva scelto per essere la sua partner d'assassinio.
Di nuovo, non è per dire che simili fatti giustifichino la conclusione per cui la CIA assassinò Kennedy per guadagnare la lealtà del suo partner, la mafia, che i Kennedy stavano provando a distruggere. Ma c'è da dire questo, che una volta conosciuta una simile collaborazione -- e lo specifico scopo della collaborazione, per esempio l'assassinio del presidente di un paese -- sarebbe dovuta essere sufficiente abbastanza da giustificare una specifica e direzionata investigazione sulla CIA, per determinare se la collaborazione CIA-mafia abbia distolto lo sguardo da Castro direzionadolo verso Kennedy.
C'è un altro aspetto interessante nella connessione CIA-mafia che è importante menzionare qui. Una delle cose più comuni che uno ha ascoltato sull'assassinio Kennedy è che se la CIA fosse stata coinvolta nell'omicidio, qualcuno avrebbe fatto trapelare l'informazione ora. Ciò non è necessariamente vero. Entrambe CIA e mafia sono esperte nel mantenere i segreti, specialmente se coinvolgono un'omicidio.
Dopo tutto, quanto sapete sull'omicidio Horman? Non dimenticate che la CIA ha mantenuto con successo il suo ruolo in quell'omicidio segreto per ben 25 anni, e ciò coinvolgeva solo l'omicidio di un comune cittadino americano. Conoscete le identità degli agenti della CIA che furono coinvolti nell'omicidio Horman? Sapete quanto consistente fu il loro coinvolgimento?
No. E la ragione per cui non sapete queste cose è perchè la CIA ha mantenuto il segreto con successo.
Ma c'è un'esempio più rilevante quando si tratta di mantenere il silenzio su un omicidio, l'assassinio del boss mafioso Johnny Roselli. Egli era il gangster mafioso che servì da contatto tra la CIA e la mafia, per la loro collaborazione nell'assassinio di Castro. Nel 1976 Roselli testimoniò davanti il Senate Select Committee on Intelligence degli Stati Uniti sull'assassinio di Kennedy e fu richiamato per un'ulteriore testimonianza. Prima che potesse rispondere, comunque, fu ucciso. Il 9 agosto del 1976 il suo cadavere fu ritrovato in un bidone della benzina che galleggiava nelle acque di Miami. Fu strangolato, sparato e le sue gambe segate. Secondo una nota di Wikipedia su Roselli: "Alcuni credevano che il boss [Santo] Trafficante ordinò la morte di Roselli, [poichè perecepiva che] Roselli avesse rivelato troppo sull'assassinio Kennedy ed i complotti per uccidere Castro durante la sua testimonianza in Senato, violando il rigido codice mafioso dell'omertà (silenzio)".
L'omicidio di Roselli mostra che la mafia può mantenere i segreti, specialmente se coinvolgono un omicidio, poichè tutt'ora è ancora incerto chi uccise Roselli. Da quello che sappiamo dal caso Horman, anche il partner d'omicidio della mafia, la CIA, può mantenere i segreti.
Per di più uno che decide di far trapelare informazioni sulle operazioni mafiose, specialmente quelle che coinvolgono un omicidio, sanno che probabilmente non dureranno a lungo su questo pianeta. Ci si potrebbe domandare se gli agenti del partner della mafia, la CIA, si sentissero allo stesso modo. Dopo tutto, chi può dire con certezza che l'omicidio di Roselli fosse compiuto dalla mafia e non come risultante della collaborazione CIA-mafia?
La CIA nel novembre del 1963 mise all'opera la sua competenza di eseguire colpi di Stato qui negli Stati Uniti? La collaborazione per uccidere Fidel Castro cambiò obiettivo puntando su John Kennedy? In conclusione, quella competenza e quella collaborazione giustificherebbero una specifica e mirata investigazione criminale sulla CIA.
Esaminiamo ora, nel contesto del movente, l'ostilità che esisteva tra John Kennedy e la CIA dopo lo sfacelo della Baia dei Porci e la crisi missilistica cubana.
Anche se la CIA era un'agenzia di governo primaria nel mondo la cui competenza era l'omicidio, il colpo di Stato e il cambiamento di governo, non segue necessariamente da ciò che abbia impiegato questi talenti ed abilità qui negli Stati Uniti nel novembre del 1963. Ma è un fattore importante, che dovrebbe essere preso in considerazione nel determinare se compiere sulla CIA una speciale investigazione criminale.
Un altro importante fattore era il movente. Secondo me, il travolgente peso delle prove stabilisce che la CIA abbia avuto più motivi di Oswald di uccidere Kennedy.
