Bibliografia

mercoledì 25 agosto 2010

La CIA e l'assassinio di John Kennedy #1

E' giunta l'ora che anche Freedonia si occupi un pò di uno dei casi d'omicidio più dibattuti ed analizzati: esatto, proprio quello di Kennedy. Tante ombre e poche luci hanno caratterizzato lo snodo di questa vicenda, e vorrei anch'io cimentarmi nella trattazione di questo labirintico caso con una traduzione che spero possa far riflettere chi ancora si pone delle domande. L'articolo purtroppo non offre risposte soddisfacenti, ma getta lo stesso basi per una critica imparziale dell'accaduto. Ognuno poi si farà le proprie idee

Parte uno di due.
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di Jacob G. Hornberger


Uno dei più strani aspetti nell'investigazione dell'omicidio di John Kennedy fu la reazione degli agenti federali.

Qualora funzionari di governo fossero assassinati, la normale reazione nell'applicazione della legge sarebbe di usare tutte le risorse disponibili nel tentativo di assicurarsi che nessuno che è stato coinvolto nel crimine sfugga la pena.

Più uno legge sull'assassinio di Kennedy, più si ha l'inquietante sensazione che la reazione dell'FBI e di altri agenti federali era precisamente l'opposta. Sembrano essere stati troppo impazienti nel concludere che Lee Harvey Oswald fosse l'unico assassino e troppo reticenti nell'investigare il possibile coinvolgimento di altri nell'omicidio.

Per esempio, ci furono molti testimoni certi di aver udito uno sparo dalla collinetta erbosa. Se quello fosse uno sparo o no, uno naturalmente si aspetterebbe che la legge insegua tenacemente questa possibilità, dato che un funzionario federele di alto rango è stato appena colpito ed ucciso. Avendo stabilito che Oswald sia stato l'unico assassino che ha sparato al presidente da dietro, gli investigatori federali non solo non hanno perseguito tenacemente la possibilità che uno sparo fosse venuto dal di fronte, hanno praticamente sminuito spesso e rimproverato i testimoni che erano sicuri che quel colpo fosse stato sparato.

Tutto ciò per me non ha senso. Questo non è il modo in cui gli agenti applicano la legge ed agiscono, quando un funzionario federale è ucciso.

Per esempio, considerate cosa accade quando un'agente della DEA è ucciso. Gli agenti federali non solo si concentrano sul probabile colpevole, ma anche su tutti gli altri "probabili sospettati" che potrebbero essere stati coinvolti nell'accaduto. Infatti questa è una ragione per cui i criminali generalmente evitano di uccidere poliziotti. Sanno che la mannaia investigativa si abbatterebbe pesantemente su tutta la comunità criminale.

Richiamo alla memoria quel fatto in cui il giudice federale del Texas John Wood, fu assassinato nel 1979. Dopo che Wood fu ucciso, gli agenti federali si imbarcarono in una delle più grandi, più dispendiose e più tenaci investigazioni della storia degli Stati Uniti. Erano inflessibili, arrivarono perfino a registrare segretamente in prigione conversazioni tra un boss della droga chiamato Jimmy Chagra ed il suo cognato Joe Chagra. Le investigazioni alla fine portarono non solo alla condanna dell'uomo che sparò al giudice, Charles Harrelson, ma anche a convizioni cospirative verso Joe Chagra e la moglie di Jimmy, Elizabeth. Anche Jimmy Chagra fu accusato per l'omicidio, ma fu assolto.

Supponiamo che immediatamente dopo gli attacchi del 9/11 sul World Trade Center e sul Pentagono, i funzionari degli Stati Uniti avessero fatto la seguente dichiarazione: "Compagni americani, abbiamo completato le nostre investigazioni di questo atroce atto ed abbiamo concluso che le sole persone che sono coinvolte sono gli squilibrati fanatici terroristi che hanno dirottato gli aerei e si sono schiantati sul World Trade Center e sul Pentagono. Stiamo chiudendo il caso".

Anche se dopo fosse provata la veridicità di questa cosa, non pensereste tra voi e voi: "Aspetta un momento! Questo non è il modo in cui i federali operano, specialmente quando agenti federali sono uccisi. Usano tutte le risorse disponibili per determinare se ci siano stati altrei coinvolti".

Ed infatti come tutti sanno i federali hanno usato tutte le risorse disponibili dopo il 9/11, radunando ed imprigionando migliaia di persone, molte di loro innocenti, stabilendo campi di prigionia segreti in tutto il mondo, rapendo e torturando centinaia di sospetti, invadendo ed occupando due paesi.

