Uno spaccato di una società controllata gerarchicamente e rigidamente trasuda da questo film di Soderbergh; basta una semplice traslazione ed emergerà chiaramente il volto cupo della quotidianità in cui siamo immersi. Volenti e nolenti sottoposti alle angherie di chi si trova "democraticamente" sopra le nostre teste, ed impone il suo volere tramite il braccio armato delle "forze dell'ordine" (memorabile la scena in cui Kafka si trova in obitorio ed è "spronato" ad identificare un chiaro omicidio come "suicidio"), si prosegue in una grigia ed incolore esistenza scossa da un timido barlume di resistenza individuale tenacemente ostacolata e temuta.
Irons: "E cosa racconterà quando la grande massa senza volto verrà a chiederle il conto di questa sua iniziativa, cosa dirà per giustificarsi?"
Holm: "Oh, è più facile controllare una folla che un individuo. La folla ha un obiettivo comune...L'obiettivo dell'individuo è sempre incerto, mutevole."
Irons: "Ed è questo che lei tenta di eliminare, vero?"
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