Bibliografia

domenica 1 agosto 2010

Il libertarianismo è una parte della destra o della sinistra? Nessuna delle due. Noi siamo UNICI #4






di Walter Block







III. Contro il Libertarianismo di destra


A. Hans Hoppe

a. Conservatori

Secondo Hoppe:
"...i conservatori oggi devono essere libertari antistatalisti ed allo stesso modo...i libertari devono essere conservatori".


Non ho nessuna reale obiezione per la prima parte della frase. Di fatto sostengo caldamente l'idea che i conservatori si convertano all'anti-statalismo libertario. Comunque non penso di poter concordare con la seconda parte della frase: che i libertari diventino conservatori. Di fatto fare ciò sarebbe un'anatema verso il libertarianismo. Sicuramente Hoppe non può letteralmente pretendere che i libertari gettinino via la loro filosofia ed abbraccino i conservatori di oggi. L'unica via per armonizzare la seconda parte della frase con la precedente parte è di dire che i libertari dovrebbero allinearsi solo con quei conservatori che sono a loro volta diventati libertari, in conformità alla prima parte della frase. Ma questo è solo un modo molto complicato di dire che i libertari dovrebbero essere fedeli alla loro filosofia, un punto di vista che io entusiasticamente sostengo.

b. Immigrazione

Considero la visione di Hoppe sull'immigrazione come una ritirata dal libertarianismo e l'abbraccio di principi conservatori. Non discuterò questa questione qui poichè c'è già una letteratura non indifferente al riguardo.

c. Omosessualità

Si consideri la seguente frase di Hoppe dove egli chiede che gli omosessuali ed altri siano banditi dalla buona società:
"Naturalmente a nessuno sarebbe permesso di appellarsi ad idee contrarie alla volontà di preservare e proteggere il patto della proprietà privata, idee come la democrazia ed il comunismo. Non ci potrebbe essere nessuna tolleranza per democratici e comunisti in un ordine sociale libertario. Dovrebbero essere fisicamente separati e rimossi dalla società. Allo stesso modo in un patto fondato sull'intenzione di proteggere la famiglia e un modo di vivere incentrato sulla famiglia, non ci può essere tolleranza verso quelli che abitualmente promuovono stili di vita incopatibili con questo fine. Loro – quelli che invocano uno stile di vita non-incentrato sulla famiglia come, per esempio, edonismo individuale, parassitismo, adorazione della natura, omosessualità, comunismo – dovrebbero essere fisicamente rimossi dalla società anche, se uno volesse mantenere un ordine libertario".


Dite cosa volete a sostegno di questa opinione – è aspra, è ben scritta, da un calcio nei denti (intellettualmente parlando) ad alcuni gruppi che lo meritavano ampiamente – è ancora estremamente difficile riconciliarla col libertarianismo. Poichè in una società libera ci sarà sempre la probabilità che differenti gruppi tenderanno ad amalgamarsi in certe aree geografiche e stipuleranno perfino clausole restrittive che rafforzeranno solo i requisiti e le limitazioni sulla libertà di parola. In luoghi come alcune zone del Texas, Alabama, Mississippi, Arkansas, Louisiana, per esempio, c'è il piccolo dubbio che ciò sia all'ordine del giorno. Ma verosimilmente ci saranno altre aree del paese, per esempio, Santa Monica, Ann Arbor, Cambridge, Mass, Greenwich Village a New York, diavolo! tutta la Grande Mela per questo fatto, dove prevarrebbe legalmente la concezione opposta. Cioè, in quest'ultimi posti le citazioni positive di libera impresa, capitalismo, profitti, etc. sarebbero severamente punite dalla legge. Perchè il libertarianismo dovrebbe essere identificato con i primi punti di vista e non i secondi è un mistero. Sicuramente la filosofia libertaria sosterrebbe i diritti di entrambi i gruppi che agiscono in simili modi.

Lo stesso per l'omosessualità, è estremamente possibile che alcune aree del paese, zone di Gotham e San Francisco per esempio, richiederebbero questa consuetudine e bandirebbero totalmente l'eterosessualità. Se ciò è fatto tramite un contratto, diritti di proprietà privata, clausole restrittive, sarebbe completamente compatibile con il codice legale libertario.