Questo è come ci si aspetta che i federali reagiscano in casi simili.

Ciò che è bizzarro è che questo non fu il modo in cui gli agenti federali reagirono dopo che il presidente degli Stati Uniti fu ucciso. Invece, avendo deciso secondo giustizia che Oswald fosse l'unico assassino, gli investigatori federali sembrano poi aver diretto i loro sforzi nello stabilire questa tesi e fallendo nel perseguire tenacemente la possibilità che altri possano essere stati coinvolti nella sparatoria.

Perchè?


CONCENTRANDOSI SULLA CIA

Una possibilità è che nelle fasi iniziali gli agenti federali possano aver iniziato a raggiungere uno scomodo sospetto, uno che puntasse nella direzione della CIA, un sospetto che potrebbe essere stato alimentato dall'informazione fornita alla Comnisione Warren dal procuratore generale Waggoner Carr, che stava presiedendo le investigazioni di Stato dell'omicidio, la quale indicava che Oswald era stato sul libro paga dell'FBI, un'accusa negata dal direttore dell'FBI Edgar Hoover.

Se gli agenti federali considerarono di fatto la possibilità che l'agenzia primaria dell'intelligence di governo potesse essere stata accusata di omicidio, cospirazione e colpo di Stato, non è molto difficile immaginare le loro conclusioni: "Questa è una strada che è meglio non imboccare"; specialmente durante la Guerra Fredda, quando il prospetto di una guerra contro la CIA potesse essere facilmente visto come una chiara minaccia alla sicurezza nazionale.

Ovviamente ciò non significa necessariamente che la CIA fosse praticamente coinvolta nell'assassinio Kennedy, ma c'è da dire questo:

Primo, con una eccezione, non c'è praticamente possibilità che qualcuno nel governo federale, incluso il presidente, l'FBI, la Commissione Warren ed il Congresso, avesse voluto volontariamente ed apertamente sostenere come obiettivo di un'investigazione criminale la CIA, sul se avesse o meno commesso l'omicidio. La sola eccezione potrebbe esse stata il procuratore generale Bobby Kennedy, ma la sua abilità di iniziare una tale investigazione era inesistente, non solo perchè l'assassinio di un presidente non era un crimine federale nel 1963 ma anche perchè non c'era speranza che il presidente Johnson ed Hoover, i quali odiavano il giovane Kennedy, avessero mai potuto sostenere una simile investigazione.

Secondo, sarebbe stato impossibile che una simile cospirazione potesse essere mai scoperta nell'assenza di un feroce ed onesto pubblico ministero, uno che avesse pieno sostegno dal presidente e dall'FBI, insieme ad un giudice incorruttibile e senza paura disposto a far rispettare le citazioni in giudizio per la CIA con accuse oltraggiose.

Ovviamente la nomina di un pubblico ministero federale speciale non era una possibilità realistica, non solo perchè l'omicidio del presidente non violò una legge federale ma anche perchè, come problema pratico, Johnson non avrebbe mai imboccato quella via.

Ciò avrebbe significato che sarebbe stato lasciato nelle mani di un pubblico ministero del Texas iniziare una simile investigazione. Ma come tutti sappiamo, lo Stato del Texas accettò subito la posizione federale ufficiale che Oswald era l'unico assassino e non iniziò mai un'investigazione che si concentrava sulla CIA come possibile sospetto dell'assassinio.

Per attenuare la preoccupazione delle persone secondo cui Kennedy potesse essere stato vittima di una cospirazione, Johnson nominò una commissione politica composta da politici dell'establishment di rilievo. Comunque nessuno di loro era il tipo di persona che avrebbe avuto interesse ad accusare la CIA come possibile assassino e fare un'investigazione approfondita che sarebbe servita a smascherare una simile cospirazione.

Dopo tutto non dimenticate che la Commissione Warren includeva due senatori, due rappresentanti parlamentari, il presidente della corte suprema, un membro della Banca Mondiale ed anche il direttore della CIA, il quale fu licenziato da Kennedy dopo il fiasco della Baia dei Porci.

Non esattamente i tipi di persone che distruggerebbero il governo federale in una guerra in cui la CIA è sospettata di aver assassinato il presidente degli Stati Uniti.