Infatti dopo tutti questi anni, ancora non ho chiaramente capito quale fosse stato il movente per Oswald di uccidere Kennedy. Se non era altro che uno scontento, infelice, confuso simpatizzante comunista che stava cercando fama nell'uccisione di un presidente, allora perchè negò di aver commesso il fatto e, ancora più misterioso, perchè ha dichiarato di essersi costituito? Non pensate che qualcuno che stia cercando fama si glorifichi del suo successo? E se stava pianificando di negare l'accaduto, allora perchè avrebbe lasciato dietro di se un tracciato così ovvio, come il suo acquisto di proiettili per posta piuttosto che con un pagamento in contanti?
Per di più un grande problema è che lo strano background di Oswald, su cui i sostenitori dell'assassino unico hanno basato larga parte delle loro tesi riguardo al movente, faceva interamente pensare ad un suo essere operativo per la CIA o per l'intelligence militare.
Quanti comunisti si sono uniti ai marines statunitensi? Come Oswald imparò correttamente la lingua russa mentre era nei marines, data l'enorme difficoltà nell'imparare una lingua straniera, specialmente senza un'insegnante?
Perchè fu assegnata ad un marine comunista un'autorizzazione di sicurezza militare? Perchè Oswald non fu arrestato al suo ritorno dall'Unione Sovietica, dove ha provato a disertare, e trascinato davanti ad un grand jury federale per fronteggiare la possibilità di accusa per tradimento? Dopo tutto, ciò accadde durante la Guerra Fredda quando il comunismo era considerato una minaccia maggiore per gli Stati Uniti come il terrorismo lo è oggi.
Quando Oswald viveva a New Orleans, perchè scrisse il mittente su opuscoli pro-Cuba che era localizzato nello stesso palazzo di un ex-agente dell'FBI chiamato Guy Bannister? Era solo una coincidenza? Quando fu incarcerato per turbamento della quiete pubblica dopo una litigata con il capo di un gruppo anti-Castro, perchè l'FBI gli concesse l'opportunità di parlare con un agente? Dopo che Oswald fu ucciso, perchè un'agente dell'FBI strappò una nota che Oswald gli consegnò prima che fosse assassinato?
Le domande vanno avanti. Certamente se alla fine uscisse fuori che Oswald fosse stato un agente operativo dell'intelligence statunitense, ciò non significherebbe necessariamente che non uccise Kennedy. Ma ciò richiederebbe che i sostenitori dell'assassino unico rivalutassero totalmente le loro tesi. Ovviamente anche la CIA dovrebbe dare delle spiegazioni.
POSSIBILI MOVENTI DELLA CIA
Che dire del movente per cui la CIA avrebbe dovuto uccidere Kennedy? Il miglior libro che sottolinea i vari fattori che costituirebbero il movente della CIA è JFK and the Unspeakable: Why He Died and Why It Matters, di James W. Douglas, libro che raccomando moltissimo.
Considerate, per prima cosa, il disastro della Baia dei Porci. L'invasione della CIA di Cuba era già stata pianificata quando Kennedy diventò presidente. Quando gli fu chiesto di approvare il piano, la CIA gli assicurò che non sarebbe stato necessario alcun supporto aereo. Ma quella rappresentazione era falsa e la CIA lo sapeva che era falsa. Gli agenti della CIA volevano incastrare Kennedy. Pensavano che una volta che l'invasione fosse iniziata, non avrebbe avuto altra scelta che mandare il necessario supporto aereo per evitare un disastro.
Ma la CIA fece male i conti. Anche se agenti della CIA ed alleati furono uccisi e catturati alla Baia dei Porci, Kennedy si rifiutò di mandare il supporto aereo, un'azione che gli avrebbe fatto guadagnare l'inimicizia duratura dei cubani anti-Castro e della stessa CIA.
Mentre Kennedy si prese la responsabilità pubblica per lo sfacelo, sapevo ciò che la CIA aveva fatto. Licenziò il direttore della CIA, Allen Dulles (che in seguito avrebbe presenziato nella Commissione Warren!), e giurò di "scindere la CIA in migliaia di pezzi e spargerli al vento".
Dovremmo tenere presente che mentre Kennedy stava minacciando di smantellare la CIA, suo fratello Robert, procuratore generale degli Stati Uniti, stava facendo del suo meglio per smantellare il partner della CIA, la mafia.
A far peggiorare le cose, dal punto di vista della CIA, per risolvere la crisi missilistica cubana Kennedy giurò che gli Stati Uniti non avrebbero invaso Cuba, un giuramento che essenzialmente avrebbe significato che Castro sarebbe rimasto permanentemente in carica. La promessa di Kennedy servì ad alimentare la rabbia e la diffidenza che stavano già ribollendo dentro la CIA (e nella comunità anti-Castro).