Il proibire la propugnazione di idee che sono nocive alla società, inoltre, va sotto le leggi contro l'istigazione. Sono pienamente d'accordo con Hoppe che i punti di vista di democratici, comunisti, studi bizzarri di teoristi, etc. sono molti dannosi per la civiltà. Essi di fatto creano istigazione. Ma ecco ciò che Rothbard disse sulla proibizione dell'istigazione:
«Dovrebbe essere illegale...."istigare alla rivolta"? Supponiamo che Green esorti una folla: "Andate! Bruciate! Saccheggiate! Uccidete!" e la massa procedesse a fare ciò, con Green però che non partecipa a queste attività criminali. Dal momento che ogni uomo è libero di adottare o non adottare ogni tipo di azione che desidera, non possiamo dire che in qualche modo Green abbia determinato i membri della folla nelle loro attività criminali; non possiamo considerarlo, per le sue esortazioni, pienamente responsabile per i loro crimini. L' "Istigazione alla rivolta", quindi, è un puro esercizio del diritto di opinione di una persona senza essere a causa di ciò implicato in un crimine. Dall'altro lato è ovvio che se a Green accadesse di essere coinvolto in un piano o una cospirazione con altri per commettere vari crimini e che poi Green gli dicesse di procedere, allora sarebbe implicato nei crimini come gli altri – ancora di più, se lui fosse l'ideatore che ha capitanato tutta la gang criminale. Questa apparentemente è una distinzione impercettibile che in pratica è chiara – c'è una differenza abissale tra il capo di una gang criminale e un oratore sopra uno scatolone durante una rivolta; il primo non deve essere accusato semplicemente di "istigazione"».


Non c'è bisogno di dire che certe dichiarazioni non possono essere bandite da contratti, clausole restrittive, accordi condominiali, etc. in un regime di proprietà privata. Ma "rimuovere fisicamente (alcune persone)dalla società...se uno vuole mantenere un ordine libertario" suona molto male per un simile concetto ed è quindi erroneo, almeno dal mio punto di vista, nella prospettiva di una corretta teoria libertaria.


B. Edward Feser


a. Omosessualità, altri crimini senza vittime

Dal punto di vista di Feser:
«Supponiamo, per avere un quadro della situazione,...che i membri di un corpo governamentale locale credano che la fornicazione, la pornografia, l'omosessualità, etc. siano immorali e che l'organizzazione da parte di queste categorie di attività pubbliche inevitabilmente presenziate da giovani siano potenzialmente tanto corruttive per l'indole di quest'ultimi quanto lo sarebbe, diciamo, una marcia del Klu Klux Klan o di un partito nazista in una città dove le tensioni razziali siano già alte. Allora prenderebbe terreno, secondo il principio di padronanza di se stessi, la proibizione di ogni simile attività – che includerebbe materiali espliciti per "l'educazione sessuale" nelle scuole locali, una "fiera della pornografia" nell'università locale, parate del "gay pride" lungo la strada principale, affissioni di manifesti osceni ed esposizioni di materiali pornografici su riviste, e così via. Questi sono tutti contributi abbastanza ovvi per un atmosfera tendente a scalzare la possibilità per un bambino di sviluppare tratti caratteriali in armonia con una rettitudine sessuale, vista l'estrema difficoltà che i giovani hanno nel mantenere sotto controllo le pulsioni sessuali – specialmente se costantemente bombardati da messaggi insistenti che loro non dovrebbero essere tenuti sotto controllo. Lungo le stesse linee, il governo locale potrebbe proibire l'adozione di bambini per persone la cui scelta di "vita sessuale" abbia ragioni per essere considerata immorale, come anche per prevenire la corruzione morale di quei bambini. Potrebbe anche prevenire la formazione di tradizioni, come anche "matrimoni tra lo stesso sesso", che si possano pensare aventi un impatto negativo e drammatico sulla comprensione pubblica generale delle stesse e sull'obbligo verso le norme morali base, poichè simili tradizioni potrebbero risultare profondamente, anche se indirettamente, influenzanti la possibilità dei bambini di formare una sensibilità morale. Vizi privati generalmente riconosciuti come vizi, e mantenuti privati, non possono essere giustificatamente messi fuorilegge, ma la pubblica legittimizzazione giuridica degli stessi può e deve essere fatta».


Dichiara Gordon:
"Feser ancora vedeva se stesso come un libertario, ma aveva una visione tutta sua, come minimo, del libertarianismo. Ci potrebbe essere un caso in cui si è mostrato libertario, quando egli chiedeva con moralità da conservatore la limitazione della condotta omosessuale, dell'uso di droga e di altre bizzarre attività. Questi vizi, se permessi, potrebbero impedire lo sviluppo del carattere dei bambini. Come Feser interpretò il principio dell'auto-padronanza, i bambini dovevano avere il diritto di un ambiente pulito e morale. Da qui legislazioni morali di solito prese come la quintessenza dell'anti-libertarianismo erano di fatto pienamente libertarie".