"OFFENSIVA ANCHE ALL'APPARENZA"

Lo scorso ottobre il New York Times ha pubblicato una storia che ha lanciato una luce in una dei segreti meglio mantenuti dalla CIA sul caso Kennedy; la storia può essere visionata qui. La storia coinvolgeva un agente della CIA chiamato Goerge Joannides, il cui coinvolgimento non divenne pubblico fino al giorno della sua morte, avvenuta nel 1990. Un reporter del Washington Post, Jefferson Morley, divenne consapevole del ruolo di Joannides da documenti che la CIA rilasciò in risposta ad una legge congressionale varata dopo il film JFK di Oliver Stone, che presupponeva che la CIA ed altre agenzie di intelligence statunitensi avessero cospirato per uccidere Kennedy.

Ritornerò sulla storia di Joannides dopo perchè rivelerebbe alcune cose importanti sulla CIA e la sua connessione con l'assassinio Kennedy. Per ora mi concentrerei su una dichiarazione fatta al Times su quell'articolo da un portavoce della CIA chiamato Paul Gimigliano, che difendeva i continui sforzi della CIA per mantenere i suoi file su Joannides segreti. Rispondendo alle implicazioni che la CIA potrebbe aver nascosto qualcosa di nefando circa il possibile coinvolgimento della stessa nell'omicidio Kennedy, Gimigliano affermò che ogni simile ipotesi era "offensiva anche all'apparenza".

Cosa Gimigliano stava essenzialmente dicendo è che era assolutamente inconcepibile che la CIA avrebbe mai potuto commettere un atto di tale ignobile portata, come uccidere il presidente degli Stati Uniti. E' un atteggiamento mentale che semplicemente non può immaginare che una cosa di questo genere sia ragionevolmente possibile.

Sin dal momento dell'assassinio Kennedy, ci sono state molte persone che si sono divise sull'accaduto. Da una parte chi fermamente sosteneva che Kennedy fosse stato ucciso da un'unico pistolero di nome Lee Harvey Oswald.

Dall'altra chi fermamente soteneva che l'assassinio Kennedy fu il risultato di una cospirazione che coinvolgeva la CIA, l'intelligence degli Stati Uniti, la mafia, estremisti di destra, cubani anti-Castro, i sovietici ed altri.

I sostenitori dell'assassino unico dicevano che il travolgente peso della prova supportava solo una soluzione: che Oswald, un simpatizzante comunista scontento che aveva abbandonato l'Unione Sovietica ed era ritornato negli Stati Uniti, dove esercitava pressioni per un giusto trattamento di Cuba, sparò al presidente. I sostenitori dell'assassino unico indicavano il vasto ammontare di prove circostanziali ammassate negli anni dai sostenitori della tesi cospirativa come inconsistente e mancante della "pistola fumante".

Facendo così, comunque, i sostenitori dell'assassino unico mancavano un punto criticamente importante: se la CIA fosse stata realmente coinvolta nell'assassinio di John Kennedy, non ci sarebbe stata nessuna possibilità che tale coinvolgimento potesse essere mai definitivamente determinato senza un feroce, indipendente, senza paura ed incorruttibile pubblico ministero incaricato della specifica autorità di concentrarsi sulla CIA nell'investigazione, pienamente sostenuto dal presidente degli Stati Uniti e dall'FBI, sotto l'egida di un incorruttibile e coraggioso giudice.

Una giuria politica o burocratica, come la Commissione Warren o la House of Select Committe, non hanno mai avuto una possibilità per far luce su una tale cospirazione, non solo perchè la mentalità che caratterizzava persone come Gimigliano, come l'atteggiamento mentale che riteneva simili nozioni "offensive anche all'apparenza", ma anche a causa dell'estrema riluttanza che i membri di un simile gruppo avrebbero avuto a colpire un'agenzia federale che era considerata assolutamente essenziale alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti, specialmente durante la Guerra Fredda.

In altre parole supponiamo che un membro della Commissione Warren avesse avuto lo stesso atteggiamento di Paul Gimigliano, il che penso sia stata una possibilità molto reale. Avrebbe considerato la possibilità che la CIA fosse coinvolta nell'assassinio assurda anche all'apparenza e, perciò, non avrebbe mai permesso un'investigazione tenace che fosse servita a far luce su una simile cospirazione.

Ma ci potrebbero essere stati membri della Commissione Warren -- e di fatto, molti altri agenti federali -- che abbiano avuto una mentalità differente, una che non avrebbe scartato la possibilità che la CIA possa aver computo un simile atto ma che avrebbe creduto che un'investigazione tenace sulla CIA stessa avrebbe messo a soqquadro così tanto il governo federale, che lo avrebbe reso vulnerabile ad un'attacco a sorpresa dell'Unione Sovietica.