La rabbia della CIA per aver perso alleati ed associati alla Baia dei Porci e la sofferenza per l'umiliante sconfitta da parte dell'arcinemico Fidel Castro, combinate con quella cosa abbozzata come promessa di smantellare ed abolire la CIA, motivò gli agenti della CIA a fare fuori Kennedy? Forse si, forse no. Ma sicuramente è una questione che sarebbe dovuta essere discussa approfonditamente in un procedimento giudiziario.
Allo stesso modo importante, come Douglas sottolinea nel suo libro, era l'illuminazione sulla Guerra Fredda che Kennedy sembrò aver raggiunto dopo la crisi missilistica cubana. Realizzando di quanto vicino il mondo fosse andato ad una guerra nucleare, iniziò ad innalzare la sua visione ad un livello più alto, un livello che comprendesse l'uscita dalla Guerra Fredda. Come parte del processo, indicò a colleghi molto vicini le sue intenzioni di ritirare tutte le truppe statunitensi dal Vietnam dopo le elezioni del 1964. Stabilì non solo comunicazioni col premier sovietico Nikita Khrushchev, che, secondo Douglas, stava sperimentando lo stesso tipo di illuminazione di Kennedy, ma anche col nemico giurato della CIA, Fidel Castro, che la CIA si era impegnato ad assassinare.
Le azioni di Kennedy non furono prese alla leggera dalla CIA, dal Pentagono, o dal complesso industriale militare. E' impossibile descrivere adeguatamente quanta serietà e pericolosità queste agenzie attribuivano alla minaccia comunista verso l'America negli anni '60. Il comunismo era consierato mille volte più pericoloso della minaccia terroristica odierna. Il Pentagono e la CIA sentivano che finchè gli Stati Uniti avessero avuto una posizione aggressiva contro il comunismo, inclusa anche una posizione militare aggressiva, un'assunzione del potere comunista era tutt'altro che certa. Infatti durante la crisi missilistica cubana, molti membri dei Capi di Stato Maggiore Riuniti chiedevano a Kennedy di attaccare Cuba, sapendo che tale fatto avrebbe significato guerra con l'Unione Sovietica. Calcolarono che una guerra nucleare sarebbe costata all'Unione Sovietica molti più cittadini rispetto all'America.
Così qui avevate un giovane ed inesperto presidente che aveva presumibilmente tradito la sua agenzia d'intelligence alla Baia dei Porci, minacciato di distruggere quella stessa agenzia durante la Guerra Fredda, di arrendersi permanentemente ai comunisti di Cuba ed effettivamente promise di arrendersi ai comunisti del Vietnam, e stava dialogando con i leader comunisti nel tentativo di raggiungere un accordo pacifico con loro.
Quale migliore prova di una minaccia alla sicurezza nazionale rispetto a questa, almeno dalla prospettiva della CIA? Se la CIA onestamente credeva che gli americani avessero commesso un'errore ad eleggere Kennedy come presidente, un'errore che stava minacciando di piazzare l'America sotto il giogo comunista, avrebbe quell'agenzia, incaricata di sorvegliare la sicurezza nazionale del paese, fatto ciò che fosse stato necessario per salvare l'America, senza pensare a quanto spiacevole fosse?
Forse si; forse no. Ma è sicuramente una questione che necessitava di un'esame minuzioso attraverso un'investigazione criminale. Dopo tutto, le agenzie d'intelligence di altre nazioni hanno ucciso i loro governatori per proteggere la sicurezza nazionale. Considerate, solo come esempio, il Vietnam del sud, dove gli agenti militari di quel paese assassinarono il loro presidente in un colpo di Stato, il quale fu pienamente supportato dalla CIA.
Alla fine, c'erano i flirt di Kennedy con la star di Hollywood Marilyn Monroe; Judith Exner, fidanzata di un boss mafioso; Mary Meyer, moglie dell'agente della CIA Cord Meyer; ed altri. Queste scappatine potrebbero essere state facilmente considerate più probanti rispetto all'idea che gli americani avessero commesso un'errore nelle elezioni del 1960, uno che pregiudicava la sicurezza nazionale.
GEORGE JOANNIDES
Nel 1990, in seguito al JFK Assassination Records Collection Act, la CIA rilasciò documenti che sollevarono alcune serie domande sulla CIA stessa. I documenti rivelavano che uno dei suoi agenti, chiamato George Joannides, che all'epoca era morto, giocò almeno due interessanti ruoli.