Pregherei di scostarvi dall'asserzione di Gordon secondo cui il 'essere libertario di Feser sia solo "una visione propria". Sfortunatamente non lo è. Piuttostoè ben inserito nella matrice di ciò che sono stato a caratterizzare come libertarianismo conservatore. Il punto di vista di Feser sull'omosessualità, per esempio, è certamente molto vicina a quella di Hoppe, che abbiamo affrontato prima.

Ci sono seri problemi, almeno per il libertario, con la richiesta di Feser di occultare ciò che lui ama chiamare "vizi".

Prima di tutto i vizi che prende per disegnare il quadro generale possono essere definiti come "di sinistra". E quelli di destra? Anche loro possono portare la gioventù fuori strada. Per esempio, la corrida, la boxe, il football e il combattimento tra polli possono instillare crudeltà in quei giovani che non dovrebbero essere influenzati da questi. Le armi, anche se usate da adulti scrupolosi, possono danneggiare i bambini più giovani non essendo in grado di maneggiarle propriamente. Che dire della stessa eterosessualità? La vista di un uomo ed una donna che si tengono per mano mentre passeggiano per la strada non potrebbe causare gravi problemi psicologici a giovani omosessuali insicuri della loro identità sessuale? Perfino l'eterossessualità degli adulti è sgradevole per i bambini. La citazione poco sopra di Feser non permetterebbe a due uomini di camminare per strada stringendosi la mano; perchè questo fatto dovrebbe fare qualcuna differenza? Dipende esclusivamente da chi si sta importunando?

Secondo, tentiamo una reductio ad absurdum. Ci sono molte più azioni semi-omosessuali in giro rispetto a quelle che corrispondono alla filosofia di Feser. Ho in mente l'abitudine di atleti professionisti di dare un colpetto sulle chiappe dopo aver completato un obiettivo o un altro; la prassi dei giocatori di basket di saltare in aria e toccarsi l'uno lo stomaco dell'altro con la stessa porzione dei loro corpi; la piccola danza che i giocatori di football fanno nella zona finale dopo aver segnato una meta; i giocatori di football che si afferrano nella mischia; e non mi fate iniziare ad andare troppo vicino, sempre nel football, nella spiegazione di quali parti del corpo dei vari giocatori entrano in contatto con le altre, quando il mediano "tira su" la palla all'attaccante. Direi completamente disgustoso. Nel caso in cui la gioventù venga corrotta, questi atti perversi devono essere anch'essi occultati.

Terzo, Feser è incoerente. Dice ciò:
"Ogni comunità, qualunque sia la sua grandezza, se libera di imporre ogni restrizione sui suoi membri ogni qual volta lo volesse, farebbe in modo che tutti i membri della comunità acconsentissero a queste restrizioni. E' pienamente in armonia con il libertarianismo che, per esempio, un gruppo di Puritani decida insieme di stabilirsi in un territorio ed istituire una religione collettiva, oppure che un gruppo di comunisti metta in piedi una repubblica socialista. Cosa è escluso da Puritani o comunisti è l'imposizione di un simile sistema su tutti gli altri, in una comunità di cui i membri non aderiscono nella loro totalità".


Ciò è eloquentemente compatibile con una linea di piombo libertaria. Si lasci che ognuno faccia "le sue cose" e solo quello. Ma cosa è accaduto a questo atteggiamento lasseiz-faire quando Feser stava bandendo l'omosessualità, la pornografia, etc. dalla società in modo da proteggere i bambini? La visione corretta libertaria su ciò è che ogni comunità dovrebbe essere in grado di allevare i propri figli come desidera. In una società libera, associazioni di sinistra saranno in grado di sottomettere i loro giovanotti all'omosessualità, alla pornografia, etc. ma niente football, boxe, etc. ed associazioni di destra non dovrebbero essere proibite per legge dal seguire le abitudini opposte. In una società veramente libertaria, nessuno imporrebbe la sua volontà su quella degli altri, usando in verità i bambini come una scusa, come fa Feser.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


(1). Link alla Prima Parte

(2). Link alla Seconda Parte

(3). Link alla Terza Parte

(4). Link alla Quinta Parte



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