Non dimenticate, dopo tutto, che Kennedy fu ucciso proprio 13 mesi dopo la crisi missilistica cubana, che coinvolse le basi missilistiche nucleari sovietiche puntate sugli Stati Uniti e distanti solo 90 miglia dalle coste americane.

Così indipendentemente da quali di queste due mentalità abbiano caratterizzato i membri della Commissione Warren -- una che riteneva inconcepibile che la CIA potesse aver compiuto una simile azione o l'altra che riteneva che non si poteva imboccare quella via -- il risultato sarebbe stato lo stesso: nessuna investigazione tenace che specificamente si concentrasse sulla CIA.

C'erano abbastanza prove per giustificare il trattamento della CIA come uno specifico sospettato nel caso Kennedy?

Non c'è dubbio. Di nuovo, ciò non significa necessariamente che la CIA fu, di fatto, coinvolta nella storia. E' semplicemente per dire che c'erano prove più che sufficienti a giustificare un'investigazione che si concentrasse specificamente sulla CIA e che i funzionari degli Stati Uniti avrebbero dovuto sostenere una simile investigazione.

Esaminiamo quelle prove.

Tra le ragioni per cui la CIA sarebbe dovuta essere stata accusata dell'assassinio di John Kennedy:
  1. la CIA era la più grande esperta in omicidi e colpi di Stato;
  2. la CIA era in collaborazione con una delle più disoneste e brutali organizzazzioni della storia, la mafia, una collaborazione il cui scopo esplicito era quello di assassinare un funzionario pubblico, il leader cubano Fidel Castro.

Nel 1953 -- 10 anni prima l'omicidio Kennedy -- la CIA mise a segno un colpo di Stato in Iran. L'operazione fu condotta segretamente, furtivamente e vittoriosamente. Spodestò il primo ministro dell'Iran eletto democraticamente e fu rimpiazzato da un non eletto shah dell'Iran, un uomo che sarebbe stato leale al governo statunitense per i successivi 26 anni ma che avrebbe anche brutalizzato il suo stesso popolo.

Non è una sorpresa, poi, che la CIA celebrò questo operazione di cambio di regime come una grande vittoria per gli Stati Uniti. Non era importante che il colpo di Stato della CIA avesse insediato un crudele dittatore che avrebbe terrorizzato e brutalizzato i suoi stessi concittadini, finchè gli iraniani non lo avrebbero cacciato dal potere nel 1979.

Un anno dopo -- nel 1954 -- la CIA mise a segno un colpo di Stato simile in Guatemala. Impiegando con successo tattiche ingannevoli, incluse anche trasmissioni radio che riportavano una falsa invasione militare del paese, la CIA indusse il presidente del Guatemala, democraticamente eletto, ad abdicare in favore di un uomo dell'esercito, non eletto, che era leale al governo statunitense. La CIA, ancora una volta, celebrò la sua interferenza con gli affari interni guatemaltechi come un'altra grande vittoria per gli Stati Uniti. Ovviamente, non potevano sapere che il loro colpo di Stato sarebbe stato seguito da tre decadi di guerra civile, in cui più di un milione di guatemaltechi sarebbero stati uccisi.

Nove anni dopo -- nel 1963 -- la CIA mise a segno con successo un altro colpo di Stato, questa volta in Vietnam. Questa operazione di cambio di regime accadde in ottobre, un mese prima che Kennedy fosse ucciso. Scontento del corrotto ed autocratico presidente del Vietnam del sud Ngo Dinh Diem, Kennedy autorizzò la CIA a spodestarlo dal potere. Con il supporto della CIA, l'operazione fu vittoriosamente eseguita dai generali sud-vietnamiti, che poi procedettero ad assassinare Diem, benchè apparentemente senza l'approvazione di Kennedy.

Ora, saltiamo in avanti di 10 anni -- nel 1973 -- al colpo di Stato cileno che cacciò il presidente comunista Salvador Allende e lo rimpiazzò con uomo militare di destra, Augusto Pinochet. Premesso che il colpo di Stato avvenne una decade dopo l'assassinio Kennedy, penso che contenga una lezione preziosa su come la CIA operi ed il suo atteggiamento verso l'assassinio.