Primo, precedentemente l'assassinio Joannides servì come collegamento tra la CIA ed un feroce gruppo anti-Castro chiamato Directorio Revolucionario Estudiantil (DRE) e, infatti, versò grandi somme di denaro dalla CIA a quella organizzazione. I DRE era il gruppo che ho menzionato precedentemente con cui Oswald aveva avuto un litigio mentre teneva del materiale pro-Castro.
In superficie la connessio tra Joannides ed il DRE non sembrava avere alcun beneficio. Per alcune ragioni, comunque, la CIA scelse di mantenerla segreta -- segreta a tutti, anche alla Commissione Warren.
Perchè la CIA lo fece? Non lo sappiamo. La CIA rifiuta di dirlo. Ecco un buon articolo da leggere sull'ostruzionismo della CIA, intitolato: "La CIA E' Ancora Prudente Sul Mistero Oswald", pubblicato lo scorso ottobre dal New York Times.
Secondo, nel 1970, quando la House Select Committee on Assassinations investigò sulla possibilità di una cospirazione nell'assassinio Kennedy, la CIA richiamò Joannides dal pensionamento per essere il collegamento tra la House Committee e la CIA. Il suo lavoro apparentemente era di facilitare la cooperazione della CIA con l'investigazione.
C'era un grande problema, comunque. Di nuovo, la CIA non svelò la connessione tra Joannides ed il DRE precedentemente l'assassinio, il che significava, alla fine, che Joannides aveva un serio conflitto d'interessi ad essere il tramite con la House Committee.
La CIA richiamò dal pensionamento Joannides per essere un legittimo collegamento o per essere un leale ostruzionista per la CIA stessa? Di nuovo, non lo sappiamo. La CIA non parla.
Ciò che sappiamo è che l'atteggiamento della CIA rasenta l'ostruzionismo della giustizia riguardo l'investigazione ufficiale della House. G. Robert Blakey, capo del consiglio del Committee, disse: "La condotta [di Joannides] era criminale. Ostruì la nostra investigazione". Il giudice federale John R. Tunheim, che diresse la Assassination Review Board nel 1990, disse: "Penso che siamo stati ingannati dall'agenzia. Questo materiale dovrebbe essere rilasciato". Anche Gerald Posner, autore del rinomato libro anti-cospirazionista Case Closed, disse: "L'agenzia fa ostruzionismo. E' il perfetto esempio del perchè le persone abbiano così poca fiducia nella CIA".
La persona che scoprì la questione Joannides tra i documenti della CIA fu un giornalista chiamato Jefferson Morley, che era un reporter del Washington Post. Per più di 10 anni Morley ha combattuto un'incessante battaglia nelle corti, per far rilasciare i file della CIA su Joannides. La CIA ha battagliato in ogni fase della causa e continua a farlo. Gli articoli di Morley sulla questione sono interessanti da leggere e vi consiglio di leggerli. Sono elencati e linkati in basso all'articolo che scrissi lo scorso anno, intitolato: "Appoint a Special Prosecutor in the JFK-Joannides Matter".
La CIA assassinò John F. Kennedy? Nessuno può dirlo con estrema certezza, in un modo o nell'altro. Ciò che sappiamo è che non c'era nessuna agenzia d'intelligence nel mondo che sarebbe stata più capace della CIA a mettere a segno una simile impresa. Sappiamo anche che se semmai ci fosse stata un'agenzia con un movente per uccidere un governatore, questa era, ancora, la CIA.
AL SICURO DALLE ACCUSE
Vale la pena ripetere che il movente, l'abilità e l'opportunità non significano automaticamente che la CIA abbia ucciso Kennedy. E' solo per dire che la CIA sarebbe dovuta essere sottoposta ad una tenace investigazione criminale. Come ho detto nella prima parte di questo articolo, se la CIA avesse partecipato nell'assassinio di Kennedy non c'era possibilità che una giuria o commissione politica o burocratica sarebbe potuta essere in grado di fare breccia nel muro che la CIA ha costruito per mantenere segreto il suo ruolo nell'assassinio. Solo un tenace pubblico ministero, spalleggiato da un giudice senza paura ed incorrutibile, avrebbe potuto fare breccia in un simile muro.
Se la CIA cospirò per uccidere Kennedy, avrebbe saputo che la possibilità di una simile investigazione era praticamente inesistente. Per una cosa la CIA avrebbe saputo che non avrebbe dovuto temere un'investigazione criminale a livello federale. Quale? L'assassinio di un presidente non era un crimine federale al tempo in cui Kennedy fu sparato, un fatto a cui la CIA avrebbe fatto molta attenzione. Ciò significa che la CIA non avrebbe dovuto preoccuparsi dell'FBI, del Dipartimento di Giustizia, o di un pubblico ministero speciale federale.
La CIA avrebbe anche saputo che avrebbe potuto ostruire una commissione politica e burocratica, come la Commissione Warren o la House Select Committee, a cui generalmente mancava la volontà e la tenacia che caratterizzano un pubblico ministero. Il vittorioso ostruzionismo della CIA nell'affare Joannides lo dimostra. Per di più la nomina del direttore della CIA Allen Dulles da parte di Lyndon Johnson, lo stesso Dulles licenziato da Kennedy dopo il disastro della Baia dei Porci, a membro della Commissione Warren ha effettivamente bloccato la possibilità di una qualsiasi seria investigazione su un possibile ruolo della CIA nell'assassinio.
Così la sola cosa per cui la CIA avrebbe dovuto preoccuparsi era un'investigazione criminale da parte del procuratore distrettuale di Dallas (Texas), dove l'omicidio avvenne. Ma quante erano le probabilità che un procuratore distrttuale locale avrebbe citato in un simile procedimento la CIA? Non molte, specialmente se il presidente degli Stati Uniti, un texano, chiedeva che tutte le investigazioni cessassero eccetto quella condotta dalla Commissione Warren.
Infatti come Jim Garrison, il procuratore distrettuale di New Orleans che iniziò le proprie investigazioni sull'omicidio Kennedy, scoprì, un pubblico ministero di Stato non ha praticamente possibilità di avere successo senza la piena cooperazione del presidente degli Stati Uniti ed il Dipartimento di Giustizia. Non solo i funzionari degli Stati Uniti hanno fatto del loro meglio per ostruire la sua investigazione, mandarono anche un potente messaggio a tutti i futuri procuratori distrettuali di Dallas, che ha continuato a mantenere la giurisdizione sull'omicidio, vendicandosi di Garrison con una falsa accusa federale per corruzione, per la quale infine fu assolto.
Se la CIA ha cospirato per uccidere Kennedy, avrebbe saputo che tutte le possibilità che Johnson avrebbe potuto autorizzare al Dipartimento di Giustizia e all'FBI di cooperare in una investigazione di Stato che si concentrava sulla CIA, erano nulle. Dopo tutto, non dimentichiamo che stiamo parlando della Guerra Fredda, quando i funzionari degli Stati Uniti credevano veramente che gli Stati Uniti erano in grave pericolo di un'attacco comunista. Ed erano ancora più convinti che la CIA fosse assolutamente essenziale alla sicurezza nazionale rispetto a quanto lo sono ora nella guerra al terrorismo.
Perciò la CIA avrebbe saputo che l'ultima cosa che il nuovo presidente avrebbe fatto era coinvolgere se stesso e la sua amministrazione in un'enorme e cruenta guerra tra funzionari federali e di Stato, una guerra in cui i funzionari di Stato si sarebbero concentrati su un'agenzia che la maggior parte dei funzionari federali, inclusi quelli nel Congresso, erano considerati assolutamente vitali alla sicurezza nazionale.
DUBBI PERSISTENTI
Ma questo è precisamente ciò che Johnson avrebbe dovuto fare. Avrebbe dovuto fare chiarezza fin dall'inizio, aspettandosi che il procuratore distrettuale di Dallas perseguisse ogni strada, inclusa quella che si concentrava su un probabile sospettato nell'omicidio Kennedy, la CIA. Ciò avrebbe incluso un provvedimento di sospensione ai Servizi Segreti di portare in fretta e furia il corpo di Kennedy fuori dallo Stato, in modo da svolgere un'autopsia sotto la legislazione dello Stato del Texas, essenziale per un'investigazione criminale.
Fece questo la CIA o no? Quelli che dicono di si, continueranno indubbiamente ad aggiungere alla loro riserva di prove circostanziali quelle che indicheranno la complicità della CIA nell'omicidio. Quelli che dicono no, continueranno a sostenere che non c'è una "pistola fumante" che stabilisca senza dubbio una cospirazione della CIA per uccidere il presidente.
Una tenace investigazione criminale che facesse della CIA un bersaglio principale non sarebbe stata necessariamente definitiva in un modo o nell'altro, ma almeno gli americani avrebbero percepito che un minimo di giustizia fosse stata fatta. Dato il fallimento di perseguire una simile investigazione, una nuvola di dubbi persisterà sul ruolo della CIA nell'assassinio di John F. Kennedy.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
(1). Link articolo originale
(2). Link alla Prima Parte
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