E' comunemente sostenuto che la CIA non abbia avuto niente a che fare col colpo di Stato cileno o, almeno, non è mai stata scoperta la pistola fumante che indicasse un coinvolgimento della CIA. Comunque, questa affermazione suona vuota per due ragioni. Uno, è indiscusso che da quando fu eletto Allende il governo degli Stati Uniti abbia provato attivamente a capire come liberarsi di lui. Due, e più importante, la prova circostanziale conclusiva stabilisce che la CIA partecipò al colpo di Stato in Cile, altrimenti come si spiega il fatto che la CIA giocò un ruolo nell'omicidio di un giornalista americano durante lo stesso colpo di Stato? In altre parole, se la CIA non avesse realmente giocato un ruolo nel colpo di Stato, perchè avrebbe dovuto aiutare ad uccidere un americano durante lo stesso colpo di Stato?


IL CASO DI CHARLES HORMAN

L'assassinio del 31enne americano, un'uomo chiamato Charles Norman, rivela abbastanza, non solo sulla CIA ma anche come i funzionari pubblici degli Stati Uniti reagiscono ad un'omicidio della CIA di un cittadino americano.

L'omicidio Horman mostra che 10 anni dopo l'assassinio Kennedy, la CIA era capace di uccidere americani. Sicuramente i colpi di Stato in Iran, Guatemala e Vietnam produssero alcune morti, ma queste erano morti straniere. In Cile tra i morti c'era un americano -- bè, realmente due americani, poichè un altro giornalista chiamato Frank Terrugi fu ucciso, ma non è chiaro se la CIA fosse coinvolta anche in questo omicidio.

Ma non c'è dubbio sul ruolo che la CIA ha giocato nell'omicidio Horman. Secondo una nota di Wikipedia su Horman: "Horman si trovava nel villaggio turistico di Vina del Mar vicino il porto di Valparaiso, che era una base chiave per entrambi i fautori cileni del colpo di Stato ed il personale militare e dell'intelligence degli Stati Uniti che li sosteneva. Mentre era lì parlò con diversi del personale degli Stati Uniti e documentava il ruolo degli Stati Uniti nel rovesciamento del governo Allende".

Per anni la CIA negò qualsiasi ruolo nell'omicidio Horman, proprio come negò ogni partecipazione al colpo di Stato cileno. Ma alla fine la prima negazione si dimostrò falsa, intenzionalmente falsa. Nel 1999 -- più di 25 anni dopo la morte di Horman -- il Dipartimento di Stato rilasciò un documento che affermava che la CIA ebbe, di fatto, un "ruolo sfortunato" nell'omicidio Horman.

Che ruolo esattamente? Non lo sappiamo. Dopo il rilascio di tale documento la CIA non è ritornata sull'argomento e non ha spiegato perchè abbia mentito sulla sua partecipazione nell'omicidio Horman, cosa i suoi agenti abbiano fatto per ucciderlo, o se i superiori della CIA abbiano approvato l'assassinio. Per dire di più, ne il Congresso ne il Dipartimento di Giustizia hanno perseguito il fatto con un'investigazione congressuale o con citazioni in giudizio e accuse da parte di un grand jury.

Pensateci. Ciò era incontrovertibile, circa 25 anni dopo il fatto, che funzionari del governo statunitense aiutarono ad uccidere un cittadino americano. Però nessun mandato di comparizione congressuale fu emesso per alcun agente della CIA, in cui si chiedeva di fare chiarezza sul ruolo dell'agenzia stessa nell'omicidio, perchè la CIA avesse mentito ed avesse coperto la questione per così tanto tempo, o se ci fossero anche altri omicidi insoluti e da chiarire. Per di più, a nessun grand jury federale fu richiesto di emanare citazioni in giudizio per la CIA chiedendo l'ascolto di un singolo e rilevante testimone dell'omicidio e della sua copertura o documenti riguardanti ciò.

In altre parole la CIA l'ha fatta franca nell'omicidio di un cittadino americano ostruendo la giustizia, perchè per alcune ragioni i funzionari statunitensi decisero che sarebbe stato meglio non svegliare il can che dorme, almeno riguardo all'assassinio della CIA dell'americano Charles Horman.

Ora niente di ciò, certamente, stabilisce che la CIA fosse coinvolta nell'assassinio Kennedy. Infatti non è nemmeno una prova circostanziale. Ma c'è da dire che i colpi di Stato vittoriosi della CIA in Iran, Guatemala e Vietnam avrebbero dovuto fare della CIA un sospettato nell'omicidio Kennedy e , conseguentemente, un obiettivo specifico di una investigazione criminale. Per di più il coinvolgimento della CIA nell'assassinio dell'americano Charles Horman avrebbero dovuto far riflettere le persone dopo il 1973, sul fatto che la CIA fosse pienamente capace di assassinare un cittadino americano, mentire su ciò ed insabbiare il tutto.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/

(1). Link alla Seconda Parte


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